Indubbiamente stimolano il pensiero critico i video di Odifreddi...fino al punto da capire che nonostante continui a dire "ne con...ne con..."...si capisce invece benissimo che è piuttosto anti occidentale e molto amante della cultura russa (che per carità nulla da obiettare)...secondo me però una cosa contradditoria l'ha detta e cioè: dopo aver predicato tutto il "male" dell'occidente, in un secondo tempo dice poi che chiunque, qui da noi, può farsi una cultura perchè gli strumenti per accedervi ci sono...qui in occidente...non credo sia la stessa cosa in Russia...Mi spiace perchè adoro il Prof. quando parla di Scienza e logica e laicismo...ma quando parla di politica o geopolitica si capisce chiaramente che è schierato...però non lo dichiara apertamente...è un finto neutralista secondo me.
@@giandallanoce4062 L' equidistanza c' è e si può provare. Le faccio un' esempio che forse le è sfuggito: in un recente dibattito che verteva proprio su questi temi ha detto testualmente "È ovvio che da un punto di vista intellettuale, culturale, economico sono un uomo dell' occidente" pertanto lo schieramento che molti gli attribuiscono è falso su base fattuale. Il fatto che rivolgendosi ad un pubblico in larga parte occidentale tenda a mostrare gli aspetti paradossali o negativi dell' occidente è pure una scelta saggia. Perchè? Perchè concentrarsi sugli aspetti negativi di governi esteri definiti "autoritari" confrontandoli con punti di forza di strutture sociali simili alle nostre è utilizzato in tutti i media come propaganda volta a distrarre dagli aspetti negativi della nostra società e in questo modo rallentandone il miglioramento. A volte inoltre l' esaltazione di alcuni aspetti della società occidentale ottenuta attraverso il paragone con stati esteri "autoritari" avvantaggia alcuni gruppi orientati in senso politico - economico. La situazione in corso in Ucraina ha favorito decisamente questo tipo di propaganda e subito ne hanno approfittato in televisione ma anche sui social (anche su RU-vid) gruppi di interesse di un certo orientamento politico - economico per tirare acqua al loro mulino. In una situazione simile laddove è facile non condividere le azioni russe ("Ne con Putin significa questo") non è altrettanto facile per i più individuare l' utilizzo di questo evento a fini propagandistici da parte dei gruppi sopracitati. Questo può risultare un problema perchè il favorire questi gruppi può portare delle esternalità negative (dei danni) a chi li appoggia inconsapevolmente trascinato dalla spinta emotiva di quanto sta accadendo. La frase ahimè cristiana della trave nell' occhio è rappresentativa di questa situazione. Pertanto proprio in questo momento, il diffondere determinate informazioni è molto importante anche per portare l' opinione pubblica a riflettere su quelli che sono davvero i suoi interessi e non sugli interessi che altri vogliono indurre ad avere.
@@alessandrosevera3859 Allora… 1) la frase di Odifreddi che lei cita, secondo me dice tutto ma anche niente, è come dire “io vivo qui e quindi sono obbligato ad assecondare ciò che l’occidente mi propina…” 2) Onestamente non vedo, come lei dice, tutta sta propaganda a favore dell’occidente sui giornali e nei talk show…per esempio siamo riusciti persino a rendere un fenomeno di saggezza il Prof. Orsini spesso e volentieri senza autorevoli contraddittori…i giornali poi a partire da tutti quelli sovranisti e populisti sono tutti a commentare che l’Italia dovrebbe smarcarsi dagli USA e Nato (Nato questa entità demoniaca ma chissà perché ora sia Svezia e Finlandia ci vogliono entrare)…il problema è che sono in molti a cui non frega niente di quella che alla fine è la volontà del popolo ucraino e propaganda o meno questa è la verità. A tal proposito mi piacerebbe sapere da lei quali sono questi gruppi politici-economici che hanno questi interessi per tirare acqua al loro mulino…come che non ne esistessero dall’altra parte. Io vedo solo media che cavalcano l’onda emotiva pacifista per vendere più copie o avere più share…mentre dati, fatti e storia spesso non vengono approfonditi…Poi mi piacerebbe sapere qual è l’entità umana o politica o economica che non segua i propri interessi. Guardi, lungi da me difendere strenuamente e ciecamente l’occidente…sono consapevole degli errori europei, della politica estera americana spesso fallimentare e di tutte le imperfezioni e contraddizioni che le varie democrazie occidentali hanno ma qui c’è qualcuno che ha invaso, ucciso e sta distruggendo…per me è impossibile non schierarsi o da una parte o dall’altra…e come avrà capito io mi son schierato…Odifreddi avrà tante ragioni di ordine filosofico e sue logiche della visione del mondo nell’interpretare questa guerra ma il non schierarsi per me è stare dalla parte dell’aggressore. Ultima cosa…mai sentito parlare Odifreddi in maniera critica del regime russo (di Putin magari si)? Se ha qualche link me lo passi pure…E ribadisco che quando parla di scienza lo ascolto in “religioso” silenzio.
