Fa piacere che si valorizzi una persona competente e soprattutto che sappia esprimersi in un italiano eccellente. Oro colato per ognuno ma penso soprattutto ai più giovani e studenti.
Vero. E l'unico servizio pubblico che gli italiani possono dare è ridurre l'Italia a una dipendenza straniera giacché dimostrarono ampiamente di non essere antropologicamente adatti a governare bene uno Stato.
@@egidiomenini6282 Quello che mi turba è che l'Italia possa essere distrutta da un altro conflitto mondiale soltanto per aver lavorato alla salvagurdia del proprio interesse nazionale. L'Italia non potrà vincere in quel caso e la disfatta italiana nella seconda Guerra mondiale sta lì a dimostrarlo.
@@angelodichiara7909 Non bisogna essere guerrafondai, ma nemmeno pavidi e lasciarsi sopraffare! Ritiene che prima dell'unificazione i vari dominatori francesi, spagnoli, ecc trattasero i sudditi italiani con i guanti? o, stando ai tempi moderni, se un'azienda francese dovesse scegliere tra licenziare in Francia o in Italia cosa sceglierebbe?
@@angelodichiara7909 La manifestazione della potenza di un paese, di qualunque genere essa sia (militare, economica, culturale, geopolitica, etc.), non può prescindere da una mentalità forte. TUTTE le più grandi potenze della storia mondiale, in ogni ambito, sono partite dal nulla o addirittura in condizioni di subalternità, ed è stata proprio la mentalità costruttiva il segreto del loro successo. Il disfattismo non è una conseguenza dell'impotenza del proprio paese, al contrario: il declino di un paese inizia proprio nel momento in cui la popolazione si fa influenzare dalla propaganda straniera, iniziando a sentirsi arbitrariamente inferiore agli altri.
Questi video non dovrebbero essere su RU-vid. Andrebbero trasmessi in televisione, in prima serata e meriterebbero percentuali di seguito non indifferenti. I miei complimenti davvero 👏🏻🔝
Si ma in Dokimasia, nel senso di farlo prima di accedervi. Oltre ad aver trattato bene genitori , parenti e ambiente per poter accedere a cariche polithce.
Inizialmente ero un po' scettico nei confronti di Limes. Pensavo fosse la solita rivista di parte del gruppo Gedi. La vostra professionalità mi ha fatto ricredere in men che non si dica. Inoltre, questa nuova rubrica è davvero interessante. Grazie per il vostro lavoro.
Credo che Limes stia facendo una attività fondamentale per questo paese. Nel lungo periodo credo che l'azione carsica della vostra divulgazione possa creare nuovi paesaggi.
Apprezzo il commento del sig.Razzini per la cultura e la profondità. Le radici a sostegno di questa visione di grandeur francese affondano nel passato remoto. Consiglio il volume Il Regno Scomparso di Bart Van Loo: la Burgundia non è scomparsa, ma dilagata...
Alla fine la differenza la fa lo stato. In Francia lo stato ha una visione chiara, strategica e ben definita che si riflette sulle sue imprese. Noi abbiamo uno stato che annaspa e cerca semplicemente di sopravvivere. Ma penso che questo atteggiamento sia anche un riflesso dell’attitudine della popolazione.
Questo è un concetto interessante. Per quel che mi riguarda lo faccio risalire all'enorme ritardo e alle modalità con cui l'Italia ha avuto uno stato unitario. Da qui spesso l'inutilità e la vacuità di Limes nel confrontare l'Italia con stati vecchi in alcuni casi di 1000 anni come l'Inghilterra. Il confronto è semplicemente ridicolo e impietoso. Da una parte un adulto e pure scaltro, dall'altra un bambino e pure scemo.
