1K 3K 6K 12 K - IL CARBONIO | Ecco cosa conta per davvero nella costruzione del carbonio (Vol. 1) 

Si, con Fabrizi siano di fronte al top della produzione di carbonio in Italia e non solo. È una produzione di altissima qualità che rifornisce i migliori marchi automotive, con esclusiva produzione Made in Italy. Tutte le parti in carbonio sono realizzate a Sambuca, nello stabilimento unico dell’azienda. Ovviamente anche tutto il know how è lì.

Ciao Mauro, i costruttori utilizzano i K come distinzione di rigidità per le loro racchette, ma va considerato che, in base alla grammatura e ad altri fattori, ogni azienda ha la sua scala di rigidità, più o meno marcata tra i diversi K e molte, come Siux e Royal, utilizzano un carbonio più sottile con i K più alti, quindi funziona al contrario. Mettere un carbonio più rigido, significa rendere la pala più adatta alle forti sollecitazioni, ovvero diminuire la deformazione del piatto e ridurre il tempo di risposta. Non è una questione di controllo in assoluto, perché il controllo è un concetto relativo: a bassa velocità, una pala blanda avrà più controllo, mentre ad alta velocità la sua deformazione sarà più ampia e risponderà meno repentinamente agli stimoli. In sostanza, spesso si divide in pala da controllo e pala da potenza, ma più nel modo in cui vanno utilizzate che non nella capacità di controllo dell'attrezzo, perché una pala rigida avrà sicuramente più capacità di controllo (risposta quanto più fedele possibile al movimento) a ritmi più alti, solitamente sulla rete, perché sai che dal fondo non si tira fortissimo.

E manca ancora molto. La parte del video conclusiva e poi realizzerò un video esclusivamente sulla questione racchette da padel. Perché alcuni chiarimenti vanno fatti, insieme ad un approfondimento sul tema specifico delle pale.

E non è ancora finita, anzi, ho solo iniziato!

Una pagaia?? 😅

@@FabioFerro82 si manico in carbon kevlar tessuto twill 200 gr e pale in diolene e carbonio

Molto bene direi, oggi potrai vedere la seconda parte, nella quale abbiamo dato risposta ad un po' di domande frequenti.

Devo rimandare a domani mattina, pubblicherò però tutto il resto del video.

Ciao e grazie per la fiducia, innanzitutto. Per quanto riguarda la racchetta, sicuramente è un telaio che va bene per un tennista con un po' di tecnica consolidata, ma abbastanza adattabile anche per chi inizia, a patto che almeno abbia un po' di allenamento, anche se non specifico. Al momento, ti consiglio solo di incordare co un buon multifilo e di macinare ore in campo, per lavorare su tecnica e forza specifica sui colpi. Per il resto c'è tempo e ci sarà modo più avanti, quando si sarà formata la tua personalità tennistica ;)

Ciao, purtroppo non ho mai provato la Siux, per questo non posso fare il paragone tra le due. Mi spiace.

Ciao, su due piedi, con la sola scheda tecnica, non è possibile dirlo perché bisogna capire quanto 1k c'è e quanta fibra di vetro, o altra grafite, c'è al di sotto dello strato di 1k. Non ci ho mai giocato, ma, tendenzialmente, dovrebbe essere una pala con faccia flessibile.

Molto spesso, troppo spesso, si pensa che la fibra di vetro sia un qualcosa che porta minore qualità al prodotto. Ma non è così, anzi serve proprio per stemperare la rigidità del carbonio, senza andare ad indebolirlo nella sua struttura. La funzione della fibra di vetro, poi, è anche quella di rendere le facce più elastiche, con maggiore potenza gratuita e un impatto meno rigido. Ora, è meglio o peggio di una full-carbon? Dipende da quello che cerchi. Io, personalmente, preferisco telai rigidi, sia di struttura che di nucleo, ma una faccia mista, carbonio/fibra di vetro, non mi dispiace e ci ho giocato per un po', con la Cross Super Pro. La faccia più elastica non mi dispiaceva, ma il nucleo soft la rendeva troppo lenta in risposta rispetto al mio livello di forza media. Ecco, tutto ciò per dire che la fibra di vetro può essere utile. Tuttavia, c'è un po' di fibra di vetro in molti telai con struttura full-carbon, basta osservare nei fori e, se vedi uno strato che va sul bianco, allora c'è il vetro sotto al carbonio. In ogni caso, farò un contenuto esclusivo in cui proverò a fare un po' di chiarezza sulla questione padel, andando nello specifico della fibra di vetro, dei k, delle grammature e del modulo, in funzione del comportamento.