@@giandallanoce4062 Perdoni se tardo a risponderle ho voluto leggerla bene e mi serviva una condizione consona. Allora 1)Se nella sua opinione non ha importanza dare peso alla frase citata si priva di un elemento che smentisce lo schieramento, rischia di auto confermare quell' idea togliendo pedine dal gioco. Per altro l' "obbligo" di "assecondare" in quanto vive qui non lo leggo in quella frase sembra un pò un' interpretazione. Verso la fine introdurrò un ulteriore elemento ma ci arriviamo. 2) Lei non vede propaganda. Andiamo con ordine. Prendiamo ad esempio un paio di talk show di La7. Li vengono invitati perfino giornalisti russi altro che Orsini ma come constaterà osservando puntate in cui sono stati interpellati Nadana Fridriksson o Alexey Bobrovsky non viene data loro ragione, al contrario vengono anche giustamente smentiti con dati laddove mentono platealmente (veda ad esempio Gruber, Floris, Gilletti) e vengono invitate anche molte persone che invece sono d' accordo con il "distruggere Putin" attraverso l' intervento come ad esempio Fridman. Vi è un dibattito in una pluralità di voci e in questo contesto a proposito di Orsini avrebbe avuto meno attenzione mediatica se non si fosse sollevata tutta quell' indignazione e avessero effettuato il contraddittorio con le stesse modalità effettuate per i giornalisti russi. Invece tra indignazioni e abbandoni di trasmissioni da parte degli avversari lo spazio mediatico gliel' hanno dato coloro che lo volevano fuori con il loro stesso comportamento. Veniamo alla Nato. Come ogni contratto prevede oneri e onori ed è legittimo esprimere che gli oneri superino gli onori se lo si pensa, se questa è la posizione di molte persone e di molti giornalisti o intellettuali è giusto che la possano esprimere pubblicamente anche perchè vi sono altrettanti esempi di giornalisti che esprimono pubblicamente il loro appoggio alla Nato (vedasi ad esempio Parenzo no?). Quanto ai gruppi economici di cui sembra voglia conoscere le voglio fornire uno strumento di indagine. Cerchi su Wikipedia "Atlas Network" facendo riferimento all' istituto appartenente ad un certo filone politico americano che forma i think thank per diffondere quel tipo di ideologia. Una volta letto bene si diverta a cercare le persone collegate direttamente o indirettamente a questo istituto scoprirà (se non lo sa già) che vi è un numero sempre crescente di persone che prendono spazio nella televisione, in posizioni vicine al governo e chiaramente sui social e parecchi di loro si rivelano essere appunto molto infervorati e schierati nella situazione Ucraina. Veniamo alle considerazioni appunto sull' aggressione dell' Ucraina. Sono d' accordo è stata aggredita e molte persone soffrono. Potrebbe sembrare il motivo per cui muoversi. Supponiamo che lo sia. Dunque l' Afghanistan?E lo Yemen?E i Rohingya in Myanmar?Se l' incentivo umanitario che è l' unico che potrebbe portare delle persone ad accettare di spendere i nostri soldi in armi, fosse davvero l' unico ne avremmo di guerre da fare. Così non è pertanto non è l' unico. È dunque legittimo affermare che se ci sono altri motivi tali motivi non si vogliano assecondare.Dunque non è affatto un discorso morale e questa guardacaso è una falsità che si sente spesso a favore dell' intervento. Infine essere a favore della pace, concetto ribadito sia nel dibattito prima citato, sia nei richiami al manifesto di Russel e alle poesie pacifiste di Bob Dylan è prendere posizione contro le attuali intenzioni belligeranti del governo russo e su questo canale questi elementi sono ben presenti.
@@alessandrosevera3859 Per carità, non si scusi per la risposta tardiva…può rispondermi anche con largo ritardo senza problemi😊…apprezzo la sua gentilezza e il nostro confronto civile. Riguardo la mia considerazione sulla frase…il senso era che trovo una “leggera” ipocrisia che lui si riconosca uomo dell’occidente per poi contestarne molti dei suoi valori o presunti tali mentre non l’ho mai sentito criticare il regime russo o quello della Corea del Nord per esempio…macchè…il marcio pare stare sempre da questa parte secondo lui…insomma se è vero che uno assume una posizione equidistante dovrebbe perlomeno criticare allo stesso modo anche il rovescio della medaglia…o no? Riguardo il discorso propaganda…mi chiedo che senso ci sia invitare giornalisti russi quando si sa a priori le loro posizioni…ha mai sentito dare ragione da uno di essi ad un contraddittorio? Io intendo propaganda italiana e mi spiace ma tutti i giornalisti che mi ha citato li trovo piuttosto faziosi e i tempi dei vari contradditori sono sempre inferiori a quelli dei vari Orsini, Santoro e persino Vauro. Mi chiedo come non ci possa essere stato una indignazione (ma non di certo a larga maggioranza popolare) con le affermazioni fatte dal Prof. Orsini…mi sarei aspettato perlomeno mettergli a fianco un altro Professore come contradditorio…ma evidentemente abbiamo pareri diversi sulla qualità del giornalismo italiano…Rimpiango E. Biagi, O. Fallaci per esempio… L’unico che mi sembra ancora superpartes sia Mentana se vogliamo parlare de La7… Atlas Network?? E’ un'organizzazione non governativa e quindi? Vedo inoltre che di fronte a QUESTA guerra mi risponde con “…allora l’Afghanistan? Lo yemen? I Curdi…? La stessa strategia di Travaglio….cosa centrano ora in questo momento? Allora potrei dire anch’io Cecenia? Georgia? Kazakistan? Finisco dicendo e chiedendo chi è quel pazzo che non è d’accordo con la pace??? Bisogna solo capire come ottenerla e magari chiedersi qualora non avessimo aiutato l’Ucraina come sarebbe andata a finire!?
Professore, mi ha tolto le parole di bocca dall'inizio alla fine dell'intervista. Purtroppo l'ipocrisia regna sovrana ed è una ipocrisia propriamente "di guerra": quella intenzionalmente ottusa, quella della soddisfazione nel fare un'ingiustizia al nemico e scandalizzarsi se la stessa cosa viene fatta a noi. Per fortuna più che altro sui media, la gente mostra di essere più matura di chi comanda, semplicemente perché la gente ha priorità diverse.
Ok…. ma se dopo aver litigato con qualcuno, questo ti brucia la casa e ti uccide i famigliari , tu saresti disposta a fare un dibattito con lui , per capirne le ragioni, e a farci la pace ?
