STEFANO MANCUSO e PROPAGANDA OGM : INTELLIGENZA delle PIANTE o Seconda Rivoluzione VERDE BRILLANTE ? 

Dolce Federica, grazie di cuore per queste tue preziose parole 🤍 Sono molto felice di sapere il ruolo che la nostra divulgazione ha avuto nel tuo percorso. Le osservazioni che fai riguardo alle 'falle' di un verde brillante-edulcorato sono ineccepibili. Ben vengano città idroponiche in cui praticare agricoltura urbana, è un tassello del mosaico sicuramente utile, ma prima di pensare a questo - ci diciamo - sarebbe il caso di soluzionare il discorso dell'agro-desertificazione. Altrimenti ci aspetta un futuro di deserti-idroponici ( o più realisticamente aeroponici, poiché il deserto è solitamente arido ). Il bello è che le incongruenze di per sé si snodano da sole

@@supertranquillo Sarebbe come investire in Sicilia, luogo in cui vivo, sull'idroponica..mentre i vigili del fuoco impazziscono nel trovare l'acqua per spegnere gli incendi, mentre i comuni soffrono per le tubature asciutte, mentre la terra si spacca in mille puzzle, mentre si cerca invano un riparo all'ombra, mentre si continuano ad irrigare i prati all'inglese. Si parla di carenza idrica e di suolo, ma non si fa nulla per andare nella direzione giusta, ossia quella che in maniera elementare evita le cattive conseguenze. Le parole da dare in mano ai pensieri, su questo argomento, sono infinite e piene. Ma a volte la miglior parola è il fare, il costruire, il mai stanco bisogno di imparare. Ed unico su tutto...il "riflettere" tra le maglie della terra, ridotta a mercanzia. 🌟

👏

Avessi usato il mio denaro per acquistare i semi antichi invece che i suoi libri 😭

dolce tina grazie di cuore per le tue inestimabili parole, un grande abbraccio

è una gioia sapere del tuo apprezzamento ( per questo video e per la sfida dell'aglio ! ) e dell'accordo risonante dei nostri punti di vista. grazie di cuore 🤍

grazie di cuore a te e buon attimo presente

grazie a te !

comprendo le tue parole, se non sei pronta ad approfondire il contenuto del video è bene che tu non lo faccia. Prima di tutto viene il rispetto di sé, anche detto 'amorproprio', dunque hai tutto il nostro appoggio. un grande abbraccio e a presto

ciao Pacc grazie di cuore per le tue parole di apprezzamento 🤍 sai che ci ho pensato anch'io all'inizio, poi mi son detto " no, va bene così. austero, senza fronzoli o distrazioni. sfondo bianco anti-youtuber " è così tanto inaffrontabile ?

@@supertranquilloA me personalmente distrae di più così alla Goldestein pensa! Proprio come la differenza tra una lezione all’aperto e una in aula. Sarò io tutto matto…👋🏼🙏🏻

grazie a te 🤍

purtroppo non riesco a spiegarmelo, rimango nel 'vuoto cognitivo' e mi limito a esporre 'il problema' nella speranza che l'autore un giorno voglia dare delle risposte.

@@supertranquillo capisco❤ Gli hai scritto direttamente?

no

@@supertranquillo lo facciamo?😅... insieme?

al momento personalmente non sento l'ispirazione per farlo. Questo video è pubblico e se vorrà potrà rispondere

grazie di cuore 🤍 è una gioia saperlo ! ma precisamente, da quanto tempo ?

@@supertranquillo Ciao Ale, sarò sincera perché tu sei stato davvero importante sia per me che per mio figlio in questi anni. Praticamente da quando è iniziato l'internamento della "grande pandeminchia" e tanti di noi hanno iniziato a guardarsi dentro in tua compagnia. Ci hai aiutato tanto e io ho fatto quello che ho potuto per riconosce (ovviamente in modo simbolico) la missione che stavi svolgendo abbonandomi al tuo canale. La tua Consolida cresce felice nei miei prati e sotto i miei alberi perché l'ho curata con tanto amore e ne ho data anche ai miei amici. Guardo lei che cresce e vedo e sento te che ne parli con il cuore in mano, ed ha un valore infinito. Detto questo (e detto anche che ho disdetto l'abbonamento perché davvero sto messa male a livello economico), arrivo al dunque. Per la mia sensibilità la tua Anima non è praticamente più, se non a spot, uscita fuori come il succo da un frutto maturo, da quando eri in Romagna. Credo tu abbia subito - forse in occasione della frattura che hai accusato a livello sentimentale ed emotivo all'epoca (ricordo il video in cui piangevi... ed io davvero ho sofferto con te) - un trauma che ti ha rotto qualcosa dentro. Nella vita capita. A me è capitato. E spesso si risorge con una "personalità" diversa. Ma non si riesce ad essere più quelli di prima, si rimane un po' sciancati. Tutta questa storia della Toscana che sei riuscito a mettere su con Francesca è meravigliosa, lei è meravigliosa e siete bellissimi ma il tuo splendore fa fatica ad essere percepito, rimane nascosto... forse a buona ragione per non prendere più troppe botte (spesso si fa così). Scusa tutta questa pappardella anche troppo invadente (mi permetto di parlare di sentimenti così intimi facendo cmq riferimento a situazioni che tu hai condiviso pubblicamente...). Dall'epoca, guardando i tuoi video (ovviamente non vedo più quelli esclusivi per gli abbonati da qualche mese) io "non ti sento più". So che ci sei ma non ti sento. Finalmente, nel video che hai fatto sugli OGM, ho ritrovato almeno una parte di te: quella più radicale e combattiva, quella che in Romagna veniva fuori a spot ma con una grande intensità quando parlavi delle implicazioni politiche e sociali dell'agricoltura e, velatamente, anche della clausura a cui eravamo condannati. Continuerò a seguirti perché ti voglio bene e fai sempre video interessanti ma, detto con amore, quello che passa non è più così "unico" come lo era quando eri in Romagna. Forse è solo perché sei più felice e, se è così, sono MOLTO felice per te e Francesca, siete molto più importanti voi due di tutto il resto!

