Triste storia. Mi viene da pensare che dalla lettera di Hohn in poi, l'intento sia quello di normalizzare questo modo di licenziare - sì, qualcuno si lamenterà sui social, un pizzico di drama online, ma nel lungo periodo i lavoratori del mondo tech internalizzeranno che tutto ciò sarà semplicemente il nuovo normale. La mole di forza lavoro lasciata a casa dal primo round di big lay offs si è riversata nel mercato delle startup. Mi ricordo (Londra) quando l'anno scorso inizialmente i vari licenziati da Google, Meta, etc, avevano aspettative salariali assolutamente esagerate e non in linea con il mercato delle startup - inizialmente, dicevo. Poi si sono ridimensionati, man mano che i mesi passavano ed il gap sul CV si ampliava. Nel grande schema delle cose, penso che 'sto modus operandi essenzialmente non sia che una correzione di mercato che mira a ridimensionare i salari nel mondo tech, complice anche la (imho parzialmente falsa) promessa dei LLM di tramutare tanti junior in "10x" (sic) senior devs. Funzionerà? Ha senso per i top talent provare ad entrare in Google oggi? Il danno d'immagine che Google sta infliggendo a sé stessa, rappresenta in realtà un'opportunità per una nuova azienda, una nuova Google, ancora da manifestarsi e che ne riprenda i valori originali, per posizionarsi come nuova meta per i migliori talenti globali? (E io che cazz ne so...)
"io da grande voglio fare il posto fisso" cit. checco zalone (avevo messo il link al video ma a quanto pare yt ha iniziato a censurare anche i suoi stessi link, più le AI evolvono meno gli algoritmi di yt hanno senso)
Negli USA (ed in gran parte del pianeta) il rapporto di lavoro è sempre stato un rapporto puramente *privatistico* , cioè non è mai stato regolato da *leggi* e norme di livello nazionale (come il nostro compianto "Articolo 18"). All'interno di un rapporto privatistico si può fare tutto quello che il *contratto* tra le parti prevede e siccome il contratto lo scrive la parte più forte (quasi sempre l'azienda) si fa quello che dice l'azienda. Questa è la base ideologica del capitalismo (e del fascismo) ma non è questo che si ci interessa qui. Qui ci interessa il fatto che le persone che lavorano da sempre all'interno di questo perimetro legale hanno capito da molto tempo due cose. La prima è che quando si riesce ad ottenere un contratto di lavoro, si tratta *solo* di un'opportunità *temporanea* da sfruttare per fare soldi e per fare esperienza. Può durare sei mesi o due anni ma è comunque *temporanea* . La seconda è che il lavoro ed i soldi che si fanno *oggi* servono soprattutto per fare un altro lavoro *domani* (che si venga buttati fuori dall'azienda o si vada via di propria iniziativa). In altri termini, bisogna sempre guardare "oltre". Nessun "affetto" per l'azienda per cui si lavora. Nessun progetto di carriera interno all'azienda. Solo un freddo rapporto di lavoro in attesa di occasioni migliori. Da una ventina d'anni a questa parte, anche gli italiani stanno cominciando a capire questi concetti. Il punto finale di questa evoluzione è che un lavoro da dipendente (anche a Google) serve *solo* come tappa intermedia per arrivare a lavorare *da soli* , su qualcosa di *proprio* . Non è detto che debba essere la cosa sulla quale si è lavorato per vent'anni. C'è gente che sviluppa software per vent'anni e poi mette in piedi un'azienda che produce canne da pesca. Quello che conta è che lavorare in proprio è l'unico modo per non venire licenziati dalla sera alla mattina (e per fare soldi "veri"). Purtroppo, però, bisogna anche avere *soldi* , *competenze tecniche* e *capacità commerciali* sufficienti per far funzionare la propria impresa. Per questo è necessario prima fare ampia esperienza da dipendenti.