@@Lampedusaisl9657 la geopolitica non è un cortile e la guerra non è un bisticcio tra bambini. Questi esempi purtroppo vengono fatti spesso e sono il modo migliore di farsi una idea sbagliata.
@@nonnomir Niente di più sbagliato. Quello che vale per le nazioni vale anche per le persone, perché le nazioni sono fatte da persone, nient’altro! Una nazione non è solo case, città, strade… Una nazione è nei principi che sostiene, anche se sostenere quei principi si va in guerra fino all’ultimo uomo. È per quei principi di libertà, autodeterminazione, indipendenza che combattono gli ucraini, così come è stato il nostro risorgimento. Due generazioni di grandi italiani del risorgimento sono morti per quei principi che orsini e i poco attrezzati intellettualmente calpestano. Perché sono morti ? Vergognatevi!
Certo che sarebbe stato opportuno scrivere il nome dell’ intervistatrice che è certamente una espertissima italianista, vista la perfezione della lingua italiana. Detto questo va precisato che l’amicizia tra Italia e Russia è indistruttibile, i rapporti tra i nostri due paesi si sono consolidati da anni di scambi culturali, matrimoni ecc. non saranno questi opportunisti e pseudo politici dell’ultima ora a farci indietreggiare.
Ha ragione Adriano Croce. Ecco cosa si dice nel link a telegram riportato nei commenti sottostanti: " Blog di Tatiana Santi, giornalista Italo-russa. Uno spazio di dialogo per costruire insieme un ponte di 3 mila chilometri, abbattendo stereotipi e pregiudizi." Buona lettura.
Il Professor Odifreddi dovrebbe ricordarsi che è stato il tanto vituperato Giulio Andreotti a tirarlo fuori dalla Russia. Perché non va a vivere in Russia se gli fa tanto schifo la nostra democrazia?
Caro Odifreddi, la stimo sempre molto, ma lei sa che la democrazia è quel sistema dove il governante, tenuto conto di una razionalità e di un contesto generale, prende delle decisioni anche contrarie a un sondaggio fatto con due battute al telefono. Speculare su queste cose è sbagliato. PS. Vivo in Russia. Lei specula troppo spesso.
@@podifreddi Idealmente le nostre non sono democrazie in senso pieno, ragionava giustamente anni fa. Comunque dalle urne in Italia non è uscito un risultato che permetta di dire quale sia la posizione esatta che dovrebbe tenere l'Italia in un caso come questo.
@@podifreddi Comunque, se doveva darmi una risposta così leggera, poteva anche non occuparsene. Continuerò a seguirla su altri temi, perché la stimo molto.
@@lorenzopassarini326 beh, le posizioni dei partiti sarebbero tutte per la pace, a starli a sentire. Sicuramente Pd e m5s si sono sempre pronunciati a favore della mediazione piuttosto che della guerra. Il partito per cui ho votato io, Leu, è sempre dichiaratamente stato pacifista. Ora, non si capisce come mai votino per l'invio delle armi, senza nemmeno fare un "giro" nelle varie sezioni di partito (o senza discutere della cosa sul portale dei 5s). Il problema è che è fin troppo chiaro perché hanno inviato le armi: lo vuole la nato. I partiti italiani da tempo non si comportano in modo democratico, al di là delle apparenze (tipo il ridicolo portale Rousseau).
Ľ uomo é un essere abietto da sempre. La "pretesa" superioritá di una cultura su di una altra o di questa o quella civilità ecc. è un grottesco pretesto per giustificare comportamenti non giustficabili.
Prof, da persona che nutre tutt'ora grande stima nei suoi confronti non posso fare a meno di essere dispiaciuto per questa sua svolta puramente ideologica. Le sue considerazioni sull'occidente non sono scevre da un confronto implicito con altri sistemi sociali e questa è anche una delle ragioni per cui Boldrin (di cui assolutamente non condivido i modi) le ha dato del filoputiniano. Non prendere una posizione nel mezzo di un conflitto proseguendo con la delegittimazione di solo una delle due fazioni è una presa di posizione, dunque è ipocrita dire "né con Putin né con la nato".
Purtroppo il professorenon leggerà mai questo commento, però va fatto notare che se da un punto di vista logico essere equidistanti significa appunto non schierarsi in nessuno dei due campi, da un punto di vista delle ricadute nella realtà quella posizione avvantaggia maggiormente Putin e svantaggia la nato. Il problema è che se uno guarda la premessa allora esiste una equidistanza, mentre se uno si focalizza sullo svolgimento sulle conseguenze logiche di quella premessa allora non c'è una equidistanza o un risultato invariato a seguito della premessa. Se uno giudica dalle ipotetiche conseguenze allora essere non schierati avvantaggia putin. E dire che avvantaggia Putin non significa ancora esprimere un giudizio di valore sul non prendere posizione.
Io però credo che in alcuni casi, specialmente quelli importanti, la posizione che si sceglie debba in qualche modo essere scollegata dalle conseguenze, o meglio, debba venire prima. Io ho una posizione molto simile a quella del professore ed ho scelto sulle premesse, per restare sul tuo esempio, e in un certo senso delle conseguenze non rispondo, o rispondo in seguito. La priorità per me è esprimere il fatto che vedo due parti che stanno giocando un gioco cui io non voglio partecipare, quindi prendo le distanze da entrambi. Poi magari, come fa il professore, cerco di spiegarmi bene, "rafforzando" la mia opposizione a Putin, ma senza mai staccarla dalla mia opposizione alla NATO. Il punto è che rifiuto la partita e l'intero gioco; se la mia posizione diventa una mossa perché i giocatori si mettono in posizione da incassare vantaggi o svantaggi da questa, non è un problema mio.
