ATTENZIONE: Per chi nei commenti mi chiede info sul Bio dal punto di vista nutrizionale, salutistico, pesticidi etc. (questo è un video sul gusto e le aspettative) vi rimando, in attesa di un video futuro, al libro che ho scritto Pane e Bugie (in descrizione) oppure a questi miei articoli bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/04/15/bio-nutre-di-piu/ bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/10/12/pesticidi-sul-cibo/ bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/10/01/il-ritorno-di-pane-e-bugie-il-difficile-compito-di-raccontare-la-scienza/ bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/04/26/lagricoltura-biologica-non-sfamera-il-mondo/ bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/11/18/dieci-vero-o-falso-sul-biologico/ Enjoy :)
Aggiungo anche un bell'articolo di Michael Pollan sul "complesso del biologico industriale" www.nytimes.com/2001/05/13/magazine/naturally.html Ed era 17 (DICIASSETTE) anni fa! Dobbiamo un po' toglierci dalla testa l'idea del contadino bio che ha tre galline, la camicia a quadri stile teomondo scrofalo il cappello di paglia e il filo d'erba in bocca ;)
Nell'attesa del video sul biologico ho dato una scorsa a questi articoli che ha linkato, e li ho trovati molto interessanti e utili. Grazie! P.S. Ho 27 anni e l'ho conosciuta un mese fa tramite questo canale. Credo che l'idea di sfruttare RU-vid per raggiungere una fascia più giovane sia molto buona!
Mi disiscrivo dal tuo canale. Fare un video sul biologico e scrivere nel titolo "è più buono?" è ingannevole. In questo caso tu parli di nutrienti. La pasta è pasta sia che sia biologica o non. INFATTI la differenza tra biologico e non è per la presenza di pesticidi, per lo sfruttamento del terreno agricolo, inquinamento ecc. perchè non fai un video su ciò che causano i pesticidi sull'uomo?! inoltre la maglietta che indossi costa 70 euro ma è 100 per cento cotone come una da 15 euro. Vale davvero la diffenreza di prezzo?!
Sai che alcuni studi di marketing hanno rilevato che si tende a dare più valore a qualcosa che si ottiene gratis? Se ti faccio pagare due felpe 80€ facendotene pagare 40€ l'una sei meno disposto a comprare che a 80€ con "una felpa omaggio"
Caro Dario ho scoperto in queste vacanze natalizie il tuo interessantissimo vblog. Innanzitutto un grande in bocca al lupo! Vorrei far notare, circa l'esperimento dei vini/prezzi come anche la scala influenzi: in entrambe gli esperimenti il gradimento di tutti vini varia da 2 a 4 su una scala fino a 5. Nel primo è chiaro che la conoscenza del prezzo è la legge di variazione. Ma dal secondo stupisce come - se ho ben compreso - dei tre vini: quello da 5$ si attesti sul 4 (max), quello da 90$ sul 3.5, quello da 35$ sul 2 (min). Se sul tuo libro mi assicuri che c'è la marca del vino da 5$, te li ordino tutti quelli scritti. Giuro!
Ciao Dario! Ieri sono andata a una conferenza sulla produzione del cioccolato, tenuta da un professore del politecnico di Torino, e alla fine il professore ci ha consigliato il tuo blog e il tuo libro (non credo sapesse che hai anche un canale youtube). È una sciocchezza, ma mi ha fatto piacere :)
è una cosa che succede non solo con il cibo, ad esempio un manager in giacca e cravatta è preso più in considerazione di un manager in tuta dell'adidas, oppure se una persona famosa fa una battuta durante un'intervista, tutti ridono, mentre se la stessa battuta la fa uno qualunque per strada magari nemmeno sorridi.. un po' come quando uno pubblica un commento con su yt con la notifichetta accanto al nome, che lo identifica come youtuber, e riceve automaticamente un sacco di like
Buongiorno Professore, complimenti per il video innanzitutto. Quando al minuto 5:30 ha iniziato a parlare dei vini e di cosa possa influenzarne la percezione della qualità, mi è venuto in mente un gioco ( perché è dura chiamarla esperimento) che feci con degli amici. In sostanza provammo a mescere del vino,lo stesso vino ovvero un nero d'avola nemmeno molto costoso, in tipi diversi di bicchieri (di plastica, un classico bicchiere di vetro che si usa a pranzo, un calice), e fu sorprendente scoprire come la percezione reale ma anche l'aspettativa sulla qualità per lo stesso vino cambiava non solo per chi era ignaro dello scherzo ma anche per me ed il mio complice che l'avevamo attuato.
