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Le API sono DAVVERO in PERICOLO? 

Entropy for Life - Giacomo Moro Mauretto
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2 окт 2024

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Комментарии : 674   
@EntropyforLife
@EntropyforLife 4 года назад
Se volete quando finite il video potreste recuperare uno dei 4 video che ho citato: Il video sui Koala: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-NxKN42uw4mY.html La questione ecologica dei Gatti: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-r7VR9REROMg.html La questione ecologica dello Scoiattolo Grigio: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-8EUtHzr-Maw.html Il video in cui vi racconto quando sono stato complottista: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-5NhJYJrYSlo.html
@gabrielemignemi8892
@gabrielemignemi8892 4 года назад
Cosa pensi del video sulle api di Kurzsgesagt?
@cocopossum1097
@cocopossum1097 4 года назад
Bellissimo video, ci voleva! Grazie 😊
@guidog9953
@guidog9953 4 года назад
Pollice su gia' solo per la maglietta di Wall-e.
@gattogamer8985
@gattogamer8985 4 года назад
Ciao, considerando le tue capacità divulgative, ti vorrei chiedere come mai gli europei non si ammalarono una volta sbarcati in america, ho provato a cercare ma per ora mi appaiono solo cose inerenti al coronavirus.
@valerydiane20
@valerydiane20 3 года назад
Se ci facessi un video sugli altri impollinatori sarebbe davvero molto interessante!
@andreone1921
@andreone1921 4 года назад
"se venisse una pandemia nei maiali, ci muoveremmo subito' Ti prego Giacomo, non anche sta volta. Ti prego 😂😂😂 #sischerza
@giuliagambino6792
@giuliagambino6792 4 года назад
Ho pensato la stessa cosa: NO GIACOMO NO, NON DIRLO ahahahah
@Zazo64-un1c0e0r1g1n4l3
@Zazo64-un1c0e0r1g1n4l3 4 года назад
è SUCCESSO VERAMENTE HAHAHA
@SerpeSilenziosa
@SerpeSilenziosa 4 года назад
“Im not in danger, im The danger” CIT APE da miele
@smellingmeerkat7225
@smellingmeerkat7225 4 года назад
"I am the one who Bzzzz"
@pietrodurso211
@pietrodurso211 4 года назад
Serpe parla come mangi
@Aurel_7
@Aurel_7 4 года назад
@@pietrodurso211 parli?
@albertolosi9341
@albertolosi9341 3 года назад
@@smellingmeerkat7225 ahahah numero 1
@EntropyforLife
@EntropyforLife 4 года назад
Lo scrivo perché non voglio essere travisato: fare l'apicoltore è un casino. Un sacco di problemi. I costi per via di tutti i vari problemi, soprattutto per colpa di Varroa sono lievitati negli ultimi anni. Sono problemi economici che hanno molti allevatori di animali e vanno compresi e non negati ovviamente. L'allevamento delle api diventa sempre di più un fatto che possono permettersi che riesce a fare grandi investimenti. Quello però è il piano economico, qui stiamo parlando del piano ecologico.
@wasabicaos
@wasabicaos 4 года назад
Ma i pesticidi usati in agricoltura che uccidono le api sono realmente una minaccia? Sono ancora scioccata
@Egidiusdehammo
@Egidiusdehammo 4 года назад
@Entropy for Life Salve Giacomo seguo con piacere i suoi video ma ritengo che questa volta abbia toppato alla grande. Sono un piccolo apicoltore e mi ritengo OFFESO dal testo da lei scritto. Per quanto possa essere vero che la popolazione di api non sia scesa lei ci fa passare tacitamente per dei ladri. La questione economica NON è distinta dalla questione ecologica perché ciò che è sparito negli ultimi anni è la proliferazione di api selvatiche: l'ape da sola non è più in grado di aumentare di numero. Lo sciame selvatico nel corso di qualche anno tende ad indebolirsi sempre di più ed a morire (causa squilibri climatici che impattano sulla presenza di covata, parassiti o momenti di mancanza di cibo). Le api a differenza di qualche anno fa (agli anni novanta per esempio) tendono ad essere sempre più concentrate laddove ci siano apicoltori. Noi le sosteniamo e le curiamo; chi piu' onestamente, chi meno, sosteniamo la popolazione di api che altrimenti esposta alle schifezze dell uomo non avrebbe certo mantenuto questi numeri. Un motivo valido alla stabilita' della popolazione di api potrebbe tranquillamente essere la necessita' di un maggior numero di apiari per apicoltore per sostenersi. Visti i problemi ad affrontare la questione ecologica da parte degli stati del mondo e viste le reticenze di noi esseri umani a cambiare i nostri comportamenti in modo che siano ecocompatibili (es. bandire i condizionatori in favore di centri urbani con minori densita' abitative, utilizzare auto con forme di gas naturale anziche' elettriche, ibride o a benzina, incentivare forme di mobilita' sostenibile privata o pubblica) NOI ESSERI UMANI NON SIAMO SUFFICIENTEMENTE INTELLIGENTI DA PORLA IN ALTRA MANIERA. Pensi a cosa succederebbe se ci fossero davvero dei sussidi per gli apicultori: sarebbe una corsa a fare questo mestiere con le peggiori porcherie. Certo al memento sono incentivati troppo gli impianti di grosse dimensioni mentre dovrebbero essere disincentivati in favore di forme di lavoro ibride con altri mestieri ed impianti di api piu' piccoli (quindi che praticano le migliori tecniche possibili dal punto di vista della salute dell animale) Se i molti piccoli apicoltori smettessero di tenere qualche arnia per passione anche le api finirebbero ben presto. Se il numero di api e' costante e' grazie alla fatica degli apicoltori. Quindi, si, le api sono in pericolo perche' se io mi stanco di sostenerle voi alle api "gli fate ciao" . Mi ha deluso Poteva fare un bel video sui tipi di apidi, sulla utilita' specifica di quelli meno noti e gentilmente spiegarci che "nonostante quello che pensiamo le api ci sono perche' c'e' stata una forte risposta da chi le allevava mentre sono in difficolta' le famiglie selvatiche" Aspetto le sue pubbliche scuse ed auspico la rimozione di questo video in favore di uno maggiormente informativo, non e' alla sua altezza Grazie Francesco
@Egidiusdehammo
@Egidiusdehammo 4 года назад
Preciso: e' certo possibile che la questione della difficolta' delle api sia spinta dai consorzi di apicoltori ma non per questo e' necessariamente il male o completamente falsa/sbagliata. Per questo gridare alla falsita' dei problemi delle api non e' il modo giusto di affrontare la questione
@Egidiusdehammo
@Egidiusdehammo 4 года назад
@@wasabicaos si, cerchi il commento del veterinario più sotto nei commenti
@alessandromestri9004
@alessandromestri9004 4 года назад
@@Egidiusdehammo ma infatti ha parlato della specifica ape "commerciale", perché la gente pensa che stiano morendo TUTTE le api e che quindi si rischi di restare senza impollinatori. Forse hai frainteso il focus del video e sei rimasto troppo triggerato dal fatto che ha nominato gli apicoltori
@cohorspraetoria8157
@cohorspraetoria8157 4 года назад
*IL BOMBO E' CICCIOTTISSIMO E BELLISSIMO!*
@wasabicaos
@wasabicaos 4 года назад
È il chiappone che ci meritiamo. Concordo.
@bob-pm3np
@bob-pm3np 4 года назад
aspetto un video di scuse o tolgo il follow
@asdfmela640
@asdfmela640 4 года назад
BOMBIII
@giuliapanicucci796
@giuliapanicucci796 4 года назад
Come si faccia a pensare male di un essere grassottello, gaio e pucciosissimo come il bombo io proprio non lo so... indinniatah!11!1!!
@ornellar.4933
@ornellar.4933 4 года назад
E poi non ha neanche il pungiglione.
@riccardocabbri4492
@riccardocabbri4492 4 года назад
Ciao Giacomo! Intanto complimenti per la tua opera di divulgazione, ti seguo da parecchio e sei sempre fonte di interessantissimi spunti. Da veterinario che si occupa principalmente di api combatto anche io giornalmente questa battaglia, cercando non di debunkare, ma quantomeno di ridimensionare un certo allarmismo riguardo gli animali di cui mi curo. Concordo pienamente con te: Apis mellifera non è a rischio di estinzione. Vorrei però porre l'accento sul fatto che questo non significa che le sue popolazioni allevate non siano soggette a grandissimi fattori stressogeni come le malattie, il cambiamento climatico e del paesaggio e gli agrofarmaci usati in agricoltura. Da questo punto di vista, le statistiche riguardanti il numero di colonie della FAO, hanno insito un bias potentissimo. Tali statistiche infatti non tengono conto della capacità degli apicoltori di moltiplicare facilmente le colonie, semplicemente suddividendole, per colmare le perdite. Da una sola colonia superstite posso ottenere anche quattro colonie figlie, a spese però della numerosità della famiglia stessa e quindi della sua capacità produttiva e di sostenere esternalità positive (impollinazione su tutte). Per questo motivo il dato sul numero di colonie va a mio parere integrato con il dato delle perdite invernali che, per mantenere sostenibile economicamente l'attività di apicoltura, non dovrebbe (secondo alcune stime) superare il 10%. Questo per rimarcare come non siano in pericolo le api, semmai gli apicoltori! Vista l'opera di protezione che svolgono sulle colonie, in particolare nella difesa dall'acaro Varroa destructor, credo che sia un problema dell'intera comunità assicurarsi che la loro attività continui ad essere possibile e sufficientemente profittevole. Da consumatori ciò si può riflettere nel sostenere il loro operato acquistando i prodotti dell'alveare mentre, a livello politico, nel pretendere una regolamentazione della registrazione degli agrofarmaci che contempli i numerosissimi effetti sub letali. Infine sebbene a mio parere l'evidenza non sia ancora schiacciante, vale sicuramente la pena cominciare ad interrogarsi sull'effetto delle popolazioni allevate su quelle selvatiche (di api mellifere e non). Lo slogan di una nota cooperativa di apicoltori è "Coltiviamo biodiversità", se si vuole continuare a rendere fede a questo proclama è necessaria sicuramente una riflessione a questo proposito. Scusa se mi sono dilungato, ma come avrai inteso, l'argomento mi appassiona notevolmente oltre ad essere il mio lavoro! Continua così! Riccardo
@EntropyforLife
@EntropyforLife 4 года назад
Ciao Riccardo! Ti va di contattarmi in privato e ci sentiamo? Magari facciamo due chiacchiere e registriamo qualcosa insieme. giacomomoromauretto@gmail.com
@riccardocabbri4492
@riccardocabbri4492 4 года назад
@@EntropyforLife certo, volentieri! Domani ti scrivo.