@@nonnomir il signor professore percula di Maio. Di maio dice "abbiamo vinto la povertà, non mi farò condizionare dai numeri". Il professore risponde "è come se di Maio si buttasse dal balcone e dicesse che se ne frega della gravità." Ecco questo è il punto, le conseguenze esistono. Anzi, il nostro cervello è una macchina del tempo che viaggia per lo spazio e le varie dimensioni anticipando il futuro. Insomma io non metto una mano sul fuoco perché so che mi brucerò. Io prima so quello che avverrà nel futuro, non ha senso dire che siccome sono nel passato non mi faccio condizionare dal futuro. Il ragionamento logico, la scienza etc hanno una utilità predittiva (e io sono un adoratore di Hume quindi mi ribolle il sangue a dire queste cose). Ad ogni modo, ognuno scelga quel che vuole, ma non è assurdo dire, sulla base degli esiti previsti, che scegliere una posizione neutrale, poiché avvantaggia una parte, è di fatto scegliere il vantaggio di quella parte. Poi io personalmente posso anche essere filorusso (io), ma ciò non toglie che non mi sembri illogica la posizione di Boldrini (il riferimento credo sia a quella rissa, oddio mi sembra di essere diventato un biografo di odifreddi).
@@lorenzoroggi638 direi che c'è una differenza tra far finta che la gravità non esista e una posizione di rifiuto della guerra. La prima è una cosa che non ha senso, la seconda è una linea di pensiero perfettamente coerente, con argomentazioni logiche che non implicano vantaggi o svantaggi per una delle due parti, a meno che chi ascolta non intenda vederle.
@@nonnomir io sto parlando di metodo, non mi interessano i risultati. La logica (un sillogismo) dice se A allora B o se non A allora non B (semplifica). Non puoi scegliere la premessa A o la premessa non A senza pensare a B o non B. O come dice Orwell in 1984 (ora non me la ricordo la citazione ma te la trovo, è all'inizio del libro).
sì ma non solo. La Russia è Europa, ma anche Asia. Unica tra le nazioni europee, ha subito una influenza secolare da parte delle tribù asiatiche e di un impero universale come quello.bizantino erede dell'impero romano , influenza che si rispecchia ancora oggi in molti aspetti della vita. Quindi, per brevità, si usa spesso 'Europa' per indicare l'Europa occidentale e 'Russia' per indicare , ti sorprenderà, la Russia
Mi scusi professore, Lei contrappone la Russia all'occidente come se la prima fosse una realtà legittimamente istituita mentre il secondo un'accozzaglia di opportunisti. Lungi da me porLe una trappola logica o adoperare un artificio dialettico ma vorrei chiederLe cosa intende per "occidente". Forse ritiene che le nazioni abbiano dignità differenti ? In tal caso in base a quale criterio ?
Beh poi un altro grave errore è contrapporre l'Europa colonialista alla Russia. La Russia a sua volta è stata, ed è, una realtà imperialista che opprime svariati popoli ed etnie che nulla vogliono saperne del dominio russo. O il nome 'Cecenia' (tra i tanti) non vi dice nulla? Odifre' continua a fare il divulgatore di matematica che ti riesce meglio
Mi permetto di farle presente che il presidente del consiglio è soggetto alla fiducia della maggioranza parlamentare. Se questa viene meno il governo decade, quindi tutto ciò che fa il governo è legittimato dai nostri rappresentati da noi delegati. In merito alla scelta del presidente del consiglio è una prerogativa del capo dello stato e non deve essere necessariamente un politico. In ogni caso, chiunque venga indicato dal presidente della repubblica, deve avere la fiducia del parlamento e quindi, indirettamente, è eletto dal popolo. Il parlamento è sovrano.
Per capire questa guerra Russo - Ucraina bisogna leggere il libro inchiesta del grande scrittore e giornalista Franco Fracassi : " IV REICH " è davvero rivelatore Grazie
Comunque è vero che i valori occidentali si sono ridotti ai denari. Quali sarebbero gli ideali oggi in Occidente? L'arrivismo? Il consumismo? Se confronto me stesso con la società che mi circonda, mi sento un pesce fuor d'acqua. Uso poco l'auto, per andare al lavoro uso l'autobus, spendo quello che mi serve per vivere dignitosamente, uso lo smartphone (di terza mano) solo per entrare con lo spid nei portali degli enti locali o per prenotare visite mediche, altrimenti lo tengo nel cassetto, e mi porto dietro un normale cellulare senza internet. Mi collego ad internet solo dal computer, la sera, di giorno mai. Quello che compro, lo compro perchè duri nel tempo, per cui prima di acquistare un bene (un abito, un orologio, una TV, un software, ecc.) mi faccio consigliare da chi ne sa più di me e la decisione la medito per molto tempo. Ho una regola: ciò che acquisto mi dovrà durare almeno 8-10 anni. Mi rendo conto che se tutti si comportassero come il sottoscritto, la società capitalista-consumistica sarebbe tramontata da un pezzo, ma io me ne frego altamente e proseguo con il modo di vivere sobrio e frugale. Le spese più consistenti le ho sostenute per fare studiare i figli e per la salute mia e della mia famiglia.
@@granzebru3653 Spero vivamente che i suoi figli trovino lavoro...ma rallentando a dismisura l'economia come fa lei ne dubito fortemente...anche se l'eccesso di consumismo può comportare problemi...
@@giandallanoce4062, basterebbe un uso equilibrato della tecnologia, più equità sociale e meno finanza, che l'economia girerebbe lo stesso senza consumare il pianeta alla velocità della luce. Il liberismo e la globalizzazione hanno mostrato a distanza di anni i loro limiti. Nel frattempo i danni sono stati fatti: degrado dell'ambiente naturale, impoverimento delle culture materiali e delle diversità culturali, tendenza alla concentrazione di capitali, crisi economiche ricorrenti e conseguente aumento della povertà. Questo capitalismo postindustriale è una ricetta che non funziona più. Bisognerebbe trovare delle alternative. Tornare a Keynes?
