Si vede che Cadelo non ha mai navigato a vela e dice cose che sono solo apparentemente o parzialmente vere: 1) per navigare nel mediterraneo non serve la longitudine, basta il punto nave stimato (ottenuto in base alla velocità della nave e alla direzione mantenuta) che per rotte e periodi brevi offre una precisione accettabile. 2) Per andare in America, o meglio alle Antille, basta lasciarsi trasportare dagli alisei che soffiano sempre nella stessa direzione favorevole. Il Sole ci dice la direzione e questo basta a toccare prima o poi una qualche terra. L'atlantico è stato attraversato da est a ovest da innumerevoli barchette, sandolini, canoe, etc, e di solito non presenta difficoltà. Ma il problema è un altro: tornare indietro. Per affrontare l'Atlantico da Ovest ad Est occorre uno scafo e una attrezzatura velica che permettano l'andatura di bolina (e pure abbastanza stretta (almeno 50°-60°) perchè avremo l'aliseo contro. I romani, come tutti gli europei sino al 1400 circa, non disponevano né di scafi adatti alla bolina (cioè che evitassero lo scarroccio laterale grazie ad una chiglia profonda) né l'attrezzatura velica adatta a stringere il vento. Le vele quadre (come erano nei velieri del 1700-1800) permettevano una bolina di 60° circa non per la loro forma ma per l'attrezzatura che consentiva l'orientamento ottimale delle vele rispetto al vento. Lo stesso vale per la vela cosiddetta latina (usata da Colombo) -non basta la forma adatta della vela, occorre anche tutta una serie di manovre correnti (si chiamano così tutte quelle "funi" che regolano le vele) che siano in grado di dare alle vele la forma (tesandole o lascandole) e l'orientamento adatto. Questo non era possibile nelle navi romane o dell'antichità classica. Da notare che anche con le barche a vela moderne (armo marconi) che possono stringere il vento fino a 40°, la traversata atlantica da ovest a est è sempre una impresa notevole che richiede resistenza e perizia marinara dato che i venti raggiungono intensità al limite della sopportazione della barca e del marinaio, tanto che molti armatori, dopo che hanno fatto le vacanze ai caraibi, preferiscono imbarcare il loro yacht su un cargo che glielo riporterà senza fatica e pericolo in Europa.