Ora che ti è chiaro come funziona la prospettiva ti manca un ultimo passo per capire quale focale scegliere, devi comprendere a fondo il crop factor o fattore di crop 👉 ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE--CkKDdoosMs.html
Che soddisfazione! Finalmente smentita questa "credenza" che anche qui su RU-vid altri fotografi non hanno saputo rinnegare! Ho sempre sostenuto quanto qui così brillantemente esplicato, grazie per questa lucida e dettagliata lezione!
Ciao Mariano, come sai provo sempre stima per la tua competenza e modo di spiegare, in questo video tuttavia mi è sfuggita l utilità di queste spiegazioni, io davo ovviamente per scontato che testare le differenze di prospettiva fra diverse focali pone come base avere lo stesso rapporto di ingrandimento, ad esempio un mezzo busto fotografato con un 24mm e un mezzo busto fotografato con ad esempio un 180mm provano che è corretto dire che differenze di focale modifichino i piani e la prospettiva, i grandangolari allontanano gli oggetti dal soggetto e i tele li avvicinano, aggiungerei che la profondità di campo non è minimamente influenzata dalla lunghezza focale, ma solo dal diaframma, con i tele ci risulta lo sfondo più sfocato solo per il fatto che essendo lo sfondo ravvicinato è ingrandito, se ingrandissimo lo stesso sfondo come su un grandangolare avremmo lo stesso identico sfocato, in sostanza è uno sfocato apparente, se ad esempio abbiamo gli occhi a fuoco e le orecchie fuori fuoco a f 1.4 avremo la stessa profondità di campo sia con 20mm che con un 50mm (sempre ovviamente lasciando il rapporto di ingrandimento uguale), si potrebbe prendere spunto dalle ottiche macro, un 50mm a f8 ha la stessa profonditò di campo di un 100mm f8, dato che il 100mm si troverà al doppio della distanza dal soggetto per avere lo stesso rapporto di ingrandimento. Fai una puntata su questo aspetto, titolo; la profondità di campo dipende solo dal diaframma e non dalla focale, un titolo provocatorio, in tal caso il modo che hai avuto di fare questo video e l esempio dell ombrello calzerebbero a pennello ❤️
Ciao Marco, innanzitutto grazie, come sempre! L'importanza di questo video la trovi proprio nel "errore" che fai parlando della profondità di campo. In realtà la PDC cambia in base alla focale, anzi in base al reciproco del quadrato della focale. Cambia però anche in base al quadrato della distanza del soggetto. Nella macro dunque finisce che a parità di rapporto di ingrandimento finisca col variare solo in base al diaframma. Guardando dal punto di vista errato però ti perdi una cosa importante: come viene reso lo sfondo. Capisco che sembra una questione di lana caprina ma tornando all'ombrello: non è che se a Ferragosto apri l'ombrello viene a piovere!
