Cuore d’atleta: pericolo di salute o utile adattamento? 

Grazie di cuore!

Grazie, grazie mille!

Grazie a lei per la fiducia!

Grazie mille!

Grazie di cuore!

Ottimo!

Grazie mille per la segnalazione, ce l'ho nella wish-list da un po' e non mi sono mai deciso, ma a questo punto procedo! 🙂

Grazie mille per l'apprezzamento e grazie per la tua testimonianza! Premesso che come sai non sono cardiologo né medico sportivo, ho finito da poco di leggere un libro interessantissimo che entrava anche nel dettaglio di questi aspetti (Exercised, di Lieberman) e se proprio volessimo rispondere in modo secco diciamo che secondo lui rischierebbe comunque di più il soggetto sedentario rispetto a chi esagera in termini di attività fisica, almeno in ottica longevità, ma anche per questione di numeri ci sono pochi studi che abbiano indagato a fondo gli eventuali rischi di troppa attività fisica o troppo intensa (anche perché è difficile anche solo definire il troppo... rispetto a cosa?). L'orientamento attuale più condiviso è che, probabilmente, oltre una certa soglia semplicemente non ci siano più vantaggi ad aumentare la quantità di attività fisica (più difficile stimare in termini di intensità). Ci sono poi aspetti più pratici da non sottovalutare, ad esempio un temporaneo calo delle difese immunitarie subito dopo un evento sportivo molto provante (ad esempio maratona o ultra). Io mi regolerei quindi nella semplice ottica di evitare il rischio di over-training e per questo l'indirizzo attuale più comune è (più o meno) fare solo un 20% di attività fisica ad alta intensità alla settimana, il resto lavoro aerobico più tranquillo. Cmq ripeto, prendi le mie parole solo come un'opinione personale, in caso di dubbio un medico sportivo è la figura più indicata a cui chiedere. Per quanto riguarda i 30 bmp... che dire... invidia! 🙂 Scherzi a parte, è relativamente comune in atleti con un carico settimanale come il tuo.

@@RobertoGindro Ma di che! Il minimo lasciare un like! Si ho letto molto e i grandi istituti di ricerca nazionali non pongono nessune linee guida su una “massima” soglia consentita , anche healthline specifica non ci sono limiti sui benefici cardiovascolari, o un punto a cui questi benefici diventano magicamente nocivi alla salute. Volevo chiederti da runner, ho sentito che hai letto dei libri come Born to Run… adesso mi sto incuriosendo, off topic: quali libri mi consigli da appassionato sfrenato di corsa?! Shah Born to Run quale versione e quali altri libri hai letto? Ho un po’ di shopping da fare… Si il cuore dell atleta è una condizione che non mi da problemi confermo, mi sento sempre bene, energico e in salute , se ci fosse qualcosa che non va il mio corpo mi manderebbe dei segnali, e poi come dici tu, inutile andare in panico su cose non rilevanti come queste nel grande schema delle cose perché essere sedentari, causa molti più problemi! Per quanto riguarda l’intensità io faccio le classiche tempo run a 75-85 percento del battito cardiaco 3 volte-4 volte a settimana 1 ora di corsa ciascuna circa 12 km. Quindi dalla corsa ricevo la mia dose di allenamento ad alta intensità . Poi bici e nuoto difficilmente supero il 65 percento del battito cardiaco. Quindi 4 orette di corsa, a volte 5,6 ore di corsa a settimana al battito cardiaco di 85 percento circa sono troppe ? O quale battito cardiaco consigli per bassa intensita? Adesso che dici il 20percento solo dei miei allenamenti devono essere ad alta intensità mi preoccupo aha perché io mi devo sempre sfondare quando corro non c’è la faccio a moderarmi… Vado a 4:30 circa 165bpm. E poi un ultima cosa, la corsa mi ha salvato dalla depressione, dai miei traumi passati ed è sempre stata lì per me quando ne avevo bisogno, la farei anche se facesse male come il fumo di sigaretta sinceramente! Ma se posso preservare la salute o addirittura far bene, meglio cosí!

​@@marco1324661 Onestamente non ho letto moltissimo sulla corsa in particolare, sicuramente nulla di eccessivamente tecnico (sto continuando a rimandare la lettura di Daniels' Running Formula, ad esempio). Appena iniziato a correre, per farmi una panoramica generale sull'argomento, avevo preso il testo introduttivo di Albanesi e, per quanto non più freschissimo, mi era piaciuto (ma probabilmente non troveresti nulla di nuovo, nel tuo caso). Avevo letto "Running Flow", ma più che altro come appendice al testo "Flow", che mi interessava come argomento generale. Mi sono poi capitati tra le mani altri testi introduttivi, ma per un motivo o per l'altro non mi hanno entusiasmato. Mi sembra avessimo già parlato di Project Nutrition, che invece mi aveva davvero colpito (in positivo). Forse avevo letto velocemente la biografia di Jurek, ma non mi ricordo moltissimo a dire il vero. Diciamo che io corro molto "a sensazione", quindi è raro che mi interessi di testi molto tecnici sulle metodologie di allenamento. Ho da parte Exercise Physiology e mi riprometto sempre di leggero dall'inizio alla fine, ma per ora l'ho usato solo come consultazione di argomenti specifici. Anche in termini di prestazione l'orientamento attuale in effetti prevede approcci più soft, con pochi allenamenti di qualità e tanta quantità a basso ritmo. "è sempre stata lì per me quando ne avevo bisogno" Ti capisco perfettamente, anche per me è ormai una mezza dipendenza.

