0602: Riparazione col botto ! Caricabatterie CTEK MXS25 - 12V 25A 

Grazie molto, per il tuo commento, che mi fa molto piacere e mi conferma ancora una volta che è importante portare esperienze di vita reali dove ci sono errori sbagli e si commette a volte qualche ingenuità. Sono proprio questi errori, che servono a crescere secondo me. Quando una riparazione non riesce c'è un senso di delusione, ma nello stesso tempo bisogna cogliere l'aspetto positivo di avere imparato qualcosa e di averci provato. Inoltre grazie a RU-vid si può condividere questa esperienza e magari ricevere anche consigli che aiutino a risolvere da addetti ai lavori e da persone più esperte.

@@PierAisa concordo purtroppo o per fortuna l'esperienza la si deve creare riparazione su riparazione. Certe volte si riesce a recuperare il malato certe volte no. Per esperienza questi caricabatterie sono spesso degli ossi duri perché hanno strati di vernice e collanti ma soprattutto progetti complessi e componenti con serigrafie occultate per ovvi motivi. Vai avanti sempre così!

@@PierAisa è un dettaglio che ho notato anche io ed apprezzato anche io. Grande Pier.

Vedere che queste cose capitano anche al migliore, aiuterà i ragazzi a non abbattersi per un fallimento. Spero solo che tu non ti convinca che tutto quello che viene da Varese brucia...

In effetti siamo a 2 su 2.:-).... La cosa fondamentale di questo video secondo me è una grande riflessione su come si opera.... la sicurezza prima di tutto! Grazie, ora torno a saldare Z58C30 il Serial Communication Controller della Zilog... 1981

Grazie Antonio, certo che mi ricordo e ti ringrazio per il commento che mi lusinga. Non essendo un riparatore di professione, a me piace utilizzare un approccio più da progettista e posso permettermelo, perché non ci devo campare... In un mondo reale della riparazione non sarebbe possibile visto il bilancio sfavorevole tempo guadagno e relativo insuccesso, ma in un mondo di divulgazione e curiosità elettronica per appassionati, la cosa ce la possiamo permettere ed è anche il motivo per cui non mi vergogno a pubblicare anche riparazioni, che non vanno a buon fine come questa. Mi sembra più importante condividere un'esperienza con difficoltà ed eventuali errori, piuttosto che tenerla per me, chiusa nel cassetto. Inoltre in questa maniera credo che si possa stimolare una discussione interessante, aperta e magari contributi tecnici da chi ha già vissuto il problema oppure ha un occhio più attento del mio.

Ciao Mauro, grazie per il commento. Quando faccio queste cose e giro la manopolona del variac sto sempre dietro una lente molto spessa che mi fa da scudo.... Hai ragione molta nostalgia, ma se non lo hai già visto ecco proprio il video su uno dei tanti caricabatterie di Nuova elettronica ... altro tipo di riparazione ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-GEaN6leM6Bs.html

Ciao Antonio non tutte le ciambelle riescono con il buco è proprio quelle che non riescono sono la maggior risorsa per imparare e migliorarsi perché si può capire dove si è sbagliato inoltre come hai detto in elettronica si sbaglia e questa è una grande verità.

grazie a te Angelo! a nome di tutti!

grazie, anche se purtroppo non siamo riusciti

non dobbiamo mai perdere il senso della realtà 😜

grazie, lo ho fatto principalmente per due motivi : 1) Ricordare sempre che con la tensione di rete non si scherza possono accadere eventi molto pericolosi per l'operatore e chi sta accanto. 2) Non sempre le riparazioni riescono, o almeno per me... si commettono errori, ma questo deve essere considerato come un apprendimento e non solo una delusione... anche la vita quella reale é fatta così...

grazie, ci tenevo a sottolineare la pericolosità, insita in questo tipi di attività. Come dici le riparazioni à volte non riescono, ma comunque sono utili perché il tempo speso é ricambiato da nuova conoscenza

Grazie Pasquale, ciao e alla prossima !

