Adoro questi tipi di video, riescono sempre a fornire degli spunti di riflessione interessanti. Approfondirò sicuramente gli autori citati. Come al solito, grandissima Ilenia! ❤️
In realtà come già Peirce sosteneva, il processo di trasformazione semiotica, non è necessariamente indicativo di una de-sacralizzazione o di una mercificazione del prodotto culturale; è semplicemente una caratteristica connaturata all'atto semiotico. In più, la semiotica riconosce fin dai suoi albori, che il simbolo non è necessariamente ed univocamente culturale (nel senso di unicamente connesso ad un modello ideologico): il simbolo è qualcosa che sta per qualcos'altro (questa è la definizione più basilare di simbolo, ovviamente). In più, mi sembra si utilizzi una definizione di "culturale" molto stringente, che finisce per rendere equivoco il ragionamento: culturale è anche l'economia, le tecniche commerciali, il marketing è culturale all'ennesima potenza. In questo contesto, la moneta di rame è un prodotto culturale, è un artefatto, e la differenza risiede appunto nel paradigma di interpretazione, nel contesto storico-culturale (perché la 5 centesimi è intrinsecamente differente da 1 dracma antica? Sono entrambe monete, entrambe metalliche, entrambe utilizzate per la stessa funzione; eppure noi consideriamo la dracma culturale, e la 5 centesimi quasi inerentemente priva di valore culturale). L'atto di mercificare, di consumare, sono in piena linea con la natura intrinseca del processo semiotico: si tratta di trasformazione di paradigma, tutto qui. In più, mi permetto di dissentire sul "credere": questa è una delle società più credenti di sempre. Giá Wittgenstein parlava della natura della certezza (che si basa sulla fiducia, dunque sul credere), e l'epistemologia contemporanea, esaminando proprio i mutamenti dei nostri paradigmi conoscitivi nell'età digitale, trova una forte accentuazione di questo fenomeno (naturale, e NECESSARIO dal punto di vista cognitivo), soprattutto negli studi relativi all'aumento di echo chambers e bolle epistemiche (terreni fertili per il proliferare dei complottismi, ad esempio). La natura post-ideologica della nostra società non dipende tanto da una de-sacralizzazione della cultura, quanto piuttosto da una serie di processi complessi che si radicano molto di più nella rivoluzione digitale e nelle conseguenze della globalizzazione (ovvio che queste a loro volta possono essere lette come "conseguenze" del capitalismo, ma il punto è che il fattore decisivo in questo senso, credo sia un altro) che da questo processo di secolarizzazione sfrenata. La "scomparsa" delle vecchie referenze, di nuovo, è una conseguenza naturale del processo semiotico.
Io ti consiglio il "Saggio sul dono" di Marcel Mauss per una descrizione del Mercato diversa come qualcosa che non può essere soppresso ma intriso di significato ✨
Video interessantissimo, ho letto il saggio di Jennifer Guerra e l'ho trovato ricco di spunti interessanti. Da non esperta in materia forse avrei preferito che alcuni temi venissero un po' più approfonditi (ad esempio quello della piramide sociale, che leggendo così mi ha dato l'impressione di deresponsabilizzare eccessivamente le scelte dell'individuo per ricondurre esclusivamente tutto ad una sorta di imposizione sociale classista), però la lettura degli altri saggi citati è sicuramente un ottimo approfondimento.
Sei molto brava, ben recensito Fisher, e ti muovi bene nei concetti-base. Avrei dedicato un passaggio alla biografia di Fisher, dove il tema della mancanza di dati e statistiche sul tema del disturbo mentale viene compensato dal suo vissuto privato, alla fine tragico, che lo rende una specie di Alex Langer. Trasformassi questo tuo know-how in "militanza", saresti pronta. Ti consiglio "Lavoretti", di Riccardo Staglianò, oltre ovviamente a "Il capitalismo della sorveglianza" di Shoshana Zuboff.
stavo giusto per tirare fuori il discorso "Amazon", sono felice che lo abbia fatto tu spontaneamente. Secondo me c'è anche un grosso problema ambientale legato al modus operandi di questo tipo di aziende e andrebbe un po' rivisto l'approccio che nel mondo di youtube si ha nell'incoraggiare i followers a comprare sul loro sito
ogni volta che guardo un tuo video e ti ascolto parlare, sento di riacquisire piano piano tutti i neuroni che ho perso andando sui social media, grazie mille Ilenia 💙
Una corrente letteraria/culturale interessante a questo proposito è il solarpunk, che proprio come manifesto si prefigge di immaginare un futuro migliore, etico, ecologico, fuori dal sistema capitalista, integrando le nuove tecnologie con tradizioni native di ogni paese. Io lo trovo davvero una ventata d'aria fresca, proprio perchè per una volta ci si prefigge di guardare al futuro con speranza, e dietro c'è una comunità attivissima che discute e condivide informazioni vitali verso questo tipo di progresso. Di recente è uscita la prima raccolta solarpunk tradotta in italiano e la consiglio davvero tantissimo, è "Solarpunk: come ho imparato ad amare il futuro" edita da Future Fiction, aperta da un manifesto davvero interessante (ve lo linko qui anche se l'originale è in inglese: medium.com/solarpunks/on-the-political-dimensions-of-solarpunk-c5a7b4bf8df4 )
Che ne pensi de "Il libro di Mirdad" di Mikhail Naimy, Ilenia? Per Osho, il nuovo Gesù Cristo, è il miglior libro che sia mai stato scritto. Osho diceva che va letto con il cuore, non con la mente. Io forse l'avrò letto con la mente, perché l'ho trovato solo carino, tranne l'episodio della vecchia mucca, che è stupendo. Mi interessa il tuo parere, perché Libro di Mirdad mi suona come Libro di Melma.
