Salve Dottor Castaldi, vista la stagione di quest'anno, quando si può procedere con la potatura di piante di 1 e 2 anni? (da potare prevalentemente con uno sperone di due gemme molto basso, data la scarsa vigoria). Zona: primi colli brisighellesi.
Anche video è da conservare,utile,prezioso come tutti gli altri.volevo chiederle ho un piccolo vigneto di cabarnet souvignon, vicino roma in collina,terreno è sciolto,tufo, barbatelle impiantate a febbraio 2023, come potarle nel prossimo fine inverno?quante gemme lasciare?una, due o tre?graxie sig castaldi.
Buonasera di nuovo Alberto! Grazie per i complimenti! Quando si sperona si torna solitamente su 2 gemme. Senza vedere le piante non posso dire di più. Buona serata! Riccardo
Riccardo mi permetto di osservare una cosa che io non condivido:il taglio delle femminelle che hai fatto sono sono troppo vicini alla corona e li si forma il cono di dissecamento che poi retrocedendo verso l'interno dell'astone verticale per almeno 1,5 volte il diametro della femminella andando a chiudere dei vasi linfatici,quindi io suggerisco che il taglio delle femminelle va fatto lungo lasciando un moncone lungo e l'anno successivo poi si rasa tagliando il legno secco in eccesso,per il resto ti sai spiegare molto bene in modo comprensibile!!
Ciao Pietro! Ogni osservazione è ben accetta, figurati. É dal confronto che nasce il miglioramento. In effetti si può stare più lontani. Dalla mia esperienza però non ho mai riscontrato problematiche particolari, soprattutto quando si recidono femminelle e tralci di un anno. Se così non fosse quando si imposta il cordone speronato (prima potatura sul giovane cordone) accecando la metà dei centri vegetativi in maniera definitiva (in modo da averne 4-5/m) provocheremmo una strage… ma sai bene che non é così. Quando degemmiamo la curva dovremmo provocare un’altra strage. Ma anche in questo caso, per fortuna, non è così. Ribadisco comunque che quando si taglia la femminella possiamo stare lontani, sotto alla prima gemma. Grazie per l’intervento! Buonanotte e buona potatura e complimenti per l’attenzione con cui segui i video! 🔝🔝🔝 Riccardo
Salve Riccardo grazie mille per il video! Dovendo scegliere per il trebbiano Romagnolo come forma d'allevamento meccanizzabili sceglieresti il guyot o il sylvoz?pianura forlivese irrigazione sesto 3*1.20
Caro Matteo Ci tengo a precisare che ogni sistema ha pregi e limiti. Il peso che attribuiamo a ciascuno di questi determina la nostra scelta. In ogni caso si deve scegliere un sistema in cui si crede, non perché si viene convinti. Detto questo... il Sylvoz è molto dispendioso in termini di potatura invernale. Eviterei. Punterei piuttosto sul Casarsa, che deve essere gestito come ho indicato nel video e adeguatamente nutrito sotto il profilo idrico e minerale. Il Guyot é valido ma non si meccanizza per quanto concerne la potatura e spesso ha un germogliamento disforme. Gli ettari di vigneto che hai, o che avrai, sono un elemento importante per valutare. Spero di esserti stato utile. Ma a tavolino non voglio spingermi oltre. Se vedessi il contesto e ti conoscessi potrei dirti di più. Saluti Riccardo
Ciao Andrea! Ci sono diverse soluzioni. Si possono lasciare sviluppare tutti i germogli oppure selezionarne 1 e cimare gli altri. Farò un video! Grazie per l’idea! Buona serata Riccardo
Lo sa qual è il problema principale per noi agricoltori? La mancanza di una manodopera specializzata che riesca a capire le tecniche di potatura di cui la vite avrebbe bisogno,forse più di altre piante........passando in campagna si vedono delle potature che mi fanno rabbrividire ........
Caro Loris Hai ragione. Ma non dobbiamo smettere di lottare. Il mio canale, tramite il confronto, vuole essere uno stimolo per migliorare la viticoltura in tutti i suoi aspetti. Teniamo botta!!! Riccardo
Il problema è relativo a tutte le piante da frutto, perché di gente che pota il vigneto se ne trova ancora(brava è un altro discorso) ma per i frutteti non si trova più nessuno, specie italiani!
Buongiorno Riccardo. Il video è molto utile e ben spiegato. Da dilettante della vite mi sorge un dubbio però. Nel mio vigneto di un' anno ho molta disomogeneità di crescita delle piante (dalla quella meno vigorosa a quella più vigorosa come il diametro della matita) Adottando in base alla sviluppo della pianta diversi metodi di potatura non rischiamo poi di avere piante più alte e piante più basse? Che sia un problema la disomogeneità di potatura durante il secondo anno di vita? Grazie in anticipo
Caro Luca Adottando una potatura differente caso per caso assecondiamo lo sviluppo della pianta. Se mi ha già prodotto il tronco é un peccato reciderlo. Tuttavia per semplificare, spesso si tende a standardizzare l’intervento. Dipende anche dall’abilità dei potatori che entrano in campo. La disformità può essere imputabile a un differente posizionamento dell’apparato radicale, a differenze nel terreno e materiale vivaistico non omogeneo. Buona serata! Saluti Riccardo Ps se avessi una vigna gestita in prima persona procederei comportandomi diversamente pianta per pianta.
Salve Luca, io sono Adriano dalla provincia di Campobasso...spero le faccia piacere un'altra conferma su ciò che afferma Riccardo... Anch'io che mastico un pochino di agricoltura, mi adopererei caso per caso, cioè vite per vite, a seconda del suo vigore. ...soprattutto parlando della potatura di frutti, ma ancor più, dell'Ulivo ( e scusatemi se sembro uscire fuori argomento, ma vedrete che infondo non è cosi),c' è una regola che dice: PIANTA DEBOLE, POTATURA FORTE E PIANTA FORTE, POTATURA DEBOLE. Questo parla da solo e cioè si può applicare anche sulla vite questa regola...se noi andassimo a tagliare un bel tralcio lungo e vigoroso a due o tre gemme , soltanto per metterlo in pari con le altre piante, che risultano AD ORA,meno vigorose, non faremo altro che stimolare la pianta (che indubbiamente ha un apparato radicale già ben sviluppato),a riformare una vegetazione ,per riportare un equilibrio tra radici e chioma, che però, in questo caso ,non avendo tronco, ma solo qualche gemma, risponderà con una emissione di succhioni, che sicuramente poi il loro taglio, non farà bene alla pianta, per una serie di fattori. Permettetemi un altro paragone...a volte un bimbo di due anni , può risultare più piccolino in confronto ad un suo coetaneo, ma magari a quattro anni, le cose potrebbero pareggiarsi, se non addirittura ribaldarsi....ed è ciò che potrebbe succedere anche alle sue viti Luca. Mi scuso x il lungo commento, che mi auguro sia stato almeno chiaro e saluto entrambi. Adriano Ciarlitto RU-vid, qualora voglia seguirmi anche Luca, ma senza abbandonare: VITICOLTURA RICCARDO CASTALDI. Buone cose a tutti❤