Grazie ! Se non la conosci già ecco la mia videolist completa www.pieraisa.it/videolist

@@PierAisa La conosco eccome, i tuoi video sono al momento il mio passatempo più coinvolgente e istruttivo. Grazie.

Nickname molto appropriato al video....

Futura collaborazione con Electroboom? 😂

Diciamo che la mia fiammata era un po' involontaria....

Ci vediamo giovedì sera per la live 20k se ci sarai

Io ho sempre con me due estintori e consiglio a tutti di pensarci e poi di dotarsi di dispositivi di protezione Perché quando si lavora con queste potenze correnti tensioni non è così improbabile

Ahhhh !!!!! Ti vogliamo su SKY al più presto 😁

grazie gentilissimo! Ciao e alla prossima

Esattamente infatti come si vede dal video gli effetti possono essere anche molto pericolosi per l'operatore per cui la sicurezza prima di tutto precauzioni è sempre pensarci bene prima di fare le cose. Mi fa piacere che questo video venga guardato anche da i neofiti perché si rendono conto a che pericoli si può andare incontro ed in particolare a loro consiglio caldamente di andarci con calma

grazie gentilissimo... è proprio nel male, che si cresce, chiedendosi cosa è andato storto... questo passaggio è fondamentale ... imparare dagli errori.... ciao e alla prossima.... domenica avremo una anziana signora a valvole sul banco..

@@PierAisa 👌

si esatto

grazie, in questo video ci ho tenuto a lasciare le immagini dell'esplosione per ricordare a tutti la pericolosità di queste attività, che devono essere effettuate solo con cognizione di causa e da persone esperte nel maneggiare tensioni e correnti.

@@PierAisa Per chi conosce il mondo dell'elettronica ,non ha bisogno di spiegazioni... La bravura d'eccellenza premia sempre . Complimenti....

Ho pubblicato questo video anche per mettere in guardia su i pericoli che si corrono e ricordare l'importanza delle misure di sicurezza sempre con la tensione di rete non si scherza

Pier aspetto la seconda parte

quella sempre al primo posto insieme alla sicurezza!

Grazie In questo caso la riparazione era abbastanza complessa e ci ho tenuto a lasciare gli effetti dell'esplosione per ricordarsi sempre di operare in sicurezza. Questa è la nostra prima priorità. Dopodiché a forza di vedere schemi e commettere errori si riesce anche a riparare, vai tranquillo

Concordo con te. La cosa migliore rimane il reostato di potenza che conserva le sue caratteristiche di resistenza anche al variare della temperatura e del regime eventualmente impulsivo o distorto, cosa che invece le lampade non possono fare, avendo una dipendenza troppo forte con la temperatura. Mi sto dotando di un bell'oggetto in potenza a cursore a filo avvolto. Presenta anche un po' di induttanza, ma la cosa bella è che lo imposti e puoi fare test ripetitivi. Potremmo parlarne in LIVE questo giovedì se ce ne sarà l'occasione

@@PierAisa Ma non è solo una questione lineare, interponendo un dispositivo di bassa potenza come una lampada da 5W (rispetto a una resistiva per es. da 200W) non ti assicuri un test funzionale serio se la richiesta di energia del dispositivo sotto prova è molto più potente, avrai sempre che la lampada si accende e magari il dispositivo non è necessariamente in corto. In pratica una lampada di media potenza ti preserva da fuochi, fusibili che si bruciano e corto circuiti alla spina lasciandoti il tempo di fare ulteriori test sull'apparecchio.