ti ringrazio per ogni tua parola 🤍

potrei darti risposte brevi ed autoconclusive come "assicurati di lavorare bene il suolo" o "ricorda di concimare a dovere il terreno" e altre. Ma la verità è che la risposta più completa che potrei darti è composta da oltre 40 ore di video, raccolte in questa playlist ( è un video corso gratuito ) ru-vid.com/group/PLhYPQpHUQSIv1OUkXyn8P58mvrXkH8qc-

@@supertranquillo Li ho visti quasi tutti, ma risentirti è sempre un piacere. Col mio nuovo metodo uso cippato, fieno o paglia in combinazione con un altro elemento che poi svelerò. Ho fatto una minima lavorazione del suolo col forcone, non avendo una forca vanga o una grelinette (prima o poi me la compro), ma solo su un pezzo di orto mentre su l' altro non l' ho fatta per vedere cosa succedeva. Se il mio metodo funzionasse, sarebbe rivoluzionario. Il problema è che l' orto sabbioso di mio padre non è abituato a copertura ed humus. E le piante del vivaio sono già viziate in partenza, nel senso che, anche loro, non sono abituate a crescere sull' humus...

grazie a te 🤍

Voglio lasciarmi il beneficio del dubbio. Solo un confronto chiarificatore potrebbe avvicinarci alla verità

@@supertranquillo non credo, ma spero in questo incontro. grande Alessandro

grazie di cuore

grazie di cuore 🤍

grazie di cuore !

grazie a te !

P.S. sei un grande !!! 😉

dolce dario grazie di cuore 🤍un grande abbraccio a te

Questo è un buon punto di partenza, per coerenza sarebbe dunque da correggere la nuova edizione di verde brillante

Saprà fare meglio la natura, che si occupa da milioni di anni della materia in questione, o l'egocentrico essere umano con la sua limitata visione e presunta onnipotenza acquisita in qualche decennio?

Se intendi per "acqua sporca" i libri di uno che si predica come sostenitore della natura mentre di fatto si adopera per alterarla geneticamente, si é senz'altro il caso di buttarli e soprattutto evitare di acquistarli. Sono ingannevoli esattamente come lo é la Spa Vaticana che regna su falsi miti, predicando amore e fratellanza ma di fatto applicando sudditanza e schiavitù. Gli inganni vanno distinti in quanto tali. La coerenza è l'unica possibilità che abbiamo per costruire miglioria. Altrimenti é un continuo circolo vizioso di due passi in avanti e tre indietro.

Dolce Leonardo benvenuto e grazie di cuore per il tuo commento 🤍 non ho capito l'analogia del 'bambino con l'acqua sporca' e ti sarei grato se volessi aiutarmi a comprenderlo. Del resto sono felice che risuoniamo sulla validità dei modelli agro-forestali, ed in realtà nemmeno io voglio demonizzare gli ogm poiché - come tutte le tecniche - sono di per sé uno strumento neutro. Ciò che da carica positiva o negativa è il modo in cui li si utilizza. Tutte le mie osservazioni non indicano GLI OGM ma indicano L'UOMO e COME li applica. Grazie a te !

dolce andrea, anche questo è vero ! ( la risposta è implicita poiché la domanda da te posta è maieutica )

@@supertranquillo l’analogia era solo un riferimento al non buttare delle tecniche preziose che si stanno sviluppando solo perché in certi casi (ed hai perfettamente ragione) sono state applicate per fini non condivisibili. Con l’occasione butto la una riflessione riguardo alla scala del problema. Io sono totalmente d’accordo sulla visione agro ecosistemica, che come ti dicevo è ciò che io stesso studio e applico, ma nutro qualche perplessità sul fatto che sia una la soluzione concreta nella realtà GLOBALE in cui viviamo. Il problema della produzione agricola tocca ogni essere umano che respira sulla terra e temo che la “rivoluzione” che tu porti avanti e che io appoggio con tutto me stesso, abbia una magnitudo reale lontanamente sufficiente per RISOLVERE il problema non tanto concettualmente, ma praticamente. Questo non vuol dire in alcun modo che abbia meno valore, anzi, solo che temo non sia una reale soluzione su scala globale ad un problema che è già emergenziale e in fase di espansione. Mi sembra la soluzione ideale e complessa al problema, ma d’altra parte anche quella che per essere messa in campo è più complicata e piena di variabili, dovendo cambiare a monte anche un aspetto culturale oltre che pragmatico. Sarei felicissimo se queste perplessità fossero solo legate al mio pessimismo.

che gioia !! 🤍🤍🤍

Dolce Filofly grazie di cuore per il tuo commento 🤍 condivido totalmente ciò che dici, il gioco della vita è proprio questo: porre l'uomo innanzi a una scelta, ad ogni respiro. Più il contesto esterno è folle e simile a un sogno che sta per sgretolarsi, più persone arrivano a comprendere di poter (e dover) fare una scelta.

cambiare idea è un atto di grande umiltà, lasciamo spazio al miracolo :)

grazie di cuore 🤍

Ciao Chriss ! Hai provato a cercarlo in biblioteca ?

No, ma ora provo su Amazon.

pronti : amzn.to/3yayqKm

Fatto, Ale. :)

dolce mattia grazie di cuore per il tuo messaggio, accolgo e apprezzo ogni tua parola. Sono fiducioso che succederai ciò che hai auspicato. Un grande abbraccio

non cancello nessun messaggio, forse è stato segato da youtube perché conteneva un link

Ok..è un intervista in cui il prof dichiara di essere contrario agli ogm

ottimo, questo mi fa ben sperare ! se vuoi scrivi il titolo esatto ed il nome del canale youtube, affinché ogni utente interessato possa cercarla personalmente, aggirando il fatto che non riesci a condividere il link nei commenti. tuttavia, sono portato a dare peso prioritario al contenuto di una sua pubblicazione, che nonostante il suo ipotetico cambio di vedute, continua ad essere ristampato senza aggiornamenti o correzioni.

