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FabLab? Hanno ancora senso, oggi? 

paolo aliverti
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Hanno ancora senso i fablab oggi?
Cos'è un fablab e come dovrebbe funzionare?
Perché in Italia fanno fatica?
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5 апр 2024

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Комментарии : 33   
@princopallinus2983
@princopallinus2983 3 месяца назад
Grazie Paolo per l'idea/domanda! Effettivamente in questo periodo quasi tutti gli utensili vengono comprati (economici o semi-professionali) e tenuti nel proprio "antro" del divertimento o ricarica-interiore! Dalla mio lato, un Fab-Lab lo vedrei come luogo "d'incontro" che come vero e proprio laboratorio di realizzazione di progetti. Questi luoghi fisici d'incontro LIVE mancano a mio parere. Grazie per tutti i video che hai realizzato fino ad ora. Molto ma mooooolto iatruttivi e stuzzicanti! Sei un Gran Uomo! ✌️
@carlovendraminetto237
@carlovendraminetto237 3 месяца назад
il tuo è un progetto etico e di sostenibilità sociale che meriterebbe tutto il sostegno possibile. Certo il miglior raccordo sarebbe con la municipalità e le comunità scolastiche. E anche il crowdfunding ma forse dico cose che hai già sperimentato. In mezzo a troppi social, i FabLab possono rappresentare un raccordo tra generazioni visto che le sane passioni non hanno età. Una contaminazione positiva, proverò a proporlo alla mia amministrazione, nel caso Paolo sarai invitato
@massimilianoferre1177
@massimilianoferre1177 3 месяца назад
Per fare un'analisi precisa di come sono andati gli ultimi 15 anni in Italia bisognerebbe girare nei Fablab italiani per conoscere le storie e le realtà. Altrimenti si rischia di generalizzare. Noi del We Do Fablab abbiamo trovato una buona strategia tramite diverse partnership e, grazie all'accreditamento Erasmus per adulti, stiamo avendo l'occasione di acquisire competenze tecniche e non, recandoci in Fablab, makerspace, scuole, centri di ricerca europei. L'innovazione non sta solo nei macchinari costosi, ma anche nel capitale umano, nelle relazioni e nella voglia di osare.
@micheledallasilvestra
@micheledallasilvestra 3 месяца назад
Una cosa simile è successa anche ai LUG, i gruppi di utenti Linux: quando non c'era una connettività decente a casa si poteva condividere software ed esperienze, poi con le connessioni a gigabit in molte case (tranne la mia, uffa) molti hanno deciso di starsene a casa sul divano.
@francospagnolo1385
@francospagnolo1385 3 месяца назад
Grazie per il tuo contributo a questo "povero" paese.
@Antonio-ge6rz
@Antonio-ge6rz 3 месяца назад
Hai ragione, a volte ti organizzi per realizzare un progetto e compro tutte le cose e attrezzi che ti possono servire in futuro, ma ti accorgi che ti serve altro per definire il progetto, ma questo è costoso o non sei sicuro che lo riutilizzerai, e ti fermi. Ma la cosa che più può servire oltre gli attrezzi e essere in squadra, quante volte arriviamo a un punto di dire e ora come faccio e ti metti a cercare, ma essere più di una mente aiuterebbe ad avere altri input e a portare a termine qualcosa. Ma vedo che è difficile oggi parlare di collaborazione. Ciao Paolo grazie di tutto, e a disposizione 👋
@maurizio_russo
@maurizio_russo 3 месяца назад
Un saluto a te Paolo ed a tutta la sua comunità di YT, io rispondo di sì se un FablLab è un luogo orientato all'accrescimento di competenze e conoscenze informali e non formali, luoghi di cui i ritengo c'è ne sia un diffuso bisogno, insomma un luogo dove siano sempre le persone ed i contenuti più o meno accessibili al centro dell'attenzione. Io non ho letto il manifesto del prof. Neil Gershenfeld ma a come ho potuto intuire questi luoghi sono incentrati alla produzione di oggetti e prototipi alle volte pezzi unici, io credo invece che si debba cambiare il paradigma, un dove, a prevalere siano le competenze da trasmettere e forse oggi con la tecnologizzazione dei prodotti artigianali da tramandare, insomma uno spazio aperto, luogo di un movimento a stretto contatto con le aziende del territorio e con la loro difficoltà se è vero come è vero, a fare innovazione ed accedere risorse umane con una formazione a saper fare appetibile. Certo ci sarebbero non banali aspetti di sostenibilità ma credo che se di innovazione si tratta anche in questo aspetto si potrebbe cambiare il modo di pensare a come possano ssere generati i flussi di cassa... .