Sull'ultima domanda...io tra gli scienziati russi non vedo queste grandi menti illuminate...non sarebbe gran perdita la loro assenza dal panorama scientifico mondiale.
Però, Prof, premesso che ti stimo molto, ma mi chiedo se il ricorso alla consultazione degli cittadini abbia realmente senso oggi. Su questa scia i ‘cittadini’ hanno detto no al nucleare, per poco non dicevano no all’aborto, e così via. Ho seri dubbi….
I cittadini dicono spesso quello che la stampa ed i politici stessi gli mettono in testa. A me sembra un cane che si morde la coda e non trovo nessuna soluzione se non lasciare che continui così e sperare che non mi vada peggio in futuro. Mi rattrista molto questa sensazione di impotenza, sono abbastanza giovane e non ho ancora avuto occasione o motivo di votare quindi forse è l'inesperienza che parla
Comunque 👏👏👏👏👏! Dostoevskij dovevano prima mandare in occidente per educarlo senza passaggio a Gulag!??! Questi che criticano professore per me hanno "cultura moderna",solo che questa volta il bastone è senza la carota 🥕🤗😉
Ok…. ma se dopo aver litigato con qualcuno, questo ti brucia la casa e ti uccide i famigliari , tu saresti disposta a fare un dibattito con lui , per capirne le ragioni, e a farci la pace ?
Caro professore, l'occidente è oggi quello che è grazie al suo passato (compresi tutti gli orrori commessi) e cioè democrazia e stati di diritto. Occorre ricordare che la Russia è governata da una dittatura il cui presidente viene rieletto "a vita" e che non c'è libertà di espressione? Vorrei capire quali sono questi valori che vanta la Russia e l'oriente in generale (ad esempio la Cina). Sono dittature che si sono aperte al mercato, più spregiudicate dell'occidente, dove pochi oligarchi fanno miliardi e la gente comune vive senza garanzie. Preferisco la "decadente" cultura occidentale, dove almeno i diritti essenziali sono garantiti, pur con tutti i suoi difetti, e non accetterò mai che venga messa in discussione da alcuno.
@@matteosavoldi6936 no non ho detto che noi siamo meglio,non ho affermato questo,ma non penso che la Russia sia meglio..ho solo espresso la mia opinione senza criticare il pensiero del professore Odifreddi che stimo Come persona.
@@cinzia4437 il pensiero di Dostoevskij non è affatto "attuale" nel senso comune che si dà a questa parola. È semplicemente una difesa dell'ortodossia cristiana russa contro l'universalismo cattolico, un pensiero molto molto conservatore. La leggenda del grande inquisitore non è la più spietata critica al cattolicesimo, ce ne sono altre due e ben più dure: una ne I demoni (che anzi è un romanzo del tutto anti occidentale e reazionario) e, soprattutto, una tirata anti cattolica del principe Myskin ne L'idiota, nella quale il cattolicesimo viene ritenuto essere il successore dell'impero romano e il predecessore della questione sociale (che Dosto, da buon reazionario, aborriva). ovvio che Odifreddi non conosca questi pezzi, è un matematico, non un letterato, ma pensare che Dostoevskij fosse un profeta dei tempi futuri significa semplicemente non conoscerlo. È uno che rimpiange i tempi passati.
Il professore qui non nasconde le sue simpatie filorusse: ho l'impressione che a forza di denigrare l'occidente dicendo che non esiste democrazia, o meglio, che la democrazia è solo a parole perché nei fatti il governo fa quello che vuole( e meno male, direi io!), dà l'idea che a Mosca si sia più democratici, asserendo che Putin gode di un consenso elevatissimo. Direi che a girare la frittata è fin troppo bravo, compreso il fatto di ribadire con assoluta certezza che ha ragione chi ha torto! Un po' di autocritica non guasterebbe!
Lei è filo americano, antidemocratico, se è giusto che i governi facciano come gli pare senza tenere conto dei suoi elettori. Investito sicuramente da una "verità" divina per la quale gli altri saranno tutti stupidi. Senza entrare nel merito, direi che già i metodi da questa parte del mondo, dovrebbero spaventare, per nostra formazione culturale...la Russia, lasciamo che la giudichino i russi con la loro formazione.
@@matteosavoldi6936 Sempre in prima linea a difendere eh ? Ci guadagni qualcosa , spero 🤞… Dato che da noi ( limitiamoci all’Europa)la democrazia non esiste, che risposte possiamo dare a tutti quei popoli che per 70 anni sono stati asserviti all’URSS e che , nemmeno lontanamente, si sognano di tornare con la Russia? Quella richiesta di diverse centinaia di milioni di persone , non è una richiesta di democrazia? Quante sono le persone , del popolo , che , dal 45 , hanno vissuto sotto l’URSS e vuole restare con la Russia? Nessuno! Quante sono le persone , del popolo) che , dal 45 , hanno vissuto nella Nato e che vogliono trasferirsi con il blocco russo ? Nessuno! Sono scelte del popolo ,ovvero democrazia, o no ?
@@matteosavoldi6936 Prezzolato ? Nel caso , sarebbe un lavoro , onesto ,come un altro . Diamanti ? Sono coetaneo di Odifreddi , contadino e pochi studi.