@@goldenbluen certamente concordo con te. La mia soluzione preferita rimane quella del reostato, se possibile. Le lampade vanno bene perchè sono una soluzione più facile da reperire, anche se dipendono troppo dalla temperatura e non permettono un valore ben preciso e selezionabile di volta in volta

Cogliamo l'occasione per ricordare l'importanza. del lavoro in sicurezza e dei rischi che si corrono

@@PierAisa concordo con la tua tesi

Grazie Nicola. Apprezzo particolarmente il tuo messaggio, perchè la penso proprio come te e perchè mette il giusto fuoco nelle cose. Gl insuccessi, o supposti tali, in realtà sono le uniche nostre opportunità per metterci seriamente in discussione e cercare di capire cosa non sappiamo, dove sbagliamo e allora si migliora.... sapere tutto o pensare di sapere tutto non è un cosa "divertente" e soprattutto è anche pericolosa.

Esattamente almeno possiamo avere dei componenti In sostituzione per altre riparazioni Bisogna sempre guardare il lato positivo della cosa

@@PierAisa Buona domenica Pier.

la lampadina avrebbe limitato ma credo che non avrebbe comunque permesso l'innesco del ponte

Ok grazie👍🏻

Dubbio lecito come dici con i colori scoloriti è difficile da stabilire Anche se mi sembra un valore Molto elevato considerato il punto in cui si trova

Stesso dubbio, anche perchè quale serie di resistenze ha l'11 come valore ?

la penso proprio così come hai detto. Siano umani e come tali sbagliamo, perché nasconderlo? Anzi ti dirò che proprio dagli errori si impara maggiormente, grazie.

La cosa migliore sarebbe utilizzare un reostato con resistenza nota così si può anche misurare la corrente Io purtroppo ho finito le lampadine ad incandescenza e quindi ne ho usato una led che non è il massimo perché l'assorbimento è variabile e non è come un carico da lampadina tradizionale

@@PierAisa ah ok capito ottimo grazie mille

si al momento si parla di versione on line e si sta cercando di abilitare anche la presenza, ma comunque sarà Dicembre

@@PierAisa bene! Non vedo l'ora che ci sia 😃😃

ci rende maggiormente consapevoli dell'aspetto sicurezza

Ciao l'interpretazione degli schemi la faccio normalmente nei video di riparazione quando gli schemi sono a disposizione di solito negli ampli audio. Questo tipo di video li trovi nella. mia videolist www.pieraisa.it/videolist mettendo nella casella di ricerca la parola ampli. Ecco un esempio ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-hRcDO41POY4.html. La lettura degli schemi è molto importante e le scelte di progetto dipendono sempre molto dalla applicazione. Per quanto riguarda questo video una volta valutata l'entità del corto ho deciso di gestirla diversamente. In quel caso il problema secondo me è il magnetico con qualche spira in corto. Peccato che all'epoca non avessi il Blue ring tester ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-OlxvCgdc06M.html. In questa topologia di convertitori risonante il magnetico è molto stressato e spesso vanno in corto le spire. A breve esce un video sempre su un caricabatteria con la stessa topologia risonante LCC.

Ottimo ! Grazie per la giusta osservazione. Questo aspetto nel video non lo abbiamo trattato. Buon Anno !

@@PierAisa ciao Pier buon anno anche a te

Avrei dovuto verificare bene le protezioni a monte, che fossero adeguate e avrei dovuto procedere con più cautela analizzando i segnali di controllo, che evidentemente non andavano bene. Quella Resistenza sospetta aveva altro intorno da dover controllare.. La cosa complicata in questi casi è che siamo senza schema e quindi non è banale cercare di capire se i segnali sono corretti oppure no. La sicurezza ad ogni modo deve essere messa sempre al primo posto.

Come dici te da tanti anni che volevo realizzare un variac intelligente con protezione di corrente attiva in commercio Esistono delle Sorgenti di energia alternata che lo fanno Ma hanno costi proibitivi Sarebbe bello realizzarne una per gli hobbisti a basso costo

@@PierAisa Se è come penso allora non c'è una soluzione economica, al massimo ci si potrebbe inventare quancosa che simuli il fusibile ma potremmo non avere una rapidità di intervento adeguata.