L'intervista è di Emanuele Bignardi, pubblicata sul sito il bullone. In particolare risponde sugli OGM all'ultima domanda. Grazie Alessandro, scusa se ho pensato che avessi cancellato tu i miei messaggi.. ti seguo da tempo e ti stimo..ti confesso che mi sarebbe caduto un mito❤. ..un abbraccio.

è lecito pensarlo, ma lo si può pensare solo verso qualcuno che non è un proprio mito, e di questo ti ringrazio. Non voglio essere mitizzato. un abbraccio a te, estraneo a cui ugualmente voglio bene

addirittura ! ne sono felice ! 🤍

grazie di cuore per la tua bellissima osservazione, che riporta all'attenzione un aspetto solitamente trascurato. Hai proprio ragione, non è aumentata la produzione, è solo aumentato il volume

Gli scienziati non concordano di stare assistendo a un “collasso nutrizionale” del cibo. Ma qualcosa di più possiamo dirlo, perlomeno per quel che riguarda i cereali, e questo ci porta nella tenuta di Rothamsted nell’Hertfordshire, in Inghilterra, in cui si svolge l’esperimento più longevo del mondo. Nel 1843, l’allora proprietario della tenuta, John Bennet Lawes iniziò una serie di esperimenti per testare gli effetti di diversi fertilizzanti e concimi organici sulla resa e la qualità di alcune colture britanniche (orzo e grano soprattutto). Fu così che lui e i suoi successori collezionarono ben 180 anni di campioni di terreni e colture, letami e fertilizzanti, che noi oggi possiamo analizzare con le metodiche moderne. Nel 2008 Steve McGrath, scienziato principale della Rothamsted Research, ha pubblicato uno studio scoprendo che tra il 1845 e il 1967 (un arco di 160 anni) le concentrazioni di minerali nei cereali erano stabili nella maggior parte degli appezzamenti. Ma dopo il 1968, i livelli di zinco, rame e magnesio iniziarono a diminuire. (Nello stesso studio, gli scienziati hanno anche confrontato campioni di terreno dal 1865 al 2000. I risultati mostrarono che i micronutrienti erano rimasti stabili o erano aumentati nel corso del tempo. L’aumento di alcuni minerali nel suolo è da attribuire all’utilizzo di fertilizzanti inorganici). La riduzione di nutrienti nei cereali notata da McGrath dal 1968 in avanti, invece, è probabilmente da collegare alla introduzione di nuove varietà di frumento ad alto rendimento nel periodo cosiddetto della “Rivoluzione Verde”; introduzione legata alla necessità di dover sfamare un mondo sempre più numeroso e che valse all’agronomo Norman Borlaug, colui che guidò la “rivoluzione”, il premio Nobel per la pace, per aver contribuito a sollevare dalla povertà milioni di persone e ad alleviare la fame nel mondo. Sembra quindi che queste nuove varietà di frumento contengano il 19-28% in meno di alcuni minerali (zinco, rame, ferro, magnesio) rispetto a quelle antiche. Conclusioni analoghe valgono anche per grani di altri paesi, non solo per quelli inglesi e la causa è genetica, non ambientale: varietà ad alte rese, che producono più amido, “sottraggono” risorse alla produzione di micronutrienti e anche di proteine (ecco, per inciso, perchè il glutine non è aumentato nei frumenti moderni, ma semmai si è ridotto). Ma non c’è solo questo: l’incremento di anidride carbonica in atmosfera, legato al cambiamento climatico, “spinge” le piante a crescere meglio, ma relativamente con meno nutrienti che non siano i carboidrati. In parole povere: più CO2 = aumento di composti a base di carbonio e quindi “meno spazio” per quelli a base azotata come proteine e vitamine. Ma tutto questo, alla fine della fiera, impatta sulla nostra salute? Il problema oggi (soprattutto nelle zone povere del mondo) non riguarda la carenza di nutrienti nei cibi moderni, riguarda L’ACCESSO a questi cibi: le persone non se li possono proprio permettere i vegetali freschi. Se potessero, non avrebbero certo carenze, perchè la riduzione dei nutrienti non è significativa e NON significa che il cibo che mangiamo ne contenga ZERO. Frutta e verdura sono e rimangono COMUNQUE una fonte enorme di sostanze benefiche. Lo stesso si può dire anche per le diete “dei ricchi”: noi occidentali oggi non mangiamo più sufficienti quantità di vegetali, però ci lamentiamo che siano più poveri. Beh cominciamo a mangiarli! Detta in soldoni: fatto 100 il contenuto di nutrienti di una zucchina antica, poco importa che oggi quella moderna ne contenga 70 se a noi ne serve 30. Ne avremmo a sufficienza SE la mangiassimo.

in questo tema l'errore di ragionamento più comune, nel quale tu incappi ( a mio avviso ) è la valutazione quantitativa, e non qualitativa.

