Io credo che la tecnologia dovrebbe servire a risolvere i problemi materiali, la salute, liberare l'uomo per poter vivere la sua vita al meglio, pensare, amare e non a svegliarsi ogni giorno per correre dietro i soldi e i problemi.
Come sempre, altissimo livello di considerazioni e riflessioni. Tuttavia ho la sensazione si sia rimasti in superficie, un po' volutamente. E' stato portato avanti, con leggera ma elegante enfasi, il mondo possibile in positivo. Cosa giusta e condivisibile, tuttavia superficiale: i vantaggi per l'uomo, genericamente inteso, ho la sensazione si riferiscano ad un ideale. I miglioramenti del nostro rapporto con il lavoro potrebbe non offrire forme varie di liberazione, bensì disoccupazione, come i recenti 40 anni insegnano, in un mondo economico in cui lo spazio per l'uomo medio si restringe sempre di più. Ecco, avrei avuto piacere di sentire riflessioni degli ospiti più su questo, perlomeno in modo più approfondito e acuto. In ogni caso, un programma faro nell'attuale panorama tv avvilente. Grazie ad Augias e alla 7.
Mi è mancata, la Torre! E l'attesa è ripagata con un altro bellissimo episodio: bellissimi i passaggi tra "coscienza" e (in qualche modo) "attenzione all'ambiente circostante" . Dal canto mio, lavorando nell'IT, è facile individuare nei cosiddetti "modelli", l'ambiente su cui l'AI costruisce le risposte ai "prompt". Modelli, forniti dagli uomini (per il momento). Ecco spiegata la paura, che mi piace ritrovare in una forse poco conosciuta canzone del compianto Franco Battiato: "non avere paura, fratello mio, perché mi vedi quest'arma a tracolla e le bombe che pendono dal mio vestito [...] di questo invece devi avere paura: io sono un uomo come te"
Bisogna lavorare per vivere una vita dignitosa e non vivere per lavorare come ahimè hanno dovuto fare intere generazioni come la mia perché ci si riteneva fortunati di avere un lavoro...e dire che la NS Grande Costituzione e' chiaro uno degli articoli e' previsto il Lavoro perche' da dignità alla persona Onesta❤
Non solo la funzione dell'infermiere, anche quella del medico sarà assunta dall'IA, e dell'avvocato, e dell'ingegnere. Si salveranno gli artisti ma non si sa per quanto.
Servizio notevolissimo come tanti di Augias. Però qualcuno dovrebbe dire a Chiara Valerio di non parlare appunto come un robot animato dall'IA. Ho apprezzato molto il suo intervento. Però ho dovuto risentirlo tre volte per capire e lo risentirò ancora perchè è davvero interessante. E' troppo veloce per me, nato nel 1954 quando stavamo ancora sugli alberi.
Se sarà come dice Costarelli va benissimo...far lavorare di meno il lavoratore però non diminuendo gli stipendi come già stanno facendo in alcuni nazioni....❤
La singolarità già esiste e non sanno più rimediare a questo errore catastrofico che hanno loro stessi ( i grandi colossi ) creato! vedrete tra 10 anni… l unica soluzione sarà non avere più elettricità per avere una speranza.
Buongiorno a tutti, una piccola e umile considerazione, il prof. dice che l'affezionarsi ad un oggetto (come un automobile) e` una cosa che possono fare solo gli umani. Avete mai provato a far sparire il pupazzetto preferito di un animale domestico ? Io non ne sono cosi` convinto.
Secondo me la considerazione più calzante sugli effetti dell'intelligenza artificiale è quella formulata da Augias circa l'impigrimento della mente umana: l'osservazione sul linguaggio scheletrico delle persone che scrivono o parlano. Io aggiungo, la noncuranza con cui le persone comuni, come anche quelle che si trovano in posizioni di rilievo nella comunicazione pubblica, lasciano che strafalcioni e inesattezze costellino i loro scritti, è indicatore inequivocabile di tale pigrizia. Questa gioca a tutto vantaggio dei centri e gruppi di potere, per "pilotare" le opinioni e i gusti di gruppi di persone di volta in volta selezionati a seconda degli scopi perseguiti.