Ma in realtà si potrebbe utilizzare un amplificatore in Classe D pilotato a 50hertz come visto in alcuni dei miei video con rilettura in corrente e nel caso che la corrente superi una certa soglia di disabilità il ponte. Fra componenti e circuito stampato però se arriva Secondo me all'incirca sui 60 euro

@@PierAisa Se volessimo limitare un massimo di, diciamo, 5 A da quanto ci vorrebbe l'amplificatore, 1000W?

@@girolamoseghetti5230 bisognerebbe tenere un po' di margine. Se parliamo di 5A allora il costo mi sa che si sposterebbe più verso il 150 - 200 euro

In questo post ho messo il circuito elettrico www.pieraisa.it/blog/circuito-di-protezione-da-corto-circuito-da-utilizzare-durante-le-riparazioni/ ed in questo video ad esempio lo utilizzo ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-wt_SZ9Svg9A.html

@@PierAisa Grazie mille, gentilissimo Complimenti per i suoi video. Li seguo sempre con molto interesse. Buona Giornata

grazie esattamente gli errori sono da considerarsi preziosa opportunità di apprendimento, ciao e alla prossima

tiri fuori aria calda

Da cambiare il più presto possibile, potrebbe esplodere se non riesce a espellere la pressione dal taglio sulla parte superiore. Verifica il valore di capacità e tensione e sostituiscilo

Grazie della risposta ! Premetto che ne ho trovato uno nuovo e lo comprato ma mi stupiva che anche il centro assistenza mi dicesse che con di possono riparare poi vedo lei che ripara le schede 🤣 allora mi sono incuriosito forse si può riparare e a vista ho notato solo sto condensatore gonfio prima di smontare e andare alla GBC volevo solo sapere se può essere una causa del guasto a me non si accende e io non sono un tecnico su sto settore 🤣

@@IdraulicofabbroBrescia Attenzione. Se il condensatore si è gonfiato non è detto che sia l'unico guasto. Potrebbe essere "non riparabile" , nel senso che non vale la pena farlo, per il tempo necessario a capire il guasto. Questa decisione la prende il centro autorizzato

@@PierAisa grazie !!

credo che la cosa migliore sia l'utilizzo di un reostato di potenza, così garantiamo un valore di resistenza stabile ed indipendente dalla temperatura. Per il valore bisogna calcolare la resistenza, in base alla massima corrente che si vuole ammettere i mc caso di corto circuito della apparecchiatura.

@@PierAisa quindi in teoria se sul primario c'era un fusibile da 3amp bisogna usare una lampadina da 600w ?

grazie per il commento. Concordo con le tue considerazioni... se si vuole aumentare la densità di potenza bisogna farlo in maniera razionale con i giusti margini di progetto.

A multimetro puoi provare a vedere se ti misura la giunzione del fotodiodo tra i piedini 1 e 2. Poi a scheda spenta puoi provare esternamente ad eccitare il foto diodo e tenere sotto controllo il triac alimentandolo sempre esternamente a bassa tensione, sempre che la scheda te lo permetta, altrimenti lo dovrai dissaldare

Concordo, ma dopo diverse ore di indagine ho ceduto .... anche se credo ancora che fosse il controllo digitale ad essere andato ko

ti capisco ma questo rimarra' il dubbio che ci tormentera' :(

nel mio caso sono sempre dietro la lente molto grande che mi copre completamente il viso

Non va a finire sempre così però ho voluto pubblicare il video per mettere in guardia sui rischi che si corrono quando le protezioni non sono adeguate nel mio caso avevo un fusibile con portata troppo elevata. Se non la conosci già ecco la lista completa dei miei video dove puoi fare ricerca testuale www.pieraisa.it/opensource/Channelvideolist.php

credo che quel mosfet avesse già delle condizioni di carico anomale

@@PierAisa però forse dovuto al carico se c'era il fusibile saltava il fusibile?