@@videozappo Grazie per la risposta Mariano, credo sia solo un problema di termini, i concetti sono chiari, per quanto riguarda la profondità di campo ribadisco che la focale non ha alcuna influenza sulla profondità di campo, chiaro che lo sfondo lo percepiremo più sfocato con un tele piuttosto che un grand angolo, non voglio insegnarti nulla ci mancherebbe, solo spiegarmi da un punto di vista prettamente pratico, provo con un esempio, mi sono fatto dare una mano da un ragazzo per un video, una delle scene da riprendere era di un attore da riprendere a mezzo busto, che si avvicina al bancone per alzare un calice di birra, dovendoi utilizzare il fuoco manuale e avendo un attore che si avvicina alla macchina con diaframma f2.8 il ragazzo mi ha detto, monto un 35mm anzichè un 50 così mi è meno difficile tenere il fuoco!!! Citazione errata!!! Ovvio che se stessimo alla stessa distanza dal soggetto sarebbe un affermazione vera la sua, ma dato che per tenere lo stessa inquadratura con il 50mm ci si dovrà posizionare più distanti (per avere la stessa proporzione del soggetto nel frame) risulta più vantaggioso usare focali lunghe, chiudere di uno stop il diaframma aumentando così sia profondità di campo che paradossalmente la quantità di sfocato dello sfondo, due piccioni con una fava. L idea comune che le focali lunghe abbiano meno profondità di campo si basa su un concetto corretto che tiene conto della formula dimenticandosi che nella formula la distanza e la focale si annullano a vicenda, facendo risultare come unico fattore che modifica la profondità di campo solo ed unicamente il diaframma, il maggior sfocato percepito nelle lenti tele è solo per un effetto di ingrandimento dello sfondo. Quindi tornado all escamazione errata del ragazzo, avrebbe dovuto dire, guarda monto un 85mm così riesco ad avere un bello sfocato chiudendo il diaframma e una maggiore profondità di campo utile per tenere il fuoco sul soggetto che si avvicina al bancone, l esatto contrario. Quindi dire che la profodità di campo dipende anche dalla focale è oggettivamente sbagliato, sarebbe meglio dire che i tele sfocano lo sfondo con più facilità a parità di profondità di campo. la confusione nasce dal fatto che le persone in genere cambiano focale non per le ragioni di prospettiva e profondità di campo ma per prendere più o meno oggetti della scena, mentre il ragionamento dovrebbe essere, devo riprendere un mezzo busto, uso un 35 un 50 o un 85mm per facilitarmi nel mantenere a fuoco il soggetto ed avere nel contempo lo sfondo sfocato? Uso l 85, a meno che io non possa arretrare dal soggetto perchè ho un ostacolo dietro di me. Spero di essere riuscito a spiegare cosa voglio dire. I grandangoli non hanno maggiore profondità di campo a parità di rapporto di ingrandimento. Um 1000mm f2.8 ha la stessa profondità di campo di un 16mm f2.8, dato che con il 1000mm mi dovrò posizionare la camera a più di 60 volte la distanza del 16mm per avere la stessa finestra di inquadratura. (distanza e focale nella formula si annullano a vicenda facendo rimanere come unico fattore che influenza la profondità di campo il diaframma)
@@marco.trerotola.filmmaker Capisco perfettamente quello che dici Marco. Purtroppo però è il problema che hanno tanti fotografi con la teoria. L'approssimazione che fai funziona entro certi intervalli nella pratica ma quando la porti ai limiti fallisce, per il semplice fatto che è sbagliata. Nella formula della PDC è vero che distanza e focale si annullano, sono una al numeratore e l'altra al denominatore e entrambe sono al quadrato. Se fai caso però c'è un altro parametro oltre al diaframma, il circolo di confusione ammesso. E qui casca l'asino. Un 100mm a f/2 (per comodità) ha una pupilla d'entrata di 50mm un 10mm a f/2 ha solo 5mm di pupilla d'entrata. Il 10mm non sarà mai in grado di risolvere lo stesso dettaglio di un 100 di pari apertura relativa quindi, nella formula, il circolo di confusione scenderebbe sotto al limite di diffrazione. Approssimare funziona molto bene nella pratica ma se non capisci prima come stanno le cose realmente può capirti di non capire o di mal interpretare quello che accade
@@videozappo Mariano a scanso di equivoci, non sono in disaccordo su quello che dici, ci mancherebbe, fra il mio ragionamento e quello comune che tratta la focale dicendo che ha effetti sulla profondità di campo perchè ha letto una formula senza contestualizzarla nella pratica. Credo che il mio ragionamento sia più profondo, stiamo dicendo le stesse cose, solo che io sto ponendo l'accento sul fatto che è sbagliato dire che una focale più lunga abbia meno profondità di campo di una focale più corta, se chiedi a 10 fotografi cosa ne pensano 9 su dieci ti risponderanno che la focale influisce sulla profondità di campo. e questo è sbagliato, se guardiamo le tabelle troveremo ad esempio che un 35mm ad f1.4 alla distanza di un metro ha una profondità di campo di 12cm, se prendessimo un 70 mm (il doppio) ad f1.4 avrò ancora 12cm di profondità di campo perchè mi sarò dovuto arretrare per eseguire lo stesso scatto, mentre la gente legge i dati lasciando la camera alla stessa distanza, ad un metro, che senso ha fare questo raffronto? Prima inquadravo un mezzo busto e poi solo il volto della modella? ha senso? Non credo che arrivino al tuo ragionamento del circolo di confusione, la confusione da afatare prima è che la profondità di campo dipende unicamente dal diaframma, il circolo di confusione è da tener conto, ma è un effetto collaterale non primario.