@AndreaDinale
@AndreaDinale 3 месяца назад
A parere mio c'è un gran bisogno di condivisione e di scambio. Abbiamo le scuole piene di macchine ferme perché i docenti non le sanno usare. Ma io vedo che i ragazzi, quelli a cui l'argomento piace, sono interessati. Sarebbe da coinvolgere le regioni i comuni e provveditorati, per "forzare" le scuole ad aprire i laboratori, fare entrare gente esterna per valorizzare il capitale umano (inteso come giovani che sono interessati) che i beni strumentali altrimenti in disuso. Giusto per puntualizzare io non sono né un docente, e non ho minimamente a che fare con il pubblico. Secondo me ci sono sia i laboratori che le persone, ma manca una visione di insieme. Se posso essere utile io faccio anche la mia parte. Altrimenti resta solo un bel pensiero.
@waltlens
@waltlens 3 месяца назад
Caro Paolo, da anni almeno 20 , coltivo questa idea. Ho lavorato 30 anni in ambiente sanitario , quindi tutt’altra cosa, ma sono stato sempre appassionato di meccanica elettronica ecc. negli anni mi sono fatto un laboratorio con attrezzature di tutti i tipi torni e frese a controllo, laser di taglio stampanti 3d un lab elettronica ben attrezzato una valanga di attrezzature di prim’ordine, completo di un ufficio per la progettazione dotato di scrivanie e software ( con licenza) tra i migliori. Mi sarebbe piaciuto creare un gruppo di giovani con i quali condividere e sviluppare i molti progetti che ho accumulato negli anni. Quando condividevo questa idea con dei miei amici, tra qui anche degli avvocati ,mi dicevano se ero matto. Gli argomenti che portavano per dissuadermi sono sostanzialmente: Fai venire nel lab estranei di cui non sai nulla e se qualcuno si fa male usando le attrezzature? Ti pianta una causa per danni? Se invece di imparare e collaborare, fotografano tutto per loschi motivi? Ragionandoci sopra , mi sa che i miei amici hanno ragione. Solo un ente esterno potrebbe gestire una cosa del genere , regione, comuni, università. Per i privati in Italia con le regole che ci sono …non esiste.
@davidemognetti
@davidemognetti 3 месяца назад
Ciao. A me in generale piace dire le cose in modo diretto, senza giri di parole e parlo pure per esperienze personali, e anticipo già che da noi non è solo un discorso/problema di "istituzioni", politica o altro di simile, ora mi spiego: -circa sette/otto anni fa avevo provato ad entrare nel "mondo" Maker/Fablab... bene... ho trovato solo un "muro" di gente tipo "nerd" (senza offesa...) con la puzza sotto il naso, persone che vivono un po' nel loro mondo e non conoscono la vera "realtà"... ok, si può anche non sapere certe cose, per carità, ma perlomeno un minimo di "capacità ascolto" ci vuole, se no che senso ha dire di "condividere"? Esempio, parlando di elettronica/Arduino..: ho sentito cose come "i condensatori sull'alimentazione non servono..." Eh? Sono importantissimi! Anche i "semplici" ceramici di disaccoppiamento, perché filtrano disturbi come su carichi come buzzer ecc. Parlare di cose come snubber, filtraggio EMI, masse ecc. equivaleva ed essere visto come un "alieno"! E se gliele spiegavi, ti guardavano pure male! Gente che pensa che "tanto c'è Arduino che fa tutto, basta solo programmarlo..." e poi ci sono le schedine già fatte... si ma non funziona proprio così! Bisogna essere capaci per esempio di condizionare i segnali e non si può fare tutto su breadboard! Esempio... non si può far funzionare tutto con i 5V di Arduino, come i relè: perché, per esempio, nelle schede degli elettrodomestici, i relè sono quasi sempre a 12V ed invece il micro è alimentato a 5V-3,3V? Ci sarà il suo motivo... vaglielo a spiegare! Secondo me, questa cosa "dell'Open Source" e cose come "con Arduino è facile realizzare..." e del "per tutti" è stata fraintesa, travisata e considerata con troppa "faciloneria"; in più ha sminuito le vere competenze, perché tanto