Ingegneri in Italia oppure all'estero 

Anche a te Omar grazie

Bravo fai bene io faccio ingegneria aerospaziale a pisa e sto imparando il russo infatti mi sto preparando, appena mi laureo scappo subito. In italia ormai pagano di piu un netturbino che un ingegnere

@@xxkl4vd1oxx2Hai ancora intenzione di andare in Russia?

@@robb6560 yes

Grande, sono al secondo anno di ChemE e ho già un B1 in tedesco... vorrei avere un C1 (Che ho già in inglese) e fuggirmene!

Buona domenica a te Francesco grazie

Che pro e contro hai trovato ?

Come ti stai trovando?

@@alexeilinardi9090 Pro: troppi, organizzazione, contenuti più allo stato dell'arte, praticità, casi reali, lavoro di gruppo, strutture super moderne, niente formalità con i docenti. Contro: l'inverno fa freddo e il sole cala alle 15-16.

@@alexeilinardi9090 Ah, e prospettive di carriera e di salario non vergognose come quelle italiane.

@@andrea_fasulo Ma per la lingua come hai fatto? Ti basta l'inglese?

Praticamente quelli che ha citato. Gli USA hanno una grande tradizione che ora è spinta anche da aziende private, ma pure la cina sta investendo pesantemente nello spazio

In Italia c'è il muner che collabora tra le altre con alpha tauri, dallara e haas. Comunque ti consiglio vivamente di entrare nel team di formula SAE della tua università se ce l'ha

korea ,giappone ,india ,brasile ,usa ,emirati arabi,azerbaigian,taiwan

​@@jack-5977corea , india e taiwan eviterei. Gli altri ok , ma anche la francia / Germania /lussemburgo non é male male ... 😅

​@@jack-5977corea , india e taiwan eviterei. Gli altri ok , ma anche la francia / Germania /lussemburgo non é male male ... 😅il Giappone penso sia fantastico , ma bisogna fare i conti con la lingua. ( io non sono ingegnere , sono un'aspirante studente di ingegneria di 22 anni , anche io sto andando via dall'italia per andare in francia ( motivo principale : conosco la lingua , non perfettamente peró)

Buonasera purtroppo la tendenza è questa per il lavoro dipendente

@@MarcelloDarioCerroni grazie mille per la rapida risposta! 🙂

@@Stephania-ni6xr si figuri di nulla un piacere e a risentirLa

ciao ti rispondo da ingegnere informatico...in generale allargherei un pò la risposta dicendoti che se intraprendi il percorso di studi in ingegneria (qualunque essa sia) terminare con la triennale non ha proprio molto senso. non solo da un punto di vista lavorativo, ma anche e soprattutto per la tua formazione personale! Per quanto riguarda l'estero in realtà ho colleghi che con la triennali a livello di programmazione sono andati alla grande e poi magari hanno proseguito la magistrale direttamente lì! Mi sento anche di dirti che comunque la formazione universitari italiana 8troppo spesso criticata) non ha nulla da invidiare a quella estera...se non la mancanza di qualche fondo, laboratorio. In bocca al lupo per i tuoi studi! un saluto da supermat

@@supermat_it si io stesso sono il primo a voler fare la magistrale e non fermarmi alla triennale,ho chiesto per curiosità

@@giovannipurtuallo8379 si si tranquillo...mi faceva piacere specificare perchè molti confondono le cose!

ciao ti do la mia opinione...una volta era considerata un'oasi felice, e il numero di italiani oggi ancora presenti lo dimostra! La BREXIT qualcosa ha rotto da questo punto di vista...e lo stile di vita non è sempre adattissimo per noi italiani, ma sicuramente è un'ottima esperienza di lingua e di formazione! un saluto da Supermat

Cosa vuoi sapere? So che è un corso autonomo a pisa e milano, e al polito e a roma è dentro ingegneria energetica. Ma in ogni caso è sempre magistrale, anche se di solito ci sono dei curricula nelle suddette università (dentro la triennale di energetica o meccanica a pisa) più orientati alla magistrale di nucleare

Se vuoi studiare ingegneria nucleare ti consiglio il pitecnico di Milano. È attivata la laurea magistrale a cui puoi accedere con la triennale in ingegneria matematica, ingegneria fisica, ingegneria energetica, ingegneria chimica (ad altre) con un terzo anno dedicato. Perché Milano? Perché offre una formazione di altissimo livello e la possibilità di scegliere 3 percorsi differenti fra i quali spicca quello denominato "fisico per i sistemi nucleari" da cui è uscito il responsabile di un laboratorio di fisica delle particelle del Cern. Questo indirizzo, come facilmente intuibile, approfondisce la fisica nucleare e della materia (specialmente quella dei plasmi) con la possibilità di scegliere corsi nettamente teorici quali astrofisica nucleare relativistica, teoria dei sistemi a molti corpi ed altri. Gli altri due percorsi si focalizzano sull'aspetto tecnologico ed impiantistico, rispettivamente.

Grazie ad entrambi, io sto facendo la triennale a Pisa in ingegneria chimica e spero entro un anno e qualche mese di terminarla, continuerei a fare ingegneria nucleare a Pisa per una questione economica, spostarmi a Milano costa troppo per le mie possibilità. Comunque più che del corso vorrei sapere gli sbocchi lavorativi sia in Italia che all'estero, sapete dirmi qualcosa a riguardo?

@@riccardovita3296 Figurati. Ingegneria nucleare offre una formazione solida anche nei percorsi tecnologici ed impiantistici, ovviamente, non volevo dire che è valido il solo cdl del politecnico nel percorso fisico. A mio parere la laurea che ti interessa, oltre ad essere decisamente impegnativa, forma un ingegnere con un bagaglio che lo distingue dalle altre ingegnerie tradizionali, più affine ai percorsi in modellistica matematico fisica per certi versi. Detto questo, le tecnologie legate al nucleare non sono poche e riguardano anche settori avanzati della meccanica (vedi Ansaldo ad esempio). A Pisa è molto valida anche la magistrale in materiali e nanotecnologie. Fai ciò che ti piace.

È molto più impegnativa rispetto ad una qualsiasi magistrale in ingegneria? Ad esempio Ing chimica?