SELVA PRIMORDIALE: il Bosco di Foglino uno degli ultimi boschi di pianura del Lazio antico 

Adoro IL nostro Bosco ma purtroppo non é valorizzato come meriterebbe. Grazie per averne esaltato la bellezza e Le ricchezze naturali.🩵

Ciao Libero, a prescindere dalle problematiche relative al l'invasione di specie non autoctone, devo dire che il video è spettacolare!! Quel "mare" rosso che contrasta con le querce e la vegetazione, è davvero stupendo e come sempre le tue foto sono magiche! Bravissimo.

complimenti per il video e le bellissime foto!

oltre che bello questo video è anche molto interessante , mitico Libero! Le foto sono meravigliose!

Complimenti per il video, peccato soltanto per l'anno siccitoso per nulla ideale, che non rende giustizia al paesaggio: il bosco normalmente in questo periodo sarebbe quasi completamente allagato. Una piccola correzione: la selva di Latina non è mai esistita, dato che la città di Latina, originariamente fondata nel 1932 col nome di Littoria, è stata edificata dopo la bonifica integrale. La fascia di Foresta planiziale che hai indicato con tale nome si è invece sempre chiamata selva di Terracina, dal nome del comune abitato più vicino (l'attuale Foresta demaniale di Circe o del Circeo è ciò che ne resta, dopo la fondazione di Sabaudia a seguito delle bonifiche pontine). Per quanto riguarda l'Azolla, più che causa di danni è un effetto, anche se ulteriormente negativo: Il Vallone Cupo fino al 2005 ospitava numerose macrofite acquatiche rarissime, ora estinte (Ranunculus peltatus, Ceratophyllum submersum, Oenanthe aquatica, Myriophyllum alterniflorum e Utricularia australis), nonché numerosi invertebrati acquatici e anfibi. Purtroppo l'arrivo di specie aliene dal vicino laghetto Granieri, utilizzato per la pesca sportiva, ha causato gradualmente una forte eutrofizzazione delle acque e la scomparsa delle piante acquatiche prima e di molti anfibi (soprattutto urodeli) in seguito. Particolarmente grave a questo riguardo è stata l'invasione da parte di gamberi della Louisiana (Procambarus clarkii), nutrie (Myocastor coypu) e testuggini americane dalle orecchie rosse (Trachemys scripta). Il paesaggio attuale è la conseguenza di questo collasso dell'ecosistema acquatico, acuito dalla siccità prolungata che favorisce ulteriormente specie aliene come l'Azolla, probabilmente giunta anch'essa dal laghetto Granieri.

Complimenti, complimenti vivissimi per le foto. Hai una originalità nello sfocato/mosso in macro e non, un senso della composizione che mi sorprende. Sei bravissimo. Dovresti partecipare a mostre. Se fosse per me riceveresti sempre un premio. Rarissimo vedere una simile personalità nella fotografia contemporanea. Bravo, fammi sapere se posso trovare un tuo canale o sito o libro. Ciao

Ciao Libero. Video molto istruttivo. Bravo! Grazie mille!

Grazie Libero, posto bellissimo!

Video sempre molto interessanti ed istruttivi. 👍

Bellissimo video. In questi giorni stavo proprio trovando notizie del bosco di Foglino, che non conoscevo, così come i dintorni. Ora so anche di Tor Caldara e penso di farci un salto in questi primi giorni di primavera. Grazie

bravo Libero! posto fantastico

Complimenti per gli ottimi video. Ho scoperto da poco il canale e lo sto apprezzando parecchio. Un video dedicato alle trasformazioni dell'Agro Pontino sarebbe davvero interessante, e sarebbe anche molto bello sapere se ci sono dei progetti di rinaturalizzazione in corso o in programma. Sarebbe un sogno veder ripristinato un ecosistema come quello dei boschi e delle paludi pontine, nella misura in cui ciò risultasse fattibile. Ad maiora!

Lo frequento...mai visto un bosco così sporco una vergogna nazionale