basta andare su Internet a scaricare i codici e schemi (alcuni pure sbagliati e fatti male)... e adesso c'è pure Chat-GBT o come caspita si chiama... ok, ma bisogna anche *studiare* e non pensare di ottenere tutto, subito solo con il fine di realizzare qualcosa senza fare fatica! E pure tutto gratis! Come gente che va a chiedere nei gruppi, ok ci sta..: gli spieghi le cose, tipo come risolvere un problema, come interfacciare un segnale, a cosa serve un tal integrato... e poi manco un "grazie"!!! E mettiamoci pure anche gente con la "Sindrome di Gundam" (vedi info sul web...). Non è per "generalizzare troppo", ma mi dispiace, la realtà è che questo mondo non può essere "aperto a tutti"... come detto, io ero interessato, pensavo di avere un riscontro e volevo pure condividere le mie esperienze, ma c'è mancato poco che mi ridessero in faccia! Bene, a questo punto allora non c'è da stupirsi se ci andavano solo i perditempo, gli scrocconi e gente che li ha fatti chiudere... senza offesa. Mi scuso per la lungaggine. Grazie.
@ivandelgaudio
@ivandelgaudio 2 месяца назад
sono d'accordo con lei che ormai sembra tutto facile, basta scopiazzare dei codici in giro e poi cercare aiuto in un gruppo su FB per trovare l'errore però penso che i FabLab non fossero pensati per queste persone, ma per quelle che vengono, e sono iscritti, al canale di Paolo, o di Pier, o di Davide per imparare cose nuove e magari portare le loro competenze. I FabLab dovevano essere luoghi per mettere a disposizione macchine e competenze a chi era interessato ad ottenere le competenze per utilizzare quelle macchine.
@ilgrandegilles
@ilgrandegilles 3 месяца назад
Bella domanda!!! Io purtroppo dopo decenni di inattività sull'elettronica ho ripreso il concetto solo un paio d'anni fa. Volevo costruire una cosa mia e da varie ricerche spuntava sempre fuori Arduino. Ho iniziato a studiarlo (molto grazie ai tuoi video) aiutato dallo studio di linguaggi di programmazione che sempre mi hanno intrigato e che già conoscevo. Beh, dopo poco mi si è aperto un mondo al quale non potrei fare a meno. Per quanto riguarda la mia attrezzatura ho la stampante 3d (azzz che fatica conoscere anche FreeCad per disegnare) e ho recuperato il mio vecchio bromografo che utilizzavo 30 anni fa. Anche se, devo ammetterlo, la facilità con cui adesso c'è la possibilità di avere il proprio PCB ad un costo irrisorio mi hanno costretto a riporlo nuovamente in garage.
@bartolo1780
@bartolo1780 3 месяца назад
Ciao Paolo, per la biblioteca degli attrezzi sarebbe stupendo averne una, ma non è fattibile per il genere umano, a parte che un attrezzo non costa quanto un libro, e dubito che se volesse campare anche su donazioni di attrezzi, diventerebbe una discarica, magari associato ad un Fab Lab avrebbe senso. Il FabLab potrebbe essere realizzabile a costo zero se le macchine e le attrezzature venissero donate dalle aziende per farne una recensione su YT. I recensori ricevono prodotti gratis per recensirli, per piccole apparecchiature inizialmente potrebbe andare, per pantografi o macchine più costose si potrebbe veicolare l'interesse per il macchinario verso i dipendenti da formare di un'azienda, quindi magari l'azienda non paga la formazione fatta al FabLab ma contribuisce all'acquisto del macchinario, mi viene in mente falegnameria, taglio vetro o specchio, e quant'altro. È un mio pensiero 😊
@donkeymarco
@donkeymarco 3 месяца назад
Dovrebbero essere fatti da privati, non dalla pubblica amministrazione. Un grande problema in Italia sono le normative sulla sicurezza. In genere poco rispettate, poertanto in un FabLab privato si rischia sempre di avere guai giudiziari. In uno pubblico lo chiuderebvero subito. Industrie grandi e medie sarebbero forse le più interessate a farlo. Forse anche per scovare qualcuno da poi assumere. Negli U.S.A. le università sono per la maggior parte private.