@@salvovillari non mi ricordo la portata del fusibile a Monte, forse era eccessivo

@@PierAisa ma un microcontroller programmato? Sicuramente saranno saltati i layer

@@salvovillari con le botte che ha preso (anche prima delle mie) è probabile che il controllo digitale sia andato a pallino

buon suggerimento, come dici spesso su queste realizzazioni low cost... casca l'asino. Specialmente se pensiamo che sono tirati per il collo, scaldano e magari dopo un po' l'isolamento cede... grazie !

@@PierAisa a me da un po di tempo capita spesso sul trasformatore....oltre che sugli elettrolitici.....il problema Pier e ' trovarne uno compatibile.....solitamente in questo caso butto via.....

@@aky5222 purtroppo è capitato anche a me. se l'oggetto avesse un valore particolare o magari affettivo con molta molta pazienza si potrebbe svolgere il trasformatore e clonarlo, magari grazie ad un amico avvolgitore...

da verificare.

scrivimi a pieraisaforum@gmail.com

@@PierAisa grazie caro. Dopo ti scrivo

È un santino, che uso come protettore, veglia su di me durante gli interventi... tipo questo

già proprio così.... e quando non sono grattato gli integrati scopri che sono design custom introvabili o addirittura c'è chi mette in circolazione integrati copiati, ma con caratteristiche peggiori.... Che brutto mondo

La vera domanda è come mai scalda così tanto... Condivido queste attività proprio per creare sinergie. Io seguo un mio pensiero, ma mi piacerebbe coinvolgere altri appassionati alla ricerca dei problemi quando non riesco. In generale cerco di non fare accadere eventi distruttivi come questo, ma a volte purtroppo accade. Lo scopo dei miei video è in primo luogo divulgativo, di condivisone di esperienza, visto che sono attività che richiedono molto tempo e impegno e poi se possibile anche di intrattenimento, ma non nel senso che pensi tu di video virale... francamente non mi interessa

Ma li hai guardati gli altri video di Pier? Ma ti pare uno che fa cazzate per prendersi i like?

Non lo scrivo certamente per Pier (che ovviamente l'ha studiato) ma esiste il calcolo della temperatura di giunzione per poi dimensionare il dissipatore. Basta leggere il datasheet e fare il calcolo termico. Quando per le dimensioni del contenitore sei costretto a ridurre le dimensioni utiluzzi la ventilazione forzata. Tuttavia non esiste un calcolo che ti dica quanto duri un semiconduttore se lo fai lavorare fuori dai suoi limiti operativi. La temperatura influisce sulle distanze delle diffusioni (drogaggio) spostandole e quindi generando derive delle sue carattsristiche. Cio' comporta difetti inizialmente saltuari poi via via crescenti fino alla sua distruzione. Il problema peggiore, da analizzare, è il difetto saltuario che fa perdere tempo=denaro (nell'ottica del riparatore ciò impone l'irreparabilita' del prodotto e quindi la sostituzione della scheda completa o del prodotto intero).

@@vittoriobacchiega9118 esattamente come dici quando si esce dalla zona SOA Safe operating area non è garantito nessun tipo di affidabilità. Per stare tranquilli col progetto bisogna prendersi degli ampi margini rispetto a quanto dichiarato a datasheet perché spesso per motivi di marketing specialmente i parametri sono un po' esasperati. All'interno del semiconduttore esistono moltissime giunzioni dormienti che si possono polarizzare indebitamente in maniera debole portando poi al famelico latch up

Se non fa nulla e scalda molto .andando per esclusione potrebbe essere semplicemente in corto il componente stesso.per capire se si è guastato il componente di suo o per un problema secondario .vale la pena cambiarlo e verificare il comportamento del nuovo..se il problema si risolveva subito avresti commentato diversamente ?