Grazie Professore, da quando ho scoperto i suoi video non faccio altro che guardarli e riguardarli traendo un piacere intellettuale incommensurabile.Gia' appassionata di storia,adesso ho trovato quello che mi mancava : un Maestro che mi porta per mano in un affascinante mondo.Grazie.
Grazie per queste bellissime parole, cara Claudia. Grazie anche dei like, che aiutano la visibilità del mio canale. Cercherò di essere sempre all'altezza delle aspettative, perché so che il tempo che mi viene dedicato è prezioso e non deve essere sprecato. Fortunatamente ci sono moltissime cose interessanti da scoprire insieme (spiegare è anche un modo di capire): Arrivederci al prossimo video, tra qualche giorno. .
Che meraviglia scoprire i video del Prof. Rolle ! Da sempre appassionata delle civilta' minoica e micenea, sto leggendo "Storia dell'antica Grecia" di A.Robert Burn e le spiegazioni del professore sono quanto di piu' chiaro e completo per integrare le mie conoscenze. Grazie di cuore.
Bibliografia essenziale / Essential bibliography: - Fernand Braudel: “Memorie del Mediterraneo. Preistoria e antichità”, Bompiani, Milano, 2005 (original edition: “Les mémoires de la Mediterranée”, Éditions de Fallois, 1998); - John Chadwick: “Il mondo miceneo”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980 (original edition: “The Mycenaean World”, Oxford University Press, 1976); - Robert Drews: “Guerrieri a cavallo. I primi cavalieri in Asia centrale e in Europa (4.000 - 900 a.C.)”, LEG - Libreria Editrice Goriziana, Gorizia, 2010 (original edition: “Early Riders.The Beginnings of Mounted Warfare in Asia and Europe”, Routledge, 2004); - Louis Godart: “L’invenzione della scrittura. Dal Nilo alla Grecia”, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1992, 2001 e 2011; - V. Gordon Childe: “Il progresso nel mondo antico”, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1973 (original edition: “What happened in History”, Penguin Books, Harmondsworth, Middlesex, 1942); - Colin Renfrew: “L’Europa della preistoria”, Gius. Laterza & Figli S..p.a., Roma e Bari, 1996 (original edition: “Before civilization: the Radiocarbon Revolution and Prehistoric Europe”, Cambridge University Press, 1979); - David H. Trump: “La preistoria del Mediterraneo: dall’ottavo millennio all’ascesa di Roma”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1983 (original edition: “The Prehistory of the Mediterranean”, Yale University Press, 1980); - Francisco Villar: “Gli Indoeuropei e le origini dell’Europa”, Società editrice il Mulino, Bologna, 1997 (original edition: “Los indoeuropeos y los origines de Europa. Lenguaje y historia”, Gredos, Madrid, 1996).
Un altro gran bel video,ricco di contenuti e ben argomentato. I miei più sentiti complimenti,professore,sono questi gli argomenti che,più di ogni altro,rendono You Tube una piattaforma utile.
Grazie, delle sue parole. RU-vid ci offre un'opportunità, ma, per la verità, come azienda non fa nulla per promuovere la qualità dei contenuti; anzi spesso ha operato in senso contrario. Però, se la qualità si insinua nel sistema, finirà per trovare un proprio spazio.