Profeta Daniele nel capitolo 10anche 12 parla del mondo che andra avanti indietro cosi cresciera la conoscienza ...adesso siamo alla intilegenza artificiale che e dovuta alla seconda presenza di Cristo ..bisonerebbe solo accetare
Sinceramente la trasmissione ha un taglio “vecchio”. Avrei preferito avesse un approccio più tecnico, concentrandosi in maniera più profonda su di esse, facendo parlare chi sviluppa queste tecnologie, il loro ambito di applicazione: militare ed economico. Quali sono i paesi all’avanguardia e come sta messa l’Italia (male) e perché. Le ricadute sul lavoro, vantaggi e svantaggi. Interpellare teologi su questi argomenti lo trovo veramente da ancient regime.
IA, quando iniziai i miei studi di ingegneria ricordo che uno dei primi ideatori dei computer ebbe a dire, abbiamo inventato il sistema migliore per elevare all'ennesima potenza l'umana idiozia. Intendeva dire che anche un solo errore nel software avrebbe potuto avere ripercussioni inimmaginabili. Ieri l'altro, Klaus Schwab l'economista tedesco fondatore e presidente del Forum economico mondiale, ha rilasciato l'intervista per cui si dovrebbero abolire le elezioni, infatti, avendo l'IA perchè mai si dovrebbe votare potendo chiedere all'IA chi verrebbe votato. L'IA sa tutto, ha detto, quindi anche chi vincerà. Miracolo della cartomanzia. Mi domando, ma Klaus Schwab allude all'IA quale raglio dell'asino o all'IA quale ultimo stadio dell'intelligenza artificiale, ovvero, l'assoluta idiozia elevata all'ennesima potenza? Boole sviluppò l'algebra detta booleana nel tentativo di ampliare i sillogismi veridici che Aristotele ed i sofisti ci lasciarono, il risultato fu però deludente, 15 sillogismi nell'algebra booleana contro i 24 aristotelici. Se un meta linguaggio usato dall'IA (fosse anche puramente matematico) è inferiore al linguaggio, da cui i criteri sull'incompletezza della matematica o l'incapacità di determinare la veridicità di un sistema con gli strumenti propri del sistema o di determinare verità dalla dimostrabilità, a quale verità potrebbe mai affidarsi lo Schwab? Spero non a quella della Microsoft, altrimenti, a forza di virus ed antivirus, di release ed aggiornamenti plenari farebbe meglio ad affidarsi molto meglio al mago Otelma, con il quale condivide certamente il sarto, per trovare logica e credibilità alle sue predizioni. Il ricco non è mai stupido, al più, sciocchino. Lui, da solo, vale almeno come una celebre coppia.
Vedo Corrado Augias e penso a Piero Angela. Due uomini di cultura, sobrietà ed eleganza: tra l'altro, si assomigliano nel modo di fare, gesticolare e nell'impostazione della voce.
