@@elvis_2550ma dipende, c’è chi preferisce avere una dizione “pulita” nella propria lingua di origine (magari conoscendo anche il dialettto) e sopratutto nelle lingue che si imparano in un secondo momento
questi video nelle università americane sono una figata. Sarebbe interessante fare qualcosa anche nelle top tier europee, tipo Cambridge, Oxford, UCL, ETH, Sorbonne, polimi, LMU, TUD... etc etc.
Ciao Marcello, bellissimo video! Trovo questo format davvero originale e super interessante :) da persona con un PhD ottenuto in Italia e da attuale post-doc alla Statale di Milano (in materie giuridiche, quindi umanistiche) mi fa sempre piacere vedere colleghi e colleghe overseas che hanno intrapreso un percorso d'eccellenza, beneficiando di strutture, risorse, condizioni e 'serenità' che qui in Italia, da ricercatore/trice, ahimé non so se e quando mai giungeranno. Come dice Chiara nel video, spesso l'unica via per mettere piede all'estero è fare periodi di visiting, ma mi sento di dire che anche i programmi di co-tutela (fai 18 mesi di PhD in Italia, 18 all'estero, in modo tale da avere il doppio titolo di PhD) sono un'ottima opportunità per creare contatti - e rimanere - nell'host university :) spero ci saranno altri video del genere, grazie per il lavoro che fai!
è indubbiamente ispirante e mette in luce il talento e la determinazione dei nostri connazionali all'estero. Tuttavia, forse varrebbe la pena considerare l'idea di realizzare un video simile nelle università italiane. Questo potrebbe servire a premiare e riconoscere coloro che hanno scelto di rimanere nel loro paese d'origine, investendo le loro energie e competenze in Italia.
Ciao Marcello secondo me potrebbe essere utile anche un video riguardante le Università Telematiche italiane… spiegando come funzionano, le esperienze degli studenti e le differenze con gli atenei tradizionali…
Video Bellissimi li sto amando tutti, però sono quasi solamente stem centrici. Mi rendo conto che questo è il momento delle IA e delle facoltà stem che governano ovviamente il mondo startup e business. Però sarebbe anche figo vedere esperienze di ragazzi che studiano (master o dottorato) in giurisprudenza per esempio (Berkeley è nella top 3 U.S.) o economia o anche materie più umanistiche pure.
Studiare giurisprudenza all'estero è una scelta più forte, nel senso che ti vincola a quel sistema giudiziario, che è diverso dal nostro, in un ottica di ritorno in patria o di spostamento diventa complesso.
@@elle_90 io ho fatto un’anno all’estero e ho ricevuto in Germania la proposta di un dottorato. Giurisprudenza non significa solo fare l’avvocato (o magistrato o notaio ). Significa anche posizioni manageriali, posizioni in cui ci si occupa di risolvere problemi, o prevenirli. Il diritto non è solo patologico (l’aula di tribunale) ma può essere anche qualcosa di fisiologico (prevenire è meglio che curare ) ma questo le serie tv non lo mostrano, il problema è che nemmeno le università lo fanno…
@@andreagiacomazza5790 ma in ogni caso anche dal lato prevwnzioni studi le leggi di uno stato specifico al netto del diritto internazionale o europeo. Se studi la legge tedesca come fai ad interfacciarti con quella italiana ad esempio?
@@elle_90 come hai detto tu c’è tanta legislazione europea, sopratutto in certi settori. A livello internazionale meno ma non significa che non ci sia niente e sopratutto comunque sono sempre cose abbastanza interessanti. Approfondire la legislazione di un posto non significa essere tagliato fuori dagli altri. Si ha il metodo di studio, si conoscono i principi generali quindi è più facile andare a recuperare le normative che ti interessano per una determinata cosa. Molto nel livello compliance è fattibile partendo da una base europea che poi sviluppi in base al paese in cui ti trovi reperendo la normativa di settore e le sentenze più importanti sull’argomento per capire anche qual’è la posizione di quel paese. Poi il taglio giuridico come dicevo può essere anche un taglio manageriale, o di governance pubblica, quindi come un professionista, sia esso un ingegnere o un economista, che ricopre certi incarichi in giro per il mondo, ma sempre di stampo manageriale, che deve studiare le diverse discipline di un paese, anche un giurista può farlo, più velocemente e più facilmente magari, se ha già un infarinatura su quel luogo per esempio, ma comunque sempre più agilmente perché ha un background giuridico che consiste proprio nel sapere come approcciarsi al nuovo ordinamento, sapere cosa andare a cercare, sapere dove e così via. In realtà è molto meno limitante di quanto si pensi, ripeto tranne che tu non voglia fare avvocato magistrato o notaio
@@andreagiacomazza5790 Certamente una parte della conoscenza è spendibile ugualmente, ma a differenza di una STEM dove il 100% del bagaglio è utilizzabile con giurisprudenza hai una percentuale minore. Ad esempio in architettura ed ingegneria tutto il bagaglio tecnico e artistico rimane ma quando si lavora all'estero la parte normativa e procedurale va ristudiata da zero, e spesso sui lavori in altri stati (ma anche altre regioni) è necessario integrare l'organico con un professionista del luogo.