Gli scienziati non concordano di stare assistendo a un “collasso nutrizionale” del cibo. Ma qualcosa di più possiamo dirlo, perlomeno per quel che riguarda i cereali, e questo ci porta nella tenuta di Rothamsted nell’Hertfordshire, in Inghilterra, in cui si svolge l’esperimento più longevo del mondo. Nel 1843, l’allora proprietario della tenuta, John Bennet Lawes iniziò una serie di esperimenti per testare gli effetti di diversi fertilizzanti e concimi organici sulla resa e la qualità di alcune colture britanniche (orzo e grano soprattutto). Fu così che lui e i suoi successori collezionarono ben 180 anni di campioni di terreni e colture, letami e fertilizzanti, che noi oggi possiamo analizzare con le metodiche moderne. Nel 2008 Steve McGrath, scienziato principale della Rothamsted Research, ha pubblicato uno studio scoprendo che tra il 1845 e il 1967 (un arco di 160 anni) le concentrazioni di minerali nei cereali erano stabili nella maggior parte degli appezzamenti. Ma dopo il 1968, i livelli di zinco, rame e magnesio iniziarono a diminuire. (Nello stesso studio, gli scienziati hanno anche confrontato campioni di terreno dal 1865 al 2000. I risultati mostrarono che i micronutrienti erano rimasti stabili o erano aumentati nel corso del tempo. L’aumento di alcuni minerali nel suolo è da attribuire all’utilizzo di fertilizzanti inorganici). La riduzione di nutrienti nei cereali notata da McGrath dal 1968 in avanti, invece, è probabilmente da collegare alla introduzione di nuove varietà di frumento ad alto rendimento nel periodo cosiddetto della “Rivoluzione Verde”; introduzione legata alla necessità di dover sfamare un mondo sempre più numeroso e che valse all’agronomo Norman Borlaug, colui che guidò la “rivoluzione”, il premio Nobel per la pace, per aver contribuito a sollevare dalla povertà milioni di persone e ad alleviare la fame nel mondo. Sembra quindi che queste nuove varietà di frumento contengano il 19-28% in meno di alcuni minerali (zinco, rame, ferro, magnesio) rispetto a quelle antiche. Conclusioni analoghe valgono anche per grani di altri paesi, non solo per quelli inglesi e la causa è genetica, non ambientale: varietà ad alte rese, che producono più amido, “sottraggono” risorse alla produzione di micronutrienti e anche di proteine (ecco, per inciso, perchè il glutine non è aumentato nei frumenti moderni, ma semmai si è ridotto). Ma non c’è solo questo: l’incremento di anidride carbonica in atmosfera, legato al cambiamento climatico, “spinge” le piante a crescere meglio, ma relativamente con meno nutrienti che non siano i carboidrati. In parole povere: più CO2 = aumento di composti a base di carbonio e quindi “meno spazio” per quelli a base azotata come proteine e vitamine. Ma tutto questo, alla fine della fiera, impatta sulla nostra salute? Il problema oggi (soprattutto nelle zone povere del mondo) non riguarda la carenza di nutrienti nei cibi moderni, riguarda L’ACCESSO a questi cibi: le persone non se li possono proprio permettere i vegetali freschi. Se potessero, non avrebbero certo carenze, perchè la riduzione dei nutrienti non è significativa e NON significa che il cibo che mangiamo ne contenga ZERO. Frutta e verdura sono e rimangono COMUNQUE una fonte enorme di sostanze benefiche. Lo stesso si può dire anche per le diete “dei ricchi”: noi occidentali oggi non mangiamo più sufficienti quantità di vegetali, però ci lamentiamo che siano più poveri. Beh cominciamo a mangiarli! Detta in soldoni: fatto 100 il contenuto di nutrienti di una zucchina antica, poco importa che oggi quella moderna ne contenga 70 se a noi ne serve 30. Ne avremmo a sufficienza SE la mangiassimo. Il problema è che non mangiando neppure quel 70, introduciamo ZERO. E questo si che è un rischio oggi, non il cibo impoverito. Il gusto, non c’entra con gli aspetti nutrizionali.

@supertranquillo • 2 giorni fa in questo tema l'errore di ragionamento più comune, nel quale tu incappi ( a mio avviso ) è la valutazione quantitativa, e non qualitativa.

daje 🤍

il lavoro dei nostri antenati ha un valore talmente grande che non può far altro che 'rivivere' nei gesti di chi oggi sceglie consapevolmente di ritornare alla terra con le mani e con il cuore ( e anche con la testa, ma a servizio del cuore )

Giusto 😊

dolce sara benvenuta e grazie di cuore per il tuo apprezzamento, ed ancor prima, per aver condiviso il tuo pensiero 🤍 te la dico fuori dai denti: lo scopo ben preciso di tutti i temi che compongono la rete da te descritta (che va oltre gli interessi, l'avidità e la prevaricazione sul prossimo) trovo che sia - in fondo in fondo - quello di distogliere l'essere umano da sé stesso. E ti dirò di più, non penso che questo sia 'il piano di qualcuno' che da dietro le quinte dirige le sorti dell'umanità, bensì, teorizzo che questo sia il semplice 'piano della vita' che di fatto ci offre una preziosa opportunità di evolvere (questa volta per davvero). In termini biologici potremmo parlare di 'pressione selettiva' esercitata da una maglia di eventi di follia ( generata dall'inconsapevolezza stessa della specie umana ) in cui giorno dopo giorno sempre più persone arrivano alla consapevolezza che nulla può giustificare il perder di vista sé stessi. E come diceva Socrate, conosci te stesso e avrai conosciuto il tutto

💚 Maestro bentornato e grazie di cuore per le tue parole e per la tua presenza comprendo la tua fiducia verso la progressiva redenzione di Mancuso, anche a me piace pensare qualcosa del genere, tuttavia quando il tuo nome è sulla copertina di un libro stai implicitamente approvando la tesi che il libro propone. Parallelamente a questo, anche se oggi si fosse redento, questo libro resta un ottimo esempio in cui poter analizzare un tipo di ragionamento che nel presente dilaga in gran parte della comunità pseudo agro/scientifica. Non sono sicuro che l'errore sia 'la fretta', quanto piuttosto la sconsideratezza, l'arroganza, la presunzione, e l'invariato approccio colonialista di chi fa il proprio interesse attraverso le varie rivoluzioni verdi. Di fatto diventa legittimo pensare che gli interessi economici non siano un fine, ma un pretesto, o ancor meglio, un mezzo con cui mantenere l'egemonia sulle masse di scimmiotti addomesticati (detti Homo sapiens) che da tempi immemorabili sembrano non poter fare a meno di declassarsi a sudditi, rinunciando a qualsivoglia forma di evoluzione di coscienza.