Lei ha colto nel segno. Secondo P.O. c'è vera democrazia dove la massa sta con il potere, falsa dove avviene il contrario. Qui il potere non ha interpellato i cittadini (ed è vero) là invece ...si tenne un referendum prima di fare la guerra. Ricordo che il massimo consenso a Mussolini si ebbe dopo la guerra contro l'Etiopia. P.O. è uno dei tantissimi che usano le libertà del liberalismo (tra cui il poter dire ciò che si pensa) per affermare che le dittature sono superiori alla liberaldemocrazia. In Russia (come in Cina etc. etc.) il simmetrico non esiste. Come ben noto, là, chi contesta va in galera.
Chi dice che sono equidistante: né con l'una né con l'altra parte in conflitto, è visto in modo naturale da entrambe le parti di fare il gioco del nemico; e giustamente perché la realtà non è logica e numerica come pensa la mente astratta dell'intellettuale logico imparziale, la realtà è olistica, le cose sono interconnesse anche quando si scontrano in conflitto.
Ma non lo pensa nemmeno lui, figurati. Quando parla di di Maio sa bene che le astrazioni della volontà non incidono sulla realtà. Sa anche benissimo che prima uno sceglie e poi argomenta a favore della sua scelta. La sua argomentazione (o dimostrazione) è sempre a posteriori del risultato che ha ottenuto.
Grazie, professor Odifreddi! Pure stavolta mi spinge a provare a essere onesto con me stesso (onesto e non aggressivo, ovviamente, dato che aggressività e onestà intellettuale non van d’accordo fra loro). Grazie poi pure a chi, commentando in una maniera secondo me pericolosa il discorso di Odifreddi, mi porta a intervenire in merito a quelle che definirei foglie di fico delle quali servirci, in caso di bisogno, per nascondere le vergogne di noi occidentali in fatto sia di democrazia e sia di stato di diritto. Che dire, infatti, della extraordinary rendition del 2003 di Abu Omar? La NATO e i governi italiani Prodi e Berlusconi hanno poi tenuto il segreto NATO e di stato, rispettivamente. Indimenticabile a vita sarà forse per me pure Guantanamo Bay, così come le negazioni ad arbitrarium dello habeas corpus anglosassone, o Julian Assange, o come è andata a finire con la funivia del Cernis o come stanno le cose con le bombe atomiche detenuute dagli USA così in Italia (a Ghedi e a Aviano) come in Belgio, Germania, Paesi Bassi e Turchi; in barba al trattato di non proliferazione delle armi nucleari firmato anche proprio dagli USA il 1° luglio 1968. Ho smesso comunque da tempo di credere nella realizzabilità del grande sogno americano. Di ciò mi scuso anzitutto con figli, parenti e amici, ma non so fare di meglio. PS Per “extraordinary rendition” vedere, in caso: www.treccani.it/vocabolario/extraordinary-rendition_%28Neologismi%29/ Per Guantanamo Bay: en.wikipedia.org/wiki/Guantanamo_Bay_detention_camp
@@nonnomir Ohé, alla fine ho trovato il post - quello tuo - del quale ho ricevuto notifica. Sono contento di poterti dire che la pernacchia costituiva un modo per riuscire a capire come avevi eventualmente preso il mio commento vero e proprio, quello che stava sopra. Con la pernacchia ho voluito invitato a non prendermi molto sul serio, dato che a me piace non prendere mai troppo sul serio qualcuno. Me stesso incluso, ovviamente. Grazie per esserti lasciato toccare da ciò che ho inserito a margine del video di Odifreddi e per sdebitarmi con te, nel caso tu lo gradisca,il link alla pagina web che più sono contento di avere un giorno creato: sites.google.com/view/poifinalmente/pagina-2 Salve e stia bene. O, se poreferisce: stai bene
@@nonnomir Mi sembrava di avere già risposto, ma forse non l'ho fatto. Comunque con la pernacchia volevo invitarti/invitarla a non prendermi troppo sul serio, cosa che io sono abituato a fare, ma che non di rado il prossimo nostro preferisce non fare. Peccato, vero? Comunque sì: io non mi ritengo molto serio e però non prendo mai troppo sul serio neppure gli altri. Neppure Putin, neppure Biden, neppure Zelensky, Draghi, Stoltenberg ... un po' più seriamente prendo casomai, però non ridere ora di me, Cristo. Bravo ragazzo secondo me, che però si è preso forse troppo sul serio e che se ci fossi stato io avrei cercato di convincere a buttarsi qualcuna delle sue croci dietro le spalle, tanto per alleggerirsi un po' le ore delle sue giornate. Buona serata. In caso, per non avere più dubbi su chi sono e sul motivo pedr il quale avrei potuto farti una pernacchia, prova a guardare, se vuoi: sites.google.com/view/poifinalmente/pagina-2 E, in gamba, dai!
E chi mandiamo a Mosca per rappresentarci visto che NESSUN politico lo sta facendo, anzi ci mal-rappresenta? Mi ha fatto piacere notare come Ornella Mariani abbia potuto far arrivare il suo parere ed essere pure intervistata da un canale Russo.
Mi dispiace molto dover dire al professore Odifreddi, che stimo molto e seguo sempre, che questa volta sulla guerra in Ucraina, non sono d'accordo con le sue considerazioni. Gli Stati Uniti, la Nato, l"Europa hanno commesso molti errori e/o abusi. Ciò non toglie che ora c'è stata una palese violazione delle norme del diritto internazionale e della indipendenza di una nazione che ha il diritto di scegliere le sue alleanze. Ricordare i nostri errori non può mai giustificare e rendere legittime le attuali prevaricazioni di Putin, dico di Putin e del suo governo, non della Federazione russa o del popolo russo. Sono decisamente favorevole a sostenere con tutti gli armamenti necessari la resistenza e la liberazione dell'Ucraina dalla scandalosa e feroce invasione di cui è vittima.