@@NikaSunshine889 Certo ma con delle significative differenze. Da lì l'annessione (la Prussia) di uno stato (fortissimo) su stati (relativamente) forti. L'annessione fu accettata e spiegata e non ci furono Vandee come qui in Calabria e Basilicata coi preti e i nobili che aizzavano i contadini. E non fu voluta da potenze straniere come qui, avvenne e basta. La migliore e maggiore uniformità linguistica, culturale, economica tra stati tedeschi. Da noi l'annessione di uno stato (debole anzi debolissimo) su altri stati deboli. Con gli esiti farseschi che conosciamo.
La differenza la fa lo Stato. Ma lo Stato siamo veramente noi italiani. La classe dirigente riflette solo noi. È vero che siamo stati plasmati da secoli di dominazioni e quindi la colpa, se si vuole dare per forza, è del Fato che ci ha messo in quelle condizioni ma noi siamo gli unici a poter cambiare le cose. Dubito però che ci sarà un risveglio collettivo e anche la speranza di una "buona" dominazione, quella di un Europa unita in cui saremmo forse meno liberi di autodemolirci con una guida, oltre che sempre più vana nel breve periodo, potrebbe essere solo un sogno. La realtà forse (probabilmente) sarebbe ben diversa e ben più crudele
Ho vissuto in Francia 23 anni fino al 2020: essa ha abbandonato nei fatti, se non ancora nel discorso ufficiale, ogni idea di assimilazione dei musulmani e delle altre comunità, che vivono ormai apertamente ognuna nei propri territori e le proprie regole di vita (Hollande stesso ha parlato del rischio di partizione del paese).
Giusto, non é solo un'idea di Macron ma dentro la mentalità dei Francesi: parlavo con un ragazzo francese che si riempiva la bocca di "europa" e mi é bastato poco per azzittirlo quando gli ho ricordato che se dobbiamo essere uniti allora dobbiamo avere gli stessi loro diritti e poteri sullo scacchiere internazionale... Tutto ad un tratto non si é più parlato di europa e "integrazione" e si é cambiato discorso
queste perle di studiosi, cosi chiari, senza coinvolgimenti morali e giri di parole uno spasso seguirli. I oro video dovrebbero essere visti ed ascoltati nelle scuole, se poi proprio non si riesce, io direi che al posto del gf sarebbe gia molto interessante. ma il sistema ci vuole ignoranti e schiavi. grazie , Dario Fabbri, sempre un piacere.
Probabilmente è già previsto, ma in questo approfondimento sarebbe interessante creare un dibattito su come l'Italia dovrebbe muoversi nei contesti per noi più strategici
Ottima rubrica. Seguirvi è stato un piacere dall'inizio alla fine. Come tanti fanno notare, i vostri approfondimenti coprono un vuoto informativo importante. E la crescita, per quanto lenta e graduale, del vostro pubblico lo dimostra. Grazie. Ottimo servizio
Dario Fabbri ha fatto una rappresentazione ineccepibile della strategia francese di consolidamento delle sue sfere di influenza su scala mondiale. Risalta in particolare la visione strumentale dell'Italia all'interno di questa strategia e qui, ahimè, emerge la disarmante pochezza del nostro paese. Questa squallida e riprorevole situazione di subordine rispetto ai francesi è umiliante e non adeguata alle dimensioni culturali, alle potenzialità economiche ed al retaggio storico del nostro paese. Purtroppo è vero che, avendo vissuto anni in Francia posso dirlo con cognizione di causa, i francesi hanno un'alta considerazione di se ed un altrettanto forte spirito identitario ossia la base che gli consente di perseguire i loro piani strategici, malauguratamente così non si può dire di noi italiani. Troppo sempliciotti, naif, non sufficientemente consapevoli delle nostre risorse, dei nostri interessi e perfino quasi privi di amor patrio.Tutto questo lo paghiamo a caro prezzo rischiando perfino lo smembramento della nazione e la sua fine. Mi chiedo quando capiremo che l'Europa, un giochino che ci sta letteralmente distruggendo sotto ogni punto di vista, è solo costruzione strumentale agli interessi di francesi e tedeschi, quando capiremo che il nostro ruolo ed il nostro interesse sono solo e soltanto quelli di rompergli il giocattolo?