@@supertranquillo l'egemonia di chi con la forza e con l'inganno ci governa resta tale se si mantengono le masse ignoranti con un sistema scolastico discutibile e finanziato dalle stesse industrie dei poteri forti , l'ignoranza porta alla povertá , la povertá porta alla malattia e cosi si ottengono solo schiavi disposti a scendere a scomodi compromessi . I gruppi o masse di persone fanno paura perché sono in grado di instaurarsi al posto di chi ci governa anche con la forza e quindi un modo per fare che ció non accada é impedire loro di aggregarsi ,vedi co vi d e vedi come feisduc ha tolto i sondaggi privati, i quali permettavano alle persone di creare gruppi "pericolosi " perché pensanti. Non sono complottista , solo solo uno che vede le cose e ci ragiona sopra, sto solo pensando.

il complottismo è un fenomeno sociale che mescola fatti reali ad assurdità fantasiose, così da togliere credibilità alla gravità dei temi reali ( in questo caso gli ogm e il loro impatto sull'umanità ). il giorno in cui qualche ciarlatano dovesse iniziare ad associare il tema degli ogm ad altri temi come quello degli alieni o della terra piatta, automaticamente, inizierebbe una lenta e inesorabile narrativa volta a screditare ogni lecito dubbio sull'argomento, disincentivando ogni pensiero a riguardo. e in barba alla follia del presente, noi pensiamo - senza paura e con fiducia - a tutto ciò che riteniamo importante.

@@supertranquillo confermo: GRANDISSIMO!

​​@@supertranquilloqualche ciarlatano? Cioè chi associa la manipolazione sconsiderata ed irresponsabile della vita alla volontà premeditata di abusare di essa da parte di una élite-casta, é un ciarlatano? Ps. Tra l'altro l'esistenza degli alieni é sostenuta da vertici governativi e in nome di essa sono usate quantità abnormi di denaro ed energia a scapito della famigerata "popolazione mondiale affamata": dunque sono questi i ciarlatani? Giusto?

grazie di cuore 🤍

Dolce rosario ti ringrazio di cuore 🤍 nel mio immaginario non esisterebbe nessun ministero o ministro :P

ti ringrazio, sono felice che abbia apprezzato le 'critiche' di questo video. - la perdita di suolo NON è un problema relativo a QUALUNQUE agricoltura. Le forme di agricoltura organica rigenerativa / agro-forestazione sintropica (e compagnia bella) sono in grado di PRODURRE SUOLO stoccando CO2 in forma organica in composti umici. - il sistema industriale non si cambia con un interruttore generale, ma si cambia con le scelte individuali che - arrivate ad un certo livello critico - diventano tali da apportare un cambiamento tangibile. Esiste il concetto di 'conversione' secondo cui si può transitare da una condizione A ad una condizione B in modo graduale, proprio per permettere al sistema di non collassare. La tua ipotesi - ai miei occhi - ricalca la narrativa di chi semplicemente NON VUOLE nemmeno tentare una possibile conversione e mette avanti supercazzole per disincentivare ogni forma di tentativo. Lo fanno anche i bambini, trovano scuse per poter semplicemente non fare ciò che non vogliono. Il capitalismo è già finito, occorre solo tempo affinché la collettività se ne renda conto. - i problemi degli adattamenti eccessivamente veloci non sussiste nelle logiche agro-forestali in cui si applicano tecniche rigenerative e popolazioni evolutive. - se dici che la vera tradizione è essere raccoglitori allora ti dico che la vera tradizione è essere organismi unicellulari ameboidi. Cazzate, la tradizione è ciò che possiamo toccare con mano, che fino all'altro ieri era L'AGRICOLTURA MONDIALE e che oggi - a causa dell'industrializzazione - è diventata una nicchia da riscoprire (e ripulire) - l'agricoltura è un artificio, ma c'è differenza tra un artificio distruttivo ed un artificio costruttivo. personalmente preferisco un agroforesta in cui 'oddio, c'è pressione selettiva sulle forme di vita' anziché un deserto chimico in cui non c'è nessuna forma di vita su cui fare nessuna forma di pressione selettiva. rispetto i tuoi discorsi e comprendo che tu la veda dura, ma che alternative abbiamo ? In questi giorni stanno passando leggi ancora più restrittive sul tema della salvaguardia di agro-biodiversità. Per me è questo il punto fondamentale, e a questo mi oppongo scegliendo di non esserne complice, ma testimone.

@@supertranquillo i miei sono discorsi abbastanza puntigliosi, semplicemente perché non mi piace etichettare come "soluzione" un unico metodo che esclude determinate tecniche a priori, non vedo perché si debbano eliminare a prescindere gli OGM o i fertilizzanti chimici finché si riesce ad usarli in quantità limitata o in caso di necessità. Riuscire a importare il gene della tossina BT risulta abbastanza veloce e può essere utile in casi di infestazioni di lepidotteri nei paesi del terzo mondo dove è difficile modificare i metodi di coltivazione perché sono abituati da sempre così, poi se bisogna pagare le royalties ogni stagione produttiva ovviamente i vantaggi spariscono. Sul Golden Rice non hai risposto, spiego meglio il mio pensiero: propenderei ad un ingegneria genica che tende a risolvere quelle tipologie di problemi che necessitano di risposte più veloci come i deficit di vitamine e simili. Per il resto concordo con i dubbi relativi all' abuso di pesticidi e ogm, l'uso delle tecniche va controllato e analizzato caso per caso, altrimenti si rischia di provocare danni, probabilmente non catastrofici come affermi, ma di sicuro da non prendere sotto gamba. -Senza ombra di dubbio un sistema agro-forestale è enormemente meglio del "deserto chimico", ma dato che critichi tanto gli altri modelli mi sembra giusto anche mostrare le criticità del tuo, altrimenti rischi di sembrare un po' troppo furbo a criticare solo gli altri, soprattutto quando ti poni come divulgatore. Il metodo scientifico pone il dubbio come una delle sue fondamenta, essendo impossibile avere una certezza sicura al 100% su una teoria bisogna cercare sempre il suo punto debole e cercare di migliorarla, altrimenti non si riesce ad evolvere e la tesi diventa dogma, mostrare le criticità è solo un modo per cercare di migliorarsi, non di fallire. -Purtroppo è estremamente difficile cambiare abitudini, io vivendo in una grande città ed essendo studente posso solo coltivare delle lattughe o piante simili per mancanza di spazio e costi eccessivi, inoltre varietà alternative di frutta o simili sono difficili da trovare e nel raro caso in cui si trovino, sono davvero costose e considerando quanto ne dovremmo mangiare giornalmente divertirebbero una spesa molto onerosa, di conseguenza le grandi distribuzioni vincono a tavolino in città. - Il discorso sulle amebe ha poco senso perché non è tradizione essere un tipo di animale, al massimo lo sono i nostri costrutti sociali e rituali. La motivazione " si fa così perché é tradizione" DA SOLA mi risulta vuota e poco sensata perché non si esprime alcun motivo logico o sensato se non un antiquato ipse dixit. - sono abbastanza sicuro che per "Perdita di suolo" si intenda il suolo eliminato dagli habitat naturali, a prescindere quale sia lo scopo(costruzione di città, coltivazione o simili) di conseguenza se il metodo di coltivazione occupa più spazio per produrre la stessa quantità di cibo rispetto alla coltivazione industriale si hanno dei problemi da questo punto di vista, se si apprezza la agro-biodiversità si dovrebbe tenere ancora di più alla biodiversità degli ambienti naturali, per il resto ripeto : meglio agroforesta che monocoltura.