E' incredibile quando la maggior parte di quello che sento, vedo e discuto mi fa incazzare, Odifreddi il Professore, mi ricarica le pile con questa sua saggezza e conoscenza enciclopedica che riesce a trasmettere senza la prosopopea di tanti sapientoni sfigati e squallidi. Bravo bravissimo 👋👋👋👋
fantastico sentire intelligenza e libertà contro l'ignoranza e lo squallore dei nostri politici ... quasi tutti alcuni rare eccezioni e vengono isolati dalla nostra democrazia.
Premetto che chiunque lavori nel campo della logica e della matematica non possa non nutrire infinita ammirazione per l'ottimo matematico e logico Odifreddi, premesso che come cittadino nutro un sentito ringraziamento per il suo impegno costante nella laicità della ns repubblica, RITENGO CHE SU TUTTA LA QUESTIONE GUERRA RUSSO-UCRAINA STIA FACENDO GAFFE UNA DIETRO L'ALTRA. Invito al minuto 3 dove osserva che i valori dell'occidente sono solo la proprietà privata quando in realtà in questo video può permettersi di insultare Draghi definendolo un sergente di Biden, mentre in Russia è sufficiente asserire che l'invasione sia una guerra per essere arrestati, ecco Professore uno dei valori che lei dà per scontato è la libertà di stampa, di parola che il suo interlocutore nel video non può esercitare in Russia ma in Italia si. Sulla questione di non estendere le sanzioni degli oligarchi agli scienziati e artisti russi trasferit in Europa concordo con lei. Cmq anche godel fini' in tarda età per credersi credente, deve essere sindrome comune ai migliori logici del mondo arrivato ad un certo punto degenerare nell'illogicita' . Un saluto grande PROFESSORE.
Il suo commento è carente di logica. Se si accusa una persona di fare "una gaffe dopo l'altra", poi se ne devono citare, correttamente, un buon numero. Lei invece fa riferimento solo al passaggio della mancanza di valori dell'occidente e a suffragio sostiene che abbiamo la libertà di stampa. Ebbene, a parte che mi sembra un argomento povero per sostenere che l'occidente non abbia perso i Valori, a mio avviso la libertà di stampa non è un valore se, come abbiamo visto nei due anni della pandemia prima e della guerra ora, chi non è allineato alla narrazione dominante è messo in difficoltà nell'esprimere le proprie opinioni. L'Italia nel 2022 è passata dal 41esimo posto al 58 esimo nella classifica della libertà di stampa di RSF. Quindi sostenere che il discorso di Odifreddi è pieno di gaffe con un argomento debole come questo non è convincente. A mio avviso Odifreddi ha ragione quando riporta questo argomento. L'occidente non ha più valori se non il potere e il denaro. E questo non può certo farci sentire migliori di altri e titolati a imporre alcunché ad altri popoli
Concordo pienamente aggiungendo che l'argomento "ne, ne" non nasconde simpatie per putin ma equipara, in negativo, putiniani e antiputiniani. Allo stesso modo prova a utilizzare Dostoevskij(che normalmente etichetta come scrittore per adolescenti) per smontare la cultura occidentale ed i suoi disvalori. Rimane in ogni caso l'enorme stima che nutro per il professore.
Bravo professore. Profondo, pacato, misurato, mette il buonumore sentirla, un vero piacere. Il "fondamentalista" immagino sia quel poco di buono di Boldrin, che si cucini a fuoco lento nel suo brodo...
@@giandallanoce4062 mi interessa poco del CV, umanamente l'americano acquisito vale meno di zero. E nella discussione con il prof. Odifreddi ne ha dato l'ennesima conferma.
@@giandallanoce4062 sui contenuti, dipende di che parliamo. Competente nel suo campo, l'economia, di sicuro. Sulla guerra, terreno dove si è scontrato con il prof. Odifreddi, è un fanatico filo-atlantista trapiantato in USA con cattedra, interessi e portafogli lì, segue le vicende da lontano senza preoccuparsi delle conseguenze che non lo sfioreranno mai (sanzioni, approvvigionamenti energetici, etc.), integralista e guerranfondaio con il sedere degli ucraini, che usa strumentalmente per far passare il suo messaggio, mentre c'è gente che muore o viene sradicata di casa per davvero. In generale non mi piace per come si pone e vedo una disonestà intellettuale di fondo che mi piace ancora meno.
@@miotubo839 non intendevo farle cambiare idea...mi permetta di dire che sento proprio un odio viscerale nei confronti di Boldrin e quindi non posso fare altro lasciarla alle sue idee...anche se ovviamente mi sento di dissentire.
Grazie prof. Odifreddi. Sarebbe un grande Presidente della Repubblica, se fossimo un popolo normale con politici degni. Complimenti all'intervistatrice!