Ciao Mariano, video molto interessante. Fra l'altro mi ha portato ad una digressione filosofica di cosa sia esattamente la realtà. Noi vediamo attraverso gli occhi, ciascuno dei quali ha una visione bidimensionale, fra l'altro con l'immagine che sulla retina è capovolta. Poi il cervello raddrizza e tramite la visione stereoscopica dà una rappresentazione tridimensionale della scena che è in pratica un artefatto. I colori sono un'invenzione; gli animali non li percepiscono come gli umani. Insomma sembra che si viva in un mondo che è creato dalla nostra mente. In fisica si discute sulla quarta dimensione che noi non riusciamo a concepire in qualità di esseri tridimensionali. Sarebbe come degli ipotetici esseri bidimensionali non possano percepire la terza dimensione; ne intuiscono l'esistenza ma non riescono ad immaginarla. Ehi, sono sobrio e non ho assunto sostanze. 😜
Non so quale fotografo diceva che si zooma prima con i piedi e poi sull'obiettivo. Ma è chiaro anche che le nuove abitudini possono sfatare i luoghi comuni. Penso ad es. alle "lunghe focali" sulle compattine, con le quali non si ottiene mai un vero sfocato, e al loro opposto, i moderni grandangoli ultraluminosi, con i quali si ottiene il bokeh contravvenendo alle regole classiche, ossia con una focale corta. Le opzioni sono tante e non ti nascondo che a volte per pigrizia torno a pensare alla focale unica, ll'amatissimo 35mm f:2.8, col quale si può fare quasi tutto (compreso il video)
Ciao, il dolly zoom è una applicazione di questo principio. La distanza tra la macchina e il soggetto in primo piano viene modificata e si compensa la differenza di dimensione del soggetto variando la focale. Il cambiamento di distanza cambia la prospettiva, dunque la dimensione degli oggetti sullo sfondo rispetto al primo piano, la variazione di focale tiene costante l'area occupata dal soggetto
non cambia nulla lo spostamento sui piani focali che altro non sono che una pura teorizzazione della realtà puoi farlo cambiando lunghezza focale o spostando il punto di ripresa, e' giusto come detto che non esiste nessuna variazione dei piani focali, ma il nostro occhio la percepisce per un errata ricostruzione per cui una foto scattata con u grandangolo risultera' sempre piu' "ariosa" di una fatta con un tele. questo e' essenziale perche' la macchina non e' altro che uno strumento da asservire alle nostre volonta' le foto si fanno col cervello la macchina e le ottiche sono quello che per un pittore sono colori e pennelli sceglie quelli piu adatti a cio che vuol fare. questo comporta conoscere le proprie attrezzature, da cui la tassativa necessità almeno quando scattate su oggetti fermi o in movimento lento di imparare ad usare la machina in manuale sulla messa a fuoco e in semimanuale almeno sull'esposizione, piu fa la macchina e meno valore avra' il fotografo
@@videozappo intendo dire che la distorsione (nel ritratto) non riguarda la lunghezza focale di un obiettivo? Un 56apsc distorce più o meno di un 85mm FF (con fattore di crop 1.5)
@@giuseppe_milella_fotografi3489 la distribuzione non ha nulla a che fare con la focale. Quella che i fotografi chiamano distribuzione è una conseguenza della prospettiva, se tu guardi una persona da 20 cm di distanza la vedi esattamente come la vedrebbe il grandangolo necessario per fotografarla. Mi hai dato una bella idea per un altro video!