Posso avanzare un'ipotesi poco scientifica e indotta più che altro da un ragionamento che faccio da un po' di tempo? Credo che per una persona abituata a mangiare biologico sia molto molto più facile distinguere un prodotto che non lo è. É un po' come per le persone che vivono in un posto di mare. Queste persone riescono più facilmente ad avere un metro di giudizio circa la freschezza del pesce. però quando avviene il contrario, e cioè quando normalmente non mangi biologico o sei abituato al pesce di bassa qualità, il tuo palato è in qualche modo abituato a sapori non troppo veritieri... e il pesce fresco, magari appena pescato, non ti entusiasma più di tanto. Insomma credo che l'abitudine faccia parte in modo importante delle preferenze alimentari della gente. É mai possibile che nostra madre si è sempre la miglior cuoca del mondo? Credo di no. É molto più probabile che sia la cucina con la quale siamo cresciuti e sia anche quella che in qualche modo ci ha insegnato a mangiare.
Synergo Sono d'accordo, ho avuto un'esperienza simile con l'olio di oliva. La mia famiglia ha una piccola produzione di olio extravergine (giusto per la famiglia e qualche piccola vendita), che mio padre segue con grande passione e con un metodo di lavorazione quasi maniacale (perché no, non basta che sia del contadino per essere buono... alcuni fanno davvero alcune bestialità, ma questo è un altro discorso). La mia coinquilina era abituata a usare olio del supermercato, di quello proprio terrificante che vendono a tipo 2/3€ al litro. Io mi sono rifiutata di usare quella roba e lei all'inizio non riusciva ad apprezzare il nostro olio. Diceva che era pesante, sia di sapore che di consistenza, e che aveva un aspetto torbido. Poi però quando a Natale è tornata a casa mi ha detto che non riusciva più a mangiare l'olio che usavano in famiglia e da allora dice che anche solo l'odore dell'olio buono è un comfort food! Purtroppo chi è abituato a sapori più "industriali" deve proprio rieducare il palato
Penso che si è anche più abituati a sapori più decisi, in genere il non bio è più saporito per via di edulcoranti, sale, acidi, cercando di rinvigorire il “modesto” sapore di base; a quanto ne so il bio dal canto suo cerca di vendere un prodotto dove viene aggiunto il minimo indispensabile
Lo credo anche io. Tanto dipende da come è stato educato il palato. Io sono cresciuta con una madre che cucinava tutto anche il pane. Come risultato generalmente faccio molta fatica a farmi piacere la roba confezionata...proprio altri sapori ;) poi sicuramente anche il cervello imbroglia ed è affascinante
Ciao Synergo. Per alcune cose è possibile, però si dovrebbe vedere caso per caso. Come dice Undomiel il caso dell'olio extravergine è un classico: persone abituate al gusto "leggero" (quasi insapore) non apprezzano l'olio extravergine "pizzicoso" (che è un pregio che deriva dai polifenoli contenuti, non un difetto). Però non ne farei una questione di biologico o meno perché è troppo generale: ci sono molti casi in cui il prodotto bio è sostanzialmente indistinguibile da uno convenzionale, o addirittura peggio (non necessariamente perché è bio ma per altre cose): un pomodoro convenzionale coltivato in sicilia magari è più saporito di uno bio coltivato in olanda. Lo scherzo dei due ragazzi olandesi colpisce proprio chi è abituato a comprare bio e crede di poterlo sempre distinguere.
Mi fa piacere vedere che segui canali di scienza come questo :D (seguo qdss). Comunque condivido la tua tesi riguardante il cibo a cui siamo familiari. Credo però che la coltivazione biologica su larga scala non influisca molto nel sapore, diversamente da, ad esempio, un pomodoro coltivato nell'orto di casa molto più saporito.