se non ti piace pensare all'agro-forestazione rigenerativa-evolutiva come una soluzione, solo perché essa non prevede altre tecniche ( ogm e manipolazioni in genere ); allo stesso modo gli OGM non possono essere una soluzione, perché non prevedono altre tecniche (agro-forestazione rigenerativa-evolutiva). Sul golden rice cosa ti devo dire, penso che prima degli OGM ci siano altre strade da percorrere per porre rimedio alla fame nei paesi sfruttati. Nella malcapitata ipotesi in cui qualcuno riuscisse a dimostrare oggettivamente che 'gli ogm sono l'unica soluzione alla fame dei popoli sfruttati', questo comunque non giustificherebbe l'introduzione immediata e globalizzata degli ogm nell'agricoltura odierna. Posso certamente criticare il modello agro-forestale, e l''ho già fatto: all'agro-forestazione nella sua forma più pura ed essenziale si guarda 'solo' al design agro-ecosistemico, e non è tendenzialmente valorizzato il tema dell'autoproduzione dei semi in chiave di miglioramento genetico ( con popolazioni evolutive ). La mia proposta è proprio quella di aggiornare l'agro-forestazione, accostandola a questo secondo aspetto. Il risultato, che è più completo delle due singole componenti prese separatamente, comunque lo si può ulteriormente criticare: per metterlo in pratica ci vogliono due palle come due meloni, e non è da tutti. Mi riferisco alle difficoltà che si devono affrontare nel momento in cui si sceglie di diventare coltivatori responsabili a 360 gradi, diventando autonomi in ogni parte della filiera produttiva. L'agricoltore convenzionale è deresponsabilizzato, si limita a fare quelle 3 o 4 cose per portare a casa il risultato, e stop. Prende semi o piantine prodotte da altri e non si cura di migliorare lo stato fisico e bio-chimico del terreno. Gli stessi sesti d'impianto vengono determinati, nella maggior parte dei casi, dalle istituzioni a cui gli agricoltori si assoggettano, spesso per ricevere i fondi necessari all'installazione degli impianti agricoli. In poche parole, non decidono nemmeno loro la forma che i loro campi assumono. Diventare autonomi e responsabili nell'organizzare il design di un agro-ecosistema, e condurlo applicando le pratiche necessarie alla rigenerazione del suolo: è cosa che richiede impegno. A questo bisogna aggiungere l'impegno richiesto nella selezione dei semi e nella gestione delle popolazioni evolutive, nel tempo. Ripeto, ci vogliono due palle come due meloni, e non è da tutti. Le città sono una tragedia, non sono sostenibili e lo dimostra la loro dipendenza dalla grande distribuzione. Ben vengano gli orti verticali nei condomini, ma ciò non toglie la possibilità di convertire le campagne circostanti alle città: creando dei modelli in cui i cittadini stessi possono partecipare alle proprie produzioni. Finché la gente, il popolo, non torna a mettere le mani nella terra, gli agricoltori saranno sempre giustificati a usare ogni mezzo per soccombere alla mancanza di manodopera. In passato una famiglia poteva gestire autonomamente qualche ettaro, ottenendo l'autosufficienza alimentare ed economica. Oggi un solo agricoltore, grazie ai trattoroni, coltiva una quantità di suolo 10 volte superiore, faticando alla propria autosufficienza economica ( dimenticando quella alimentare, poiché oggi si produce solo 1 o 2 prodotti in modo intensivo, al contrario dei modelli tradizionali ). Ciò che dico non è "si fa così perché è tradizionale", ma è: "se tradizionalmente, facendo così, siamo arrivati a dove siamo, forse non è tutto da buttare" e parallelamente "se le innovazioni post industriale, in così poco tempo ( seppur con buoni propositi ) hanno distrutto l'ecosistema e messo in ginocchio i popoli rurali, forse, avrebbe senso pensarci bene prima di proseguire alla cieca questa strada". Dunque, l'antiquato ipse dixit ai miei occhi risiede nella tua attitudine, che è a favore degli OGM solo perché lo dice il progresso, dio indiscusso della nova chiesa dell'atomo. L'agro-forestazione è un modello sostenibile proprio perché, a parità di suolo, permette l'aumento della produzione grazie alla valorizzazione delle stratificazioni. Se una monocoltura ( arborea, cerealicola od orticola che sia ) occupa 1 solo livello di altezza in tutto il podere, una policoltura ( accostando l'arboreo all'erbaceo ) occupa più livelli di altezze, ottimizzando la resa per ettaro. Giustamente è importante la biodiversità degli ambienti naturali, e appunto una monocoltura appestata dalla chimica di sintesi è meno sostenibile per l'ambiente rispetto ad un'agro-forestazione con corridoi ecologici, piante mellifere, funghi simbionti e compagnia bella.