12:05 oltre alla perdita di collaborazione tra colleghi se a qualcuno viene un'idea innovativa per un nuovo prodotto (che fa quanto so da esterno prima sarebbe stata accolta con favore per provare a svilupparla) se la tiene per sé come exit strategy. Queste storie girano (in modo direttamente proporzionale alle 🏀🏀 della gente coinvolta) e i dipendenti perdono fiducia e senso di appartenenza verso la società per cui lavorano. Se tu per l'azienda diventi solo uno che prende tasti su una tastiera l'azienda per te diventa solo un'entità che fa i bonifici a fine mese.
Ciao, io ho fatto fiscozen per la partita iva del mio papaà che fa scavi e lavori edili. Funziona benissimo, e sopratuttto non ci sono robot o IA che ti risponde facendoti bestemmiare in dodici lingue. C' un umano, negli orari da ufficio, che ti aiuta e ti lascia una prima risposta dettagliata, e spesso ti manda guida pdf stra top per farsi da solo il login su vari siti inps e robe varie. Se invece serve un consulto di dettaglio con il commercialista, o ti fissa un appunatamento telefonico, o via email contatti il tuo consulente (in base a quanto è rognosa la questione). A ogni modo, vale la pena per i soldi che prendono. Certo, il commercialista che ti fa tutto tutto tutto è comodo, ti dimentichi e affidi a lui. Qui un po' di effort ci vuole, ma si riesce. E fanno anche dichiarazione redditi compresa e fatture elettroniche etc. Insomma, vale la spesa.
Studiare e farsi il mazzo per ambire a lavorare in queste aziende multinazionali per farsi trattare così? A volte penso che lavorare per Google sia proprio il lavoro stesso. Cioè, che lavoro fai? Lavoro per Google. Si ok, ma che fai in Google? Lavoro per Google, cioè è proprio quello il lavoro. Stargli appresso.
@@GD-L80 azienda piccola mai, ma per una grande qui in Italia, e non mi trattano così. Non prenderò 8k lordi ma molto sopra la media nazionale e netti.
@@complex39spacemusic il fatto è che se lavori in Italia difficilmente viene licenziato così, perché la legislazione nazionale in materia di lavoro lo evita. Ricorda però che il mercato del lavoro in us ha tempi medi di disoccupazione di 6 mesi tipo. In Italia si parla di anni.
@@simonebrazzi287 si vero, sono due sistemi con pro e contro. Li ti licenziano riavviandoti il computer, ma 2 giorni dopo lavori in un'altra azienda. Però è comunque brutto 😄
Se lavori in una piccola azienda hai lo stesso un alto ritmo di lavoro, con la differenza che guadagni 2 lire. Non facciamo sempre i soliti italiani che siccome non raggiungono l'uva, dicono che è aspra.
Lavorare nelle big corporate ed essere libero professionista ormai non ha più molta differenza se non a livello fiscale... è incredibile, assumono e licenziano con una facilità estrema, sembra quasi di lavorare a progetto anche con contratti indeterminati. Si lamentano del job hopping ma magari chi ha dato le dimissioni sarebbe comunque stato licenziato 6 mesi dopo. Nonostante tutto sarebbe accettabile se solo lo ammettessero con trasparenza, invece nelle interview cercano sempre persone che vogliono rimanere in azienda nel lungo termine, fare carriera etc per poi tagliarle fuori alla prima occasione. Vedo un tocco di sadismo in questo meccanismo malato.
A Zurigo i licenziamenti di google (così come quelli di CS) sono una cosa tendenzialmente positiva: meno professionisti sopravvalutati in circolazione vuol dire che gli affitti cresceranno un po’ meno rapidamente. Poi c’è da dire che CS pagava un sacco di tasse in Svizzera ma google manco quello.
C’è una domanda che mi assilla:ma se un software engineer (skillato) é preoccupato di perdere il lavoro , una persona che ha a malapena il diploma senza specializzazione come dovrebbe vivere?