Sicuramente uno dei video più interessanti che io abbia mai visto. Dai cibi bio sei passato a parlare dell'influenza che il nostro cervello subisce inconsciamente dalle informazioni esterne...una questione sulla quale si potrebbe parlare per secoli. Bellissimo
Un giorno a spasso con la mia nipotina ci troviamo al mercato, compro una vaschetta di fragole belle mature.. ci mettiamo al parco e dopo una sciacquata sotto la fontanella gliene do una. NON GLI SONO PIACIUTE, O MEGLIO DICEVA CHE LA FRAGOLA NON AVEVA QUEL SAPORE. poi ho scoperto che non le aveva mai mangiate e che il suo giudizio era basato sugli aromi che si usano per i dolci, gelati, caramelle ecc. :(
Infatti il biologico costa di più perchè NON si usano pesticidi, perchè si rispetta l'ambiente ecc. ti sembra poco?! NON è mica una moda! non si paga la "griffe" ma un lavoro più faticoso e dispendiso e con meno resa da parte del contadino.
@Da No: Ecco la leggenda metropolitana del Bio senza pesticidi. Non solo nelle colture biologiche si usano i pesticidi (esclusi quelli di sintesi), ma si usano persino pesticidi tossici (per il terreno e per l'uomo) che le normative vigenti ne vietano, da anni, l'utilizzo nelle coltivazioni tradizionali.
confermo che l'idea che il bio non usi pesticidi è una leggenda. OVVIAMENTE, un agricoltore deve proteggere il proprio raccolto, visto che il suo reddito dipende da quello.
A proposito del prezzo (e del suo ruolo nel piacere derivante dalla fruizione di un bene), mi viene in mente la definizione di "bene esclusivo". Una parte fondamentale del godimento relativo a quel bene è "io me lo posso permettere e tu no". Se la Lamborghini fosse alla portata di tutti, con caratteristiche di qualità immutate, per certe persone avrebbe meno "appeal". Questo fattore si somma a quello di cui lei ha parlato: la nostra tendenza ad associare prezzo elevato e qualità superiore. Penso che parte del godimento derivante dalla degustazione di un vino costoso sia "wow, sto facendo un'esperienza esclusiva".
esattamente, e non solo: lo puoi far notare ai tuoi amici e aumentare il tuo status. in parte è anche simile al fenomeno per cui ad alcune persone piace X (cantante, scrittore, band, musicista etc...) ma solo finchè non diventa "popolare". L'abbiamo sentito tutti il "eh, ma dopo il primo disco è diventato commerciale..." ;)
Già. Difatti in economia normalmente vale la regola "sale il prezzo, se ne compra di meno; scende il prezzo, se ne compra di più", che però non si applica al mercato dei beni di lusso dove all'aumentare del prezzo puó accadere che le vendite aumentino, e viceversa.
super993 - Già, fu proprio la definizione di "bene esclusivo" a farmi capire che il prezzo più elevato può essere una strategia di marketing paradossale e molto efficace...
Esattamente, come i sigari cubani che puzzano di piedi e culo ma non sia mai che non me ne accendo uno per elevare il mio status. Secondo me basta prendere una cosa abbastanza rancida e sconosciuta, facendola pagare 500x il proprio valore per renderla "pregiata"
I miei più sentiti complimenti Dario Bressanini!Le tue spiegazioni superano di gran lunga quelle di un professore e sono molto semplici e nella loro estrema semplicità, fanno capire di più rispetto a quelle di un prof comune!
Dario Bressanini per un attimo ho pensato che mi avessi linkato un video dove frullano la roba del MC, c'è da dire comunque che magari quelle persone non ci vanno spesso quindi non conoscono odori e sapori caratteristici della catena. Ora mi sta venendo il dubbio che i polletti del McDonald's siano così buoni solo perché mi aspetto che siano buoni, questa cosa mi turba, l'ignoranza talvolta è la strada giusta xD
ti dirò.. io in Italia il Mc lo reputo meglio dei Mc in USA.. la sono proprio diversi i gusti.. (poi tralatro è pieno di dinner, perchè mai dovresti andare da un Mc la!?) :D
In quell'esperimento rientrano forse anche altre dinamiche sociali e psicologiche. come la psicologia del gregge. Sarà bastato ad alcuni vedere l'apprezzamento, e sentito le elucubrazioni di alcuni per essere condizionato nei suoi giudizi, e magari forzato a trovare dei punti a favore per non trovarsi fuori posto. Qualche dubbio sulla veridicità mi viene, trattandosi di un esperimento per una promozione commerciale, ma non mi stupisce più di tanto, la gente fa tanto l'esperta di cibo, ma ne mangia, e prepara di schifezze... quindi ci mette poco ad apprezzare una preparazione mcdonald e magari la eleva a piatto di alta cucina..