@Frenzgyn
@Frenzgyn 4 года назад
Sottoscrivo l'intervento di Riccardo, stavo per scrivere qualche cosa sullo stesso tono. Tra l'altro, certo che in primavera le colonie superstiti si riproducono (in realtà per mantenere o aumentare il numero , come detto, vanno riprodotte artificialmente), ma quando una colonia si divide è a rischio la sopravvivenza di entrambe, sia quella sciamante che quella che resta in arnia, a meno che, di nuovo non intervenga l'uomo. Senza intervento umano, il trend è molto, ma molto differente. Popolazioni selvatiche di A. mellifera ligustica, specie autoctona italiana (al netto dei grandissimi danni che abbiamo causato con le ibridazioni sconsiderate) sono piuttosto rare. Ti riporto un paper - non recentissimo - che forse troverai interessante: repository.up.ac.za/bitstream/handle/2263/17033/Jaffe_Estimating(2010).pdf;jsessionid=9F21AC3B2614A73E625D46DDEADF3F0D?sequence=1 L' A. mellifera sicula non ne parliamo, quella rischia di essere spacciata, nonostante il tentativo di conservazione. D'altronde, abbiamo un problema analogo con i bombi da impollinazione: Inquinamento dei pool genetici di popolazioni selvatiche (adattate al loro ecotipo) e diffusione di patogeni.
@MsClaudia2
@MsClaudia2 4 года назад
Debunkare? Non c'è una parola italiana che faccia comprendere?
@nicoladc89
@nicoladc89 4 года назад
@@MsClaudia2 prendendo parole presenti nel dizionario, la traduzione migliore credo sia sbugiardare/smascherare, ma per coglierne appieno il significato, cioè l'atto di dimostrare che una cosa è falsa con metodo scientifico o giornalistico, bisognerebbe coniare un neologismo o prendendolo dall'inglese quindi debunkare (che poi non sarebbe una novità, monitorare deriva dall'inglese e parecchie parole inglesi derivano dall'italiano) o facendo una versione italiana tipo sbufalare.
@elisarubele811
@elisarubele811 4 года назад
Poveri bombi, non è vero che sono brutti. Sono simpatici così rotondi, pelosi e molto rilassati per come ronzano tranquilli :)
@ulacromeiov7410
@ulacromeiov7410 4 года назад
Com'è che un biologo ha quelle braccia da taglia legna?! Stima e interesse per i tuoi video comunque!
@patriziasforza8484
@patriziasforza8484 4 года назад
Infatti! 😂Era più secco mesi fá.
@claudine8380
@claudine8380 4 года назад
Allora non mi sbaglio, ho notato la stessa cosa😜
@gianandreapignoni
@gianandreapignoni 4 года назад
Finalmente l'argomento Apis mellifera sviscerato correttamente. Bravissimo. Gli impollinatori selvatici sono tutti a rischio e nessuno ne parla.
@MARA-yz3oy
@MARA-yz3oy 4 года назад
Io nella mia umile tesi si
@gianandreapignoni
@gianandreapignoni 4 года назад
@@MARA-yz3oy si può leggere?
@MARA-yz3oy
@MARA-yz3oy 4 года назад
@@gianandreapignoni certo! Anzi mi fa piacere che possa interessare qualcuno oltre che a me e alla mia relatrice =)
@quicksilver6090
@quicksilver6090 4 года назад
Volutamente a rischio, direi. In natura tutto ciò che è selvatico è libero, gratuito. Ciò che è allevato, coltivato, viene reso oggetto di commercio. Chiaro perché questa crociata per le api che APPARTENGONO agli apicoltori ma totale menefreghismo per le altre specie libere e in pericolo? Stessa cosa per le piante, frutta, ortaggi ecc..
@antoniososo1870
@antoniososo1870 4 года назад
@@MARA-yz3oy potresti passarmela anche a me? te ne sarei grato 🙏🏻
@niccolocalandri6172
@niccolocalandri6172 4 года назад
Grazie Giacomo per il tuo video. Il mio lavoro è la salvaguardia delle api e degli insetti impollinatori. Qui le miei referenze -> www.linkedin.com/in/niccol%C3%B2-calandri-b00bb75a/ Ovviamente sono in disaccordo su molte cose. Mi han sconvolto non le affermazioni che ovviamente sono viste secondo una tua ottica personale, ma il perchè lo hai fatto. Per entrare in un trend topic usando il classico metodo della dissonanza per creare commenti e discussione. Danneggiando il lavoro di tanti apicoltori. Qui i dati che mancano e non sono stati detti nel video: Dato Mancante 1 La mortalità delle api è 1000 volte maggiore dei maiali. L'unico motivo per cui abbiamo ancora la food supply chain è perchè ci sono gli apicoltori che le sostengono e permettono di generare Impollinazione. Il sostegno quindi deve essere dato all'apicoltore! Lui è a rischio "estinzione". Dato mancante 2 Le colonie, non le api, che non superano l'inverno vanno dal 15 al 30% circa. Dipende dall'anno. La mortalità dei maiali si assesta attorno al 2%. Le colonie di api sono tuttavia in crescita. Come mai? Si replicano da sole le api? NO! Assolutamente NO! Se le lasciassimo da sole collasserebbero tutte. Grazie a dio esistono gli apicoltori, che devono viverci di api, quindi replicano quelle perse. Senza gli apicoltori, avremmo un danno materiale, non solo sul miele, ma su l'intera catena alimentare. Certo dopo qualche decennio avremmo un assestamento e riequilibrio naturale. Nel mentre si impiccano in italia : Apicoltori (100 mila persone), agricoltori, produttori di bestiame (perchè il foraggio è impollinato), la GDO, fabbriche di confezionamento, etc etc etc. Direi qualche milione di persone. Rimarrebbero quelli che han partecipato a Nudi e Crudi. Dato mancante 3 La diminuzione della produzione di miele nel 2019 è stata del 30%. Dato oltremodo allarmante. Non tanto perchè gli apicoltori muoino di fame, vedo che a nessuno frega questo piccolo dettaglio, ma perchè abbiamo impollinato il 30% in meno. Dato Mancante 4 il collasso delle colonie avviene in Inverno, ma anche in primavere come è successo nel 2019. Causa allucinanti variazioni climatiche. Dato Mancante 5: La Varroa ha iniziato a devastare le api nel 1990. Nel 2000 invece l'uso massivo di pesticidi e i primi sintomi delle variazioni climatiche hanno dato una mano ad aumentare la mortalità. Falsità: Le colonie NON SI ripopolano da sole. Se muoiono, muoiono. Non resuscitano, non c'è la pasqua delle api. Ci sono gli apicoltori. Considerazione finale: Da non vegeriano, io farei anche fortissime politiche di sostegno a Maiali, Mucche, Capre e cavoli. Magari ci stanno sul cxxxo perchè sono sporchi e creano Co2. Ma qualcuno si mette in testa che noi viviamo grazie a quello? Le politiche devono andare a difendere l'allevamento e salvaguardare il benessere animale, nonchè ridurre l'impatto ambientale. Quindi è ancora peggio di estinzione della specie animali, qui parliamo di sopravvivenza dell'uomo. Vorrei che non si confondano le priorità, cosa che accade ascoltando questo video. Le api come si evince dall'articolo di Alfredo Valido entrano in competizione con altri impollinatori. Qui la domanda da porci è: Quindi diamo fuoco alle api? No, dovremmo attivarci per difendere le api E GLI impollinatori in parallelo. Non sminuire le api, sviluppare un ecosistema in coesistenza, come sta dimostrando neururale a Pavia. Se invece il discorso è su: dobbiamo assolutamente riequilibrare la natura come se non ci fosse l'uomo. Credo che la risposta sia semplice, dovremmo vivere di raccolta delle mele che cadono dagli alberi. Ti vederemo a Nudi e Crudi? Vi lascio questo bellissimo spot -> ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-IJNR2EpS0jw.html Difendete le api!
@molamola8383
@molamola8383 4 года назад
Commento col quale mi trovo molto d'accordo.
@libreriasangiorgioeildrago4166
@libreriasangiorgioeildrago4166 4 года назад
Sono apicoltore e ti do' pienamente ragione, ma io lo faccio per passione e senza eccessive pretese ( e spese) economiche e per questo non giudico i grandi apicoltori che investono e rischiano nella loro attività. Chi mi ha insegnato mi raccontava di un'età dell'oro dell'apicoltura prima degli anni '80 in cui le api facevano tutto da sole...Poi è arrivata la Varroa e tutto è cambiato. Potremmo dire più correttamente che per chi produce miele e vive di apicoltura il problema non è l'estinzione dell'ape, ma la mortalità dell'insetto, soprattutto nel periodo precedente alla raccolta del miele. Invece per chi come me si nutre soprattutto del ronzio e della bellezza dell'alveare, il problema è relativo . Per farla breve : essermi avvicinato all'apicoltura ha espanso la mia sintonia vitale al mondo degli insetti in genere come dici tu, mi stupisco della gente che non vede " gli alieni " fra noi, o li vede e li vorrebbe sterminare! Certo combattere la battaglia per la sopravvivenza del Panda è più semplice che battersi per la sopravvivenza degli aracnidi! Ciao
@Destiny13Raven
@Destiny13Raven 4 года назад
@Entropy for Life . Buon video ma con qualche difetto, da Entomologo posso criticare un poco l'utilizzo del termine Ape (Bee) alla sola Apis mellifera, solo per il fatto che può risultare poco chiaro per chi guarda il video e non conosce bene la divisione tassonomica degli imenotteri e chiama tutti gli apoidei Ape. Si che più volte ti riferisci ad Ape come specie, infatti è solo una piccola critica puntigliosa. Molte delle cosidette Api selvatiche sono effettivamente a rischio e molti dei progetti di salvaguardia sulle Api parlano anche di quelle api e le citi sono in descrizione video (tranne il bombo). Inoltre potevi dire che le api domestiche essendo molto studiate vengono spesso utilizzate come Indicatori Biologici (Apis mellifera lingustica soprattutto) soprattutto in Europa. Inoltre ci sarebbe da precisare che l'Apis mellifera si può considerare "alloctona" in America e l'impatto di competizione preponderante è avvenuto lì, ci sono proprio sottospecie a volte ibride indesiderate che causano danni agli stessi apicoltori, invece essendo autoctona nel bacino mediterraneo alcuni focus di salvaguardia europei sono dovuti anche all'arrivo di specie alloctone come la famigerata Vespa velutina, anche se è innegabile un'influenza sulle api solitarie causata dalla presenza degli alveari. Inoltre le problematiche alle Apis mellifera non colpisce solo gli apicoltori ma anche le monoculture il che amplia la questione economica di cui hai parlato rendendola molto più complessa. La questione è molto più ramificata e merita secondo me ulteriore approfondimento ;)
@ciski91
@ciski91 4 года назад
Bel commento! difatti credo che bisogna far notare che solo alcune "specie" di api sono invia di estinzione! Lo stesso discorso vale anche per l'esempio di Maiali, la popolazione mondiale è in costante crescita, ma quante razze di maiale sono in via di estinzione o sono già esiste! la lista è abbastanza lunga
@eliastefano3463
@eliastefano3463 4 года назад
Prova a sentire il video fino alla fine e vedrai che di altri Apoidei ne parla ;)
@Destiny13Raven
@Destiny13Raven 4 года назад
@@eliastefano3463 l'ho visto tutto il video. Parla dei bombi e dice anche apoidei, ma secondo il mio avviso non è chiaro e rimane incompleto come discorso, visto che il termine api (o meglio bees) viene usato spesso in documenti e articoli non necessariamente rivolgendosi alla sola Apis mellifera. La cosa che gli ho contestato é la poca chiarezza essendo un video rivolto specialmente a chi di insetti non ne sa molto e che definisce con un solo termine anche gruppi di insetti che non appartengono a volte manco allo stesso genere. Per altro lo ha semplificato molto causando anche una corrente "e ma le Api non sono da proteggere" che ho letto sfortunatamente in vari forum e progetti che mettevano il link a questo video e a cui non interessava il progetto in se (manco lo leggevano) ma reagendon solo al termine Api . La questione economica degli insetti da come la riferisce lui sembra solo rivolta agli apicoltori rivelando una reale ignoranza (non prenderla sul personale) per tutto ciò che c'è dietro i vari progetti di "protezione delle api" (Raccolta fondi per progetti di protezione per la biodiversità, creazione di corridoi ecologici, ecc) anche perchè spesso non si protegge l'ape in se ma l'ambiente in cui vive (Vedila come specie bandiera, perchè conosciuta e che attrae gente estranea al mondo insetti, dubito che con un dittero si otterrebbe la stessa attenzione ), quindi anche lì bisognerebbe analizzare i vari progetti (tipo non mettere allo stesso livello quelli " adotta un alveare " a quelli "limitiamo i pesticidi di un certo tipo " o "creiamo nei campi agricoli delle macchie erbacee per favorire gli impollinatori"). Quello che dice è vero, le api domestiche sono un reale problema per la competizione con le selvatiche (non ovunque e alcune sottospecie di Apis mellifera peggio di altre ), il fatto che siano allevate non è manco troppo un vantaggio a volte perchè possono essere immunodeficienti a causa di nutrimenti artificiali troppo zuccherini e cose simili e portare malattie tra le selvatiche. Per questo ho detto che il video è fin troppo poco preciso, lo vedo orientato a giustificarsi più che informare realmente sulla questione Api e, per quanto ho capito più o meno il suo obbiettivo, non è una questione che si può archiviare in questo modo se si vuole realmente informare sull'argomento. (PS: la risposta alla sua domanda del video è SI , alcune api sono in pericolo e ti posso anche dire le specie www.iucn.it/pdf/Comitato_IUCN_Lista_Rossa_delle_Api_italiane_minacciate.pdf , e questa è una conferma che la parola Api è molto generale ;) )
@molamola8383
@molamola8383 4 года назад
@@Destiny13Raven perfettamente d'accordo.
