Il finale è perfetto: business ok, bevete quello che vi piace ok, trasparenza verso il consumatore. Non lo chiamerei vino! E poi vorrei approfondire questo marketing che dice che fa bene.
Grazie Maurizio!! Comunque capisco che chi può bere vino classico il problema non si pone, perché tanto lo possiamo bere. Però capisco chi non può, magari si toglie in qualche modo lo "sfizio". Chi per malattia, per la gravidanza e per mille altri problemi 😢
@@SensiInMovimento forse mentale il fatto di "accontentarsi". Ho vissuto la situazione con una persona che ha dovuto smettere per salute e quanto meno "ingannava" la testa, pur sapendo che non era vino🥶
Maurizio, bravo e esaustivo come sempre, grazie delle tue prove, non sai quanto ci aiuti nel nostro lavoro, spesso mi trovo a parlare ai miei clienti usando le tue parole. Ancora grazie...
Ho vissuto per tre anni, fino a Luglio, in Finlandia. In Finlandia i vini dealcolati o parzialmente dealcolati sono molto diffusi per due motivi. Il primo è che se si viene fermati alla guida con una traccia minima di alcol si perde la patente per almeno un anno oltre a beccare sanzioni da paura. Il secondo è che gli alcolici al di sopra dei 5,5 ° non possono essere venduti nei supermercati ma solo nei negozi di una catena "monopolistica", che si chiama Alko. Gli orari di questi negozi sono più ristretti di quelli dei supermercati: aprono alle 9:00 e chiudono al più tardi alle 21:00 perché c'è assoluto divieto di vendere alcolici, di qualsiasi gradazione, prima delle 9:00 o dopo le 21:00. Anche nei supermercati i banchi delle birre o dei vini dealcolati (sempre con gradazione inferiore a 5,5 °) vengono sigillati al di fuori di questi orari. Aggiungiamo che gli alcolici sono gravati da accise crescenti con la gradazione per scoraggiarne l'acquisto. Un vino da tavola ordinario non costa meno di 9 euro al litro. Ho provato ad assaggiare questi "vini" dealcolati o parzialmente dealcolati, ma onestamente non ce l'ho fatta, soprattutto per i rossi. Al più d'estate un bianco frizzante può valere come bevanda dissetante.
Faccio coming out...sono quasi astemio. Dopo anni di bevute in compagnia e solitudine di vino (principalmente rossi corposi di Piemonte e Lombardia) ho da un annetto praticamente smesso di bere, ma seguo questo canale con estremo interesse (mi occupo di nutrizione e in parte di gastronomia). A chi mi chiede consigli, non sollecito mai il consumo di alcol anche se un consumo moderato a gente in salute non è così drammatico. Il vino dealcolato non l'ho mai provato ma lo farò di certo. Come dici tu Maurizio, è un mercato interessante per coloro che non vogliono/possono introdurre Alcol, ma far comunque parte del gruppo durante un'occasione di socialità. Grazie di tutto e al prossimo video!
oftimo video come sempre grazie! ora so che quando dovrò usare del limone potrò mettere questo "vino" nel the il prossimo inverno oppure usarlo per la pasta al limone.... 😊😊😊
Mi stavo dimenticando di farti i complimenti! Poi vorrei chiederti una cosa… hai mai pensato di fare un abbonamento a 5 10 euro al mese per ricevere magari dei contenuti esclusivi per gli abbonati o che ne so.. a fine anno una bottiglia ecc… sarebbe carino secondo me, io mi abbonerei! A presto, Prosit 🥂
Molto interessante questa clip, grazie come al solito per aver accresciuto la mia conoscenza. Metà del. Mondo non può bere alcool, ci sta che chi fa impresa provi a conquistare market share... Fregandosene di tutto il resto come in ogni mercato libero accade.
