We have added English subtitles
Le sfogliatelle abruzzesi sono il dolce più complesso e apprezzato della tradizione dolciaria teramana, vengono preparate quasi esclusivamente in occasione delle festività natalizie.
Le conserve di mele cotogne e di uva erano stipate nei vasi di vetro, pronte per essere arricchite con cioccolato fondente e mandorle tostate.
Da un impasto di tuorli, zucchero, farina e strutto lasciato riposare per una notte intera, ben coperto e in un luogo freddo, o in frigo, ricavare tante strisce lunghe e sottili.
Tra una striscia di sfoglia e l’altra si spennella con strutto sciolto a bagno maria e a fuoco lento. Si sovrappongono almeno cinque strisce lunghe circa 70 cm per formare un rotolo.
I rotoli così realizzati vengono conservati in frigo e successivamente tagliati per ricavarne circa 8 dischetti spessi un dito circa. Il dischetto viene steso con il matterello fino a raggiungere uno spessore di circa un centimetro e mezzo.
I dischetti stesi vengono farciti con la confettura condita con scaglie di cioccolato fondente e mandorle tostate e tritate, poi vengono chiusi a conchiglia e tagliati con la rotella taglia ravioli.
La cottura, che un tempo avveniva nei forni a legna, deve essere effettuata ad una temperatura alta e con una distribuzione omogenea del calore, perché le sfoglie si aprano per effetto della vaporizzazione dello strutto contenuto tra una sfoglia e l’altra.
Ovviamente esistono più versioni, ognuna delle quali apprezzabile ed ogni famiglia conserva gelosamente la propria ricetta.
Le sfogliatelle teramane sono il frutto di una preparazione lunga e complessa che richiede impegno e pazienza, ma il risultato, complice anche il clima natalizio, è quai sempre soddisfacente e donarle diventa un’occasione per incontrare amici e parenti tanto da averle fatte divenire il dolce natalizio per eccellenza.
14 окт 2024