@micheleprestera5952
@micheleprestera5952 4 года назад
@@Destiny13Raven inoltre (perdonami se sbaglio), credo che le api allevate, seppur in grandissimo numero, non possano espletare la stessa funzione ecologica di una popolazione di api selvatiche, per una questione riferita allo spazio. Un apicoltore può avere anche moltissime colonie, ma saranno tutte concentrate in uno spazio limitato, di conseguenza l'ambiente sul quale le api possono agire è molto ristretto. Quindi le api possono anche continuare a crescere come numero, ma se nel frattempo il numero di tutti gli altri impollinatori è in costante discesa più o meno in ogni ambiente la situazione può solo peggiorare.
@Antoniomicable
@Antoniomicable 4 года назад
Caro Entropy for Life, mi dispiace farlo, ma va detto che il tuo video è impreciso e superficiale, ergo controproducente nei confronti di battaglie di sensibilizzazione che da anni vengono fatte e di cui solo ora si stanno a fatica raccogliendo i frutti. Per quanto tu ti sia sforzato di presentare dati validi a sostegno della tua tesi, già dopo il quinto minuto di video è inevitabile notare come una tematica così ampia sia stata trattata parzialmente, generando così un profondissimo conflitto di interessi tra la tua premessa in cui avanzi di essere un forte sostenitore della battaglia per la conservazione della biodiversità e la non necessità di salvaguardare l'ape come principale insetto impollinatore. Ma andiamo con ordine: 1) I grafici della FAO (per quanto bellissimi da analizzare nei dettagli) peccano di una gravissima mancanza: ammesso e non concesso che si tratti di alveari riempiti nella loro interezza con A. Mellifera ed escludendo quindi a priori di trovarci dentro un'Apis Cerana o un'Apis Koschevnikovi (entrambe specie tipiche dell'Asia orientale e sud-orientale produttrici di miele e lì allevate), non viene specificata alcuna sottospecie, dato fondamentale per un apicoltore (e un biologo preoccupato per la biodiversità)! Sei a conoscenza del declino che l'ecotipo italiano (Apis Mellifera sottospecie ligustica) ha avuto nel corso degli anni passati? Purtroppo per la biodiversità, la maggioranza degli apicoltori, vuoi per convenienza o per ignoranza, nel tempo ha operato nel seguente modo: per anni, falle nel sistema legislativo italiano circa la regolamentazione dell'attività apistica hanno permesso l'importazione di regine vergini provenienti da paesi esteri come il Brasile o dall'Argentina, che essendo particolarmente prolifiche erano in grado di stabilire famiglie forti in poco tempo, rendendo quasi sicura una produzione sostanziosa per quella stagione apistica. Così facendo (e viene fatto tutt'ora) nel processo di fondazione di una nuova colonia, la regina dovendosi necessariamente accoppiare con i fuchi per iniziare a deporre, troverà solamente compagni di razza Ligustica arrivando così a generare una colonia frutto di una regina con corredo genetico ibridato. Da biologo saprai benissimo cosa può comportare una mescolanza di questo tipo. Oltre all'elevatissimo rischio di importazione di microrganismi (e magari patogeni) alieni all'areale italiano, le caratteristiche positive della nostra Apis mellifera Ligustica, frutto di secoli di selezionamento genetico, vengono "inquinate" da un corredo specializzatosi per un areale del tutto diverso, andando così a indebolire sistematicamente quelli che sono i punti di forza dell'ape italiana stessa. La necessità di proteggere l'ecotipo italiano e possibili proposte per poterlo fare sono presentati nel seguente articolo: openpub.fmach.it/retrieve/handle/10449/53488/87823/vol71-2018-257-271fontana.pdf 2) Come tu hai raccontato, l'arrivo dell'acaro Varroa Destructor in Italia ha accelerato quello che col tempo è stato definito C.C.D. (Colony Collapse Disorder) generando così un'ecatombe improvvisa che si è abbattuta su tutto il paese, cogliendo centinaia di apicoltori alla sprovvista, costretti ad osservare scenari raccapriccianti davanti ai loro apiari svuotati. Ne parli come se fosse il normale corso degli eventi: non vuol dire che siccome le colonie sono in grado di replicarsi allora la loro perdita non debba generare allarmismo, soprattutto se le colonie che non riescono a superare l'inverno sono quelle che 35 anni fa lo avrebbero fatto tranquillamente. Questo NON è il normale corso degli eventi. Non lo è se vede una specie alla mercé di un antagonista incontrastato come la varroa. Inoltre, hai mostrato un bel grafico che riporta come le colonie produttive tra il '95 e il 2017 rimangano circa costanti arrivando a dedurre (a parer mio grossolanamente) come semplicemente il tasso di fondazione riesca a sopperire alle perdite invernali. Non pensi che quella linea sia stata mantenuta quasi "parallela" all'asse delle ascisse solo grazie all'intervento dell'uomo? Io penso di si. Se non ci fosse stato l'essere umano, le api in Europa e Nord America non esisterebbero più, puoi starne certo. L'Apis Mellifera sp. non ha alcuna strategia di difesa contro la varroa, servirebbero i secoli di coevoluzione che altre api (come l'Apis cerana) hanno avuto a disposizione, riuscendo infatti a non ritrovarsi assoggettate alla varroa. In Asia la varroa non è un problema: ci vogliamo ancora domandare come mai sia lei a trainare il trend positivo della popolazione mondiale? Solo perché quelle tabelle riportano un trend positivo, non vuol dire affatto che le sottospecie (se non addirittura specie) all'interno di esse siano ugualmente rappresentate. Il "numero di alveari nel mondo" non è un dato affidabile per affermare quello che tu affermi nel video. 3) L'ape è l'impollinatore garante della biodiversità per eccellenza. Non è perfetto, è vero (ci sono specie vegetali non impollinate dalle api, basti pensare al pomodoro, il quale invece viene impollinato egregiamente dai bombi), ma non esiste altro pronubo in grado di svolgere questo lavoro in maniera così precisa e su una scala generale così vasta. Una famiglia d'api forte può arrivare anche a contare 100.000 individui, di cui almeno 85.000 operaie. Grazie al loro lavoro giornaliero e alla loro diffusione, un sacco di specie selvatiche vengono impollinate e perciò ne è permessa la riproduzione e diffusione. L'ape è semplicemente l'insetto migliore per svolgere questo lavoro (con questo non voglio dire che debba necessariamente essere l'unico). Oltre ad un aspetto economico da te riportato, penso ci sia un bel vantaggio anche dal punto di vista ecologico. 4)I bombi non se li fila nessuno? FALSO! Per fortuna vengono commercializzati e diffusi anche loro ( www.verdepieno.com/bombi ), come esempio di "insetto bistrattato" non potevi sceglierne uno peggiore. Probabilmente le nere Api Legnaiole (Xylocopa Violacea) sarebbero state un esempio molto più calzante (sono ottimi impollinatori solitari molto docili, ma per le loro dimensioni e il loro colore scuro vengono continuamente scambiate per dei "calabroni", creando allarmismi inutili). Spero di essere stato chiaro in tutto, purtroppo a parer mio hai voluto generalizzare molto e generalizzare su argomenti così ampi non paga mai molto, anzi casomai fa impennare il rischio di dare informazioni imprecise e sbagliate, cosa che a mio avviso il tuo video fa. Spero tu possa trovare il tempo e la voglia di rispondermi così da spiegarmi cosa ne pensi al riguardo alla luce di queste parole, magari sarai anche in grado di farmi notare di esser stato impreciso a mia volta, in tal caso vorrai scusarmi.
@mementomaggioriano155
@mementomaggioriano155 4 года назад
Salvo imprecisioni e probabili errori, infondo, anche lei sarà d'accordo che l'ape, in quanto insetto, non é in pericolo e tantomeno in via di estinzione come qualche ente propaga da qualche anno.