Non conosco il vino dealcolato...per le birre analcoliche ci ho provato...ma perdono quasi tutto il sapore...allora le mescolo con le birre al limone a bassa gradazione ed esce fuori una bevanda gradevole a bassissima gradazione (1grado)
Bravo Maurizio a toccare questo argomento piuttosto ostico,io non sono d'accordo al vino senza alcool ma il mondo va avanti e ho trovato il video esaustivo per capire alcuni passaggi, già sulla birra hanno fatto passi da gigante ,quindi forse in futuro....😂😂 Ma speriamo di no
Al di la` delle esigenze specifiche di chi non puo` bere vino (ma a quel punto gli conviene bere acqua, una bibita, un succo di frutta, latte o qualsiasi altra cosa), il vino senza alcool segue moltissimo l'attuale "moda" del "senza". Prodotti senza glutine che vengono consumati anche da non-celiaci perche` farebbero "meglio" (complici influencer deficienti), prodotti senza lattosio spacciati per piu` salutari anche per chi il lattosio lo digerisce benissimo, merendine senza olio di palma (perche` e` "il male"), shampoo senza questo e senza quello... e ultimamente anche birre, vini e perfino cocktail senza alcool. Non ho assaggiato questi "vini" (virgolette d'obbligo) e sicuramente *non* lo faro`, ma se mi sono avvicinato in modo serio al mondo del vino soltanto da 7 o 8 anni, sono almeno 15 anni che sono molto addentro al mondo della birra, inclusi diversi corsi di degustazione... e qualche "birra" analcolica l'ho assaggiata e posso dare il mio parere. Come dicevi tu riguardo al vino dealcolato, anche la birra analcolica ha lo stesso feeling - non e` birra... pochissimi aromi al naso e sapore che per trovarlo devi fare una caccia al tesoro. Onestamente avrei trovato piu` onesto e corretto continuare a denominarlo "bevanda" e non "vino", ma si sa che fin troppo spesso la UE ha idee tutte sue (forse derivanti da eccessivo consumo di "altre" sostanze, chi lo sa)...
Non sono neanche mode ma vere tattiche di investimento, praticamente si fa finta di creare un nuovo prodotto modificandolo leggermente e poi con il marketing (influencer etc.) si fa il resto, il mondo é dei furbi ma é fatto di fessi
Vino senza alcol, uomini senza palle, donne senza patatina, auto senza motore... capisco essere moderni ma non condivido. Continuerò a produrre vino tradizionale che dopo due bottiglie ti fa cantare, senza spotyfy😂
Il dottore ma detto che devo smettere di bere per un po .Allora l'atro giorno ho voluto assaggiare un rosso senza alcol( non pensavo un giorno potessi fare una cosa del genere)Un momento di solitudine assoluta,una tristezza! non tanto dalla mancaza di alcol ma proprio dalla mancaza di aromi ,profumi ,complessita olfattiva e degustativa. Sembrava bere del mosto senza alcol!.Meglio bere dell'acqua.
bellissimo video complimenti ci siamo fatti un idea su che cosa andiamo incontro se compriamo qualche vino analcolico, per curiosita' lo devo provare per avere la prova del nove poi ti faro' sapere grazie
tentare non nuoce pero' perche' questa crescita a due zero come hai detto tu ci sara' un motivo tutta questa crescita solo per curiosita'? Chi lo prova e non lo reputa una cosa buona non dovrebbe provarlo piu' quindi non dovrebbe generare una crescita a due zero ci sara' una spiegazione logica ma io provo poi sara' come dici tu intanto , lo provo poi vedremo@@SensiInMovimento
@@micheleoropallo9941 Penso sia una questione di target, chi lo prova non è un appassionato di vino quindi non riesce nemmeno a fare il paragone e a giudicarlo negativamente. E' magari un astemio, un musulmano, oppure uno che non può bere. Queste categorie non hanno riferimento e quindi va benissimo questo prodotto.
si puo' essere che sia cosi vedremo, ma sono quasi sicuro che hai ragione tu, a livello di acquisto ho difficolta' nei supermercati di zona, on line li trovo ma costano molto penso che lo acquistero' on line poi vedremo@@SensiInMovimento
Eh già Ma che bei ricordi quando ho visto quelle belle ragazze pigiare l'uva in quella Tina.. erano i primi di ottobre e faceva già fresco in pantaloncini corti nella Tina insieme agli altri fratelli a Pigiare pigiare uva...