iniziamo a capire che la situazione italiana, che dipingi realisticamente, non è tale "per caso". L'italia non vive in una bolla sottovuoto. Questa situazione è "influenzata" attivamente dalle potenze occidentali vincitrici della 2° guerra mondiale. Le stesse che nella prima guerra mondiale si vergognavano di avere la latina italia sul loro stesso piano (tra le vincitrici, sia mai...). La stessa Francia e Gran Bretagna che "favorirono" l'espansione dei Savoia (l'unificazione non era prevista) come loro stato satellite.
Limes fa capire bene una cosa: quanto i mass media nostrani siano orientati verso un tipo di informazione di scarso livello, volto al gossip e alla discussione su temi futili. Questa rivista dovrebbe avere molto più risalto e anche i politici stessi dovrebbero seguirla, perché dá molto spunti interessanti anche per loro.
Concordo in pieno su quello che dici riguardo all'estensione dell'influenza francese , fra l'altro anche ai nostri danni , salvo poi chiederci, furbescamente di supportarla nelle loro operazioni militari, dopo che giorno dopo giorno spolpa l'Italia, in termini economici, acquisendo sempre piu aziende. La Francia non è nostro alleato europeo, se non proforma, ma è il nostro primo nemico. Anche se loro però hanno capito, a differenza nostra, che il primo nemico di tutti i paesi europei è la Turchia, come lo è da circa 500 anni. Ricordiamoci poi dei diversi tratti di mare, fra Sardegna e Corsica, che la Francia negli anni scorsi è riuscita a farsi dare dai nostri debolissimi governi, quasi imbelli. Complimenti per il tuo video, come sempre chiaro ed esplicativo.
Anche questa seconda parte è molto interessante: la visione francese come proiezione nell'esagono nel mondo. L'esercito europeo, l'assimilazione, lo scontro con gli Usa, la presenza nel mare cinese del sud
De Bello Gallico (e germanico); come sono nebulosamente lontani i tempi in cui la penisola italica era il centro del continente Europa, e determinava i destini di Galli e Germani. Il "flusso" si è invertito con il tragico epilogo bellico di Ponte Milvio nel 312 dell'era volgare. Da allora l'Italia è ridotta a terreno di conquista di qualsivoglia volontà straniera. Ed i discendenti dei Galli e dei Germani di allora, oggi ci dominano e comandano a bacchetta.
Oggi cercherò di far ascoltare questo quarto d’ora di saggezza strategica a mio figlio sedicenne, perpetuamente sommerso in inutili giochi online. Mi servirà tanta fortuna e testardaggine. Speriamo che capisca l’importanza di una mente attiva e pensante
Nuova Caledonia e Polinesia francese hanno una popolazione di circa mezzo milione di abitanti!!! Non è una critica, una distrazione capita a chiunque! È un punto importante, la demografia è una questione fondamentale!
Vorrei porre una domanda: la Francia, tramite gli accordi tra i suoi cantieri navali e quelli italiani, sembra stia cercando di acquisire il maggior know how possibile in ambito di navi da guerra in Europa. D'altro canto si è accordata con la Germania per la progettazione del Future Air Combact Sistem, escludendo l'Italia (che dal canto suo sembra intenzionata ad accordarsi con il Regno Unito). E' possibile che questi accordi rappresentino la declinazione al livello industriale del tentativo egemonico da parte francese? Nel senso che la Francia dovrà essere l'unica a disporre della miglior marina possibile in ambito europeo così come della più evoluta aviazione possibile assorbendo il meglio dai vari partner europei, mentre Germania e Italia rimarranno in qualche modo parzialmente inferiori?
Come possibile che un territorio che abbiamo civilizzato nel passato fin ai tempi recenti si sente così prepotente e superiore al mondo ? Una vergogna per noi
Ricordo che pochi anni or sono Macron pretendeva di impartirci lezioni di solidarietà.... Curiosamente, le due nazioni occidentali che più di tutte esercitano, e molto concretamente, la loro "sensibilità imperiale" in giro per il mondo predicano solidarietà e tolleranza,mediazione equilibrio e volemose bene....
