La prevenzione primaria è fondamentale, certo non da al 100% la garanzia di non ammalarsi, ma da l'unica certezza possibile: non avere rimpianti, nel senso che se poi capita il danno si soffre una volta sola, per il danno in sé, e non anche per il rimpianto che lo si poteva evitare, il che è anche peggio del danno in sé.
Grazie Doc, apprezzo tutti i tuoi video soprattutto questi sullo stile di vita e prevenzione. Potresti fare un video anche sull' epigenetica? Sarebbe interessante. Grazie
Portare l'esempio di qualcuno che non ha fatto vita salutare ed è arrivato sano a 90 anni è come dire che siccome ogni anno c'è qualcuno che vince milioni di euro al gioco d'azzardo allora spendere nel gioco d'azzardo è un buon investimento😆😆😆
Apprezzo molto i suoi video che tutti dovrebbero vedere (anche certi medici putroppo). Credo da sempre tantissimo nel "stile di vita" e di cercare di fare tutto cio che posso per ridurre i rischi. Ho perso il mio padre biologico in leucemia acuta quando lui aveva appena 30 anni, il mio padre adottivo in tumore di pancreas a 70 anni e mia mamma anche lei a 70 anni per un gist. Tutti 3 avevano però ciò che la maggioranza definisce come stile di vita molto sana, niente alcool, fumo, carne rossa (poco carne in generale), poco cibi processati, poco sale..........sempre verdure, attività fisica anche di malati (anzi, i miei genitori a 70 anni non avevano nessun problema di "vecchi" ed´erano molto piu attivi e in forma che i loro amici coetani) e niente sovrapeso. E vivevano in un paese molto meno inquinato e pure vicino al mare in Svezia. Quindi mi viene a volte a pensare che geneticamente nella mia famiglia non siamo ben predisposti. Dal´altro lato, quando si parla di dieta sana i miei genitori non avevano la stessa quantità di verdura che ho io, non mangiavano tanti legumi nè ceriali interi altro che nel pane, usavano per molti anni oli vegetali adesso non considerati sani etc. ma stavano communque bene fino alla fine, la tristezza è la risposta medica, sopratutto per mia mamma chi ha vissuto con il gist per 3 anni nonostante tante metastasi e un diagnosi pessissmo al´inizio. Ha risposto benissimo al´immunoterapia, stava attenta alla dieta e andava al palestra offerta per malati di tumori..........ma alla sua domanda se mangiare piu sano potrebbe aiutarla i medici hanno (piu volte) detto che non importa cosa mangiare pensare soltanto ad´avere piu calori, e cosi l´hanno fatto iniziare a prendere cibi ultra caloriche con zuccheri semplici e l´hanno sconsigliato di mangiare frutta verdura legumi per non avere dolori dovuti alla fibra (visto che i gisti occupavano spazio nel suo stomaco). Non so, ma trovo che avrebbero potuto proporrla di fare centrifugate (tanta fibra va buttata via, pero rimane tante sostanze protettive per chi è malato), di bere thè verde (era pure uno studio svedese che aveva trovato che 3 tazze al giorno di thè verde ha lo stesso effetto che un farmaco anticancro che un azienda farmaceutica stava sviluppando) etc.
Cara, i tumori sono patologie multifattoriali, quindi dipendono da una commistione di fattori, inclusa l'alimentazione ☺️ anche se non è possibile modulare al 100% o allo 0% il rischio di neoplasia, avere una valida alimentazione (e in generale un valido stile di vita) può fare un'enorme differenza 💪🏻❤️ un caro saluto ☺️
Grazie dottere @@mattia.garutti.oncologo facciamo quello che possiamo per ridurre i fattori di rischi che sono sotto il nostro controllo, nella speranza che compensano per inquinamento-genetica-traume-altro che non controlliamo 🙂
Ammalarsi è molto semplice, la variazione brusca di temperatura, il 18 ottobre del 2022 venne un caldo anomalo, sui 22 gradi, sono troppi per un autunno,feci il bagno al fiume perché si stava da dieci, in più al calar del sole, il vento fresco, non pensai al fortissimo shock termico che avrei subito, la notte stessa mi venne improvvisamente un febbrone oltre i 40°, questo è il meccanismo che fa si che i microrganismi con i quali conviviamo, ci aggrediscono, così come d' estate con l'aria condizionata, è più raro ma può accadere anche in quel modo, ma il freddo non fa ammalare come tanti pensano, è lo shock termico, e non come dicevano ai tempi covid, lo stare vicino ad altre persone, non è assolutamente vero
Quindi stare vicino a un altro malato, se questi ha una malattia contagiosa, non aumenta vertiginosamente la probabilità di contrarre la malattia? Interessante.
Premesso che io ho smesso completamente di fumare più di 25 anni fa e non ho alcuna intenzione di riattaccare. Ma chiedo: fumare due-tre sigarette il giorno è rischioso è tossico o non lo è o dipende dalle genetiche individuali? Ci è pure chi sostiene che un minimo di veleno immunizza 🤔? Parimenti limitarsi tassativamente ad un goccio: sottolineo UN GOCCIO di vino dopo i pasti come faccio apporta dei danni sia pure molto piccoli e quindi è abitudine da estirpare o no? Attendo Sua risposta, grazie.
Caro Alberto, grazie per le belle domande 🌟 molti stimoli nocivi esercitano un danno dose-dipendente, cioè più ci si espone più aumenta l’entità del danno. Per questa ragione non esiste una dose sicura di fumo o alcol ☺️
La divulgazione scientifica è importantissima e lei Dottore la svolge egregiamente. Tuttavia, ci sono alcune riflessioni che non mi convincono. L' estremizzazione che rischia di portare all' allarmismo infondato. Perché un conto è bere superalcolici come un cammello, un conto è bere un bicchiere di vino al giorno o ai pasti. O la birra in pizzeria a fine settimana con famiglia o amici. Perché altrimenti si incorre in un altro fattore di rischio: lo stress da privazione. Che porta all' isolamento. Che inibisce il rilascio di endorfine Che innalza i livelli di cortisolo. Che porta all' ossidazione cellulare oppure all' abbassamento del sistema immunitario: quindi magari papilloma virus , eppoi anche forme tumorali. Perché dentro al rischio di attraversare l'autostrada bendati mettiamoci anche la mancanza di serenità attraverso la privazione. Forse sarebbe allora meglio sostituire la parola privazione con "moderazione".
Caro Gianluca, grazie per il bel commento ☺️ sicuramente è corretto considerare anche la privazione e le sue conseguenze. Purtroppo, per quanto concerne l’alcol, non esiste una soglia di sicurezza in cui i pro superino i contro, e questo è doppiamente vero per i giovani. Ovviamente ciò non significa che sia obbligatorio smettere ma l’atto del bere dovrebbe avere alle spalle una consapevolezza circa le conseguenze ☺️ un caro saluto ☺️
@@mattia.garutti.oncologo Un' ultima domanda. Se all' interno di una dieta come consigliato da lei, ricca di fibre, yogurt, vitamina D, verdure inserisco una birra a fine settimana, possono le prime mitigare gli effetti della seconda?