Un altra questione da considerare sotto l'aspetto sensoriale è che l'alcol conferisce morbidezza che bilancia l'acidità. Senza l'alcol il vino potrebbe mancare di equilibrio
Sinceramente non immaginavo nemmeno l' esistenza di un vino analcolico!!! Se esistono birre analcoliche, comunque apprezzate, è scontato che prima o poi, qualcuno avrebbe realizzato vini analcolici, o a bassissima gradazione. Poi il problema starà nel realizzare vini analcolici di qualità, senza una marea di aromi chimici, per ricreare l'esperienza di un buon vino alcolico
Aspetto il Petrus dealcolato o almeno il Masseto. Prima di allora credo che ne farò volentieri a meno. La birra analcolica è la valida alternativa che risolve la necessità o l esigenza di non ingerire alcol. È un po' come il latte di soja al posto del latte di mucca. Due cose differenti. Peccato per gli astemi
Purtroppo emergono nuove tipologie di patologia, ad esempio, o stili alimentari diversi e quindi il mercato propone nuove soluzioni, anche ma non solo per fare business...🥂 PROSIT
Per ora la mia esperienza con le bevande dealcolate si limita alla birra, per la quale i produttori tendono ad aumentare la dose di luppolo per compensare la perdita di corpo e struttura; alla fine si ottiene una bevanda che sa un po' di malto e parecchio di "erba", amarognola, che si abbina - secondo me - ai cibi meglio di tante bevande dolci gassate, ma certamente non è (ancora) al medesimo livello di una birra vera. Guardando questo video ho avuto l'impressione che più o meno si tratti della stessa cosa: le bevande dealcolate sono sicuramente una invenzione utile ed interessante, anche perché ci sono persone che non solo non vogliono bere alcol, ma nemmeno potrebbero per ragioni mediche. Forse per il momento conviene loro puntare su altro, magari qualche succo di mela particolarmente acidulo.
Posso capire il tentativo di limitare il consumo di alcol da parte dei giovani o di chi non lo regge, ma a questo punto mi aspetto che facciano anche la grappa o il brandy a gradazione minima. Però dopo non chiamateli superalcolici.
Di gin analcolici ormai se ne trovano anche da noi (es. tanqueray). Diciamo che a quel punto "gin" diventa un sinonimo molto fantasioso di "tisana". Ma dopotutto in quel settore, fatte salve le denominazioni specifiche (il London dry su tutti), l'uso della parola "gin" è lasciato molto alla libera interpretazione
ciao, ci sono tante versioni, ecco l'articolo che le racchiude tutte ;-) www.slowfood.it/slowine/perche-le-bottiglie-di-vino-piu-utilizzate-misurano-075-litri-di-capacita/ PROSIT!
Ciao amico sbevazzone. Se bevo vino e mi metto alla guida posso essere un rischio per me ed altri. Se vengo fermato dalle forze dell’ordine rischio tanto. Da una parte mi dite non devi bere alcol non puoi guidare, fa male. Solo in Italia in un’enoteca o al ristorante non trovo vino 0 alcol o perlomeno a bassa gradazione
Siamo culturalmente lontani dal vino senza alcool, questa è la questione. In più è un prodotto davvero lontano dal vino tradizionale che non troverà mai mercato in Italia... A mio modesto avviso PROSIT
Vorrei condividere unas storia vera successa in un ristorante italiano (famoso) in Città del Messico. Siamo in quattro e vedo che c’è un Ornellaia 2018 a un prezzo decente. Ordino una bottiglia. Purtroppo dopo qualche minuto arriva la Someliere ( messicana) scusandosi che, purtroppo, hanno finito tutte le bottiglie, la cosa divertente è stata il suo consiglio, di bere un vino messicano (Cabernet souvignon, franc e Merlot) 2020 dicendo: tanto é lo stesso vino e costa meno ….. 😢
Io qualche tempo fa ho voluto provare ad assaggiarne uno. Totalmente imbevibile. Il peggiore dei cancaroni al confronto sembrava un Barolo divino (oltre che di vino 😉). Per la mia personale esperienza la differenza di gusto tra un vino vero e uno analcolico è ancora molto, ma molto più grande della stessa differenza nel campo della birra. P.S.: Vino analcolico provato in Germania, dove vivo, non in Italia.
Io sono meno integralista della maggior parte dei commentatori. Se qualche cantina mi proponesse un vino (o un antonio, visto che a 'sto punto pare che il nome dia fastidio) a bassa gradazione MA che mi restituisce in bocca le stesse sensazioni di un vino normale, il lo considererei tranquillamente tra le possibilità. Ma il problema sta proprio qui (e il suo assaggio lo dimostra). Io ho fatto lo stesso esperimento con la birra, e ne ho provate molte, di molti produttori differenti. Il risultato? non ci siamo. Per dire che il gusto si avvicina a una birra standard, bisogna avere le papille all'ammasso. E anzi, tendono tutte a un erbaceo abbastanza sgradevole. Ergo, per quanto mi riguarda l'alternativa resta una buona minerale gassata.