Caro Carlo, mi fa estremo piacere ritrovarti, dopo qualche anno, sul questo tuo canale di grande valore e che sto seguendo con estremo interesse. Un caro saluto. Andrea Diamanti
Carissimo Andrea, che piacere ritrovarti, che bella sorpresa! Dobbiamo assolutamente fare due chiacchiere di persona, prima o dopo la fine di questo stress del Covid. Ricordo sempre con grande piacere la nostra amicizia e i molti amici comuni. Come dimenticare le dinamiche aziendali e i comportamenti individuali che abbiamo osservato? Anche, in alcuni casi, con l'occhio di giovani antropologi (nel nostro piccolo) e, soprattutto, con un certo senso dell'umorismo che tutti condividevamo, e che illuminava e rasserenava tutto. Formidabili quegli anni! Chi non ha vissuto certe cose non potrebbe capirle facilmente, a meno che un giorno, non proviamo a raccontargliele noi in qualche video :-))
@@CarloRolle ho anch’io un bellissimo ricordo dei nostri anni insieme in via Durini!!! Quante ne abbiamo viste!!! Sentiamoci uno di questi giorni. Ora vivo tra Mosca e Vienna per motivi di lavoro. Possiamo fare quattro chiacchiere in video chiamata. A prestissimo 😄
Ciao Andrea, scusa il ritardo nella risposta: YT non fa accettare i commenti di notte. Sarebbe fantastico fare una videochiamata. Io ormai le faccio sempre su FB Messenger: oggi provo a cercarti su FB per stabilire il contatto. Se non ti trovassi, il mio profilo FB ha il mio nome, Carlo Rolle e la stessa foto mia che si vede qui su YT.
Buongiorno Professor Rolle, complimenti!!! E' un video fantastico, bellissimo, interessantissimo e molto istruttivo.... Per me poi, l'argomento è fresco, visto che lo abbiamo appena studiato a scuola.... Anche se, in quinta elementare, viene fatto in modo approssimativo e sintetico.... però lei mi conosce, io approfondisco sempre a parte.... e ora, con il suo fantastico video, ho ancora più informazioni e notizie in merito.... Grazie, grazie infinite di mettere sempre a nostra disposizione le sue infinite conoscenze.... Christian
Grazie Christian, complimenti per i tuoi approfondimenti. Non stancarti mai di farli; questi sono semi che daranno frutti prima o poi: anche dopo molto tempo. Saprai forse già che Heinrich Schliemann, lo scopritore di Troia e del tesoro di Priamo (città che si riteneva completamente leggendaria) e Michael Ventris, l'uomo che decifrò la scrittura dei Micenei, decisero entrambi da ragazzini quello che avrebbero fatto. E poi ... lo fecero.
Sono un'insegnante sessantenne di materie letterarie, conosco quasi tutto di quello che lei dice ma la ascolto come se mi raccontasse una favola meravigliosa, che mi incanta ancora .... e non mi stanca mai.... e continua a sorprendermi perché è sempre antica e sempre nuova, come il mito... e dà nuova linfa al mio lavoro ormai alle soglie della pensione
Buonasera, piacere di conoscerla e grazie infinite delle sue bellissime parole, che mi spingono a cercare di non deludere mai le aspettative. Se le è possibile, dica ai suoi studenti dell'esistenza del mio canale: vorrei raggiungere i giovani, ma non ho tempo di essere presente sui social che loro frequentano. Con fatica riesco a postare i miei video in alcuni gruppi di FaceBook, ma sento dire che lì ci sono sempre meno giovani. Tocca a quelli come lei e me cercare di gettare un ponte, o almeno un' esile passerella, che consenta ai giovani di accedere al nostro ricchissimo passato, in modo che le loro vite non vengano soffocate dalla paccottiglia che ci circonda. Il mio è un lavoro artigianale che si basa sul passaparola; non pubblico molti video, perché aspetto quando mi sembra di aver qualcosa da dire. Però rispondo sempre a tutti, e quindi anche ai suoi studenti, naturalmente, se avessero qualche curiosità o osservazione da fare. Grazie ancora, buona serata!
Carlo Rolle mi chiedevo se avesse in programma qualcosa che mettesse un po’ di ordine sul mito del diluvio universale: dall’epopea di Gilgamesh, AtraHasis e la Bibbia (per citare alcuni testi) per capire una volta per tutte quali siano le fonti che hanno originato il mito per prime. Grazie ancora per questo splendido lavoro
@@SIMONEVITTORINI L'argomento è indubbiamente interessante, ma non ce la farei perché non ho sufficiente conoscenza del mondo mesopotamico e dei testi biblici. Ho in programma molte cose ma più legate al mondo classico, alla tarda antichità e al medioevo, oltre che la prosecuzione di questa serie ovviamente. Grazie ancora per il suo interesse e per il suggerimento.
