La poesia ci descrive ul mistero della parola: dal suo abisso al suo significato cogliendo la sua analogia profonda proprio dentro il suo significato svelando l'enigma del linguaggio.Bighin Giulio Renzo.
non l'avevo mai pensato, ma è stupendo considerarlo: la poesia (come ogni espressione che vive nel campo delle arti umane) per esistere non ha obbligo, necessità, ardire di argomentare, spiegare, mostrare tra l'altro ciò è esattamente lo spirito che anima la forma breve giapponese che tanto mi è cara, ancorché spesso tradita, soprattutto nei Renga: è forse che noi abbiamo bisogno della poesia e la poesia non necessita di noi?
Che Cacciari sia un poeta? Chissà quale abisso ha contraccambiato il suo sguardo; ma se ci sentiamo trascinati, convinti o avvinti, tutto ciò avviene perché il suo è, prima di tutto, un discorso sincero - un attributo che si attaglia poco alla filosofia. O almeno così sembra a me.
Ma secondo me le parole in sé nascondono un grande segreto ed il poeta non fa altro che cercare di scoprirle; ossia, scoprire il pensiero che spinge ad andare aldilà... certo dobbiamo far parlare i poeti e non altri... se si ha il tempo di ascoltare!
Forse Cacciari e' impensierito da qualche suo contrattempo , e mi da l'impressione che stia cercando di improvvisare .Conoscendo bene la sua carica culturale , o l'incisivita ' nei suoi dibattiti lo trovo a disagio può succedere .
Non è vero! E' un ottimo Cacciari! Si può non essere d'accordo su tutto, ma è pressoché in tutto ,lo ripeto, eccellente interprete dell' essenza della poesia
@@emanuelefontanesi4925 Volevo osservare che forse si può dissentire dall' elocuzione di Cacciari ( scelgo di chiamarla elocuzione perché nella sostanziale correttezza della sua stringatezza non è né un trattato né un saggio ,per quanto risulta evidente che ogni singola parola è stata adeguatamente valutata,se non profondamente) laddove il filosofo tocca il problema del sentimento, che , mi pare, egli tende a considerare come una manifestazione ,non vorrei dire superficiale, perché Cacciari non l' accetterebbe di sicuro , non però così importante come in realtà , è.Non tanto per ragioni storico - culturali che tutti conosciamo, ma perché preferisce riflettere sul' emozione perché questa, nell'ambito della sensibilità contiene elementi di verità meglio interpretabili razionalmente .
@@emanuelefontanesi4925 Volevo osservare che forse si può dissentire dall' elocuzione di Cacciari ( scelgo di chiamarla elocuzione perché nella sostanziale correttezza della sua stringatezza non è né un trattato né un saggio ,per quanto risulta evidente che ogni singola parola è stata adeguatamente valutata,se non profondamente) laddove il filosofo tocca il problema del sentimento, che , mi pare, egli tende a considerare come una manifestazione ,non vorrei dire superficiale, perché Cacciari non l' accetterebbe di sicuro , non però così importante come in realtà , è.Non tanto per ragioni storico - culturali che tutti conosciamo, ma perché preferisce riflettere sul' emozione perché questa, nell'ambito della sensibilità se.! contiene elementi di verità meglio interpretabili razionalmente . Se Lgl verit