Molto bella questa serie, spero davvero continuerai a portarla con una discreta frequenza, figo il concept di studiare all'estero, ma tendenzialmente tutte le persone italiane che ci vanno a studiare o hanno molti soldi per pagarle oppure come loro prima studiano in Italia e poi se va bene e hai voglia di continuare e approcciare un dottorato fai richiesta e pregi in Dio che qualcuno ti accetti, anche se non ho ben capito come mai loro sono finiti lì a spese dall'Università.
..complimenti ed onore a loro..la formazione in Italia è di gran valore, se messa a disposizione di persone con “fame” sa essere un’arma formidabile..le scuse stanno a zero..
Ciao Marcello, passa a farti un giro anche alla European University Institute qui a Fiesole, che è una realtà europea molto interessante, meriterebbe un video, non lo dico solo perché ci sono dentro, ma perché oggettivamente è una realtà in italiana molto aliena al sistema italiano
Sempre interessanti questi video sulle UNI straniere, porterai anche qualcosa su quelle europee? Magari per consigliare gli erasmus (potresti farlo anche patrocinato) PS vedo che in America si parla più dell’università che si frequenta rispetto alla facoltà interna, come se ci fosse più fluidità. In Italia invece si sceglie la facoltà mentre l’investita arriva in un secondo momento e ne zero attaccamento (ad eccezione di alcune uni prestigiose) ma piuttosto c’è attaccamento alla facoltà anche di diverse uni
ad averlo potuto vedere vent'anni fa questo video. Ho capito tardi che oltre a studiare le relazioni erano l'elemento di importanza cruciale. Ho fatto master e dottorato in Francia e per come sono ora avrei dovuto rimanere in ambito universitario. ps. con una laurea al Politecnico di Torino comunque vai dove vuoi
questi video sulle università sono sempre molto interessanti , ma mi fanno anche sentire un po' un fallito , guardando ragazzi italiani in questi contesti 😅
c'è anche da dire che non basta studiare e impegnarsi, come dicono loro. c'è chi ha stoffa e chi invece rimane più nella media e fatica ad emergere, ma non c'è niente di male nell'essere "comuni". questi ragazzi sicuramente si sono fatti il mazzo ma hanno quel quid in più rispetto a molti loro coetanei
Bel format! Però per il pubblico generale potrebbe essere più interessante undergrad anziché PhD. Bocconi manda un po’ di exchange students quindi italiani in undergrad ci sono sicuramente
Sarebbe interessante anche un video sulle università e istituti Europei che riescono a fare cose fighe e vincere nobel senza i ricconi che pagano gli edifici e con le tasse universitarie basse. Come i vari Max Planck Institute che vincono ogni anno Nobel in vari campi completamente con fondi publici.
@@leonardoberti917 semplificando moltissimo, cambia il modo di presentare e fare ricerca. La stessa ricerca fatta in un istituto pubblico può essere presentata e fatta più fine a se stessa. Spesso in america devi "vendere" il tuo lavoro come potenzialmente utile per un eventuale business in una maniera più aziendale perché devi trovare fondi da persone che fanno business più che da commissioni scientifiche. La parte interessante è anche la gestione del budget. Berkeley è un università che ha un endowment di 7 miliardi, Harvard ne ha 50 e sono patrimoni che loro tengono e crescono. Per lo studente cambia non dare migliaia di dollari ad un ente universitario pluri miliardario contro studiare gratis nel pubblico. È interessante come modelli così diversi alla fine con i difetti del caso funzionano. Per quello sarebbe interessante esplorare anche come funzionano le cose nel pubblico che funziona in realtà Europee.
@@leonardoberti917 cambia parecchio il modo in cui devi presentare la tua ricerca se è devi ottenere fondi da gente che normalmente fa business o commissioni scientifiche pubbliche. Poi cambia la gestione del economica ovviamente, Harvard ha 50 miliardi di endowment, gli istituti pubblici hanno budget ma non patrimonio. Per lo studente cambia non dovere pagare migliaia di euro di retta a università già pluri miliardarie e studiare gratis o quasi.
secondo me potresti anche fare college o università come la sorbonne di parigi, oxford e cambridge e il trinity college di dublino, sempre in america invece princeton e yale
Berkeley tuition in state 14k l anno, out of state 44k, prezzo pieno, senza borse o altro. Molte grandi universita pubbliche negli USA hanno prezzi simili. Le private, in media, sono ben piu alte, circa 40k, le top intorno a 60k. Cercate di essere precisi.