Sotto il profilo demografico, i territori oltremare della Francia , sembrerebbe poca cosa. Ma, se consideriamo l'aspetto economico cambia, visto che la Nuova Caledonia è uno dei principali produttori di Nichel.
Emerge il quadro di un paese, la Francia, determinato e capace, anche se in parte velleitario. Esattamente il contrario del nostro, inutilmente rancoroso verso la Francia e il resto d'Europa, incapace di darsi una proiezione internazionale. Chapeau ai francesi, è il caso di dirlo. In Italia non siamo nemmeno stati in grado di creare una multinazionale degli articoli sportivi come Decathlon e neppure una grande distribuzione organizzata di rango internazionale come Carrefour o Auchan. Non è che la Francia fa shopping in Italia ai nostri danni, siamo noi che siamo incapaci di iniziative come quelle francesi. Anche se, traslando il discorso sulla Germania, se si va a vedere sono più le imprese italiane che hanno acquisito imprese tedesche che il contrario, quindi non è proprio vero che non sappiamo fare "shopping" all'estero noi italiani. Ma la Francia ci fa mangiare la polvere molto spesso.
quello che mi fa più incazzare è la retorica italiota sulla resistenza il 25aprile e altre amenità simili, intendiamoci onore e gloria a chi ha combattuto veramente i tedeschi ma alla fin dei conti a che cosa è servito il sacrificio di tanta patrioti? buttato ai porci per via della perenne incapacità della nostra inqualificabile classe politica. prendiamo ad esempio la francia, a parti inverse ha avuto la stessa storia nostra nella 2 guerra mondiali, prima contro poi alleata (soft) della germania, finita la guerra si è disfatta del regime di vichy (noi solo a parole) ed è riuscita a far passare poche formazioni combattenti in una lotta di liberazione nazionale che seppur meno efficace delle nostre formazioni partigiane con l'abilità del generale degaulle è stata promossa a al pari di russia inghilterra e america. morale, hanno la sovranità del territorio, la possibilità di avere vere forze armate dotate dell'arma nucleare, il mantenimento delle colonie, una visione strategica libera di padroni più o meno velati, ora confrontatela con l'italia e piangete, basti dire che abbiamo sulla penisola ancora le forze d'occupazione americane in misura uguale a germania e giappone che al contrario di noi combatterono ostinatamente senza significativi episodi di ribellione gli alleati fino alla fine
@@fabriziobozzato5289 Invece è possibile. Alla Défense di Parigi, lavorano professionisti Francesi di fede Islamica da decenni e decenni...Contribuiscono allo sviluppo Economico del nostro paese. Voi siete razzisti, vergognatevi.
Apprezzo e faccio i complimenti per le conoscenze a questa persona, ma ho dei forti dubbi riguardo al giudizio che da all' unità e alla possibilità di creare un paese con diverse etnie che coesistono sullo stesso territorio avendo di fondo anche una forte appartenenza alla nazione o alle nazioni.
il problema è che montanelli, razzisticamente, ricollegava il fenomeno a un'inferiorità razziale, appunto. Il che è funzionale alle potenze estere dominanti. Ben altra cosa sarebbe stata spiegarla in termini "geopolitici": ma si sarebbe inimicato (ammesso che ne comprendeva l'estensione del fenomeno) i suoi padroni americani. Detto questo, grande penna.
@@Chaiserzose piu che inferiorita di razza,lo dico da straniero che non vi appartiene o non è nelle vostre corde la determinazione e la perseveranza verso gli obbiettivi.Sono pochi stati al mondo che hanno una loro visione di cio che vogliono e usano ogni forma di lotta o inganno per arrivarci. Inghilterra e Francia in Europa,Serbia e Grecia nei Balcani,la Russia,Israele e Cina nel mondo,non gli USA perche la politica estera lo fanno i lobby,guarda la lobby armena,Armenia provincia russa de facto,ma l'America è contro la Turchia sua alleata.