Grazie! Troppo buono. Mi fa piacere che abbia trovato interessante il video. Se tutto va bene, compariranno molti popoli in questa serie, ognuno con i suoi punti di forza, il suo 'genio' particolare.
Stupendo il richiamo al labirinto, mi son venuti in mente due libri formidabili di Kerenyi, 'Dioniso' e 'Nel labirinto', i voli si perdono. Cretule come libri mastri, ricevute, fatture. Caro Amministratore, un caffè caldo e la tua puntata procedono insieme. La mia lineare A di dice grazie per queste derrate...Un saluto caro...
Grazie Cristiano, anche tu sei mattiniero, vedo (sono le 4.18). Queste ore sono preziose, perché quando tutti gli altri dormono, ci si sente ancora più liberi, secondo me. Anch'io adoro Kerenyi, anche se non ho letto quei due libri. Se gli insegnanti lo leggessero un po' agli studenti del classico, renderebbero loro molto meno arduo avvicinarsi alla storia e alla lingua greca, che sono piuttosto ostiche, per via della loro complessità. Buon lavoro per i tuoi bellissimi articoli!
Salve! È un piacere essere venuta a conoscenza dei suoi video su RU-vid e sono completamente stupita dalla piacevolezza e allo stesso tempo dalla serietà con cui comunica certi argomenti . Sento di doverla ringraziare perché divulga la sua conoscenza e lo fa evidentemente con grande passione, spero di incontrare professori universitari come lei. Se posso magari dare un piccolissimo contributo, potrebbe aggiungere qualcosa in più l inserimento di immagini esplicative, attinenti ai siti e ai ritrovamenti di cui parla, potrebbe rendere il tutto ancora più interessante, ma è solo un parere mio. Grazie ancora per quello che fa, buona giornata!
Grazie per le sue paole, gentile Salomé, sempre gradite a chi aveva parlato ad una webcam. Mi interrogo spesso sul tema da lei toccato, e ho anche fatto qualche esperimento in proposito, per esempio nel video dedicato all'ode di Orazio su Cleopatra, nel quale ho dovuto parlare di alcune situazioni e oggetti lontanissimi dalla nostra esperienza. Finora non mi sono risolto ad inserire immagini negli altri video (tranne nella serie su Milano, dove le immagini dominano, perché la maggior parte dei video di RU-vid e molti documentari dozzinali vengono costruiti proprio come sequenze di immagini e brevi filmati, delle quali la narrazione finisce per costituire un commento. E' chiaro che in questi casi la logica del discorso si perde: il video si guarda più facilmente, perché lo spettatore è avvinto da immagini epidermiche, ma poi - dopo una settimana al massimo - non è più in grado di ricostruire il senso del discorso che ha sentito. Il mio modello è diverso: cerco di preparare accuratamente quello che vorrei, dire, sapendo che poi ognuno potrà poi cercarsi le immagini, e di trasferire alcune considerazioni che possibilmente servano allo spettatore per approfondire in seguito, con letture e ricerche di materiale iconografico. Inoltre, facendo questi video senza alcun aiuto, né ritorno economico e avendo ancora moltissime cose da dire ma pochi anni buoni davanti, devo darmi delle priorità: non posso fare tutto quello che vorrei. La mia priorità per il momento è l'accuratezza dei contenuti. Se mi imbatto in un argomento che non conosco abbastanza, mi fermo anche per mesi prima di affrontarlo. Solo così il mio lavoro su RU-vid può avere un qualche valore. Se però il mio canale continuerà a crescere (anche grazie alla maggior visibilità che mi danno i Like, le condivisioni e i commenti che ricevo), cercherò di inserire sistematicamente nei video alcune immagini per oggetti o situazioni molto particolari. Ma sempre senza lasciare che l'elemento visivo prenda il sopravvento sui nessi logici del discorso che vorrei fare. Grazie ancora delle sue osservazioni e benvenuta sul mio canale!