come disse Mancuso in un'intervista ( se non ricordo male ): il regno vegetale permette una sperimentazione più efficiente poiché non limitata dai problemi etici che valgono per il regno animale ( cito non testualmente, vado a memoria e ripeto posso sbagliarmi )

​@@supertranquilloCome già detto solo il confronto diretto può chiarire alcuni aspetti e sospetti e mi auguro davvero di poter assistere ad un video in merito. Anche il pensiero riportato nasconde a mio avviso alcune ombre, seppur sia vero che vegetali e animali sono specie distinte la loro connessione ed equilibrio non è del tutto compresa perciò per quanto mi riguarda dovrebbe valere il principio di precauzione, nel caso specifico non sono prese in considerazione gli incroci con specie naturali e la relazione con altri organismi. Nella frase riportata credo si riferisse alla percezione del dolore e ok, tutti d'accordo ma forse ci sono altri diritti del mondo vegetale e dell'ecosistema che non conosciamo... Chiaro che Mengele non era altro che un Mendel in termini di tecnologie e se piace non ci vedo niente di male a sortire piselli per colore. So che il mio suonava come uno sfogo alla categoria razionale e assicuro che non vuole esserlo ma quando il risultato della ricerca è tornare indietro si ha davvero il coraggio di farlo? Ok l'idea di riforestare non è male come un giardino verticale ma non fa cultura, credo che anche l'empirismo possa portare a verità, sperimentare in campo, sporcarsi le mani, annusare un fiore, guardare un'ape e cose così

dolce giuseppe, gloriose parole 🤍

grazie di cuore a te per la tua gratitudine e per la condivisione 🤍

dolce Antonio è una gioia leggere le tue parole, sono felice di sapere che siamo in risonanza. Sì, ce la possiamo fare, tutti i mezzi a disposizione ci sono. Sarebbe sufficiente che la legislazione rimanesse neutra. Non dico che debba incentivare la ricerca in agro-forestazione / agricoltura rigenerativa / salvaguardia di agro-biodiversità. Non dico questo. Dico che sarebbe sufficiente se si limitassero a non legiferare contro di esse, tentando di legare le mani agli agricoltori, istigandoli alla dissidenza. Un grande abbraccio caro

Ciao dolce Pagan, accolgo la tua osservazione e ti propongo ciò che mi suscita: se qualcuno si arrende innanzi ad una determinata circostanza di invalicabilità, non dovrebbe limitarsi a rimanere nella 'neutralità' ? in questo caso mi sembra che anziché rimanere nella neutralità, si penda dalla parte opposta, facendo il gioco di ciò a cui ci si è arresi. Inoltre, nicchie minuscole che non cambieranno mai nulla è un'ipotesi che ancora dobbiamo verificare. Tra 30 anni, se saremo ancora tutti qui, ce lo sapremo dire...

@@supertranquillo mi sono espresso sicuramente in maniera sbrigativa. Con l’essersi arreso intendo non credere sia possibile eliminare la componente capitalistica dal mondo occidentale, asiatico e ormai anche africano (infatti lui è a capo di un centro di ricerca che lucra sui risultati ottenuti). Intendevo la stessa cosa con “nicchie che non cambieranno nulla”. Questo perchè per cambiare le cose non deve esistere neanche una persona su 8 miliardi di esseri umani che non sia consapevole dei problemi che noi naturalisti/ambientalisti abbiamo a cuore, e osservando il dilagare di guerre in giro per il mondo siamo al medioevo. Grazie per la risposta.

@@supertranquillo (non volevo sminuire quello che fai, sei una persona fantastica e anche grazie a te sto trovando la forza per andare avanti in quello che credo. Ma sono anche molto pessimista in tema di ambientalismo. Sono circondato da persone totalmente alienate che non sanno neppure la differenza tra una vanga a una forca e pensano solo a cercare ragazze per sopperire ad un vuoto interiore)

purtroppo o per fortuna capisco bene ciò che dici. L'obnubilazione è ormai uno stato di incoscienza diffuso. In certi giorni anche io scivolo nello sconforto, ma la vita va avanti ed è ora che succedono le cose. Oggi è il giorno in cui siamo vivi, e possiamo scegliere se vivere anche questa giornata nell'obnubilazione, o se anelare ad almeno un istante di chiarezza e comprensione ( non solo verso i temi del mondo, ma ancor prima, verso il valore profondo di questa stessa vita )

@@supertranquillo grazie per il tempo che mi hai dedicato, io ho 22 anni e sto inseguendo il mio sogno di essere totalmente autonomo nella produzione di cibo, ma questo solo “grazie” ai miei familiari che hanno sottomesso altre persone per permettersi una casa con 10 mila metri quadri di campo con quasi mille alberi/arbusti al suo interno. Io ho la possibilità di passare qualche ora al giorno nel mio orto e nella natura, ma capisco chi pensa solo a se stesso non riuscendo a pagare le bollette a fine mese.

la delusione è lo specchio dell'illusione

Buonasera A volte capita di bloccare qualche utente dalla condotta incivile, ma gli scambi civili li accogliamo volentieri, come accaduto con te nei commenti del video su OGM e ibridi. In quel caso ho risposto a tutti i tuoi messaggi e se me ne sono perso qualcuno mi scuso in anticipo e ti chiedo di riportarlo alla mia attenzione. Per quanto riguarda i tuoi messaggi invece, non ne ho mai eliminati o nascosti. C'è un filtro automatico che a volte fa cilecca, purtroppo spesso anche amici che la pensano come noi segnalano la sparizione di alcuni loro commenti. A volte anche le nostre risposte svaniscono. L'assistenza di RU-vid ci spiegò che a volte capita per inefficienze di sistema. Detto questo, ora rispondo al tuo altro commento in questo video.