Tutto molto interessante, come sempre, non vorrei mai che ancora una volta come già successo in passato, la vana gloria transalpina, necessiti di qualcun’altra potenza a liberarla dagli occupanti, questa volta potrebbero essere i turchi, che piano piano, stanno circondando l’Europa, non vorrei ritrovarmeli sotto casa a causa dei deliri francesi.
Non è tanto una questione di stati, ma di chi sta dietro questi stati. Una delle cose che spesso si dicono è che la UE ha garantito anni e anni senza guerra in Europa, ma se si deve creare una Europa per fare la guerra alla Russia che differenza fa? La speranza è che non si arrivi mai ad uno stato UE di tipo federale, ma al massimo ad una confederazione di stati col diritto di andarsene qualora non convenga più rimanere all'interno.
Si ascolta sempre molto volentieri. Però mi sembra sempre che interpreti la realtà geopolitica unicamente dal punto di vista militare. E' strano comunque che gli esperti del Limes non si siano mai espressi chiaramente nel merito sull'attuale pandemia e le dinamiche sottese...
@@laco9412 Ma quale colpa quale non dormire, è una interessante avvenuta. La filosofia islamica voi la ignorate è nromale averne paura. Io ho fatto un corso dove c'era anche carandini. Altro che paura. Non capite.
Tutto bello e corretto quello che hai detto ma, tutta questa gran potenza ne la vedo ne credo lo sia, si capisce dal fatto che per delle strategie un po' più complessa cerca il nostro appoggio. Quindi di che potenza stiamo parlando?
Una media potenza, lo si spiega nel episodio precedente. E comunque è normale che per varie questioni si usi il multilateralismo , specialmente l'italia lo cerca. Alcune solo il bilatelarilsmo...
Fabbri sempre aulico e strabiliante nella retorica e nello spiegare il mondo in poche sentenze. Su una cosa non sono d’accordo dopo anni che lo seguo, sull’assimilazione degli immigrati arabi-musulmani-subsahariani in Francia. Penso che addirittura si è lontani dalla parola integrazione, e che sia puramente utopia parlare di assimilazione. Quelle persone vivono in Francia da 2/3 generazioni e si sentono africani, praticano le loro usanze e tradizioni e non si discosterebbero mai dal loro mondo per sentirsi francesi. Si sentono poco accettati e conservano un legame fortissimo col loro vecchio mondo e la loro religione musulmana. Io vivo al confine con la Francia e spesso ho pernottato in varie cittadine francesi e nella stessa capitale, e sostengo fortemente che sia una delle poche nazioni che non ha integrato gli immigrati soprattutto i non europei. Non so se mai accadrà che un algerino che si arruoli nell’esercito francese (evento già raro) voglia combattere contro i fratelli musulmani turchi! Francia che quotidianamente chiude chiese che sono vuote e in disuso e apre moschee come se fossero tabacchini, siamo davvero lontani dal dire che la Francia assimila i suoi innumerevoli immigrati.
Date sempre più spazio a Dario Fabbri! Forse l'Italia, tutta, riesce a trovare consapevolezza di se capendo ciò che c'è in giro per il mondo. Grazie 'Dario'
Unico punto a favore della Francia è che ha conservato il piccolo pulsante nucleare antonomo anche all'interno della Nato per il resto la grandeur francese la vedo più un desiderio strampalato di un ritorno al passato.......che pero' è morto e sepolto.
L'île de la Réunion ha una popolazione di circa 800000 abitanti, nella carta riguardante il dispiegamento militare francese avete omesso Mayotte che e' un DOM (dipartimento di oltre mare). Inoltre ci sarebbero i TOM (territori di oltre mare) sui quali sono ugualmente dispiegate forze militari. La popolazione di tutte queste ex colonie non e' di qualche migliaia ma ben piu' importante.
