Ciao Tommaso, ho acquistato il tuo libro perchè oltre alla profonda ammirazione per SM volevo scoprire più cose su di lui che solo una persona come te, che lo ha vissuto davvero, poteva trasmettere e non solo sotto il profilo del grande CEO ma sopratutto quello della persona SM e i suoi lati che mi erano oscuri. Grazie per questa testimonianza e grazie per aver scritto un così belo libro!!!
Scusate una osservazione rivolta agli adoratori del Dio Marchionne: quel dirigente aveva una morale ipercalvinista ed un rapporto coi lavoratori simile a quello di un padrone delle ferriere del 1800. Inoltre, per il proprio successo e per quello dei suoi padroni, era pronto a fare "non del suo meglio, ma 'tutto il necessario'" (chi ricorda il film "il verdetto" , con Newman, capirà subito), come in effetti fece (ricordo il ricatto per avere soldi pubblici e norme ad hoc, promettendo che la Fiat non avrebbe delocalizzato ed anzi avrebbe fatto investimenti occupazionali, poi, ricevuto tutto sulla parola -si sa come i politici italiani siano fatti nei confronti dei ricchi e potenti- fece prontamente il gesto dell'ombrello). Ora, se questo è da additare come un grande manager del futuro dell'economia e della produzione, mi sembra che siate completamente scollati dalla realtà, o abbiate evidentemente la stessa morale, lo stesso sentire" coi lavoratori e la stessa "prontezza a tutto" del Marchionne.
Stupendo ...la seconda volta che lo vedo ci sono concetti chiave per la vita x il lavoro ,le chiavi x mettere un po’ di ordine in testa nella società di oggi ..
Falcone e Borsellino lavoravano per tutti noi combattendo la mafia, rischiando la vita, per un compenso certo dignitoso, ma una miseria rispetto ai soldi del Marchionne; questi lavorava -senza scupoli- per i suoi padroni, dell'Italia e degli italiani non gliene poteva fregare di meno, salvo battere cassa allo Stato quando serviva, peraltro nel puro stile Agnelli da sempre (profitti agli Agnelli, perdite all'Italia). Per cui il paragone mi pare davvero fuori luogo, se non offensivo nei confronti dei due magistrati.