👍 per mantenere il testo in alto: Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggeri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione. Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitio che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, né il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancora, stromenti diversi sotto innumerevoli dita. E immensi noi siam nello spirito silvestre, d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione. Ascolta, Ascolta. L'accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall'umida ombra remota. Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne. Sola una nota ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Non s'ode su tutta la fronda crosciare l'argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta. Ascolta. La figlia dell'aria è muta: ma la figlia del limo lontana, la rana, canta nell'ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove! E piove su le tue ciglia, Ermione. Piove su le tue ciglia nere sì che par tu pianga ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca. E tutta la vita è in noi fresca aulente, il cuor nel petto è come pesca intatta, tra le palpebre gli occhi son come polle tra l'erbe, i denti negli alveoli son come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti (e il verde vigor rude ci allaccia i melleoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove! E piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggeri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione
Meraviglioso! Ogni volta che la sento, leggo o studio sento di far realmente parte della natura, di essere io stessa natura. Godetevi la visione, meditatene le parole e osservate quanto sia bella la natura "selvaggia" che ci circonda in un tenero e amorevole braccio materno! Splendido pomeriggio a tutti!
francesco d'ubaldo Ogni volta che ascolto la sua voce mi trasformo in un lago di lacrime, perché non soltanto è meravigliosa, inimitabile, ma anche perché la sua dizione è perfetta, impeccabile, davvero invidiabile! Buon pomeriggio!
Onestamente musica o meno penso che sia una delle versioni più brutte che abbia mai sentito di una poesia. Gassman è un mostro sacro ma, ahimè, in questo caso la recita senza alcun tipo di intonazione, senza rispettare il climax ascendente di pathos. "in purezza" è il termine esatto e, a parer mio, non può che essere connotato negativamente...
Poesia meravigliosa piacevole Gassman,non so descrivere la grandezza di questo poeta che con altri SONO stati nel secolo scorso il fiore all' occhiello della NOSTRA storia Italiana.
Leggere una poesia (a questi livelli) vuol dire spiegarla, per cui si dovrebbe andare ben oltre al concetto "mi piace" o "non mi piace". In alcuni versi trovo ottimo Gassman, in altri Herlitzka, in altri ancora de Nava. E ciascuno ha aggiunto qualcosa alla mia comprensione della poesia.
Se oggi vivesse d'Annunzio e volesse fare musica, sia come paroliere che come cantante, penso che non ce ne sarebbe per nessuno. Non a caso fu un grandissimo amico di un certo Francesco Paolo Tosti...
@drummerkard ok! penso di aver capito, e accetto le tue scuse. Gassman comunque a me piace tantissimo...è solo questione di gusti, recitare una poesia non penso che sia facile, dare un ritmo ed un espressione che possa essere condivisa da tutti non è facile, infatti ognuno di noi ha un suo modo di dare espressività ad una poesia, comunque ciao
Per non parlare dell'interpretazione del divino Giovanni de Nava, che in d'Annunzio, e in particolare su questa poesia, è 1000 volte meglio (pur essendo Herlitzka, assieme a lui, uno dei pochissimi grandi attori che abbiamo in Italia, ma nel verso risulta alquanto di maniera), NON HA EGUALI. Gassman è stato altrettanto immenso, come attore, ma non in d'Annunzio che, per sua stessa ammissione, non amava (e si sente).
@drummerkard l'ho sentito, ognuno ha i suoi gusti, per essere sincero Herlitzka rallenta troppo le parole, sembra che mastica pietre, ma la mia è solo una semplice opinione, comunque anche se a me Herlitzka non piace sul tuo video non ho messo pollice in giù come hai fatto tu al mio --- pace comunque---