9:07 sì ma se invece di coinvolgere solo lui il licenziamento è di mezzo team il senso può essere solo economico (e non per sue responsabilità perché lavorava male): hanno deciso che non vale la pena investire così tanto in quel progetto e quindi hanno ridotto drasticamente il personale allocato su di esso
non trovo nulla di male nel licenziare gente quando l'azienda ne ha bisogno, ma farlo cosi per email nel mezzo della notte mi sembra abbastanza assurdo... almeno fallo di persona, facendo un discorso faccia a faccia mostrando rispetto a chi stai licenziando
l'azienda sta facendo utili da paura, solo che nel fare azienda americana devono far vedere un aumento degli utili agli azionisti e quindi prendono e tagliano di botto anche se stanno in un positivo pazzesco.
Il punto è quello. Che per loro non sei una persona, ti imbambolano facendoti credere che con la mensa figa e tutte le perline colorate sei al centro del mondo, invece sei solo un numero.
Lavoro in una big tech americana, forse uno dei pochi vantaggi in italia rispetto ai miei colleghi ammericani e che tendenzialmente non vieni licenziato con un sudo reboot. Che poi è vero che li è più facile trovare lavoro soprattutto se sei skillato o se hai lavorato in qualche big, ma psicologicamente è comunque tremenda una cosa del genere soprattutto se lavoravi in un'azienda nella quale avevi sempre sognato di entrare
Un tempo sognavo di entrare ina FAANG non tanto per i soldi quanto per il prestigio. Dopo varie vicissitudini ( tra i quali l'aver capito che il tempo e la salute vale più del denaro) e con l'aggiunta di questo video posso dire che se mai dovessi lavorarci lo fare giusto per 2/3 anni e ritirarmi con il patrimonio accumulato nel Sud Italia e campare con rendite passive e facendo la guida AIGAE. Mi è passata la voglia di lavorare per aziende che ormai nemmeno più fanno finta di essere un valore aggiunto per la società
sinceramente mai nella vita lavorerei in ste aziende.. preferisco guadagnare meno ma avere una vita tranquilla e spensierata e non essere solo un super schiavo ben pagato...
quindi uno si deve fare il culo all'università, passare 7 step di interview per poi eventualmente vivere con l'ansia perenne di essere licenziato da un momento all'altro? Bella merda
ma infatti cercano i migliori tra i disperati, le persone veramente benestanti che non hanno bisogno di soldi non farebbero mai percorsi del genere.. si l'università ma in queste aziende se ci devono entrare non lo fanno come i comuni mortali e non hanno i contratti e condizioni dei comuni lavoratori..
Per la mia personale opinione, è meglio fare il meccanico, l'idraulico, una qualsiasi libera professione piuttosto che lavorare da dipendente. Dovrai sempre dipendere da un capo.
Sempre triste sentire tutte queste storie nel mondo tech, il che mi preoccupa sempre... immagino che gente con 5-10 anni di esperienza in google possa facilmente ritrovare posto in azienda prestigiose... di fatto sottraendo un po' di possibilita' a chi non faceva parte di una FAANG
Ciao, questo degrado nella cultura del team pensi sia dovuto a tutte le metriche di KPI? per quello che ho sperimentato asulla mia pella ogni sistema, anche i recenti DORA e SPACE, alla fine portano alla competizione anziche' favorire la collaborazione.
Sì qualunque sia il motivo, non è il modo. La gente assunta come dipendente dovrebbe avere il diritto di darti quantomeno il tempo di ripigliarti. Non che lo scopri di notte e magari la passi in bianco.
Rip. Troppa pubblicità a Fiscozen, stai attento a non consigliarlo a tutti e vero che sono giovani e moderni ma non si occupano di tutte le casistiche io ho scoperto a mie spese che non si occupano delle p.iva dei Geometri, niente cassa geometri :(
Licenziare in questo modo e' condizione sufficiente per definire il management C.A.N.I. ... ora dovro' spendere il weekend a trovare le parole per l'acronimo.