@Antoniomicable
@Antoniomicable 4 года назад
@@mementomaggioriano155 sulla base degli studi universitari completati e delle mie umilissime esperienze personali (sono un apicoltore dilettante) mi permetto di dissentire. La situazione sarà anche stabile momentaneamente, ma a che costo? Quanti alveari si perdono all'anno? E quante risorse (monetarie e non) vengono impiegate per far sì che ciò non accada? L'ape sarà fuori pericolo quando essa autonomamente sarà in grado di ripopolare foreste e areali di sua competenza senza l'aiuto dell'essere umano (che malauguratamente sa essere sia suo salvatore che carnefice). Generalizzare quando si parla di insetti (probabilmente la classe più biodiversa del pianeta) equivale automaticamente a commettere imprecisioni colossali, a tratti offensive nei confronti degli insetti stessi (parafrasando il suddetto video). Rispondere ad un commento facendo marcia indietro, poi, è doppiamente grave.
@MAACH02
@MAACH02 4 года назад
Grandissimo Giacomo,la qualità visiva è aumentata notevolmente
@MrSaverio97
@MrSaverio97 4 года назад
è diventato più bello
@michela1904
@michela1904 4 года назад
Io ho le api. Avrò una cinquantina di arnie. Faccio il miele di ogni qualità, soprattutto al corbezzolo. W le api.
@houstonproject
@houstonproject 4 года назад
buono il miele di corbezzolo! è tra i miei preferiti! lo vendi? Spedisci?
@guidoguidis1269
@guidoguidis1269 4 года назад
Michela, puoi rispondere a una mia domanda? come è possibile che per es. esiste il miele di castagno che è solo fiori di castagno? le api vengono addestrate ad andare solo sul castagno piuttosto che solo su fiori di acacia? io immagino che le api vanno nello stesso giorno su qualunque tipo di fiore senza selezionare una pianta specifica.
@davide5621
@davide5621 3 года назад
@@guidoguidis1269 Semplicemente in determinati periodi dell'anno fioriscono determinati tipi piante, dipende molto anche dal luogo, è difficile trovare boschi di robinia, castagni e tigli in pochi chilometri di raggio. Poi ovviamente il miele di castagno non sarà mai 100% castagno, ma la percentuale di questo è talmente considerevole da essere considerato tale. Se in alcuni periodi e luoghi è presente una grande varietà di fiori nettariferi allora il miele prodotto viene chiamato millefiori o melata, e anche parlando di questo ogni posto ha il suo, da un apicoltore del varesotto non troverai mai il millefiori che hai assaggiato in Toscana per esempio. Mi sono dilungato abbastanza per un discorso di per se semplice spero di essere stato chiaro
@simonetiozzo7485
@simonetiozzo7485 3 года назад
Mi sa che siamo tutti in pericolo di estinzione
@francescomaiorano2651
@francescomaiorano2651 4 года назад
Io sono un apicoltore dilettante. Anzitutto ti faccio i complimenti per l'ottimo video. Ho sempre storto la bocca ogniqualvolta ho sentito parlare di api a rischio di estinzione, intuendo quello che tu hai esposto con i dati alla mano. Faccio solo alcuni appunti: la nascita di nuove regine è essenzialmente legata alla mano dell'uomo (innesti o sciami artificiali, eventualmente posso anche spiegare meglio). La sciamatura naturale, al contrario, è un fenomeno che ogni apicoltore ha tutto l'interesse nel combattere, altrimenti si perderebbero buona parte delle api e quindi del raccolto. (Magari sono cose che sai e che per brevità non hai inserito nel video...) Seconda cosa. In riferimento al complessivo aumento delle api su scala globale e della contemporanea diminuzione di apis mellifera negli USA. Faccio una supposizione: varroa destructor è endemica del sud est asiatico; le api di quelle località sono capaci di combatterla, diversamente da mellifera che a lungo andare soccomberebbe durante l'inverno. I grafici si riferiscono esclusivamente a mellifera? Perché non sarebbe così illogico pensare ad un aumento totale dovuto proprio all'adozione di quelle determinate categorie resistenti a varroa. Concludo aggiungendo una cosa. Un aspetto che vorrei approfondire ma sul quale non credo di parlare a caso: il fatto che in natura non esistano più o quasi famiglie di apis mellifera. Vero, è una razza da allevamento, ma il fenomeno della sciamatura (non sempre si riesce a prevenire) portava alla formazione di famiglie che poi continuavano a proliferare in natura. Dai racconti dei miei vecchi (abito in montagna), non era difficile trovare famiglie in tronchi perforati o anfratti da cui si poteva andare a prelevare il miele quando il periodo lo consentiva. Oggi tutto ciò è impensabile e la famiglia che sciama sottraendosi alle cure dell'apicoltore è destinata a morire col primo inverno a seguito dell'indebolimento dovuto a varroa. Qualsiasi apicoltore con esperienza potrà confermarti ciò che dico: sono cambiate molte cose negli ultimi venti anni. Prima il miele era un raccolto sicuro, potevi farne di più o di meno a seconda della qualità del tuo lavoro. Anche in natura le api ne producevano. Adesso invece sono necessarie molte cure affinché le famiglie siano in grado di produrne. Mentre in natura non è neanche possibile che sopravvivano. Penso che la differenza sia sostanziale. Siamo passati dal miele come prodotto "naturale" a prodotto "eccezionale" frutto della dedizione dell'apicoltore. (È chiaro che il rapporto tra miele prodotto e quantitativo di api nell'alveare è direttamente proporzionale). In pratica sto dicendo che apis mellifera senza cure da parte dell'uomo sarebbe probabilmente destinata ad una drastica decimazione se non ad una vera estinzione...e questo, in un certo senso, riesce a giustificare il discorso "le api si stanno estinguendo".
@Egidiusdehammo
@Egidiusdehammo 4 года назад
Da piccolo apicoltore concordo! Credo che giacomo questa volta debba modificare il video: ci facciamo una figura di m***a ed e' fuorviante per l'ascoltatore medio oltre che clickbait
@francescomaiorano2651
@francescomaiorano2651 4 года назад
Ma no, cioè, io alla fine sono d'accordo col senso generale del video! Spero solo di aver aggiunto qualcosa alla discussione... In effetti le api non è che se la passano benone, nonostante l'aumento generale riportato da Giacomo
@cristinamarello3791
@cristinamarello3791 4 года назад
drive.google.com/file/d/1cemXlv7izKdq7dICOIjyIIoOmvpbDzh5/view
@soniaborghini9478
@soniaborghini9478 2 года назад
Avete una bella responsabilità ma la Passione Vi supporta!Grazie e Buon Natale!
@soniaborghini9478
@soniaborghini9478 2 года назад
Bell'appassionato! Buon Natale!
@chrosta7481
@chrosta7481 4 года назад
Mentro lo guardavo mi è partita la pubblicità di greenpeace sulle api XD
@EntropyforLife
@EntropyforLife 4 года назад
Anche a me ieri
@mementomaggioriano155
@mementomaggioriano155 4 года назад
A me no. Che ha detto? Solo boiate o qualcosa di concreto?
@GoPriBu
@GoPriBu 4 года назад
@@EntropyforLife ma perché Greenpeace non "conosce" qual è la realtà del problema? Oppure la conosce? Non voglio fare il complottista, ma solo cercare di capire perché si investano soldi su una boiata del genere. A che serve essere ambientalisti se non si sa cosa proteggere?
@leggendario2185
@leggendario2185 4 года назад
Greenpeace è un associazione che si occupa di divulgazione. Non opera nella pratica. Questo porta spesso ad azioni di marketing più che di reali questioni ambientali
@GoPriBu
@GoPriBu 4 года назад
@@leggendario2185 ah, non sapevo
@truestopguardatruestop164
@truestopguardatruestop164 4 года назад
Devo ammettere che avevo dei dubbi su questo video, stavo per chiuderlo, ma per caso non lo ho chiuso e ho scoperto un sacco di cose! Le ho pure verificate e hai ragione ! Grazie mille, mi sono iscritto
@monicabello3527
@monicabello3527 4 года назад
Maddai, ogni volta che vedo quella pubblicità delle api che stanno morendo mi viene il voltastomaco, strumentalizzate per ottenere soldi. Ma perchè non si preoccupano dei prati "umidi" montani che qui da me sono quasi scomparsi con grandi conseguenze per la fauna entomologica legata ad ambienti umidi?
@EntropyforLife
@EntropyforLife 4 года назад
Sposami
@fed3919
@fed3919 4 года назад
Spiegate anche a noi comuni mortali :) ?
@monicabello3527
@monicabello3527 4 года назад
@@EntropyforLife sei troppo giovane per me🤣
@davidgnomu3802
@davidgnomu3802 4 года назад
Tirate fuori il miele dai prati umidi e vedrai che si muoveranno tutti
@madameannalisa6386
@madameannalisa6386 4 года назад
Beh', dai... Da me stanno proprio scomparendo le montagne XD
@dixdre
@dixdre 4 года назад
La regina: "facciamo fuchi fuchi?"
@zenoolivi3010
@zenoolivi3010 4 года назад
Io penso che il vero problema non sia il numero di alveari di per sè, ma il fatto che tali alveari, visto il declino delle popolazioni selvatiche, siano concentrate in "pochi" punti, rispetto alla vastità delle aree coltivate, in corrispondenza di apiari dove tra l'altro si cerca appunto di fornire alle api tutto ciò di cui hanno bisogno, non solo nei tempi di magra, ma anche circondandoli con un "pascolo per le api" scegliendo specie vegetali in modo da avere nettare lungo tutta la bella stagione.E questo va benissimo per le api come specie, ma é molto problematico per l'agricoltura, che con il calo delle popolazioni selvatiche, a meno che non vicine alla sede di qualche apicoltore, si ritrovano ( per colpa loro, sia chiaro: utilizzo di pesticidi sopra tutto) senza impollinatori, con cali della produzione o necessità di varare su altre culture, impoverendo ancora la varietà delle specie coltivate. Possono si affittare arnie da apicoltori, ma questo aumenta molto i costi e ovviamente ad esserne danneggiati di più sono i piccoli agricoltori. E danneggia anche gli apicoltori, infatti alle api non fa bene trovarsi in mezzo a una sola cultura , con a disposizione un solo nettare ( variano molto da pianta a pianta le composizioni del nettare) così come ad un uomo fa male mangiare solo un alimento. (Senza contare che tali arnie finita la fioritura di una cultura devono essere spostate in un altro luogo, altrimenti morirebbero di fame, con ulteriore impiego di soldi e stress per le api ).
@EdoCFH
@EdoCFH 4 года назад
Io non ho paura dell'estinzione delle Api, io ho paura di Giacomo se mi tira un destro.
@mind.journey
@mind.journey 4 года назад
Quando sei un programmatore e leggi Ei-Pi-Ai
@giuseppesorbello4028
@giuseppesorbello4028 4 года назад
Però è un bel problema che l'Apis mellifera, senza l'aiuto dell'apicultore, non è più in grado di sopravvivere selvatica e autonoma ( se non per qualche stagione) I motivi: Varroa, insetticidi neonicotinoici, cambiamento climatico, ma anche inquinamento genetico con tipologie genetiche meno rustiche. L'attività dell'apicultore rende impossibile un eventuale adattamento genetico autonomo della specie www.apicoltoremoderno.it/linquinamento-genetico-delle-api/
@franceba7857
@franceba7857 4 года назад
I’m non in danger, I AM the danger
@EntropyforLife
@EntropyforLife 4 года назад
Come ho fatto a non pensare a questa citazione?