@@RobertoGindro Va bene grazie ! Pure io ci crepo sui testi tecnici, non sono professionista corro perché mi piace insomma una passione non un lavoro, io se corro a sensazione ho paura di eccedere perché letteralmente correrei ogni giorno almeno sui 10-12 km a seduta tra il 65-85 percento del massimo battito cardiaco. Dopo il mio ultimo infortunio ho ridotto il mio kilometraggio settimanale a 32-40. Quando salgo e arrivò sui 44-50km a settimana purtroppo mi vengono i sintomi dei cosiddetti “shin splints” sono molto consapevole della mia “injury threshold “ e devo rispettarla. Correndo a sensazione per me purtroppo non va bene perché devo stare attento a non eccedere perché la mia voglia di correre e veramente sorda ai segnali del mio corpo. La bici il nuoto e la palestra non mi appagano, ho bisogno della mia corsa per sentirmi appagato. Come il piatto di pasta a pranzo insomma, considera la seduta di pesi come L’insalata e la corsa come il tuo piatto di pasta preferito. Vabbè, se hai esperienza tu quanto km corro a settimana? Sai come potrei aumentare senza infortunarmi? Tipo a 50km invece di 30-40?

@@marco1324661 Io sono attorno ai 60 alla settimana e circa 1000 di dislivello, ma (purtroppo) non faccio altro (purtroppo perché so che dovrei fare un minimo di lavoro di forza, ma non mi piace proprio...). Che io sappia l'unica possibile strategia per alzare il chilometraggio è provare ad alzarlo MOLTO gradualmente, magari rallentando un filo il passo (mai tentare di aumentare contemporaneamente volume e velocità), ma in alcuni casi ci si scontra proprio contro limiti soggettivi.

Grazie mille per la testimonianza! Se mi tiene al corrente mi fa piacere.

Onestamente sarebbe come tirare ad indovinare... potrebbe essere ad esempio solo ansia, o magari un momentaneo calo di pressione o di glicemia (questa seconda ipotesi poco probabile). Senti comunque il parere del tuo medico.

@@RobertoGindro ok grazie Roberto

Onestamente non la conosco, mi dispiace. 😓

È una domanda che va fatta al suo medico o, meglio, al suo cardiologo. Probabilmente la domanda più corretta non è tuttavia "se", ma "quale" e "quanta".

@@RobertoGindro grazie della risposta.. naturalmente una moderata.. Quello che voglio capire: mi devo mettere sotto una campana di vetro? O il movimento quando si tratta di cuore si deve tenere in movimento....

@@carmelabarcella1927 La risposta generale, quindi non specifica del suo caso, è che nel 99% dei casi mettersi sotto una campana di vetro è sempre controproducente. Resta da capire quale sia il limite per ogni singolo caso e, molto spesso, questo limite è molto più alto di quello che si potrebbe pensare (parallelamente serve anche capire come arrivarci a questo limite, ovvero la gradualità con cui aumentare durata e intensità).

@@RobertoGindrograzie...

In passato aveva mai fatto una visita cardiologica o medico-sportiva?

@@RobertoGindro si avevo fatto un esame specifico per una gara tutto perfetto!!! ma non avevo mai fatto Eco

@@giovannicipolletta Questo induce a pensare che sia stato qualcosa insorto nel tempo. A sensazione mi verrebbe da ipotizzare COVID, ma è davvero proprio solo un'ipotesi. Per quanto riguarda l'attività fisica l'unico consiglio che mi sento di darle (ma si ricordi che NON sono cardiologo) è di evitare di andare sempre al massimo tutti i giorni. Anch'io corro quotidianamente, ma è importante che circa l'80% del lavoro settimanale sia fatto in fase aerobica. In tutta onestà non credo che possa essere questa la causa dell'insorgenza del soffio, ma è importante non esagerare. Il cardiologo ha fatto ipotesi sulle cause?

Improbabile, nel caso va sempre verificato con un medico (tenendo conto che può però anche essere tutt'altro, ad esempio reflusso).

Ottimo!

Grazie mille per la testimonianza!