La ringrazio della esposizione anche se devo assimilare alcuni termini tecnici.Una domanda . C'è differenza tra FTP e CP (Critical Power)?la ringrazio x l'eventuale chiarimento
Buongiorno Rodolfo e grazie per il commento. Con il termine Ftp si indica approssimativamente la soglia anaerobica mentre con i critical Power CP si indicano i tempi critici cioè i massimali di potenza che si possono sostenere per predefiniti tempi. In generale si classificano i CP di 5", 1', 5', 12', 20', 60'
@@CoachCostantinoBogani grazie ambedue possono essere presi come riferimenti x eventuali tabelle di allenamento oppure e meglio prediligere uno dei due e perché?
spesso in atleti forti anche amatori invece trovo , ed è comprensibile , che la FTP sia maggiore in Watt della soglia anaerobica ( quest'ultima è per definizione un equilibrio "infinito" ; non poi sempre coincidente a 4millimoli ...) mentre la FTP ( per definizione circa 1ora negli allenati ) è influenzata dalla tolleranza all' acido lattico dunque potrei trovarmi atleti che inizian a 2 millimoli x poi finire ad 8 è + e che riescono dunque a tener un wattaggio superiore allo stato stazionario LT2 di "sole" 4 millimoli ,,ps serve la "testa " per fare bene 1ora spianati!
Tutto può essere infatti, l'errore sta nel fidarsi degli algoritmi di calcolo per ricavare dati di allenamento. La quasi totalità di chi si allena non ha mai tentato una prova di CP60 e tutti parametri sono stimati. Ne consegue margini di errore molto grandi.
Le faccio i miei più vivi complimenti Coach, e lo dico da ciclista “evoluto” con una lunghissima carriera tra le categorie giovanili e quelle amatoriali La spiegazione fornita in questo video (anche se ha bisogno di competenze tecniche per essere pienamente compresa) è impeccabile, oltre che frutto di un lungo lavoro di studio e di prove “sul campo” Qualcuno dice che i tecnici ed i preparatori italiani siano “scarsi”, ma lo fa per portare acqua al proprio mulino ammantandosi di una “modernità” e di una “scientificità” che spesso non ci sono e/o che sono soltanto fini a se stesse I classici specchietti per allodole buoni soltanto per attirare poveri illusi che credono di diventare come Pogacar solo perché sono seguiti dal preparatore “trendy” che fa i podcast Ecco Coach Bogani, Lei è l’esatta dimostrazione che in Italia tra i ns. preparatori c’è invece tanta qualità, tanta, applicazione, tanta competenza, tanta pragmaticita’ I mali dei ciclismo italiano sono molteplici e probabilmente di difficile risoluzione, ma possiamo comunque esser certi che, tra chi allena le ns. speranze future, una BASE c’è ed è una base ben SALDA, che ha tratto il suo bel conoscere da eccellenze assolute della scienza dell’allenamento, come il compianto Prof. Aldo Sassi (e come diversi altri suoi colleghi), i quali hanno aperto la strada maestra per intere generazioni di preparatori (e non solo italiani) Nuovamente complimenti Coach, e mille auguri per il Suo difficile ma bellissimo lavoro
La ringrazio per il sincero apprezzamento al mio lavoro e la mia figura professionale. Condivido la sua disamina in merito alla questione tecnici ed atleti in relazione al campo internazionale. Oltre alla pratica quotidiana di preparatore una mia passione/missione è quella di divulgazione di cultura sportiva che spero venga apprezzata. Grazie infinite ancora per i complimenti. L'aspetto al prossimo video, apprezzo anche suggerimenti di contenuti da sviluppare.