@franceba7857
@franceba7857 4 года назад
Entropy for Life ❤️
@francescorotino1850
@francescorotino1850 4 года назад
Fran Cesco WW
@spantman88
@spantman88 4 года назад
I am the one who BZZ
@manuelgnucci7760
@manuelgnucci7760 4 года назад
18:35 ma se sono carinissimi guarda che sederino 😢😢😢😢😢
@cristinaciamarone2806
@cristinaciamarone2806 4 года назад
Ok, mi hai appena distrutto un mito 😂 ora, ti prego, dimmi che almeno le coccinelle servono davvero!
@amedeosartorio1524
@amedeosartorio1524 4 года назад
Grazie Giacomo, sono un giardiniere libero professionista molto attento alla biodiversità, alla lotta alle neofite invasive e quella all'abuso di pesticidi. Sempre molto utile e interessante questo genere di video. Grazie ancora! Amedeo
@fabioangelucci764
@fabioangelucci764 4 года назад
Ciao, sono un giovane apicoltore professionista, ho 35 anni e sono 18 anni che ho a che fare con api. Ho iniziato con un paio di sciami da ragazzino e nel corso degli anni sono arrivato a gestire da solo un centinaio di alveari. Tutto quello che so sulle api l'ho imparato da solo sul campo e una cosa dopo 18 anni l'ho capita, che con le api non smetti mai di imparare. Sentire una persona che cerca di analizzare una questione così complessa senza avere esperienza diretta in merito fa quasi incazzare sinceramente...(per cosa poi?per fare un video e un po' di visualizzazioni?) Ognuno è libero di dire quello che vuole, ma penso sia giusto che prima di aprire bocca su un argomento si debba essere informati, onde evitare di diffondere false informazioni che alle orecchie dei "non addetti ai lavori" possano passare come legge. I dati che porti sul numero di colonie, sebbene veritieri, sono fuorvianti. Questo perchè, a fronte di una costante moria di colonie di api dovute a più fattori (varrora, insetticidi, patologie, cambiamenti climatici...), ci sono apicoltori che riescono con tanto lavoro e fatica a mantenere alveari sani e a crearne di nuovi, mantenendo così il numero di alveari registrati in aumento. Parlo di alveari registrati perchè è ovvio che i dati che riporti facciano riferimento a colonie di api registrate ai servizi veterinari nel mondo, non di quelli selvatici presenti in natura. Perchè non pubblichi i dati della mortalità delle colonie? Mi dispiace renderti partecipe del fatto che oggi come oggi, senza il lavoro degli apicoltori, colonie di api mellifere non durerebbero a lungo lasciate a sè e diventerebbero focolai di malattie per altre colonie. Dal mio punto di vista, da apicoltore, ti dico informati, fai esperienza e poi se vuoi dai un'opinione, ma non rovinare ancora di più un settore già apiamente in crisi con la malainformazione (ce n'è già davvero troppa sul miele e sulle api). Credimi che in gioco c'è la nostra sopravvivenza oltre a quella delle api. Spero di non essere stato offensivo, un saluto
@jagrulez885
@jagrulez885 4 года назад
Ti seguo da quando avevi 1k iscritti. WoW stai crescendo tanto, e meriti di più! Grazie per portare il tuo contenuto gratuitamente!
@ValerioGuglielmi
@ValerioGuglielmi 4 года назад
Wow, questo video è quello che chiamo "sberla cognitiva"
@carloraminelli8970
@carloraminelli8970 3 года назад
Solo se uno non è del settore. I dati sono veri, ma quello che lui si "scorda", eppure lo dice che Homo Sapiens interviene, è che questa specie così numerosa e diffusa in realtà in natura è molto rara. E il collasso invernale NON è finito. Da me perso il 33% questo inverno, da un altro il 50, da un'altro l'80... L'ape mellifera è in grande numero perché siamo noi ad allevarla, come ha più correttamente detto dopo anche se solo parlando della competizione ecologica con le altre specie. Stressare il discorso sulla numerosità degli alveari, quando se noi domani smettessimo di allevarle il numero CROLLEREBBE in verticale in modo clamoroso, non è corretto. Nei suoi grafici non vedo mai il conto di quanti alveari sono allevati e quanti sono senza cure, allo stato selvatico. Perché quelli allo stato selvatico sono forti, sani, tutto quanto... Ma poi soffrono senza nessuna speranza di poter controbattere le stesse cose di cui soffrono gli altri insetti impollinatori: riduzione di habitat, inquinamento, pesticidi, habitat antropizzato che poi le stermina o rimuove (quanti di noi si terrebbero un nido selvatico di api in una crepa del muro?). Secondo me questo video non ha minimamente centrato il punto, che è lo stesso dei gatti: le api sono in pericolo e lo sono talmente tanto che ormai la loro popolazione è quasi unicamente quella allevata. L'ape sta quindi pericolosamente diventando una specie domestica dipendente dall'uomo sotto ogni punto di vista. È una mossa saggia? No, non lo è. Ha danni ecologici? Sì, molti. Ma non distinguere tra api allevate e api selvatiche è una fallacia.
@waspjournals41
@waspjournals41 3 года назад
@@carloraminelli8970 lo stesso si può dire per ogni animale addomesticato. Se domani l'essere umano smettesse di allevare pollame o pecore, il loro numero crollerebbe rapidamente. Questo non significa che le pecore e le galline siano in pericolo.
@Raphillon
@Raphillon 3 года назад
Hai confermato quella che è sempre stata la mia impressione generale, grazie. Sei sempre molto chiaro e preciso ed è un piacere ascoltarti.
@Gabriele-kx7jc
@Gabriele-kx7jc 4 года назад
al minuto 10:18 stava per dire: Mi hanno fatto 2 palle così sulla varroa :-)
@gaia8872
@gaia8872 4 года назад
Infatti è riuscito a controllare solo le parole, lo spontaneo gesticolare non ha lasciato dubbi d'interpretazione😂
@namets
@namets 4 года назад
Gran bel video, la qualità e la ricchezza di contenuti al top👍
@mattiataccuso6435
@mattiataccuso6435 4 года назад
Nessuno: Entropy for Life: i maiali sono api e il vostro gatto è drogato scherzo, bel video man
@carmelopeda6133
@carmelopeda6133 4 года назад
Caro mio, sono argomenti che non ti competono. Dedicati ad altro. Noi apicoltori sappiano in che condizioni sono le api. Se la passa alla grande? Vieni con me e vedi come se la passa. Fai meglio a cancellare il video o a modificarlo. Non basta fare una ricerca su internet per sapere le cose.. Queste cose si conoscono sul campo..e sinceramente leggere "se la passa alla grande" mi fa innervosire perche so io quanto sono triste quando torno s casa dopo aver visitato le api.
@mp6471
@mp6471 2 года назад
Sei semplicemente un grande. La chiarezza portata dai dati ha il potere di scacciare ogni timore, teoria del complotto o chiacchiere (almeno per chi non sia un membro della specie Equus Africanus Asinus)
@user-ko5wt8et8n
@user-ko5wt8et8n 4 года назад
Vogliamo sempre questa location😂🙏
@EntropyforLife
@EntropyforLife 4 года назад
E' un posto segretissimo, uno dei pochi senza cani ne decespugliatori.
@AriesAstaroth
@AriesAstaroth 4 года назад
E' dentro un acquario brutto.
@matteobelletti8929
@matteobelletti8929 4 года назад
Ma se i bombi sono bellissimi! Così pacioccosi e soffici :)
@emanuelemarenco3302
@emanuelemarenco3302 4 года назад
Purtroppo parli di api e apicoltura, ma non conosci la argomento. Non basta prendere due tabelle o leggere qualche articolo. La prossima volta ti Consiglio di avvalerti dell aiuto di un esperto. Non hai proprio capito il problema : l ape è una specie che rischia la estinzione? Risposta si Perché i dati invece non supportano questa tesi? Perché gli apicoltori stanno combattendo da anni per combattere le sostanze più dannose, come i neonicotinoidi, Non sono vicine alla estinzione perché invitiamo a diventare apicoltori a sostenere la apicoltura, facciamo corsi, informazione, sensibilizziamo l opinione. Lo sai che il Presidente di associazione è stato a Bruxelles per far vietare i neonicotinoidi con potere biocida più alto? Se domani smettiamo di fare apicoltura, in alcune zone la popolazione di APIs mellifera sarebbe vicina alla estinzione, come tantissime specie di farfalle che sono sparite, proprio a causa dei pesticidi. Le colonie selvatiche sono in un declino senza precedenti. Ma sarà colpa dell ape allevata, che compete con gli altri impollinatori o di un trattore con i trampoli che spruzza vertimec su un campo dove gli impollinatori stavano bottinando o abbeverandosi di rugiada? Rifletti... Questo video non mi è piaciuto e lo trovo offensivo per la battaglia che svolgo continuamente per tutelare api, insetti, passeri e tutto ciò che sta scomparendo dalla mia campagna. C è apicoltore e apicoltore, ma ricordati che tutti popoliamo di insetti un mondo in cui gli insetti, stanno spopolandosi. Con la nostra battaglia difendiamo anche loro, la chiave di lettura è questa, tutelare la ape sta salvando dalla estinzione tantissima entomofauna. Noi apicoltori siamo i guardiani della biodiversità, quando muoiono le mie api avvelenate, stanno morendo anche mosche, Sirfidi, farfalle etc.. Quando combatto per salvaguardare le api lo faccio per anche per le altre specie
@onirixthedreamer4639
@onirixthedreamer4639 4 года назад
C'è una cosa di cui non tieni conto ed è molto importante, l'importanza delle Api come specie "bandiera" per ottenere fondi e chiedere l'abolizione di metodi (es alcuni pesticidi) che stanno veramente mettendo a rischio gli impollinatori. È una polemica un po' sterile perché spesso non si protegge la specie ma l'habitat, se si usa l'ape domestica per ottenere meno pesticidi, corridoi ecologici per l'impollinazione e finanziamenti per studi per la conservazione della biodiversità ben venga. Il tuo video pecca molto di semplicismo e manda un messaggio incompleto e ignorante su come funziona realmente la conservazione faunistica. A parole dire di proteggere gli altri impollinatori è facile ma senza fondi derivanti da l'attrattiva dell'ape non so quanto puoi fare, negli spot utilizzano l'ape spesso come mezzo per far interessare le persone al problema, se ci metti un Antomide non so quanta attenzione ricevi.
@michelezatta9659
@michelezatta9659 4 года назад
Avanti così !! Senti lo fai un video dove dici come combattere con i gesti quotidiani il surriscaldamento globale ? e uno dove favorire la biodiversità ? grazie
@I0000S
@I0000S 4 года назад
I miei complimenti. Gran video. Sei uno dei migliori divulgatori scientifici di nuova generazione su youtube.