Ottimo video come tutti quelli sulle varie università americane che hai pubblicato! So che non sarebbe molto in tema con gli argomenti trattati sul canale, ma prenderesti in considerazione di girare dei contenuti (anche più brevi) pure su alcune facoltà dell'ambito umanistico nelle varie università italiane ed estere? Alla fine, esclusi i contenuti specifici di ciò che si studia, penso che tutti i vari ambiti di studio e la vita universitaria in generale condividano determinati elementi imprescindibili come la capacità di fare rete e di "vendere" al meglio i propri progetti :)
6:00 occhio che ci sono info mancanti: per il phd serve non solo l'iscrizione con le fees pari a 100 dollari, ma bisogna conseguire il toefl e GRE tests. Inoltre, se si proviene da una università italiana, probabilmente bisogna anche dare alcuni esami. Se le info fossero errate smentitemi (parlo quando avevo visto io, nel 2015, ora non so se le cose siano cambiate)
recentemente il GRE è waived per tutti per questioni di sinistra... In alcune università invece è consigliato ma non obbligatorio (in alcuni casi questo vale solo se si ha un master), soprattuto in asia, ma anche in alcune in america
Ciao Marcello, a parte ETH ed immagino EPFL, ti consiglio di visitare anche TU Delft (decisamente una delle migliori universita tecniche in Europa), come già commentato da un altro utente. Io ci lavoro e mi farebbe piacere ospitarti e farti fare un giro
Questi sono gli orgogli Gelesi e Siciliani di cui quasi nessuno parla. Non quelli che si laureano alla triennale in ritardo di 5 anni e si fanno fare l'articolo dal giornale locale.....mha
Marce', ma con una bella intro cosi' non mi citi BSD? Scherzi apparte, trovo il video una delle testimonianze piu' sobrie della vita in tali ambienti accademici. Domanda, ma l'universita' di Berkeley e' calpestabile solo dagli studenti oppure offre anche eventi, workshops pubblici?
Comunque 2700 euro netti per fare un dottorato in California sono, in proporzione al costo della vita, meno dei 1100 euro dei dottorati italiani... Che tristezza. In Olanda un dottorando prende dai 2700 ai 3200 euro netti, e l'affitto non costa 1600 euro ma sui 300-800 euro.
Video fantastico! C è qualcuno qui di passaggio che sta facendo la magistrale al Berkley? Avrei bisogno di tanto aiuto perché stavo pensando di andare lì
Io comunque non ho capito come hanno fatto a finire là. Cioè tu glielo chiedi e loro danno una risposta troppo vaga. Boh non ho capito come dovrebbe fare un ragazzo ad avvantaggiati. Alla fine parlano proprio di questo e danno consigli ma non l'ho capiti. In generale ho notato questo problema in tutti i video delle università. Non capisco mai come hanno fatto le determinate persone a finire in america
triennale - magistrale - richiesta di dottorato, hanno anche spiegato come fare richiesta, stai attento! (se la richiesta viene accettata, ecco che sei finito in america)
Però di tutti questi video e di queste interviste, tutte le volte non è chiara una cosa: Se i soldi non li ho, ma faccio domanda per un dottorato in US e riesco ad ottenere un’offerta, ci sono possibilità che questa offerta sia di essere finanziato dall’inizio? Del tipo: “vieni, fai una sorta di test per validare cosa vuoi fare e le tue capacità, allora ti sblocchiamo il finanziamento che paga le fees + stipendio mensile”?
@@marcelloascani ah Okok ottimo. Perché da studente del politecnico, sto valutando quest’opzione, ma i vari siti scolastici non sono chiarissimi e avendo come unico contatti i professori al politecnico di Milano non è facile capire come muoversi (non sanno molto). Grazie 🫶🏻
Ciao Marcello volevo chiederti una cosa ma che differenza c’è esattamente tra università pubblica e privata in America perché ho visto che costano in ugual modo molto di quelle pubbliche , poi sarebbe interessante se riuscissi a fare un video contentado giocatori di basket italiani perché ci sono molti che studiano gratis in molte università americane grazie allo sport
@@marcelloascani comunque togli basket ma metti sport in generale, (io ho detto basket perché sono più appassionato di basket in generale) però ho visto che è pieno di studenti/atleti in tutte le università americane anche molte sconosciute, poi vabbè c’è gente anche che gioca in serie a /europa che l’ha fatta magari chiedi snche a loro
@@marcelloascani Scusa marcello Sto preparando un canale che sara`un viaggio nell`antica roma la missione sara' partendo da Roma , esplorare tutto l'impero nella sua massima espansione nel 117 dc un viaggio enogastronomicoculturale dai tempi dei romani ai giorni nostri la formazione delle citta' il cibo e tutto quello che ancora oggi dopo 2700 anni i romani hanno lasciato e ancora noi usiamo dilemma Italiano Inglese O fare due canali Uno parlato in italiano Uno parlato in inglese Spero tu possa aiutarmi So che esistono i traduttori e stanno mettendo anche audio A.I ma credo non sia la stessa cosa. Grazie