@@FabioFerro82 quindi perdonami paradossalmente si ha più potenza con il mix anziché full carbon? e quindi anche maggior sensibilità al tocco di palla che poi può piacere o meno

@@mattiagallo2889 No, piano. Hai maggiore elasticità e quindi una risposta più lenta, ma con maggiore affondo, ciò sigifica potenza più facile, potenza gratuita, mentre la potenza massima che può generare un full-carbon è sempre superiore, in virtù della maggiore velocità di risposte. In pratica, con la fibra di vetro hai potenza a basso regime ed intermedio, mentre con una maggiore quantità di carbonio o full-carbon, hai potenza a regime medio-alto ed alto. Tutto ciò al netto del nucleo, che può compensare parzialmente, come ad esempio un nucleo soft su una pala full-carbon, che può dare una buona potenza gratuita. Così come un nucleo hard, su una faccia mista vetro/carbonio, può compensare verso la potenza a regime medio-alto ed alto.

@@FabioFerro82 quindi per concludere una gomma eva soft V30 con nucleo fibra di vetro e carbonio 3K cosa comporta come caratteristica nella racchetta?

@@mattiagallo2889 se per nucleo in fibra/carbonio intendi le facce, avrà più potenza gratuita che potenza massima e sicuramente un tocco soft, con uscita di palla facile, quello che generalmente dicono "controllo". Sono le caratteristiche solite di una pala tonda.

No, piano, la differenza c’è, ma non è da imputare al 3k o NK, quanto piuttosto alla grammatura e al modulo della grafite adoperata, oltre che al nucleo. Ad esempio, il 3k di Babolat non è certo un piano soft o particolarmente elastico, anzi.

Ciao, per la Kraken sono molto curioso di vedere come possa giocare. Perché è la prima racchetta più sottile. Non ho idea davvero di cosa possa offrire e la testerò quanto prima per verificare direttamente. Quanto alla scelta tra Eva soft o media, non dipende dal 3k o dal 16 k, ma da quello che preferisci tu. Tecnicamente, il telaio più sottile dovrebbe essere più elastico, quindi, se la dovessi scegliere io, andrei sulla Pro, ma è un fatto di pura preferenza verso il tipo di impatto e non una scelta universale.

@@FabioFerro82 grazie mille per la risposta !!! Tu sai più o meno tra quanto sarà possibile acquistarla ?! Per un giocatore di sinistra quindi d'attacco consiglieresti la PRO che da più potenza ?!

@@alessandroesposito4624 In teoria si, il telaio è a goccia, quindi non estremo nel bilanciamento. Poi, guardando le specifiche, non ha il doppio piano di carbonio come le top 3 di Starvie, quindi le facce dovrebbero essere meno rigide, mentre il fusto ha tanti rinforzi qua e là per tenere bene al cospetto dei telai da 38 mm. Praticamente è un concetto tutto nuovo da scoprire. Sarà una figata o una ca@ata? Chi lo sa? Vedremo col test.

@@FabioFerro82 grazie mille per le risposte esaustive !!! Sicuramente da quel che leggo è una pala "difficile" o meglio si deve avere molta tecnica e si dovrà testare nel tempo perchè con poche volte dubito si sfrutti al meglio questa pala che comunque non dovrebbe essere malvagia in quanto ci gioca un professionista del WPT Jesus Moya Sos che gioca a sinistra molto offensivo e gioca spesso le volèè infatti utilizza qursta che essendo da 26mm è leggera e si muove veloce nell'area. Saprai quando sarà acquistabile ?!

@@alessandroesposito4624 la disponibilità dovrebbe essere tra febbraio e marzo. Appena sarà disponibile la testerò e ti saprò dire. Di sicuro, con il profilo più sottile, deve essere più maneggevole rispetto alle 38 mm, ma bisogna vedere come si comporta in stabilità e quanto braccio ci vada messo per compensare il tutto. Davvero, è un prodotto talmente diverso che le supposizioni potrebbero essere tutte errate.

Ciao, non ho ancora provato la HRD, ma sono molto curioso di vedere cosa offra, perché già nella recensione della Metalbone 2021 avevo messo in luce una potenza massima non esaltante ed è ciò che mi aspetto migliori con un nucleo più denso. Spero che si avvicini ai canoni di Technical Viper, ma con un po' meno di secchezza di impatto. Giusto un po'. Vedremo.

Venendo da Adipower 3.0, potrebbe essere un upgrade? Se si in quali termini? Grazie ancora!

@@XxTheMarco96 Solitamente, preferisco prima toccare con mano, provare e poi parlare. Tuttavia, credo che in termini di impatto solido e di potenza massima, la HRD possa essere un upgrade. Bisogna però vedere quanto si restringe ancora il punto dolce di Metalbone HRD, visto che già la versione soft del 2021 non è che fosse molto accondiscendente.

In linea di massima, si, ma, non potendo conoscere la grammatura adoperata, non ci si può basare su questo dato per stabilire quale racchetta sia più rigida e quale più soft, men che meno tra un'azienda e l'altra. Per questo motivo, la prova in campo, la prova pratica, è quella che restituisce il vero risultato.

@@FabioFerro82 assolutamente d'accordo. ma secondo me le aziende comunque usano impropriamente l'indicazioni dei K per comunicare al cliente la rigidezza del piatto