@Aquimel
@Aquimel 4 года назад
Concordo su tutto, tuttavia è più complicato di così, l'apicoltura sta diventando veramente qualcosa di impossibile, la varroa non è l'unico problema, abbiamo sempre più malattie e sempre più difficoltà ambientali. aethina tumida, la vespa velutina, peste europea e americana, tutte le varie virosi, micosi eccc siamo ad una quindicina di patologie ben note e chi sa quante da scoprire, e poi tutti i problemi legati alla uso di pesticidi, all'inquinamento ecc. Con questo non voglio dire che ad oggi l'ape mellifera sia a rischio estinzione ma di sicuro sta subendo come tutti gli altri impollinatori ed insetti in generale una forte pressione, contrastata per ora da noi apicoltori. Tuttavia se si arrivasse al punto in cui allevare api diventi antieconomico e quindi l'uomo non difendesse più le api, di sicuro ci sarebbe un crollo repentino ed importantissimo del loro numero (sinceramente posso garantire che se abbandonassi i miei alveari non vivrebbero più di due anni e le loro discendenti non arriverebbero a 4 anni dal mio abbandono, tant'è vero che ormai gli alveari naturali di apis mellifera sono veramente molto rari) Per cui ben venga la sensibilizzazione sulla crisi di tutti gli impollinatori, sono il primo a dire che non c'è solo apis mellifera, però neanche è vero che le cose stanno migliorando per le api anzi. Per il discorso di concorrenza sleale delle api verso gli altri impollinatori sono consapevole che il mio lavoro ha un impatto, come quello di ognuno di noi, per minimizzarlo cerco di avere apiari piccoli con una decina di arnie e lontani da altri apicoltori. Questo comporta un lavoro maggiore per me ma spero riesca a ridurre almeno in parte la pressione che le mie api fanno verso gli altri insetti. Se hai altri suggerimenti per ridurre l'impatto ambientale del mio lavoro sarei ben felice di metterli in atto. In definitiva se si andrà avanti con questo aumento di complicazione si estingueranno gli apicoltori e forse dopo qualche tempo le api saranno veramente a rischio, almeno le nostre di api (apis mellifera ligustica) e prenderanno il sopravvento apis ceranea o altre varietà che meglio si sapranno adattare alle nuove patologie, ma questa è un'altra storia.
@lucastudios86
@lucastudios86 4 года назад
Domanda da ignorante in materia: in caso dovesse esserci davvero un collasso di apis mellifera saremmo in grado di sostituirla velocemente con altri impollinatori senza affrontare un drastico calo della produzione alimentare? Perché se la risposta è no penso che si troverà comunque un modo di tenerla in vita “”artificialmente””
@Aquimel
@Aquimel 4 года назад
@@lucastudios86 le alternative ci sono, si allevano anche i bombi e comunque se solo l'apis mellifera sparisse verrebbe comunque "sostituita" da altri apoidei, non so in che tempi ma succederebbe. Il problema è che tutti gli insetti sono in declino pesante, basta ricordare quanti se ne schiantavano sui fari delle auto qualche lustro fa'. Oggi non se ne vedono molti neanche attorno ai lampioni. La sola apis mellifera non sarebbe un vero problema il problema è il totale. Che poi alla fine tolto lo scopo di lucro illecito, combattere l'inquinamento o lo si fa' per le api o lo si fa per le farfalle, basta che si faccia.
@andreabellin6965
@andreabellin6965 4 года назад
9:00 il tasso di produzione di nuove colonie non deve essere 30/40 % ma circa 43/67 % per tornare al numero prima dell'inverno infatti questa % va calcolata sul nuovo numero di colonie dopo l'inverno ovvero il 60/70 % di quelle prima dell'inverno.
@antonioluciano8251
@antonioluciano8251 4 года назад
Il fatto è che per un apicoltore ci sarebbe una perdita economica di sicuro, ma non risulterà un trend di decrescita perché ogni anno si potrebbe moltiplicare x5 volte il potenziale apistico
@salvatoreventre8193
@salvatoreventre8193 4 года назад
Sconvolgente. Grazie.
@stefanocimarelli7225
@stefanocimarelli7225 4 года назад
La tesi più accreditata sui fattori predisponenti CCD non vede come principale causa l'acaro varroa, diffuso a causa dell'uomo dall'Apis Cerana e da cui ogni apicoltore sa difendersi; sembra piuttosto che siano un insieme di fattori (cambiamento climatico, neonicotinoidi E patologie dell'alveare). Detto questo credo che sarebbe importante parlare anche di come l'Apis Mellifera svolga (in maniera direi eccellente) il ruolo di "specie ombrello" per moltissimi altri insetti (compresi apoidei solitari e tutti gli altri glicifagi), bisogna tener conto del fatto che l'UE agisce (ogni volta che si deve decidere su tematiche ambientali) con azioni preventive e PRECAUZIONALI (ciò vuol dire intervenire anche se esiste solo un dubbio scientificamente fondato che un evento dannoso per l'ambiente possa verificarsi), ciò sta portando a vietare ogni anno nuovi insetticidi (santa Rachel Carson) con ovvi benefici per tutto l'ecosistema; credo sia in questo contesto che si debba inserire la lotta per la tutela delle api. Infine ci sarebbe da parlare del problema della peste americana (Paenibacillus Larvae) che in italia si risolve solo uccidendo la famiglia e bruciando l'intera arnia ma che in altri paesi viene combattuta con farmaci efficaci sulla sola forma vegetativa del batterio, ciò fa sì che i sintomi non siano più visibili nonostante la malattia sia libera di diffondersi in tutto l'apiario (tradotto, se si smette di somministrare l'antibiotico l'intera colonia è morta). Il CCD preoccupa e staremo a vedere se la causa erano i neonicotinoidi, la peste americana preoccupa, soprattutto per come viene gestita in alcune situazioni; in un contesto simile mi sento quindi di dire che senza apicoltori Apis Mellifera sarebbe, con molta probabilità, a rischio. Scusami ho commentato prima di finire il video, va contro la mia politica ma ora finisco di vederlo giuro! Se mi facessi sapere cosa ne pensi del mio commento te ne sarei grato (non sono di certo un ecologo, ho detto la mia da semplice triennale di scienze agrarie quindi sono pronto ad ogni critica hahahahah).
@michelebessega9459
@michelebessega9459 4 года назад
Dal grafico che hai inserito riguardante il numero di "api" fatto dalla FAO hai detto che le popolazione nel mondo sta crescendo ed è giusto, sono dati anagrafici, ma hai detto che sono gli alveari allevati dall'uomo. Il problema è che non esistono solo api cosiddette domestiche ovvero curate dall'uomo ma esistono alveari selvatici ed è lì il pericolo, perché ormai ne esistono ben pochi ed il rischio di perdita di queste "api selvatiche" benché sono della stessa famiglia di quelle allevate dall'uomo è molto elevato causa di quello che tu dici giustamente nel video con l'ausilio di parattisi ed altre patologie che condannano l'apis mellifera.
@giuseppesorbello4028
@giuseppesorbello4028 4 года назад
Si, infatti!
@LorenzoFerru
@LorenzoFerru 4 года назад
Da apicoltore ma da amante della natura ti dico grazie per questo video 👌🐝 quando si parla di api in estinzione si parla di api solitarie che non si caga nessuno perché giustamente non alimenta interessi 😉
@torgulmithra
@torgulmithra 4 года назад
SPOILER Il maiale vestito da ape, è... No, vabbè... No, davvero... è... Mi mancano le parole...
@pietrodurso211
@pietrodurso211 4 года назад
Dai non fare così
@albyguida
@albyguida 4 года назад
Ciao Giacomo complimenti ti seguo dall'inizio sempre con grande interesse. Oggi hai toccato un argomento che conosco perché io sono anche apicoltore Sono completamente d'accordo con te Quando senti parlare una persona Con tutta questa competenza di un argomento che conosci ti convinci che anche tutte le altre volte ha usato lo stesso approccio grazie per i tuoi video
@lucadelsole6180
@lucadelsole6180 4 года назад
Giacomo: le api non sono a rischio di estinzione Essere umano: ah... Allora le mangio
@andreasantagato625
@andreasantagato625 4 года назад
E certamente vero che gli apicoltori salvaguardando i loro interessi riesco a sopperire alla mortalità invernale dei loro alveari. Mi chiedo solo se in natura le api, o meglio gli alveari, riuscirebbero a sopravvivere e riprodursi da soli, facendo fronte a parassiti o specie non autoctone che le prendano?
@a.f.schmied1571
@a.f.schmied1571 4 года назад
Interessante, però si dice "cosmopolìta" con l'accento sulla i.
@xx4408
@xx4408 4 года назад
Sono apicoltore, posso dirti, un ape regina si accoppia u a sola volta nella sua vita con più o meno 20 fuchi, una famiglia di api va dalle 15 000 api alle 80 000 in genere. Non sono poche, però c è una costante moria, non sono in pericolo perché si riescono a replicare molto velocemente, ma anche noi apicoltori dobbiamo stare molto attenti a dove mettiamo le casse perché tra contadini, tra persone a cui danno fastidio, se ogni 21 giorni non nascessero 9000 api a telaino di covata sarebbe una strage, si 9000 a telaino, con dai 10 ai 12 telaini (di cui da 1 a 4 di scorte alimentari per loro) per le arnie più utilizzate("standard" le dadant Blatt) in Italia
@EntropyforLife
@EntropyforLife 4 года назад
I problemi dell'apicoltura sono molti infatti. Immagino sia davvero dura. In bocca al lupo!
@xx4408
@xx4408 4 года назад
@@EntropyforLife grazie caro! ❤️
@antoninodiciuccio5423
@antoninodiciuccio5423 4 года назад
"Ahh queste api gialle impollinatrici che godono di numerosi privilegi e che opprimono le altre categorie" (semicit)
@eros7459
@eros7459 4 года назад
Molto interessante complimenti, se le persone guardessero le statistiche e non la TV avrebbero sicuramente una visione più realistica di cosa succede
@davidamico5283
@davidamico5283 4 года назад
Hahaha mentre vedevo il video mi é arrivata la pubblicità dell'ape a rischio estinzione
@gianpieroruiu.recensionilibri
@gianpieroruiu.recensionilibri 4 года назад
Condividerò il tuo video nel mio gruppo FB. Vorrei sapere se le api selvatiche, nel loro ambiente naturale, hanno problemi o se la cavano bene?