Caro Prof, una possibile lettura di quanto sta accadendo la racconta Lei stesso al minuto 11. Le Società Aperte, come le definisce qualcuno, consentono a tutti, ma proprio a tutti, di esprimere opinioni e di fare proselitismo, anche quando lo spessore di quanto predicato è veramente discutibile e potenzialmente pericoloso. Lei ha ragione nel dire che l'attuale Presidente del Consiglio è una sorta di Commissario, ma - come sa bene - questo è il risultato di un processo totalmente democratico nel quale decine di milioni di elettori hanno liberamente votato e mandato in Parlamento centinaia di eletti, molti dei quali - manifestamente - non hanno alcuna idea condivisa sul futuro del Paese. In particolare negli ultimi 10 anni molti parlamentari sono stati scelti attraverso meccanismi selettivi che hanno mostrato enormi limiti (per essere gentili). E poichè - prima dell'ultimo Governo - i segnali (sondaggi inclusi, che Lei stesso cita e in quindi in qualche modo avvalora) dicevano che un prossimo Parlamento sarebbe stato e sarà ancora più frazionato e destrutturato, allora il Presidente della Repubblica ha interpretato la Costituzione provando a (ri)fare un Governo che trovasse la fiducia del Parlamento. Questo è successo, ed è successo per motivi forse poco etici e nobili, ma è il risultato di quella tanta democrazia che pervade le ns Istituzioni. Per questo motivo questo tentativo credo vada rispettato. Poi a Lei è consentito di dissentire con argomenti anche robusti, e Natangelo del Fatto Quotidiano può spingersi a raffigurare la ns Istituzione di Presidenza del Consiglio in posizione 'Lewinsky' sotto la scrivania di Joe Biden. Questa penso sia la differenza tra le civiltà occidentali, e la attuale Federazione Russa. Siamo meglio noi? Non saprei, ma siamo ormai abituati così. E molto del degrado di valori che i Russi ci rimproverano deriva - penso si possa dire - proprio da questa 'tanta democrazia', che consente di cercare la felicità (per citare la Dichiarazione di Indipendenza) anche occupandoci solo dei fatti nostri, e quindi lasciando a morire i profughi nel Mediterraneo, o la Resistenza Ucraina a fronteggiare i carri armati russi, o pensando solo alle conseguenze economiche dell'introduzione dell'Euro (e rifiutando qualunque altro ragionamento politico), o aprendo le ns società a fenomeni geopolitici complicatissimi (come l'immigrazione di massa), ma senza strumenti per gestire poi le crisi di consenso che questi fenomeni si portano dietro. Arriviamo a dover tollerare partiti politici che simpatizzano con idee e persone spregevoli, perchè comunque sul palco a parlare possono salire tutti
@@michelecaligiana9000 mi viene da dire che c'è stato un tempo in cui "la ricerca della felicità" poteva convergere su un certo numero di Valori condivisi. Poi alcuni di questi Valori sono stati messi - anche legittimamente - in discussione. Il "Peace & Love" degli anni '70 (che ho 'respirato', essendo nato nel 1961) si è per esempio scontrato con la distanza siderale di visione e percezione tra chi ha la pancia piena, e chi invece la pancia ce l'ha vuota, e ormai vede in TV chi invece mangia tre volte al giorno, più aperitivo. Il sogno è svanito. Un altro esempio che mi viene in mente è relativo alla condizione delle donne, che sembravano felicemente avviate ad una emancipazione che avrebbe spalancato nuovi orizzonti, e oggi sono là a dibattersi tra mercimonio, regressione e metà del Mondo che continua a vederle con il Burka e in condizioni di semi-schiavitù. E non parlo (solo) nè dell'Islam, nè di questioni religiose. Basta ripensare a certi atteggiamente dell'ex Presidente degli Stati Uniti. Poi l'ecologia (prima si chiamava così) allora sembrava un altro Sol dell'Avvenire, oggi è un mezzo incubo che non riesce a conciliare le soluzioni tecnologiche (che in massima parte ci sono già tutte) e l'enorme impatto sui PIL dei Paese avanzati e non che una vera rivoluzione verde implicherebbe. Insomma, il pianeta è diventato molto più piccolo, tutto accade "qui e ora", e la Rete mette tutti in condizione di assorbire e rivomitare tutto e il contrario di tutto. E noi 'occidentali', così tristemente e inevitabilmente democratici, siamo un pò come la capanna di paglia dei tre porcellini: siamo esposti a molti venti. Odifreddi è un finissimo pensatore, ma parla ad una percentuale zero virgola, e invece qui i destini - giustamente - si compioni con le centinaia di milioni di individui, che si spostano, votano, si incazzano ... ed ecco che "la ricerca della felicità" diverge in milioni e milioni di "si salvi chi può" ...
@@dariobellatreccia3622 la "ricerca della felicità" si e' polverizzata in milioni e milioni di "si salvi chi puo'". Vero! "La società non esiste esistono gli individui" (Margaret Thatcher). Questo e' il modello che e' passato e da allora gli individui sono piu' soli davanti alla complessità dell' esistenza. Il "mitico" modello anglosassone. Oggi anche la felicita' si misura in denaro... e non e' a buon mercato. Il problema e' proprio la societa' occidentale che, secondo me, e' la causa dei mali dell' intero pianeta. Un modello di sviluppo basato sulla crescita continua che non tiene conto che il pianeta e' un sistema finito con risorse limitate. Anche la green economy e' solo un nuovo tipo di speculazione funzionale al modello di sviluppo capitalista. E il pianeta (e chi ci vive) pagheranno sempre più caro tutto questo. Ritengo che i cittadini (o forse e' meglio dire consumatori) del mondo occidentale sono ormai polverizzati, dispersi, vittime e carnefici di loro stessi (di noi stessi) presi da un lato a cercare di partecipare al grande circo e dall altro a stare disperatamente a galla dato che, anche qui, la pancia piena ce l'hai...ma per oggi! Domani e' un altro giorno.
Una curiosità, che può sembrare estranea all'argomento: ma come facevano, questi scrittori, a vivere tre mesi di vacanze. Quali li loro risorse econoniche?
Tolstoi era un conte, non aveva bisogno di soldi, Dostoevskij era un proletario della penna (lo dice lui stesso), scriveva articoli nei giornali pagato, vendeva un libro ancora non scritto, lo vendeva come titolo, sempre debiti e lavoro frenetico. Tutto questo si vede nella sua scrittura, irregolare, ripetizione, sbagli grossolani, stile miserabile, eppure tutto era funzionale a quello che scriveva, una maratona continua senza fiato e disperata.
@@giovannino1962 quella di un qualsiasi lavoratore. con la differenza che un operaio medio non ha il tempo di fare grandi viaggi contemplando le cattedrali e le opere d'arte