Non vedo così scontata l'assimilazione che propugna Macron proprio perché per anni si è andati in direzione esattamente opposta, l'approccio gollista troverà inoltre l'opposizione durissima della sinistra filo-islamica ancora forte in Francia (come in Italia). L'assimilazione forzata è la realtà in altri paesi come la Russia ma viene da un'altra storia e ha un altro governo. Io credo che sia questo il primo limite su cui cozzerà l'idea macroniana. Il secondo è che si dà per scontato che la Germania stia a guardare, lo stato è alla fine di un ciclo, quello della Merkel, ma non è così ovvio che rimarrà quello per i prossimi anni.
Noi ci dobbiamo vendere a tutti, così tanto da avere tante sfere di influenza verso tanti paesi che alla fine non ce lo avremo con nessuno di specifico 😂
La costa d'Avorio non ancora anzi è l'unico che non vuoi mollare il cfa il 26dicembre é scaduto il contratto cfa in Africa è durato 75 anni colpa al gaulismo ma é finita ci aspettiamo a molti soldi falsi nel territorio africani che anno mollato il cfa.. Senza dimenticare l'uccisione di molti politici chi si oppongono al cfa.. Con l'appoggio dei americani è UE
Sempre interessante ma alla fine cose più o meno risapute. Basta ricordare il caso Fca-Renault con l'intromissione del governo francese che ha fatto saltare tutto o, ancora peggio, il dossier Fincantieri-Stx in cui Macron ha irriverentemente dichiarato che l'azienda è di interesse strategico nazionale e che l'acquisizione (più che legale) non era possibile. Atteggiamento da vero camorrista. E l'Italia muta! Ps.: Fca è stata poi assorbita da Peugeot e questa volta il fiocco colorato l'hanno attorcigliato ad arte.
Qualcuno mi puo spiegare quali sono i diversi interessi che dividono l'Italia e la Francia sulla Libia oggi?lasciando da parte il discorso sulle sfere di influenza che mi sembra un po' vago.
L'Italia conta zero in Libia. La Francia stenta ad avere il controllo della Libia perché è un casino di varie bande e fazioni, e anche perché i turchi cercano di entrare.
Io non sono in grado di "spiegare" ma magari dare spunti. A me sembra che la Francia, con la guerra scatenata anni fa da Sarkozy, abbia "tolto" la Libia all'Italia. Ai tempi di Gheddafi avevamo con la Libia rapporti privilegiati (che tra l'altro implicavano accordi sul petrolio). La Francia non aveva il ruolo che ha oggi. Per parecchio tempo il nostro paese ha sostenuto Al Sarraj, mentre la Francia sosteneva Haftar. Al momento, da un bel po' in realtà, la Turchia è entrata in gioco pesantemente e la Libia è diventata un altro terreno di scontro tra Erdogan e Macron. Per cui, tra l'altro, la Francia ha bisogno di tenersi stretto l'Egitto, che con la Turchia non va molto d'accordo. My five cents
@@astragu8865 grazie degli spunti, però quasi tutte queste cose mi sembrano la conseguenza di un mancato accordo, non la causa. Noi forse pensavamo che i nostri interessi fossero garantiti da gheddafi e ce la siamo presa con i francesi quando l'hanno fatto cadere. Ma quali erano questi interessi? La cosa piu ovvia e' che entrambi volessimo il petrolio, se è cosi ci abbiamo perso entrambi. E abbiamo rafforzato, almeno come immagine, Russia e Turchia, paesi non proprio rassicuranti. Inoltre la vita dei libici è ovviamente peggiorata. Per il futuro penso che sarebbe meglio coordinarci a livello europeo e come minimo dobbiamo garantirci la sicurezza reciproca quindi siamo con Grecia e Cipro e quindi insieme alla Francia. Sulla Libia dobbiamo sapere cosa ci divide e cosa ci unisce per creare, se possibile, un buon accordo.