@gabbo-ek8zd
@gabbo-ek8zd 3 месяца назад
Ciao Paolo, sono Gabriele ho 15 anni, ti seguo da un po, da poco mi sono anche abbonato e devo dire che realizzi bellissimi contenuti, so che non c'entra molto ma mi serviva la tua mano. Insieme ad un'mio amico abbiamo deciso di partecipare ad un piccolo concorso scolastico che consiste nella realizzazione di un'idea, un progetto che abbia a che fare con l'elettronica e/o l'informatica (frequentiamo un ITIS) abbiamo avuto un'idea accattivante: un dispositivo per ipovedenti in grado di leggere tag NFC per poi riprodurli da uno speaker o da delle cuffie, questo può aiutare nel riconoscere i vari oggetti che verrebbero muniti prima di tag scritti sempre dal dispositivo, presi dall'euforia ci siamo iscritti senza conoscere le difficoltà del progetto, infatti ci siamo ritrovati senza idee su come realizzare il tutto. Volevamo chiederti se potevi darci qualche consiglio dato che per la parte elettronica pensavamo di usare un sensore per tag NFC di lettura/scrittura e un modulo tts, il tutto gestito da arduino tuttavia ci manca la parte software quindi un programma che riesca a leggere i tag e farli riprodurre dal modulo tts. Ti chiediamo una grande mano perfavore. garzie, Gabriele Stefan.
@zeppelinmaker
@zeppelinmaker 3 месяца назад
Ciao Gabriele. Vi consiglio di usare questo modulo: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-l82Z-DKqniE.html è i2c e facilita le cose. Per l'audio potete usare la solita schedina dfminiplayer
@federicopezzolo4174
@federicopezzolo4174 3 месяца назад
Se una realtà di questo tipo aperta nel momento giusto nel posto giusto dalla persona giusta non ha funzionato ho paura che sia impossibile fare meglio. Non conosco persona migliore che potesse gestirlo Milano probabilmente è la città più dinamica in Italia, lo hai aperto per primo dimostrando un tempismo eccezionale e nonostante tutto non ha funzionato, con l'amaro in bocca mi viene da dire che è impossibile.
@dituttoedipiubyLuigi
@dituttoedipiubyLuigi 3 месяца назад
Penso che non sia fattibile in Italia un qualcosa del genere, perchè come hai detto tu nessuno finanzia queste cose, magari creare un Lab tra Makers per condividere conoscenze ma vendere poi al pubblico corsi, progetti e realizzazioni, per mandare avanti la baracca, magari facendo dei corsi con costi base ai ragazzi e far vivere il Lab, ma non lasciando a loro fare quello che vogliono.
@AlessandroAllegretti
@AlessandroAllegretti 3 месяца назад
Il governo italiano non finanzia l’università, figuriamoci i fab-lab. Inoltre il paese Italia è spaccato in due, il grosso della domanda di operatori specializzati avviene a settentrione dove è concentrata la maggior parte dell’industria italiana, mentre nel meridione la domanda è rivolta in altri settori (turismo, culinaria,…). Inoltre in Italia la mentalità popolare è quella di guadagnare, fare soldi e questo genera solo concorrenza, che non fa bene alla condivisione e ad una visione d’insieme, un vero peccato perché gli italiani per intelletto si distinguono sempre. Chi è interessato a questi discorsi generalmente ormai punta sul fai da te a proprie spese (per chi se lo può permettere😢), realizzando un lab presso il proprio domicilio, per soddisfare le proprie esigenze. Questa specie di individualismo tecnologico, alimentato ormai dalla rete, fa perdere quella socializzazione che rendeva piacevoli quegli incontri tra persone con lo stesso interesse.
@vittorianis
@vittorianis 3 месяца назад
Nel 2009 per caso sono andato nel locale seminterrato nella scuola in cui lavoravo e ho visto decine di banchi con morse accatastati. I banchi erano stati commissionati perché erano composti da struttuture di ferro saldate belle robuste e pianali di legno di un certo spessore. Praticamente tutti abbandonati per via della sicurezza. Una tristezza. Facevo corsi pomeridiani di robotica con arduino e mi dovevo comprare di tasca mia tutto, perché la scuola non può comprare che su cataloghi ben precisi dove i microcontroller non ci sono. Oggi i ragazzi non riescono a ritagliare nemmeno un tondo da un cartoncino, si distraggono subito e alla fine perdono interesse alla prima difficoltà. Non faccio più i corsi perché sembra che interessi solo a me.