Ciao Dario, volevo ringraziarti dei tuoi video così esaustivi e professionali. Qualcuno finalmente fa chiarezza, e si espone con la faccia, il nome e la competenza ( come dovrebbero fare tutti quello che sostengono qualcosa) e delucidare con dati alla mano le questioni alimentari, chimiche etc, false e trite e ritrite che da sempre girano sul web. Hai ragione, non sei tu a dover smascherare, ma noi ad imparare a valutare l'affidabilitá delle fonti; purtroppo non è così semplice quando non si ha competenza nel campo, è proprio lì che si nasconde l'insidia. Si finisce per rimanere col dubbio, ci si arrende alla paura inculcata da MOLTA falsa informazione,dalla stampa, da marketing fuorvianti forti della nostra assoluta incompetenza in materia,e dalla scienza che senza dei canali ufficiali divulgativi resta nel silenzio e si rende complice, magari non ci convincono ma ci incistillano il dubbio e in qualche modo vincono, e in questo noi abbiamo le nostre responsabilità. Mi espongo per dirti che mi ero sbagliata su molte cose, nonostante il mio spirito critico, e non perché debba essere convinta ma perché dati alla mano, devo desistere. Ti ringrazio per questo, per il valore enorme che per me ha la conoscenza delle cose. Ed è giusto ammettere di essersi sbagliati, un saluto, caterina ps. Semmai ti capitasse, mi piacerebbe sapere cosa pensi anche della questione del fluoruro di sodio, altro argomento su cui feci una ricerca su canali ufficiali ma che non ho mai chiarito visto che come sai le ricerche sono varie e a volte si contraddicono in aspetti diversi..
Ciao!! Sempre interessante e utile!! Potresti fare un video sul pericolo della plastica a contatto con i cibi? Grazie per tutto quello che ci trasmetti!!
Voglio un video incentrato veramente sul bio dove si analizzano non le percezioni e i bias, ma la sostanza che differenzia bio e non bio. Io per esempio non mangio bio perché è più buono ma perché le informazioni che ho mi fanno ritenere il bio più salutare e meno inquinante (rame a parte)
Piccolo esempio personale. Un mio collega mi prendeva da incosciente quando gli dissi che con un elettrodomestico appena comparato feci un litro di succo di carota e che io e i miei 2 figli ce lo eravamo bevuto in pochi minuti. Lui mi criticava l'uso di carote prese al supermercato, e che lui le carote che da ai suoi figli le pianta da solo. È verissimo, fa un orto bellissimo, e dà solo acqua e son prodotti freschi di giornata a metri 0. Peccato che il suo orto sia circondato da piantagioni di tabacco. Quindi a cosa serve il bio, a cosa serve essere convinti di manciare "sano", è sicuramente più dispendioso ma che sia più sano ne ho i miei dubbi. Basta un niente per rendere una cosa non più BIO: a mio parere già il semplice raccogliere un pomodoro bio da un campo e caricarlo sul cassone del trattore per portarlo al mercato di paese già non è più Bio in quanto a contatto con i gas di scarico del trattore, soprattutto sel il campo di pomodori è circondato dal tabacco
Bressa, potresti fare un video sulle proteine? Specialmente sulle differenze VERE tra quelle animali e quelle vegetali oltre la questione dei 6 amminoacidi... se ve ne sono davvero altre. Perché molti asseriscono che le proteine animali sarebbero quasi dannose se non addirittura tossiche? Sono vere queste notizie? E perché sarebbero più dannose di quelle vegetali? Poi è vero che troppe proteine fanno male? Davvero mi interesserebbe l'argomento da un punto di vista veramente scientifico e obiettivo, perché troppa caciara si legge al riguardo. Grazie. :)
Salve Dario. Grazie per i tuoi video, sono interessanti. A proposito dei Sommelliers e vari esperti dei vini. Sapore di fragole di bosco, cuoio, lavanda ecc ecc. Ce ne fosse uno che sente sapore di UVA
bellissimo video veramente, ma cambierei il titolo a questo punto. lei indaga in modo molto esaustivo i bias cognitivi della mente umana, come dire, i trucchetti che la nostra mente fa imbrogliandoci sulla realtà delle cose. ma il bio in sé cosa c'entra? come lei ha analizzato, non è un problema solamente del bio ma anzi di tutto, del prodotto, del costo, del colore, della marca, ed esperimenti su ogni tipo di cibo sono stati fatti per provare questa verità ormai conosciuta da tutti, che però VA OLTRE IL BIO. secondo me sta passando un messaggio sbagliato da questo video, ed infatti ecco che spuntano già come funghi "il bio è una truffa" "gli stolti che credono al bio". PS non sto elevando il bio a "cibo migliore del mondo" ma sicuramente nemmeno a "cibo in cui non cambia assolutamente niente"
ho messo BIO e COSTOSO nel titolo perché sono gli unici due effetti analizzati qui :) E' vero che ce ne sono molti altri (ma non tutti funzionano allo stesso modo) come la provenienza, l'essere DOP, il colore. Sull'interpretare le cose, oh, io l'ho pure detto nel video che questo NON è un video di confronto tra i prodotti :) (che poi molte volte il bio sia *davvero* indistinguibile dal convenzionale è vero, ma non sempre e in ogni caso è un altro video ;) )
Dario Bressanini ha ragione, lei l'ha specificato. ma non crede che dire che due cibi siano indistinguibili alla percezione umana non voglia dire necessariamente che sono uguali? :) (come tanti hanno invece capito ahah)
Un VERO scienziato che per una buona volta fa informazione vera e genuina, senza ricorrere a paroloni o a spiegazioni troppo complesse, rendendo il video più leggero e godibile. Ora ho trovato il lavoro che farò da grande, e il canale dei miei sogni. Congratulazioni, ha un nuovo iscritto.