A me bere vino senza alcol mi sembra una grande stronzata, se non posso bere il vino per motivi di salute o altro bevo una coca cola è meglio. Grazie alla prossima.
Ma fare dei vini abbassando la gradazione , tipo una birra, 6/7 gradi massimo, sarebbe così assurdo? Cioè fare quel processo di dealcolazione, ma parziale, in modo tenere intatta la struttura? Sarebbe un buon compromesso. la birra analcolica invece devo dire che mi è piaciuta, bevuta recentemente.
Non ha senso chiamare vino il vino dealcolizzato , si tratta di altro quindi bisogna cambiare il nome, in qualsiasi modo ma no vino. Alla fine al mercato consumistico di come chiamarlo non interessa affatto, l'importante è fatturare qualcosa. Già il vino è sofisticato con additivi chimici, adesso gli tolgono l'alcool e continuano a chiamarlo vino. Io sono sempre stato del parere che il vino è uno show per fare soldi e pompare il prezzo, la dealcolizzazione del vino mi convince ancora di più. Se lo trovate bevete il vino artigianale di piccoli produttori senza sofisticazioni, quello lo potete tranquillamente ancora chiamare vino. Ma , ovviamente, è solo il mio pensiero. W il vino 🍷🍷😅😅😅
Stando ad un ragionamento di un certo Roberto Mercadini non potremmo chiamare caffè nemmeno il caffè d'orzo, perchè ci assomiglia moltissimo, ma non c'è caffè dentro. Aveva fatto diversi esempi che non ricordo ma era un ragionamento molto interessante. Solo per portare qualche spunto di riflessione😉
Una cosa oscena questa . Come quasi tutto quello che decide l'Europa infatti. Se una persona non può assumere alcool evita il vino. Punto. Fine. Per uno come me che lavora da molti anni nel settore, e che è appassionato di vini di qualità, è veramente una cosa impensabile.
L'importante è che sull'etichetta lo scrivano ben in grande che è senza alcool o parzialmente senza alcool.... Almeno non ci si confonde e io non lo comprerò mai!!!!
Non ho mai assaggiato vini dealcolati, e spero che Dio me ne scampi !!! Birre analcoliche sì, e devo ammettere che quando sono molto fresche ( a quasi 0 gradi, questa volta centigradi ) possono risultare abbastanza dissetanti e quasi simili a quelle normali, se non altro perché a quelle temperature la presenza alcolica ( o non ) è meno avvertibile. Certamente, se aumentano le temperature di degustazione, non c'è birra analcolica che regga. Quindi vi chiedo, poiché come detto finora non ho provato l'avventura del vino dealcolato, se in assoluto sia meglio una birra senz'alcol oppure un vino senz'alcol rispetto ai prodotti d'origine, ossia qual'è quello meno azzeccato ! Grazie !!!
@@SensiInMovimentocomunque pazienza per la birra e per il vino dealcolato, ma vorrei vedere chi avrà la testa, gambe e culo da inventarsi la grappa analcolica !!!!!
Vino senza alcol? Meglio poco ma buono. Provate quasi tutte le birre analcoliche in vendita in Italia (anche alcune acquistate export) e posso affermare con contezza che, con una semplicissima Lager a bassa gradazione alcolica, fanno schifo. Figuriamoci il confronto con un BUON vino. Ripeto IMHO meglio poco, poco spesso ma, con goduria.
un vino senza alcol è come un uomo senza anima! il vino è una sinfonia di sapori odori colori corroborati e sostenuti da quel senso di piacere ed euforia che l'alcol produce al nostro sistema nervoso. il vino senza alcol è come una piatto da gustare caldo e mangiato freddo: stessi ingredienti ma tutto un altro risultato!
penso che per un'appassionato e utile anche questo tipo di informazione, io per esempio sapevo poco in merito, va detto pero' che ci sono molte persone che vorrebbero bere del vino ma che non possono assumere alcol perche non tollerato dal loro organismo, quindi, perche non dare anche a loro la possibilta di bere un calice ogni tanto? per loro sara' comunque vino. personalmente penso che sia blasfemo per noi appassionati del buon vino ma la curiosita' mi portera almeno una volta a provare ad assaggiarlo.....grazie Maurizio....Prosit.