Ma possibile che si debba dare spazio sempre e solo ad anziani? Con pure obiettive difficoltà di pronuncia? Fate giocare 'sto passato con un canale internet e date spazio a nuovi approcci alla realtà
Automazione e robotica. Un altro "sistema" di dominio delle masse. Davvero siete convinti le macchine ed i robots siano in grado di fare quello che fanno gli umani? Prendiamo per esempio un banalissimo compito come apparecchiare e sparecchiare una tavola... La prossime volte che lo fate provate a fare caso quante variabili ed imprevisti accadono durante un compito così semplice! Ma voi li gestirete benissimo. Per esempio... "la tovaglia è sporca meglio prenderne un'altra..." oppure "la tovaglia si muove troppo, meglio metterci qualche fermaglio..." oppure mille altre variabili o imprevisti che VOI gestirete benissimo! Ma nessuno dirà che siete dei "grandi" perché fate ciò... Anzi se avrete qualche piccolo intoppo vi diranno che siete imbranati. Vi posso assicurare che nessun robot oggi saprebbe fare meglio di QUALSIASI umano un compito così banale. Allora perché se i robots sanno fare molto meno degli umani, quello che fanno i robots è sempre così "sensazionale"? È proprio questo il "nocciolo" della questione! Vi dicono che le macchine ed i robots costano meno degli umani, ma in verità è che dietro ogni macchina ed ogni robot c'è un immenso dispendio di energie (e quindi soldi) e che ai "padroni" piace dare valore a tutti gli sforzi inerenti al caso. Mentre sempre ai "padroni" piace "svalorizzare" gli esseri umani! Soprattutto se potrebbero "competere" coi loro figli. Gli esseri umani sono in grado di fare cose che i robots sapranno fare probabilmente MAI! Si, d'accordo ci sono compiti che svolgono meglio le macchine, ma si tratta spesso di eccessiva monotonia e spesso anche precisione richiesta. Ma gli umani sono ancora così utili e versatili che meritano di essere "svalorizzari"? La verità è che gli umani costano pochissimo! Ecco perché valgono poco! Davvero credete potrà esistere un "mondo migliore" finché gli esseri umani sono "svalutati"? Poi però nelle multinazionali che sono quelle che investono più di ogni in automazione e robotica vi trovano dimora le più grandi concentrazioni di paraculati, raccomandati, nullafacenti, lazzaroni, incompetenti e dannosi "elementi" ma soprattutto MANTENUTI! Allora vedete che i padroni han soldi da "sprecare"? L'importante è di non darli a chi lavora! L'importante è che i poveri restino poveri. Così "costeranno" sempre davvero poco!
Se si vuole parlare dell’intelligenza artificiale e dei suoi pericoli, magari sarebbe d’uopo invitare in trasmissione uno che se ne intenda sul serio, non un filosofo
I pericoli sono anche pericoli etici e l'etica è una disciplina filosofica. Un informatico potrebbe spiegare tecnicamente come funziona un algoritmo o il machine learning ma sarebbe davvero capace di comprendere i rischi che l'IA pone sulla democrazia, sulla salute, sulla libera scelta dei consumatori?
Un giorno l'IA potrebbe stabilire che un uomo che ha acquistato l'altro ieri un passamontagna e oggi un piede di porco sia pericoloso e segnalare la sua pericolosità alle forze dell'ordine magari mentre si prepara ad andare in scena con uno spettacolo teatrale dove deve fare la parte del ladro. Oppure un algoritmo potrebbe stabilire che fra due malati gravi da soccorrere, quello che ha la priorità maggiore per l'arrivo di un elicottero debba essere, il più vicino, il più grave, il più anziano, il più ricco, il più meritevole. Sono tutte questioni etiche.
@@dididelihem6959Fino a prova contraria, un informatico è un intellettuale, a mio parere di gran lunga superiore ad un filosofo, quindi non vedo il motivo per cui non debba poter discutere di temi etici. Aggiungo che, come volevasi dimostrare, in questa puntata si è passati di palo in frasca, fra donazioni di Costantino, falsificazioni sui giornali, Platone (sigh!), insomma si è affrontato e l’incontrario di tutto senza mai andare al cuore del problema, e perché questo? Perché l’ospite non era all’altezza dell’argomento trattato, sic et simpliciter.
"sembra di leggere uno di quei romanzi distopici" di Dick o Asimov.. Dick non è piú profezia, siamo già lanciati verso il Trans umanesimo e proprio con le problematiche esistenziali da lui descritte.. se la i.a diventerà l'alter ego di dio, come lasciava intendere Asimov, si vedrà.
Ferraris è insopportabile: non siamo noi, ma siete voi, cioè tutti quelli che con sorriso poco intelligente continuano a credere nella favola della neutralità dello strumento. Come se lo strumento non ci spingesse ad usarlo per ciò che è stato concepito. Si potrebbe dire che se il media è il messaggio, lo strumento è un fine implicito.