È davvero un onore ricevere una sua risposta! Ha perfettamente ragione sul fatto che molti documentari costruiti solo su video ed immagini a volte perdono il loro spessore didattico, infatti uno dei motivi per cui adoro i suoi video è proprio per la loro qualità non solo di "puro intrattenimento " ma anche di serio approfondimento. Il video sull' ode di Orazio non l ho visto e devo ancora finire questa serie, ma sicuramente appena li finirò di guardare spero di poterle porle eventuali domande (scusi l invadenza, ma sono una persona molto curiosa). Grazie ancora per quello che fa e buona serata!
Grazie, ancora e complimenti per l'inizio della sua attività su RU-vid. Vedo che controlla già benissimo l'editing e soprattutto ha una naturalezza e chiarezza nel parlare che è diventata molto rara, e non soltanto nei giovani. Se guarda gli stessi media, dove dovrebbro essere i professionisti della comunicazione, li troverà pieni di personaggi inadeguati e patetici. Tizio parla in romanesco; Caio infarcisce il discorso di trite espressioni giornalistiche (non può menzionare il "silenzio" senza dire che è "assordante", ogni "maggioranza" è per lui "stragrande", ecc); Sempronio è petulante e interrompe continuamente gli altri, ecc. Anche solo esprimersi chiaramente, pensando a quello che si dice, è diventato rarissimo. Avere questa capacità già a 18 anni la porterà sicuramente molto lontano. I suoi commenti sono sempre benvenuti, naturalmente. Alla prossima, allora :-)
E ci è andata bene, che ad un certo punto si è passati alla carta. Ma dopo che avranno tagliato/bruciato tutti gli alberi, per gli scontrini e altre scritture contabili si dovrà tornare all'argilla. :-)
Buona sera professore, ho avuto la fortuna di viaggiare e vedere molte località della Grecia. Sono stato al palazzo di Cnosso a Heraklion nell'ormai lontano 2001. Se non ricordo male la guida disse che probabilmente il palazzo era dotato di moltissime stanze per una grande burocrazia che veniva effettuata al suo interno. Rinnovo come sempre i miei complimenti per il suo grande lavoro, Grazie
Purtroppo non sono mai stato a Creta. Pare che questi palazzi siano cresciuti progressivamente aggiungendo sempre nuovi ambienti, sia per custodirvi merci che per alloggiarvi persone (artigiani, scribi, sorveglianti, amministratori, ecc). La disponibilità di merci era essenziale in un mondo senza moneta. Quando navi straniere approdavano, più varietà di merci si detenevano, più facile era trovarne alcune che fossero attraenti per i padroni delle navi e concludere scambi particolarmente vantaggiosi possibile. Grazie come sempre per i suoi like e commenti. Buona notte!
Quindi la metafora intestinale del labirinto ha come base la conservazione di derrate alimentari, e da qui la nascita della scrittura lineare. Molto chiaro e interessante. Non sapevo nulla dell' eruzione del 1500 a.C. Grazie come sempre.
Che piacere rivederla qui, oltre che su Facebook! Grazie del suo commento. Questa parte finale della parola labirinto " - into" è non-indoeuropea. E' una rara gemma rimasta in alcuni toponimi (Corinto, Zacinto, Tirinto, ...). Ma era la lingua dei Minoici, oppure quella Pelasgi? Non si sa, o perlomeno io non lo so. Ci sono, nella lingua greca, e anche in molti dei suoi più noi toponimi, molti frammenti di lingue scomparse.
Il piacere è tutto nostro, se posso farmi interprete degli altri che hanno la fortuna di seguire le sue lezioni. Quello che mi aveva toccato era poter portare un elemento così concreto, di storia materiale, da Annales, come base dei miti cretesi, così presenti nella Commedia. Finora, non sapendo quasi nulla della civiltà minoica, mi ero spinto fino alla metafora intestinale, appunto, ombra abbastanza facile di cannibalismo nella figura del minotauro. Le due cose non si escludono.
