Ciao! Adoro questi movimenti, però vorrei sapere una cosa, io recentemente mi sono appassionato del movement training e del movimento naturale/ primitivo, ho letto il tuo articolo e ho notato che l'obiettivo è selezionare da diverse discipline dei movimenti, isolarli e improvvisare, di conseguenza mi chiedo: ogni singolo movimento (es verticale, roll, ruota, le transizioni animali ecc) sono elementi puramente atletici, acrobatici? Per esempio il kik-up, la ruota ecc utilizzati nella capoeira hanno un loro significato culturale, ma gli stessi movimenti utilizzati nel Parkour, hanno l'obiettivo di creare delle coreografie con un significato diverso, funzionale. Ecco quindi mi chiedevo se ogni singolo movimento ( di qualsiasi disciplina) quando viene isolato e introdotto nel proprio circuito, assume un altro significato? Un significato personale? Per esempio esistono diverse canzoni ma tutte sono composte da note le quali singolarmente non vogliono trasmettere nessun messaggio. Oppure per esempio, la danza classica può creare coreografie che hanno obiettivi totalmente differenti ( qualcosa di religioso, oppure semplicemente esprimere i propri sentimenti (gioia, libertà ecc) Quindi vorrei capire se il movement training è puro movimento fisico, che poi ogni persona in base ai suoi valori può decidere di attribuirgli un proprio significato?
E un altra domanda la meditazione fa parte del movimento, o è una componente a se, che posso decidere di non praticare (Per esempio nella danza classica non è presente la meditazione ma l'istruttore può decidere se inserirla o meno nel programma di insegnamento)
Ciao, hai posto delle domande estremamente interessanti che meriterebbero un bell'approfondimento..! Cerco di risponderti nella maniera più chiara possibile data la piattaforma. Semplificando diciamo che nel movement si cerca di fornire, di equipaggiare, il praticante con gli elementi necessari a renderlo autonomo a livello fisico/motorio. E questi elementi non per forza sono solo 'tecnici' o 'pratici' ma possono essere anche teorici. Per far questo di compie anche una sorta di meta-lavoro cioè si cerca di estrarre dei principi motori da un contesto specifico e di renderli più generali. Sicuramente la soddisfazione più grande per me, per esempio, è quando vedo che un allievo/a rende totalmente sua la pratica, arrivando a quel livello dove poi (come dici anche tu) può rendere il movimento totalmente suo attribuendogli i suoi significati! Riguardo le tecniche di meditazione, no non sono obbligatorie, anche se sicuramente aiutano tantissimo a risintonizzarsi sul proprio corpo, respiro e le proprie sensazioni, nonché a concentrarsi e a mantenere il focus. Ci tengo a specificare che nella maggior parte dei casi (mio e di tanti altri insegnanti) la meditazione nel movement non ha assolutamente pretese "spirituali" e, anzi, se qualcuno la proponesse sotto questo aspetto lo considererei un campanello d'allarme... Spero di averti risposto almeno in parte, se restano dubbi o altre domande chiedi pure
Ciao Francesco, sono tutti esercizi che lavorano sugli schemi motori di base (come crawling, saltare, sedersi, colpire etc) che fanno parte dell'evoluzione dell'uomo sia come individuo che come specie!
@@francesco6101 dipende da vari fattori, come cosa si fa e lo stile di vita di ognuno. Al giorno d'oggi ha valore anche solo per il condizionamento atletico che ti dà. E, rielaborando un po' il motto di Hebért, essere forti può tornare utile per sé e per gli altri. Purtroppo di letteratura specifica non c'è molto, tranne l'opera di Hebért che però si trova quasi solo in francese. Preso più alla larga, i testi di antropologia evoluzionistica, anatomia comparata, antropologia, paleoantropologia offrono spunti molto interessanti! Di questa categoria i libri di Giorgio Manzi non sono male. Sono scritti anche in una maniera abbastanza divulgativa.
