La ringrazio Prof. mi sto appassionando alla Storia, é decisamente piu`avvincente di una serie Netflix e Lei, sa spiegarla in maniera impeccabile. Improvvisamente, mi sembra tutto piú chiaro nel collegare le vicende storiche.
Complimenti Professore,un’analisi sulla Sinistra Storica,chiara,precisa e completa come in pochi saprebbero svolgere. Di sicuro in tanti hanno le idee 💡 migliori di prima.
Grazie mille prof mi sta facendo molto interessante la storia : legge , coppino , Destra storica e sinistra e e anche le ferrovie che passano da private fino ad in mano allo stato .
Complimenti prof. rispetto a suoi colleghi sabaudi reperibili qui, su RU-vid, più noti di lei, alcuni dei quali autentici mostri sacri della vetrina di internet, apprezzo molto l'obiettività. Senza dimenticare che il taglio concreto ed approfondito che questa lezione dà ai temi economici è poco praticato da altri studiosi ma estremamente significativo. Se le sue lezioni sono tutte come questa mi prendo del tempo...
44:00 «Intanto guardate: Tunisi è là! E ci sono i francesi là, che ce l'hanno presa a tradimento! E domani possiamo averli qua, in casa nostra, capite?» (Luigi Pirandello, I vecchi e i giovani, 1913)
Lezione molto bella. Sulla Triplice Alleanza però la sua descrizione risponde più al rinnovo del 1887; la prima versione del 1882 non prevedeva, per l'Italia, le compensazioni sui Balcani e la protezione degli interessi sull'Africa. Comunque, bravo!
PS, da trentino mi sia consentita una precisazione. Trento era più di una città a maggioranza italiana, Trento era italiana. Il tema è lungo. Alcuni spunti. Il quartiere tedesco che nel 1400 era più significativo, si è progressivamente ridotto. Quando il Papa deve indire il Concilio della Controriforma cattolica, non accetta che lo si tenga in territorio tedesco, imperiale. La scelta, d'accordo con l'imperatore, cade su Trento perché, i due concordano espressamente, Trento è una città italiana. Siamo nel 1500. Già l'Alto Adige era una terra nettamente più mista anche se col tempo la componente italiana e ladina verranno significativamente spente (v. vita di Giuseppe Freinademetz, prete ladino costretto, come avveniva in A. Adige, a tedeschizzarsi. Mussolini non ha inventato niente di nuovo). Nel 1909 i socialisti trentini (fonti locali) erano contenti del fatto che il compagno Mussolini conoscesse il tedesco. Il che la dice lunga. Tranne le persone colte (v. vita di Degasperi) i trentini conoscevano ben poco il tedesco e come dice don Antonio Tait, prete dell' impero austroungarico, nel 1905 i tedeschi a Trento erano definiti "stranieri". Poi è chiaro che da noi ci sono gli austriacanti, ed il folklore, anche perché un tipico indice di italianità (e i trentini sono perfetti italiani in questo senso) è la esterofilia spinta. Però le fonti sono un'altra cosa. Ciò detto, a onore di Cecco Beppe l'amministrazione austriaca era molto migliore di quella sabauda ed il popolo trentino, allora molto cattolico, non aveva una spiccata simpatia per lo Stato italiano fortissimamente infiltrato di massoneria. Degasperi è forse la migliore sintesi del più vero e diffuso spirito trentino: si professava imperiale, prima della I GM, ma ribadiva con forza che i trentini (non solo la città ma l' intero Trentino) sono Nazione italiana e che i tedeschi dovevano rispettare i trentini senza cercare di tedeschizzarli. Tendenza, quest'ultima, particolarmente forte da quando Giuseppe II aveva inglobato nell'impero, con un colpo di mano, il Principato vescovile di Trento, che godeva di una certa autonomia e specificità da circa 8 secoli.
