Beh innanzitutto complimenti per la qualità del video e dei precedenti realizzati con grande impegno. Un paio di considerazioni, la batteria italiana da quattro pezzi da 90/53 all'8 settembre 43 se non fu sabotata o trasferita a valle, lo ritengo molto improbabile, sarà sicuramente caduta in mano tedesca e, quindi avrebbe potuto fare il paio con l' altra da 88/56 armata dalla Flak. Non conoscendo la zona, suppongo che all'epoca ci fosse un bella strada carrozzabile larga in buono stato e con curve ampie per permettere il passaggio dei quattro 88 trainati dai rispettivi trattori semicingolati, circa 11 tonnellate più 6 del cannone con affusto ruotato . Saluti Grazie
La prima cosa che mi viene in mente, da buon Genovese, è quanto poteva essere costato tutto ciò. Con quanti uomini andava guarnito e quale doveva essere il loro livello di addestramento. La seconda cosa è quanto è importante andare a visitare i luoghi storici con i piedi sul terreno, come mi pare dica Giovanni Cerino Badone. Il vostro lavoro e le vostre riprese permettono, tuttavia, di farsi una bella idea anche a chi è lontano. Complimenti e grazie.
complimenti e grazie per il bellissimo video con riferimenti storici e fotografie d'epoca ... averlo visitato in gioventu mi aveva lasciato stupito della struttura ma mai avevo avuto informazioni cosi dettagliate .. vi ringrazio molto aggiugendo una piccola informazione che mio padre mi faceva notare da bambino ... nell'ultimo pezzo di strada che porta al forte si trovano ancora tre anelli in ferro battuto che servivano per trainare carri e cannoni su per la ripida stradina
Non atto vandalico ma criminale! Andrebbero perseguitati questi delinquenti in quanto sono sempre i soliti che per un po' di tempo girano nei dintorni. Un minimo di sorveglianza in più invece che scortare i magnacci in auto blu.
Vabbè l' Alto Adige è un pezzo di Austria in Italia, non fa testo. L' amore che la popolazione ha per il suo territorio non esiste nel resto d' Italia. A quando paragonare gli atti vandalici ad atti criminali e punirli severamente? Già ma in un paese dove per omicidio in fondo finisci per fare 13 anni e poi lo stato ti trova in lavoro! Ma bada che sia un omicidio efferato e crudele, che faccia notizia insomma.
Recupero dell'esterno e del tetto ottimi. Recupero dell'interno quanto meno discutibile, specie poi per lasciarlo abbandonato ai vandali. Ma tanto sono soldi nostri...
Per gli interni, credo abbiano lasciato com'era dopo il restauro di una ventina di anni fa. Stanno solo ripristinando quello che è andato distrutto dai vandali
Interessantissimo video. Minuto 10:37: le cancellature e correzioni riguardanti l'armamento in che anno sono state fatte? Minuto 10:55: il progetto di trasformazione del 1986 prevedeva quindi un aumento dei pezzi? Se si, di che tipo? La batteria sarebbe rimasta a "barbetta" in pietra, terra e mattoni o ci si sarebbe indirizzati alle nuovissime batterie corazzate tipo "Grillo" o "Amstrong? Complimenti anche per il canale. Impossibile non iscriversi.
@CasaVittoria Grazie! Le correzioni riguardo l'armamento dovrebbero essere dei primissimi anni del '900. Per la Batteria al Diamante, purtroppo sono arrivati a noi pochissimi disegni riguardanti due distinti progetti. Questi risultano incompleti, non sufficenti per una lettura generale dell'opera, visto che la maggior parte dei disegni è andata dispersa. In entrambi i casi, l'armamento è in barbetta e dovrebbe riguardare obici, probabilmente da 28 GRC (Ret).
Suppongo (temo) che i dinae vadano tutti al forte di Begato ed alla "costruenda" cabinovia in risalita dal porto turistico. Pur comprendendone le ragioni (raggiungibilità, estensione, sfruttamento turistico/economico) mi duole constatare l'abbandono del resto: mura seicentesche (Spinola), Sperone, Diamante, Richelieu, Monteratti e tutti gli altri minori e le torri. Forse si potrebbe ripetere, in meglio, quanto già fatto con il Tenaglie.
@augustopesce3428 I Fondi del PNRR sono stati destinati, oltre che alla cabinovia ed al Forte begato, anche per Forte Crocetta, Forte Belvedere, Forte Tenaglia, pare anche Torre Granara, Forte Santa Tecla, la strada militare dallo Sperone al Diamante/Due Fratelli, percorso esterno ed interno delle Mura.
Assicuro essere il piano crollato almeno da 55 anni. Dato che già allora non erano presenti tracce di detriti e crollo, è da ipotizzare sia crollato ben prima, forse da primi 900 se non fine 800.
Il Forte è stato disarmato nel 1914. Durante la prima guerra mondiale ha ospitato alcuni prigionieri austriaci, sicuramente era integro ed abitabile. Quindi abbandonato intorno al 1920. Nella prima metà degli anni '30 il primo piano non esisteva già più.
È possibile sapere se e come saranno investiti soldi per fermare (almeno) il degrado di Sperone e DIAMANTE (pur essendo questo in comune di S. Olcese)???? Grazie
Al momento, lo Sperone ed il Diamante sono esclusi dal recupero delle fortificazioni. E' probabile che siano ripresi in un secondo momento, insieme al Fratello Minore
Che peccato, e che disastro. Abito in Piemonte subito al di là del confine,ho frequentato le superiori a Genova ed il lavoro mi ha spesso portato in questa bellissima città. Ho Genova nel cuore. Cercherò di documentarmi bene otre che per cultura personale anche perché vorrei, spero organizzare una gita alla visita dei forti con gli amici del Vespa Club . Grazie per questo video molto ben fatto !
Ci si scorda sempre, in questi video, di ricordare come fu decisiva, x molte di queste costruzioni, l'esperienza fatta durante l'assedio e le battaglie feroci vissute su questi siti durante l'assedio del 1800 di Genova difesa dai napoleonici di Massena contro gli imperiali. Approntate poi queste edificazioni, ...non accadde piu nulla 😊 nel corso del secolo successivo
Circa batterie seconda guerra direi che l'interesse travalica un pò l'apparente "missione" del canale. Meglio trattare fortificazioni 1700-1800. Dico io...
"L' Accesso alla copertura oggi non è più possibile"... vero, ma noi avevamo "Vigna" l' uomo geco" che sfruttando i piccoli buchi dove mancava un mattone si inerpicò sull' ultimo terrazzino, dopodichè legò una corda ad un ferro e permise anche a noi " diversamente abili" di accedere al terrazzo... l' unica volta che vi salii... non ripetemmo l'impresa, avevamo comunque rischiato l'osso del collo