@SilvioLobina
@SilvioLobina 4 года назад
Ciao Giacomo, a mio parere l'esempio del maiale è fuorviante. Il maiale è altamente selezionato geneticamente e le razze ne sono una rappresentazione. Se nella granparte dei mammiferi ci sono delle caratteristiche fisse, vedi il numero di vertebre, ad esempio le cervicali, nel collo noi abbiamo 7 vertebre, come la giraffa e come la talpa, il maiale ne ha un numero variabile perchè abbiamo selezionato quelle mutazioni che a noi sembravano interessanti per far stare sull'animale un po' di ciccia in più, per avere una carne più o meno grassa, una crescita più veloce o un'ipertrofia muscolare. E' vero che il maiale è cosmopolita ed è presente con un grandissimo numero di capi in tutto il mondo, ma non lasciamoci influenzare da caratteristiche fenotipiche, tra l'altro selezionate dall'uomo, la variabilità genetica è molto bassa. Non stiamo parlando di un animale diffuso in natura, la stragrande maggioranza dei capi presenti non fanno numero per la specie perchè virtualmente morti alla nascita, sono difatti carne su quattro zampe (scusa ma è così) non partecipano alla variabilità genetica della specie, i capi che vanno in riproduzione sono pochi e sono sempre gli stessi, inoltre nella ricerca di caratteristiche di "razza" continuiamo a selezionare solo alcune linee di sangue proprio perchè vogliamo selezionare caratteristiche fenotipiche a noi favorevoli. Ci rendiamo conto di questo aspetto negli animali domesticati e da allevamento dove la selzione delle "razze" ha portato dietro un bassa variabilità genetica e consanguineità spinta con tare genetiche che ci portiamo dietro (la consaguineità permette l'espressione di geni recessivi). Quando arriva un'epidemia in un allevamento: vedi la peste suina, spazza via tutto l'allevamento di migliaia di capi perchè non ci sono soggetti resistenti perchè con bassa variabilità genetica. Il maiale è a rischio estinzione? il maiale è un animale domestico, nel momento in cui decideremo che non vogliamo più nutrircene scomparirà perchè nonostante vi siano casi di maiali rinselvatichiti sono comunque animali che un loro posto in natura non lo hanno! Ripeto la domanda: il maiale è a rischio estinzione? la mia risposta provocatoria: è già estinto.
@aryak.9623
@aryak.9623 4 года назад
La mia mente aveva automaticamente bypassato la manipolazione di notizie: quando sento dire "le api sono in pericolo" traduco "gli impollinatori sono in pericolo" e davo per scontato che fosse così per tutti. Comunque è un motivo in più per mettersi a allevare insetti, anche se decisamente non ne avevo bisogno... Anche se forse l'ambiente sì, ne avrebbe.
@Francisco.Bolivar
@Francisco.Bolivar 4 года назад
Gran bel video, grazie Giacomo!
@quicksilver6090
@quicksilver6090 4 года назад
È come per la salute e la sanità: il problema di mezzo sono sempre i soldi, la redditività, il consumo, la produzione e via discorrendo. Là dove c'è speculazione, nel senso più ampio del termine, non possono che sorgere problemi, prima o poi.
@parnico26
@parnico26 4 года назад
Ho guardato tutte le pubblicità che sono uscite e ci ho pure cliccato sopra, un bacio!
@lucatonin1742
@lucatonin1742 4 года назад
Però qui in italia di nidi delle api selvatiche non se ne trovano più! Cioè di colonie vitali dentro a tronchi cavi per esempio, ne esistono poche o nulla! anche questa è stata una grossa perdita di biodiversità. Detto questo concordo sul fatto che si mettano sullo stesso piano di importanza ecologica tutti gli insetti impollinatori
@maridacorradetti862
@maridacorradetti862 4 года назад
Grande Giacomo!!! 👏👏👏 Bravissimo! Hai analizzato la questione benissimo! Io sono un’apicoltrice hobbista e adoro le mie bestiole! ma ho sempre saputo che non sono affatto in pericolo, le ho sempre viste come vedo le mie galline, invece delle uova fanno il miele. È imbarazzante quando dico alle persone che ho le api e mi guardano come un’eroina 😬
@Egidiusdehammo
@Egidiusdehammo 4 года назад
Ma le api sono in pericolo: sopravvivono solo se allevate, moltiplicate e curate da noi apicoltori
@maridacorradetti862
@maridacorradetti862 4 года назад
Egidiusdehammo Come le galline, i bovini, gli ovini, i suini, il mais, il grano, il riso, il pesco, la vite...
@Frenzgyn
@Frenzgyn 4 года назад
@@maridacorradetti862 Ti pare poco per una specie che non si può nemmeno definire domesticata? Non lo dico io, eh, ci mancherebbe, ma lo sostiene tra gli altri Alberto Contessi che considerare l'ape mellifera domestica è improprio: nonostante interagisca con l'uomo da millenni, fino ad ora ha sempre mantenuto la sua indipendenza biologica, perché non ha subito modificazioni tali da non riuscire a vivere in natura e che la differenziano dalle popolazioni selvatiche (cosa che per esempio non è vera per il mais, come giustamente dici). Il problema è proprio che sta perdendo la capacità di sopravvivere in natura, ma non per problemi suoi, ma per gli stessi problemi che abbiamo creato noi, ANCHE agli altri insetti, impollinatori e non. E non parliamo di posti dove è stata introdotta, eh, ma dell'Europa e dell'Italia, che è il suo areale di diffusione naturale, al quale era adattata. Pensa alle tigri: ce ne sono più esemplari in cattività nei soli USA che in natura nel mondo. Perché ovviamente hanno tutta una serie di problemi (bracconaggio, riduzione habitat, cambiamenti climatici, frammentazione dell'areale, isolamento ecc). Ammesso che morissero pure quelle poche migliaia di tigri in natura, tu diresti che in fondo la tigre è un animale domestico? Questi sono problemi ecologici, non economici.
@GiuseppeSodano
@GiuseppeSodano 4 года назад
Ciao Giacomo. Innanzitutto complimenti come sempre per il lavoro che fai, seguo sempre il tuo canale e apprezzo il tuo stile. La questione delle api è molto interessante e mi ha ricordato un video di kurzgesagt in a nutshell, uno dei principali canali di divulgazione scientifica su RU-vid. La differenza è che in quel video di 4 anni fa si segnala l’allarmante calo delle api mellifere. Posso chiederti una tua valutazione e se secondo te quel video andrebbe aggiornato? Grazie
@papageno1849
@papageno1849 4 года назад
Il mio dubbio sui rischi per gli animali d'allevamento: sono numerosi e _cosmopolìti_ ma anche privi di un "piano B". Cioè, che alternativa avrebbero per esempio le vacche che alleviamo oggi se per un qualsiasi motivo un domani dovessimo decidere che non sono più utili?
@pietropizzolato1845
@pietropizzolato1845 4 года назад
Credo che le api siano soprattutto un simbolo della lotta a favore della biodiversità. Come dicevi, permettono uno storytelling coinvolgente, mentre gli altri insetti interessano solo nicchie di comunità veramente interessate alla natura. Perciò, secondo me, bisogna investigare a fondo il problema di come far recepire chiaramente sia la complessità degli argomenti trattati, come ci stai dimostrando di saper fare molto bene e attirando anche l'attenzione di nuove persone, sia un messaggio di fondo che venga recepito dai più, che non hanno la voglia o nemmeno gli strumenti per comprendere certi scenari. E' solo, però, con la loro partecipazione che si può far crescere il dibattito politico che pone attenzione a questi temi. Inoltre, per divulgare la scienza e la complessità della realtà, bisogna almeno interrogarsi a fondo sul modo in cui le persone percepiscono le informazioni che ricevono e le conseguenze che una cattiva interpretazione può portare. Magari proprio attraverso i confermation bias, potrebbe ravvivarsi in qualcuno uno spirito anti climate change e portare a un maggiore radicamento di certe idee complottiste. Non credi che sia utopistico raccontare i fatti senza un filtro? Questo commento (molto confuso tra l'altro) non vuole essere una critica, è solo una provocazione per incentivare la riflessione su dinamiche un po' sconosciute ma credo molto importanti. Si vede che molte di queste questioni le hai già approfondite, vista anche la tua determinazione nel rendere la divulgazione il tuo lavoro. Ciao, spero sia stato, almeno in parte, utile
@raffaelerepoli2770
@raffaelerepoli2770 4 года назад
Grande Giacomo! bellissimo video e molto utili le fonti che usi e fornisci!
@eliaseveri5110
@eliaseveri5110 4 года назад
Molto interessante, grazie! Probabilmente è così un po’ per tutti i tipi di notizie.. unica cosa: cosmopolìta, non cosmopōlita 😅
@maramunoz1
@maramunoz1 4 года назад
sto scrivendo la tesi sulle popolazioni selvatiche di api e i danni causati dall'introduzione di quelle domestiche, adesso inserisco il grafico sul trend di popolazione...yeah!
@andreacingolani4043
@andreacingolani4043 4 года назад
Eh, ma in effetti io pensavo che con la frase "le api sono in pericolo" si volesse intendere gli apidea in generale fossero in pericolo, non che la lo fosse l'ape mellifera in particolare... Comunque grazie per aver chiarito. Ottimo video, come al solito.
@piccolobubba
@piccolobubba 4 года назад
Grazie mille per i tuoi video (e tutto il tuo lavoro che c'è dietro) e gli argomenti che porti, sempre molto molto interessanti e attuali. A mia opinione personale, purtroppo alla nostra specie (l'uomo!) nella stragrande maggioranza dei casi ci si muove e si adopera solo se c'è un contesto di ritorno economico, vedi come in questo caso le api per il loro miele enormemente sfruttato dalle aziende e multinazionali. Come farebbero eventualmente anche per il resto tipo per i maiali/vitelli/polli/soia/mais e così via. Se c'è un qualcosa che potrebbe minacciare la loro "fonte" di guadagno si muovono in forza per risolvere il problema il prima possibile, invece altre cose che avrebbero bisogno del nostro e loro aiuto vengono lasciate al loro destino, perché anche se presenti non hanno un ritorno diretto con loro. Questa è la cosa veramente triste oltre a quelli che danno informazioni a metà o meno sviando la realtà dei fatti e come starebbero le cose, perché alcuni questi sono comunque stipendiati sempre da queste multinazionali e industrie. Comunque, tralasciando tutto il discorso e la tristezza della cosa, ti rifaccio i complimenti per il tuo lavoro e impegno. Grazie!
@HyenaZombie
@HyenaZombie 4 года назад
Giacomo dice che le api non sono in pericolo, appare la pubblicità di Greenpeace che dice che le api stanno sparendo. L'ironia della sorte ahahah
@AndreaNunezdelCastillo
@AndreaNunezdelCastillo 4 года назад
Video estremamente interessante e ben costruito. Mi piace molto quando si fa divulgazione in questo modo. Hai tolto anche a me una falsa convinzione. L’unica cosa che manca nel discorso forse (mi rendo conto non si possa parlare di tutto o durerebbe due ore) è uno degli argomenti spesso portati come pericolo nei confronti della popolazione delle api: gli antagonisti naturali ma “alieni”. Non parlo di ET ovviamente ma penso ad un insetto tutt’altro che popolarmente simpatico quanto l’ape ovvero la vespa vellutina, vista spesso come un pericolo anche per l’uomo. Come quella anche altri insetti arrivati da altri continenti vengono dipinti come un concreto pericolo per le api. C’è del vero in questo o di nuovo è il megafono mediatico ad esasperare la questione? Ps: chiedo scusa se l’argomento dovesse essere già stato trattato nei commenti ma sono già tantissimi e non li ho letti tutti.