@@LaBellaScola Sì, ha ragione a menzionare l'impostazione tipo "Annales". Mi sono reso conto, andando indietro nel tempo fino alla protostoria e addirittura alla preistoria, che l'unico modo per dare un quadro comprensibile di certe civiltà, sulle quali praticamente mancano le fonti primarie (Tucidide disse qualcosa sui cretesi, ma non molto, e oltre mille anni dopo), è quello di scendere nella concretezza dei loro problemi pratici. Certo, rimangono vaste zone d'ombra. In questo caso, penso che sia meglio esplicitarle. Riguardo al mito del labirinto, rimane per esempio un punto di domanda sul motivo alla base dell'avventura di Teseo, cioé il tributo di giovani che Atene doveva inviare a Minosse, i quali finivano in pasto al Minotauro. E' probabile che ci sia un fondo di verità: forse i Minoici, vittoriosi in qualche battaglia navale, avevano una fame di giovani atleti saltatori di tori, come i Romani l'avranno di gladiatori? Non lo sapremo mai, ma il sospetto c'è.
Credo che invece lo sappiamo fin troppo bene, ma ci si arriva seguendo la strada opposta a quella della microstoria. E qui sarebbe OT (magari quando parliamo di medioevo...).
fatto bene. Prima di andare a Creta, turisti mordiefuggi, abbiate la pazienza di guardare questa lezione... e poi andare al Museo di Iraklion, strepitoso, e a Knossos, preparati alle meraviglie...
Buon giorno Professore, bellissimo video, come al solito. Volevo porle un quesito magari banale, ma mi incuriosisce. Se la scrittura lineare A non è stata ancora decifrata come si può stabilire che il suo uso era a fini amministrativi? Grazie perdoni il disturbo e la banalità della domanda.
Buongiorno e grazie della domanda. Sì, certo, si può stabilire che la Lineare A fu usata soprattutto per scopi amministrativi. Ho accennato nella lezione 7 (a proposito della Lineare B) ai motivi, per cui si può farlo. Prima di comprendere le singole parole, si comprese che i testi erano soprattutto elenchi di persone, oggetti e quantità di derrate. Questi elenchi comprendevano sillabogrammi ancora non comprensibili, ma contenevano anche alcuni ideogrammi dall'aspetto evidente (p.es. un tripode, un'anfora, ecc), altri ideogrammi rappresentanti i numeri, che furono compresi molto presto ed erano gli stessi impiegati nella Lineare A, nonché gli ideogrammi rappresentanti pesi e le misure, che si compresero in seguito, ma anch'essi prima di poter decifrare i sillabogrammi. Quindi sulla natura dei testi della Lineare A non ci sono dubbi, ma non ne conosciamo la lingua, anche se ci sono forti elementi per dire che fosse imparentata con il Luvio, la lingua indoeropea dell'Anatolia sud-occidentale.