@CristianoLini
@CristianoLini 3 месяца назад
Ciao solo dopo 4 ore che ho visto il tuo video ritrovo molti commenti , bene, la cosa mi fa piacere. Per me la risposta la si ritrova nella società d'oggi, dove tutto diventa sempre più rivolto al privato e poco al sociale. Si parte dal semplice fatto che i bambini non giocano più insieme, ma stanno da soli con il telefono in mano tutto il giorno. Dove nelle scuole primarie non si propina più il lavoro manuale come una volta, e potrei andare avanti all'infinito. L'educazione al sociale cosa è ? Hanno tutti il segreto di pulcinella sotto al braccio ma non il piacere di offrire ad un altro la possibilità di imparare. Io ho due laboratori dove sono autonomo quasi al 100 % ma mi rendo conto che sono un caso patologico. Parlavi dell'uso di più tecniche, va da sè che se ad oggi vuoi creare qualche progetto devi abbracciare di tutto e di più, e la cosa non ha fine, con la cultura si crea cultura come con le macchine si fanno macchine.... Il FatLab oggi è un po come "le comuni" degli anni '70 teoricamente molto belle, ma poi sono scoppiate tutte..... Verrò a trovarti nella nuova sede Ciao
@emilianopepa8678
@emilianopepa8678 3 месяца назад
La condivisione gratis et amore di cose fisiche, come spazio e soprattutto attrezzi, non e' nelle corde dell'italiano (che è "socialista" solo a chiacchiere ovvero solo quando c'è da prendere) . Se gli attrezzi costano poco e' meglio che ognuno abbia il suo, a quel punto l'opensource diventa una condivisione dell'immateriale, ovvero oltre il sw, le impostazioni delle macchine, gli STL, gerber, g-code, schematici..... Ovviamente, come dicevo, oltre ai sorgenti su GIT
@obliostudio
@obliostudio 3 месяца назад
Nessun polverone… pura realtà 😊
@ManuelM.8088
@ManuelM.8088 3 месяца назад
Tutte idee che eleverebbero l'evoluzione e la cultura sociale, ma troppo in anticipo sui tempi. Strumenti condivisi? A Bologna le biciclette "condivise" volano nel canale navile 😟....
@stefanobruno1331
@stefanobruno1331 3 месяца назад
Purtroppo, a mio avviso, il problema è oltre quello delle istituzioni, anche delle persone, che quando sentono la parola "gratis" se ne approfittano e non danno il giusto valore alla cosa. Il fablab, amio avrebbe senso in ambito scolastico, per potenziare i laboratori che sono presenti, ma che rimangono inattivi oltre il normale orario scolastico. Ma anche qui entrano in gioco fattori ostativi quali gli orari di lavoro del personale scolastico, gli stessi responsabili di laboratorio, che si vedono usurpati di un "giocattolo che considerano di loro proprietà" seppure sia un bene pubblico, e dai sindacati che con il concetto di "open" non hanno più chiaro chi sia il padrone da dover combattere. Per quanto riguarda la "BIBLIOTECA DELLE ATTREZZATURE" è un'idea ECCELLENTE, ma di difficile realizzazione, perche ci potrebbero essere deglimoggettivi problemi di sicurezza legate alle attrezzature chieste in prestito (per esempio i problemi di sicurezza legati all'uso di una saldatrice presa in prestito).
@FedericoSalis
@FedericoSalis 3 месяца назад
la stampa 3D non è per tutti, molti sono convinti che basti comprare una stampante da 200/300 € e via..purtroppo per chi non è uno smanettone è necessario acquistare stampanti più evolute e con meno rogne come bambu e simili..la stampante 3D non è una stampante a getto d'inchiostro, non premi stampa ed esce il foglio bello pronto ;)
@luigibrunomanzini253
@luigibrunomanzini253 3 месяца назад
Visto l'andazzo internazionale, sono sicuro che se qualsiasi di noi andasse a livello istituzionale a dire, voglio una sponsorizzazione per aprire un FAB LAB per costruire armi innovative, 3 giorni e vi finanziano tutto 😡😡
Далее
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