Ultime letture estive 

"Sette piani" è un racconto stupendo

sta succedendo anche a me, ti capisco!! 😢

Aggiungo che in ogni suo libro pare inserisca la parola “pneumatico” ogni tanto l’ho trovata effettivamente, ma non sempre ci ho fatto caso, ma anche questa curiosità me l’ha fatta amare di più

Ho pensato la stessa cosa in merito alle aspettative di quando si legge un autore con un'altra realtà geografica ma non lo definirei "white gaze". Voglio dire, se una persona che viene dall'Asia si aspettasse determinati riferimenti che poi non ritrova in questa lettura, lo definiresti "asian gaze"?

@@ReK89 Penso che sia sempre importante fare attenzione ai rapporti di potere che ci sono tra le cose. Nel caso della letteratura nigeriana, si assolutamente lo definirei white gaze. Pensa solo al fatto che la maggior parte degli autori nigeriani scrivono e parlano in inglese, la lingua dei colonizzatori. Per molto tempo poi la letteratura nigeriana quasi non esisteva e quello che veniva scritto era scritto per un pubblico non nigeriano, ma prevalentemente bianco. L'altra questione da tenere presente è poi il fatto che la cultura occidentale è praticamente dominante nella maggior parte del mondo, e che quindi il resto del mondo conosce molto meglio un certo tipo di riferimenti occidentali (che sono un po' un calderone di Nord America e Europa) di quanto noi bianchi conosciamo storia/cultura del resto del mondo. Per esempio se prendiamo l'Asia, magari noi occidentali siamo molto più familiari con la cultura giapponese, e se ci pensi nel senso comune questa cultura/letteratura viene considerata superiore alla cultura/letteratura cinese o indonesiana o vietnamita o altro stato asiatico. In qualche modo il rapporto di potere tra Occidente e Giappone è alla pari, e quando approcciamo un libro giapponese non ci aspettiamo necessariamente che parli di geishe e templi... perché sappiamo che quelle sono realtà superate, e che la letteratura giapponese si approccia a una varietà di temi che è tanto vasta quanto la letteratura occidentale. Sul fatto che poi tutti noi tendiamo a guardare il mondo attraverso stereotipi, sono d'accordo, e ne ho esperienza personale da italiana che vive in Nord America, ma in quel caso, considerati i rapporti di potere "alla pari", rientra più come dici tu in una distanza geografica, chi vive in Nord America guarda all'Italia in maniera stereotipata tanto quanto chi vive in Italia fa col Nord America. Ma penso che a un certo punto, come lettori e tanto più come abitanti di un mondo fortemente interconnesso, sia giusto rendersene conto, magari domandarsi, perché leggendo questo libro di un'autrice nigeriana mi aspetto che risponda in qualche modo a certi stereotipi, e noto che "manca qualcosa" (sempre rispetto alla mia idea) e invece quando leggo questo libro francese non mi stupisco se non parla di croissant e baguette?

Grazie per lo spunto :) sicuramente abbiamo dei pregiudizi molto difficili da eliminare in quanto persone bianche e ci sto lavorando, anche questi confronti aiutano! Io nel video mi riferivo più nello specifico al fatto che la globalizzazione ha portato a un’uniformità culturale che porta poi a confondere tanti scenari anche molto diversi tra loro e ad annullare le specificità. La letteratura di solito si fa portavoce di questo nuovo scenario globale come per esempio exit west. Ma sempre la letteratura di solito è lo strumento con cui si recuperano quelle differenze di solito cancellate dal “mercato globale delle idee” in cui tutto è uguale e tutto è commercializzato nelle stesse piattaforme e luoghi di aggregazione (google, social ecc...). Quando leggo letteratura non occidentale sicuramente ho dei pregiudizi ma tendonad aspettarmi uno spaccato più connotativo dell’ambientazione

@@bdiamanti condivido il tuo ragionamento. Tuttavia la definizione white gaze mi fa sorridere perché potrei facilmente incappare nei pregiudizi di cui si parla, ma di fatto non sono bianca :) è comunque chiaro che con questo termine ti riferisci a una visione occidentale!

Farò prima o poi un video dei preferiti!

Ma no non volevo confonderle, solo che tutto quello che ho letto aveva queste caratteristiche quindi era solo una mia impressione! Chiedo venia ☀️

Igiene dell’assassino è bellissimo ♥️

Forse su ig!

Mamma mia, quanto brutto è Acido Solforico? Purtroppo è stato il mio primo incontro con l'autrice, ma è stato così svilente che non ho più ricercato altro di suo.

@@catacombeaperte Non demordere prova con Antichrista, Colpisci il tuo cuore , I nomi epiceni o con Stupori e tremori. A volte capita di iniziare con il piede sbagliato con un autore ma è meglio dare una seconda possibilità e se proprio non è nelle nostre corde pazienza.

ti consiglierei la Garzanti per la traduzione di P. Zveteremich ma sappi che ci sono diversi refusi e il corpo del testo è piccolo, quindi se questi due fattori ti disturbano scegli quella Einaudi (trad. T. Landolfi)

@@AndreaBaixinho grazie per avermi risposto, sì, penso che allora tra le due prenderò quella dell'Einaudi.

Davvero bellissimo Sostiene Pereira. Consiglio di ascoltarlo in audiolibro letto da Sergio Rubini, interprete perfetto.

@@deliamascellani7608 Grazie mille. Seguirò molto volentieri questo consiglio. :)

Ma non è tutto una gara, ragazzi :) si possono apprezzare tanti titoli e autori senza fare sempre le classifiche, almeno per me non è un gioco in cui bisogna per forza scegliere

@@IleniaZodiaco Io ho espresso solo la mia opinione dicendo che preferisco altri autori; non volevo essere scortese né fare classifiche.