Professore stavo rileggendo proprio in questi giorni un opuscolo della osprey intitolato early Aegean warriors 5000 bc 1450 bc, che parla e illustra in particolare le culture neolitiche, cicladica, e minoica al livello bellico e di fortificazioni e sono rimasto molto incuriosito dalla fortezza di dimini, e dalla cultura di sesklo, ho visto una rappresentazione del museo di atene della fortezza neolitica che c era lì intorno al 5000 ac circa, 4800, di dimini, se non ricordo male e che poteva accogliere 200 o 300 persone al massimo, con 5 o 6 cinte di mura a seconda della versione, un numero spropositato per una fortezza di quelle dimensioni, davvero piccola, con al centro una specie di capanna reale, anche essa fortificata. Le mura erano prive di merli, alte 3 metri forse, e gli uomini, pochi non camminavano sulle mura direttamente ma dietro stavano su una specie di terrapieno che gli permetteva di affacciarsi dalle mura. Erano anche molto larghe. Questo mi fa pensare ad un alto livello di conflittualità tra le popolazioni pre elleniche in Grecia, a dispetto di certe teorie (Maria gimbutas ad esempio) che vogliono la Grecia pre ellenica e tutta l Europa pre ibdoeuropea una specie di paradiso terrestre. Mai creduto ovviamente a certe teorie, però mi ha stupito vedere che fossero armati fino ai denti per l epoca a giudicare dalle loro fortificazioni massicce, ho visto anche la rappresentazione della osprey di 3 guerrieri nella fortezza durante un attacco nel 5 millennio poco prima che fosse abbandonata, il re o capo tribù con un elmo l conico fatto di materiali organici, dei monili d oro o di rame, un ascia di rame, e un perizoma di pelle animale rosso, un cacciatore anche lui ornato di gioielli con punte di freccia di ossidiana o pietra, scure, e un guerriero della guardia personale del capo con un grosso scudo rettangolare, mobili, lancia con punta di ossidiana o pietra, era un materiale scuro, tutti e tre avevano il corpo pittato con dei disegni. Mi ricordano molto i guerrieri del regno di yamato che ho visto nelle rappresentazioni sull epoca della regina himiko in Giappone, simile fantasia di disegni sugli scudi, simili colori, e tipo di scudi persino, in legno. Mi hanno molto incuriosito queste culture neolitiche della Grecia. Così come i cicladici. I pelasgi ahimè rimangono unpopolo semi mitico perché sappiamo troppo poco. Niente in pratica
Buongiorno, leggo con grande interesse quello che mi ha scritto. Purtroppo so veramente pochissimo delle civiltà che precedettero quelle minoica e micenea. Sicuramente varrebbe la pena di leggere molto attentamente la bibliografia nel volume della Osprey e poi approfondire.
Molto chiaro e interessante. Ma il sistema contabile delle cretule, che chiarisce la necessità utilitaristica della scrittura è analogo a quello nato nelle civiltà mesopotamiche, a partire dai sumeri. Ci sono differenze? Grazie
Buongiorno, questa è una domanda interessante, ma la risposta richiederebbe almeno un lungo video, che però non farò io, perché non conosco abbastanza bene il complesso mondo delle civiltà e delle scritture mesopotamiche. A quanto ho letto, la scrittura si sviluppò anche in Mesopotamia largamente per esigenze contabili, ma in modo un po' diverso da quello cretese, in quanto tali esigenze erano legate in gran parte al trasporto fluviale ed ai problemi che esso comportava. Per esempio: come poteva un venditore essere certo che il trasportatore vendesse il bene che questi gli aveva affidato ad un certo prezzo, quando venditori e compratori erano lontanissimi e non si sarebbero mai incontrati in tutta la vita, né avrebbero mai potuto comunicare? Anche in questi casi un sistema di sigilli e segni impressi su argilla consentì di risolvere problemi di questo tipo.
Ma pelasgi e minoici possono essere considerati della stessa stirpe? Spesso leggo razza mediterranea, ma che significa? A quale gruppo tra semiti, indoeuropei e camiti si può ricondurre? Grazie per la sua gentile risposta
La sua domanda ne contiene in realtà tre. Provo a rispondere. (1) Non sappiamo se Pelasgi e Minoici avessero una provenienza comune. Creta fu abitata da tempi antichissimi, ma potrebbe aver subito un'invasione di un popolo anatolico verso la fine del 3° millennio, per cui è possibile che la lingua minoica documentata nella Lineare A fosse imparentata al luvio, una delle lingue anatoliche, le quali erano un gruppo di lingue indoeuropee. Non sappiamo se i Pelasgi parlassero una lingua anatolica, ma è possibile. (2) Non parlerei di "razza" mediterranea, perché razza è un termine ambiguo e non scientifico, quando applicato a popolazioni umane. Si parla invece di "sostrato mediterraneo" per indicare lingue pre-indoeuropee nell'area del Mediterraneo. (3) Non si usa più la tripartizione tra lingue indo-europee, semitiche e camitiche. Invece che di lingue camito-semitiche, si parla di lingue afro-asiatiche per un grande gruppo linguistico che conteneva, oltre alle lingue semitiche, l'Egizio antico, le lingue berbere, le lingue cuscitiche (dell'Etiopia), le lingue ciadiche e le lingue omotiche (di una zona del Sudan). Come dicevo al punto 1, le lingua dei Pelasgi e quella dei Minoici (per lingua minoica intendo quella della Lineare A) potrebbero avere un'origine anatolica (e quindi indoeuropea) oppure no. Se la loro origine non fu indoeuropea, non sappiamo però se fosse afro-asiatica.