film, commedie e libri non danno affatto una versione posticcia dell'amore! raccontano dinamiche sentimentali che accadono e possono accadere, il romanticismo non è fasullo, l'amore romantico è un sentimento vero che uomini e donne provano e non è oppressivo, è passione e fiducia reciproca. e ci si innamora e ci si sposa tra persone di simile classe sociale solo perchè è più facile incontrarsi dato che si frequentano gli stessi posti
oggi il matrimonio in occidente è una libera scelta, oggi le persone si sposano perchè si amano, per libera scelta e non per rispettabilità sociale. una coppia monogama, etero o non etero che si ama e vuole stare insieme con o senza matrimonio non è normata, sono persone libere come chiunque altro
Comunque l'unico modo per sorpassare la razionaizzazione delle risorse (ovvero il capitalismo) é un avanzamento scientifico che ci permetta di avere energia e materiale inesauribile, tutto qui (risorse illimitate)
Complimenti molto interessante. Tu sei bravissima. Però vorrei farti una domanda personale (ovviamente puoi non rispondere). Quante volte hai letto i libri per fare un’esposizione così dettagliata e approfondita? Se li hai letti una sola volta hai sicuramente una memoria paurosa! Comunque sei molto brava e meriti tanto riconoscimento. Mari
Uno degli errori fondamentali che trovo per quanto riguarda le critiche alle critiche al capitalismo è il vedere il socialismo come qualcosa di fallito nel Novecento. Errore perché certamente USSR ed similia NON furono socialismo né comunismo in quanto autoritari. Inoltre, c i si "dimentica" del fatto che la forma finale del capitalismo è l'imperialismo che schiaccia il Sud del mondo per permettere ai paesi come i nostri di vivere nell'abbondanza e creando due tipi di "classe lavoratrice" globale: quella più in linea con la borghesia (la nostra), e quella sfruttata dal commercio internazionale. Oggi sono paesi come la Bolivia che possono veramente creare un sistema altro al capitalism o, ma in genere vengono architettati colpi di stato, ingerenze dell 'IMF ecc. Il nostro contributo nel primo mondo è e rimane la militanza politica per evitare che i nostri stati continuino a mettere il bastone tra le ruote in altri paesi. Diciamoci la verità: il colonialismo non è mai finito ed è parte integrante e fondante del capitalismo. Anche l'UE con la sua testarda politica di esternalizzazione delle frontiere è complice, ad esempio. È molto complicato e sto scrivendo da un kindle (eh...) Che mi sta facendo sclerare, ma non sono convinto che nessuno abbia più una visione del.mondo post-capitalista.
Non è che non si abbia immaginazione, è che per superare il capitalismo bisognerebbe vivere in piccolissime comunità e tornare a una vita semplice basata sul baratto (cosa che sotto molti aspetti potrebbe non essere malvagia, milioni di esseri umani hanno vissuto e vivono ancora così), ma non c'è davvero alternativa xD
@Anna Tsolakis dipende da cosa si intende per altro sistema economico: tutto ciò che abbiamo, dalle comodità in casa ai mezzi per spostarci e per comunicare, esiste perché qualcuno ogni giorno nel mondo mette il suo talento e lavoro (ma anche le risorse naturali che si è fortuitamente trovato ad avere nella propria terra) a disposizione degli altri, in cambio di soldi con cui posi si fanno altre cose ecc..in un ciclo continuo. Si dovrebbe sicuramente evitare la concentrazione di tutti gli interessi mondiali in mano a relativamente poche persone e aziende, ma anche lì secondo me non può funzionare se non in comunità più piccole e autosufficienti. Se rinunciassimo al capitalismo dovremmo anche rinunciare alla globalizzazione e tornare ad accontentarci di ciò che possiamo fare e produrre nel nostro territorio e su piccola scala. Per me è utopia, ma se si trovasse un modo che non significasse tornare a vivere nel Medioevo ne sarei ovviamente felice xD
@Anna Tsolakis ma certo, anche le mie sono opinioni ( poi all'università l'unico esame in cui sono stata bocciata è proprio economia politica🤣). In realtà da inguaribile ottimista ho sempre pensato che non sappiamo ancora dove ci porterà questo sistema che, rispetto alla storia del mondo nel suo complesso, è praticamente appena nato..in fondo perché i suoi risvolti futuri dovrebbero essere per forza negativi? Non lo sappiamo, magari con lo sviluppo delle energie green ci sarà una svolta, magari piùa favore dei paesi attualmente svantaggiati. Io più che in cambiamenti radicali (difficili e quasi mai positivi) spero sempre in graduali miglioramenti, magari proprio con un maggiore sviluppo del capitale amoroso di cui parla Jennifer Guerra :D
Il libro di Tlon l'ho letto e sinceramente dopo uno spunto di avvio che sarebbe potuto essere molto interessante l'ho trovato banalissimo e leggermente supercazzolaro. Ultimamente poi i due si sono messi a baccagliare sui social con il mondo della filosofia accademica che gli aveva avanzato delle (credo giuste) critiche. Mah
Non sono d'accordo, per me sono tra i pochi che stanno portando avanti il dibattito culturale sui social, rendendo "popolare" lo sguardo filosofico e proponendo spunti di riflessione e chiavi di letture adatte a ogni tipo di pubblico. Ho anche letto diversi libri che hanno in catalogo e li ho trovati molto validi.