Uno che non ha grosse aspirazioni di carriera, lavoro ripetitivo, o ancora meglio che non da valore aggiunto rispetto ad essere sostituito da una gettoniera parlante
Brutta storia, sicuramente i top contributors/performers riducono la loro velocità e qualità del lavoro. Nel lungo periodo il danno per l azienda è enorme, ma anche sti cazzi. Ne arriverà un altro
Ti stupisce che un video ogni boh... 20? 30? abbia uno sponsor? Tra l'altro sponsor che io ritengo di estrema qualità, conoscendo personalmente uno dei cofounder? Se questo è il tuo primo commento sul canale, sarà anche l'ultimo. Un attimo che controllo.
@@mr_rip No non mi stupisce, penso sia legittimo. Stavo ripetendo il tuo commento fatto in precedenza verso altri RU-vidr, che sponsorizzavano la stessa azienda nella stessa maniera. E no, non è il mio primo commento, ti seguo da lunga data ormai. Non si può neanche più scrivere un commento "frecciatina"? Qualunque forma, anche lieve, di scomodità o polemica deve essere accompagnata da una minaccia di ban? Perché? Quando porti dei contenuti validi e molto piacevoli sono il primo a commentare positivamente, lo stesso accade nella maniera opposta.
@@hoila4718 ti rispondo volentieri: 1) mi fa piacere pensi sia uno sponsor legittimo. Conosco personalmente uno dei co-founder e devo ancora trovare un cliente scontento (e ce ne saranno, anche solo per ragioni statistiche) 2) mi linki i miei commenti "simile al tuo" che ho fatto sotto altri creator per quanto riguarda questo sponsor? 3) verificato, non è il tuo primo commento. Hai aggiunto valore alla nostra community e ti ringrazio. Purtroppo capita sempre più spesso che arrivino account - magari anche creati da poco - a lasciare commenti inutili, aggressivi, provocatori, senza aver mai portato alcun valore. Se a casa tua lasciassi la finestra aperta e ogni tanto qualcuno passasse urlando "ASTRONZOOOOO" t assicuro che alla decima volta ti apposti alla finestra con una pentola di olio bollente. Le critiche utili e costruttive le accetto, anzi, spesso le "pinno" come messaggio. Le scorreggie no. Le tollero se vengono (come nel tuo caso) da chi ha già un vissuto sul mio canale. Quindi scusami se sono sembrato brusco, ma non è vero che "Non si può neanche più scrivere un commento "frecciatina"? Qualunque forma, anche lieve, di scomodità o polemica deve essere accompagnata da una minaccia di ban?".
@@mr_rip 1) Non ho mai detto che sia uno sponsor legittimo, ma c'è di molto peggio. Ritengo legittimo offrire la propria immagine a degli sponsor. 2) Non sono commenti scritti, ma dichiarazioni in video o live (lo strascico "aaahmarchetta" velatamente di Fiano Romano, non è un caso) su Zanetti, Rizzo, Ascani... Posso ricercare i video senza problemi. Per questo sono stato così sorpreso di sentire Fiscozen come sponsor. 3) Qui, dopo la tua spiegazione, devo darti ragione. Ho sottovalutato il fatto che una continua esposizione sui social, possa portare a essere più diffidenti e restii.
Dipende ovviamente. 98% si 2% no secondo me. Ci sono aziende in Italia che hanno basso turnover, posti in cui chi entra cerca poi di non uscire perchè comunque si viene trattati piu dignitosamente della media, c'è un WLB quantomeno decente e ovviamente la paga è almeno di una deviazione standard superiore alla media, senza per forza cercarsi col lanternino i posti da 3k netti al mese in su. Posti di cui si sente parlare poco, proprio perchè essendoci poco turnover ci sono meno testimonianze di gente fuggita da lì e chi sta bene non vuole attirare troppo l'attenzione altrui, all'interno di settori dove spesso la tendenza è opposta. Sono vere e proprie isole felici ma si trovano col lanternino e le occasioni di entrarci sono scarse. Delle tutele fregacazzi... l'azienda può tranquillamente renderti l'ambiente di lavoro scomodo tale da spingerti alle dimissioni volontarie, evitando quindi la liquidazione da licenziamento