Dobbiamo ringraziare Sir Arthur Evans per tutte queste scoperte nell'isola di Creta, specialmente per la scrittura geroglifica, la lineare a , la lineare b sillabica usata dai micenei, chiaro segno che Creta intorno al 1400 a.C. fu dominata dai Micenei... Lui non solo scopri tutto questo , ma diede anche una datazione alle diverse ere minoiche,o palazziali o vedendo la ceramica riusci a dare una datazione piu o meno precisa... La lineare B fu decifrata solamente nel 52-53 da Ventris e il suo collega ma alcune cose non risultano ancora chiare... Ventris aveva capito che la lineare B era sillabica ed era l'antenata della lingua greca , scritta 500 anni prima dei poemi omerici molto probabilmente... Quindi è molto probabile che sia stata l'isola di Santorini a declinare la fine di questa grande e anche misteriosa civiltà? Dato che non sappiamo proprio tutto...
E' molto probabile che lo tsunami seguito all'eruzione di Santorini abbia inflitto danni gravissimi alla flotta minoica, aprendo la strada all'invasione di Creta da parte dei Micenei. Dopodiché furono loro a controllare i porti principali dell'isola. Ho affrontato questo tema nella 4a lezione di questa serie.
Mi sono sempre chiesto come questi archivi siano sopravvissuti in alcuni casi, mi spiego, arrivano i micenei, conquistano la regione, e occupano il palazzo, che magari viene parzialmente distrutto, lo ricostruiscono e li si stabilisce un governatore o un re miceneo, con i suoi servitori, guerrieri, e il suo archivio appunto, quello vecchio veniva lasciato al suo posto, non veniva distrutto, oppure magari era nella parte distrutta del palazzo e ci ricostruivano sopra? E perciò è rimasto lì tutto questo tempo e noi abbiamo potuto trovarlo. Curiosita da un milione di dollari su ciò che è accaduto davvero quando c era un cambio di mano.
Generalmente le tavolette minoiche e micenee sono sopravvissute perché furono cotte involontariamente da incendi. Questo accadde per esempio a Pilo e a Cnosso, dove si trovò la maggior parte di questi testi. Naturalmente anche altri palazzi subirono questi incendi.
Sul termine civiltà ipotizzo che il suo utilizzo vari a seconda degli ambiti di studio. In antropologia mi è capitato di veder adoperata la distinzione tra civiltà così detta primitiva e civiltà c.d. superiore, con il secondo insieme che coincide mi pare con quello che qui si chiama semplicemente civiltà. Così Brelich nella sua Introduzione alla storia delle religioni, testo un po' datato c'è da dire (1965). Comunque colgo occasione per dire, per l'ennesima volta, che questo canale è uno sballo.
Grazie delle sue gentilissime parole e della sua indicazione sull'opera di Brelich, del quale è sempre bello parlare. Di Angelo Brelich ho letto e consiglio l'imponente "Gli eroi greci" (Adelphi), un coraggioso e giustificato tentativo di conciliare l'approccio antropologico (sulle orme della scuola di Franz Boas, Margareth Mead e Ruth Benedict) a quello filologico (cioè dei puri classicisti, come il Wilamowitz) per lo studio del mito greco. Era un'impresa titanica ricondurre la ricchezza sbalorditiva del mito greco all'interno di uno scenario antropologico globale: solo una scuola di studiosi potrebbe compierla, ma purtroppo il povero Brelich non riuscì a crearla: ci sarebbe voluto per questo una molto più lunga vita e - forse - un altro di tipo di università.
