Renata Tebaldi, Aida, O patria mia (Napoli, live, 1953) 

Could you please point out exactly what notes you think are out of tune? Certainly not the C.

There are definitely no intonation problems, Tebaldi never had them. Problems you hear are due to the quality of the recording, which is still a magnificent tresure (come on! 1953!)

Listening to Tebaldi can be an uncanny experience because her pitch was so unerring. Her tuning is perfect.

Callas impossible thanks to hard and acrid top. The aria required Tebaldi’s warmth and finesse.

Emocionalmente si pero el tamaño de voz y la tesitura deja que desear.

Renata si es Aida como la quería Verdi.

@@Pachinanonim Todos dicen que Tebaldi tenía mejor voz, pero para mí es preferible el timbre único de la voz de Callas. Tebaldi puede ser superado. Por ejemplo, la hermosa estrella actual Emily d'Angelo tiene una voz aún más hermosa y mucho más poderosa que la de Tebaldi. Pero Callas es completamente única. No habrá una segunda Callas. Puede ser tan hermosa como ella, pero diferente, no igual.

@@carloshumberto3136 Giusto. Ma, ascoltando la Callas, molte volte mi sono sorpreso a pensare che lei eseguisse le arie meglio di quanto intendesse il compositore. Ad esempio Casta diva. Se Bellini l'avesse sentita eseguita da Moneserat Caballe, ne sarebbe stato senza dubbio estasiato. Sembrerebbe che sia semplicemente impossibile eseguirlo meglio. Ma anche in quest’aria statica la Callas trova sfumature nascoste che la rendono emotivamente più intensa. Nessuno li ha notati, ma lei sì. Si potrebbe anche dire che ha un penetrazione sull'idea di l'aria così profonda da arricchirla e abbellirla con ulteriori sfumature, andando oltre il compositore. Lo stesso vale per Un bel di vedremo, il canto d'addio di Aida, e Cansone di salice e Avve Maria. Sia Puccini che Verdi sarebbero stati assolutamente estasiati della loro esecuzione della Tebaldi, ma sarebbero rimasti scioccati e perplessi dall'interpretazione della Callas.