@riccardobonagura4984
@riccardobonagura4984 4 года назад
Ti basti sapere che la specie apis mellifera senza gli apicoltori sarebbe già estinta, come molti apoidei.
@filippocassano9753
@filippocassano9753 4 года назад
Greenpeace Peace mi sta bombardando di pubblicità sull'estinzione delle api.
@madameannalisa6386
@madameannalisa6386 4 года назад
A questo punto mi chiedo se intendano le specie delle api o solo quella allevata dall'uomo? Non c'è solo la "mellifera".
@pillo827h
@pillo827h 4 года назад
I bombi non sono brutti, anzi, sono molto simpatici! Ti segnalo che al termine di questo video è partita una pubblicità di Greenpeace, che avevo visto già diverse volte, e che inizia con "Le api stanno scomparendo". Ricordo inoltre che in alcune puntate di Doctor Who (non ricordo la stagione, ma il dottore era interpretato da David Tennant) si fa riferimento alle api che stanno scomparendo; solo che il motivo, in Doctor Who, è che le api sono alieni che fuggono dalla Terra perchè c'è una minaccia in corso, minaccia nota alle api e non agli esseri umani.
@REVENANT66
@REVENANT66 2 года назад
Complimenti per la divulgazione. Il prossimo passo potrebbe essere quello di non usare Amazon come fonte per l'acquisto dei libri ; )
@niccolomarconi9671
@niccolomarconi9671 4 года назад
Perché l'ape demoniaca dovrebbe suonare il sassofono?
@alessandrocomastri
@alessandrocomastri 4 года назад
Magari era un riferimento alla trombetta del demone revenant di doom nel crossover meme doom doot, tra doom e la skull trumpet sprite... O sono io che ci leggo troppo e sono stronzo
@cose40
@cose40 4 года назад
Che domande, è uno strumento del demonio quello!
@daniele313
@daniele313 4 года назад
I chiwawa suonano il sassofono quindi non c'è molta differenza
@VIRamsey
@VIRamsey 4 года назад
Grazie Giacomo!! Non sai da quanto aspettavo qualcuno che facesse un discorso professionale e non ideologico sulla questione api. Purtroppo c'è molta disinformazione e superficialità sulla questione. Potrei citare trasmissioni televisive che accusano agrofarmaci a caso senza manco sapere che sono gli stessi usati dagli apicoltori per proteggere gli alveari dalla varroa, o quando si fanno campagne mediatiche alla ricerca di un colpevole che una volta tolto di mezzo eliminerà per sempre il problema della moria. E questo naturalmente porta a lotte e scambi di accuse dove da una parte si hanno gli agricoltori avvelenatori e dall'altra gli apicoltori indifesi. Purtroppo la realtà è quasi sempre più complessa di quanto non vorremmo. E' facile affermare che abolire i neonicotinoidi possa risolvere tutti i problemi ( nonostante laddove sia avvenuto le morie siano continuate e i risultati siano stati controproducenti - www.nature.com/articles/s41467-019-08523-4 ), più difficile è adottare un approccio sistemico che metta la responsabilità anche sugli apicoltori ( journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0172591 ), soprattutto quelli non professionali ( visto che quelli professionali sembrano meglio capire i problemi - journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0079018#authcontrib ). E come ha detto Giacomo, è meglio porre l'attenzione sugli habitat selvatici e la loro conservazione, dalla quale invece siamo sicuri possono scaturire problemi più certi per l'uomo e le sue relazioni con l'ecosistema ( www.sierraclub.org/sierra/how-honeybee-buzz-hurts-wild-bees ).
@lucazi
@lucazi 4 года назад
Bel video Giacomo; anche io pensavo che le api fossero in pericolo....certo dopo l'affeire gatti e cani, ora le api..... ti manca di dire che i ragni sono utili e carini e diventi il nemico pubblico numero 1! 😂😂😁😁 (Per inciso non ti azzardare a fare quella cosa con i ragni perché ne ho la fobia!!)
@aleco0125
@aleco0125 4 года назад
I ragni SONO utili e carini
@francescocoppola4621
@francescocoppola4621 4 года назад
Ciao, sono un apicoltore è ho trovato il tuo video una fonte di riflessione. Ho deciso di pubblicizzare il tuo video su tre gruppi Facebook di apicoltura ed il risultato è stato l'essere bannato sui tre fronti..... Adesso però vorrei capire se sono stato io aver esagerato scrivendo di evitare di commentare come bigotti o é stata colpa tua? 😂😂😂
@VitaminaBee
@VitaminaBee 4 года назад
Il video è stato ricondiviso da altre persone in quei gruppi ma puntualmente viene rimosso dagli admin. Nel poco tempo in cui il post rimane leggibile gran parte dei commenti contengono insulti più o meno velati indirizzati a Giacomo. La cosa peggiore però è che se reagiscono in quel modo significa che non hanno visto il video oppure non ne hanno capito il senso.
@sagripangelo3488
@sagripangelo3488 4 года назад
È possibile che questo nostro intervenire sull'ambiente per dei nostri profitti porti ad una più rigida selezione naturale per patogeni e parassiti in generale? Che ormai non competono più con l'animale che li ospita ma direttamente con noi in un certo senso? portando ad un punto di non ritono in cui tali parassiti e patogeni diventino talmente efficenti e letali da non permettere alle specie che noi proteggiamo di sopravvivere in natura?
@KiddoLoLOfficial
@KiddoLoLOfficial 4 года назад
Sì, le api non si stanno estinguendo, tuttavia i dati della FAO che hai linkato (grazie per averlo fatto) dimostrano che esse si stanno concentrando in certe aree del pianeta, mentre in altre stanno sempre più scomparendo (vedasi in particolare l'Europa occidentale), il che non credo sia positivo. Cosa ne pensi di questo fatto?
@valehughy
@valehughy 4 года назад
I bombi sono assolutamente bellissimi, cicciotti e pelosi. Non dire cose cattive sui bombi!!!
@joe8497
@joe8497 4 года назад
Mi hai fatto ricordare perché sono iscritto al canale. Comunque il bombo è troppo simpatico. Vorrei saperne di più e se è in pericolo di estinzione.
@dariofabrizi4277
@dariofabrizi4277 4 года назад
Ho seguito diversi dei tuoi video con interesse, ma questo devo dire che risponde superficialmente a un tema che e' stato diffuso da molti in modo superficiale sin dall origine. Ogni articolo scientifico di allarme, riguardo al calo di api parla chiaramente di api selvatiche, quelle allevate chiaramente non sono in pericolo, anche e proprio per la facilita di crearne nuove colonie, ma quelle selvatiche hanno la particolarita' di avere le regione spesso mobili, quindi in pericolo quanto le altre, come sai se muore la regina muore la colonia. Un esempio eclatante sono le api bombus, di cui un tempo avevamo i prati pieni. Queste oltre a non essere allevate hanno regine mobili, dunque soggete ai percoli chimici in circolazione e le loro morti stanno portando esponenzialmente la loro specie a scomparire... Le api poi non sono particolarmente mobili, significa che i milioni di agricoltori che non hanno apiculturi vicini, avranno sempre piu' meno un alleato naturale e sempre piu' dovranno ricorrere a chimici, alimemtando questo e altri mille altri problemi connessi a tali prassi.
@riccardorizzo1917
@riccardorizzo1917 4 года назад
Video molto ben fatto e chiaro, vorrei fare però una domanda: quello che dici riguardo alle api (cioè che sono dei competitori "sleali" per gli altri insetti impollinatori) non è più vero per le regioni del "nuovo mondo", America e Oceania, piuttosto che per le nostre zone? Dopotutto da noi, Europa, Asia e Africa sono specie autoctone che l'uomo sfrutta ormai da 10mila anni e che hanno molti predatori naturali (vespidi e uccelli). Spero tu mi risponda, ancora complimenti per il canale.
@EclecticAlfa
@EclecticAlfa Год назад
Dopo queste parole vedrò ogni singola ape come Walter White: NOI NON SIAMO IN PERICOLO, NOI SIAMO IL PERICOLO
@dannywolf3111
@dannywolf3111 4 года назад
Io che guardo il video: Annuncio: salviamo le api Ps. Ti seguo da poco sei un grande
@mbottombotto
@mbottombotto 4 года назад
...non ti mettere contro chi non Conosci...potresti conosciere all'Improvviso la Forza della NATURA...Vulcani...Terremoti...Maree...Cicloni...Tornadi...beh...Caro figlio...io non ti lasciero MAI SOLO...anche nei TUOI Sbagli... un Abbraccio Sincero
@giulioderosa5456
@giulioderosa5456 4 года назад
Grande divulgazione come sempre 💪
@giuliapistore7712
@giuliapistore7712 4 года назад
I bombi sono bellissimi!
@yago2035
@yago2035 4 года назад
Quanto amo il tuo canale!
@giuseppesorbello4028
@giuseppesorbello4028 4 года назад
Hai dimenticato di trattare il tema dell'inquinamento genetico che le api allevate causano alle popolazioni e sottospecie di apis mellifera tipiche di ogni zona e areale, proprio per il loro caratteristico tipo di riproduzione che rende inevitabile un continuo flusso genico tra la moltitudine di colonie di api mellifere domestiche (spesso ibridi selezionati superproduttivi, vedi le Apis mellifera x Buckfast) e le ultime e residuali colonie di Apis mellifera selvatiche declinate nelle varie sottospecie e popolazioni meglio adattate alle condizioni locali e più sincrone con le fioriture locali. Le api domestiche in un certo senso sono in pericolo perché diventano sempre più una specie che necessita del sostegno umano, sempre più produttive ma con sempre meno caratteri di rusticita che variavano da zona a zona e al variare del contesto
@giuseppesorbello4028
@giuseppesorbello4028 4 года назад
www.apicoltoremoderno.it/linquinamento-genetico-delle-api/
@anitamusayo9865
@anitamusayo9865 4 года назад
Peccato, perché kurzgesagt/ in a nutshell fece un video qualche anno fa a "sostegno" della diminuzione delle api
@gabrielecampana7860
@gabrielecampana7860 4 года назад
In pratica stiamo selezionando noi varie specie a discapito Di altre
@gabrielesalini2113
@gabrielesalini2113 4 года назад
le api no, gli scoiattoli anche, via i gatti, cani non parliamone, i bambini! breaking bad, praticamente come popolarità diventerai il villain di youtube italia! scherzo sempre super interessante ed argomentato.
@thierrylazyt7752
@thierrylazyt7752 4 года назад
Domanda, ma tu hai mai fatto l'apicoltore ?
Далее
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