@@supertranquillo allora mes culpa , ma sull' altro video gli ultimi miei due commenti non sono visibili, quindi mi sono sbagliato . Grazie mille e scusa l'accusa, apprezzo sempre le tue risposte

sei pre-scusato

grazie di cuore per le tue inestimabili parole 🤍

se si trattasse davvero di propaganda, sì, sarebbe certamente brutto. mi piace lasciare aperta la porta del dubbio, finché non ci sarà modo di sentire l'opinione diretta dell'autore

Infatti lo stesso folle approccio dell'eugenetica lo ritroviamo nell'ingegneria genetica, nell'ipotesi di trasformare tutte le piante coltivate in azotofissatori transgenici. Il mio esempio, ai tuoi occhi illogico, mette in luce questo parallelismo.

Il mio commento era volto a fare comprendere la fallacia logica dell'esempio che hai portato. Ho compreso il parallelismo e aggiungo che l'eugenetica in contrapposizione all'ingegneria genetica, è una pseudoscienza.

la fallacia logica di cui parli, finché non la dimostri, è solo una tua opinione. e no, non hai compreso ( ancora una volta ) le mie semplici parole, nonostante siano in lingua italiana. Non ho fatto un parallelismo tra eugenetica ed ingegneria genetica, ma ho fatto un parallelismo tra eugenetica e l'applicazione dell'ingegneria genetica ( in questo caso la proposta di applicazione ). Dunque l'eugenetica è una pseudoscienza, tanto quanto lo è l'impiego dell'ingegneria genetica per rendere tutte le piante azotofissatrici.

Anche le mie erano in italiano. L'eugenetica è pseudoscienza. L'ingegneria genetica no. Il parallelismo tuo era riferito all'approccio etico. Il mio all'approccio tecnico. Una segue il metodo scientifico, l'altra no. Era una precisazione. Noto un po' di astio. (ancora). Provo a porlo nuovamente, come ti ho scritto in privato. Il tuo esempio fa notare che, data la modifica dei geni tramite ingegneria genetica al fine di rendere le piante piu resistenti, dovremmo modificare nell'uomo la capacità e la modalità con cui si nutre. In tutti e due i casi vi è alla base, una modifica genetica, ma nel primo non si modificano le piante al fine di farle camminare.

credo tu stia continuando a fraintendere, poiché fai riferimento alla tua idea di ingegneria genetica, e non dell'applicazione dell'ingegneria genetica di cui sto parlando. L'applicazione di ingegneria genetica per rendere tutte le piante azotofissatrici, ai miei occhi, è pseudoscienza (proprio perché avallata da una pura opinione non fondata su metodo scientifico), dunque il parallelismo con la pseudoscientifica eugenetica è purtroppo calzante. Riguardo la seconda parte del tuo messaggio, come ti ho risposto anche in privato: il mio parallelismo tra "la modifica genetica per introdurre l'attitudine all'azotofissazione in tutte le piante" e "l'ipotesi di modificare l'uomo per renderlo fotosintetico" è fondato sul comune denominatore che i due elementi paragonati condividono, ovvero il tentativo di ottenere un risultato di "autotrofia". Dunque non è necessario un parallelismo tra "uomini piante" e "piante che camminano" poiché il livello del discorso è tutt'altro. Il livello del discorso è : se la natura - nel suo corso evolutivo - ha dato ad alcuni organismi la capacità di essere autotrofi tramite simbiosi con azotofissatori; su quali basi dovrebbe essere legittimo e sicuro l'intento di trasferire questa capacità anche ad altri organismi che non utilizzano quella strategia biologica? Non importa che si prelevino geni dal regno vegetale od animale, importa che si sta proponendo una panacea estendendo una caratteristica in modo forzato ad organismi che naturalmente non hanno quella caratteristica. Parallelamente, non importa che si prelevino geni dal regno animale o vegetale, ma nell'esempio dell'uomo-pianta il punto fondamentale è utilizzare una tecnica di ingegneria genetica per renderlo autotrofo tramite una strategia biologica che non gli appartiene (in questo caso presa in prestito dal mondo vegetale, appunto, con la fotosintesi). Stai dando per scontato che l'uomo pianta si possa ottenere solo pescando dal genoma vegetale, e ti stai impuntando su questo per sostenere che il mio esempio non sta in piedi, ma se ti basta questo per valutare la mia incoerenza, allora immagina di attingere direttamente dal regno animale, ad esempio pescando dal genoma delle lumache di mare: organismi animali in grado di compiere fotosintesi (dunque testimoniano che la fotosintesi è una strategia biologica non esclusivamente appartenente al regno vegetale)

grazie a te 🤍 purtroppo non conosco bene l'inglese, esiste una versione tradotta del documentario da te linkato ?

@@supertranquillo no. in questo momento ancora no. il documentario viene silenziato da google ma comunque sta diventando famoso. è fatto molto bene e fa parlare scienziati di alto livello. allo stesso tempo è facile da seguire. fa capire molte cose per esempio che non c' è correllazione fra co2 e temperatura. ma anche come funziona il mondo scientifico in generale...

no

E' un libro sul cibo, molto interessante, e non osanna gli OGM

daje 🤍

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in realtà non è mia intenzione arrivare a conclusioni affrettate, questo video espone i miei dubbi, che rimangono 'indefiniti' e 'non definitivi' finché non avverrà un confronto o una qualsivoglia forma di chiarimento sulla sua opinione reale.

@@supertranquillosi si certo . Io invece la conclusione me la sono data già da tempo . E quello che sta succedendo me ne ha da conferma ogni giorno . Fra di noi possiamo discutere quanto ci pare e giustamente adottare le tecniche migliori possibili per una agricoltura sana , ma chi tira le fila in alto ha ben altri piani purtroppo , e la propaganda è fatta da insospettabili . Questo è ciò che io penso . Il dibattito si fa con chi ha intenzione di farlo , non ci può essere invece confronti con chi ha già deciso cosa e come farci mangiare .