Grazie mille per condividere queste informazioni. Ho scoperto il suo canale qualche giorno fa e dai video che ho visto fin ora, ho potuto apprendere ed ampliare le mie conoscenze. Con questo video mi ha dato una possibile idea di quella che sarà la mia tesi specialistica, visto che studio marketing!
Ciao Dario! Ho scoperto il tuo canale quasi per caso e ora mi sto guardando pian piano tutti i tuoi interessantissimi video. Ovviamente ti seguo anche su Instagram. Che dire? Peccato che non ti ho scoperto prima: la tua opera di divulgazione è davvero eccezionale!
Dario, secondo me, questa nostra vulnerabilità agli agenti esterni, quali pareri altrui , pubblicità, tendenze ecc ecc ha un ruolo determinate su tutta la nostra vita. Ogni cosa che Vogliamo fare o Non vogliamo fare . Passa per queste influenze . Io personalmente ho optato per il decidere cosa guardare e chi frequentare cosi nella speranza di condizionarmi in modo conscio. Ammiro molto il tuo lavoro qui e ti seguo con interesse e piacere .
Ciao Dario, complimenti per i tuoi video sono molto interessanti. Potresti trattare con un video l'argomento "fluoro" visto che su Internet se ne sentono i colori ed è difficile farsi un'idea corretta? Grazie
Questo video è musica per le mie orecchie. Sostengo da sempre questo genere di idee per quanto riguarda i vini e/o il cibo, ma per tutta risposta vengo ritenuto una "pozzo" che mangerebbe/berrebbe qualsiasi cosa. Ho sempre fantasticato di condurre questo genere di test sui miei amici, ma alla fine non l'ho mai fatto, però ora so che avrei avuto ragione, dato che test su campioni molto più ampi del mio, e condotti in maniera scientifica, rispondono alle mie domande proprio come mi sarei aspettato. In ogni caso, ottimo canale!
Il biologico a parere mio non ha chissà quale proprietà in più rispetto agli alimenti non bio dal punto di vista nutritivo o organolettico in generale, ma ha un impatto differente sull'ambiente.
@@martaa2849 forse la questione sta più nel tipo di terreno utilizzato, nella tecnica di agricoltura e altri fattori di questo genere. Gli ortaggi in commercio provengono da monocolture su terreni molto sfruttati, dove non ci sono le stesse caratteristiche che si possono ritrovare in un piccolo orto con più colture/insetti/nutrimento. Io preferisco la tecnica di produzione bio ovviamente, ma se applicata a livello industriale non credo produca prodotti con caratteristiche organolettiche migliori in assoluto.
Ciao Dario, questo video mi ha fatto tornare in mente quello sulle reali differenze tra chimico e naturale, distinzione che avviene anche nel mondo degli aromi dei liquidi delle sigarette elettroniche... pensavo che tu saresti la persona adatta per togliere qualsiasi dubbio su questo mondo che spesso viene denigrato per semplice disinformazione. Anche se non è il tuo campo, l'argomento dei liquidi si può facilmente collegare all'ambito dell'alimentazione. Parliamo della vita delle persone e un tuo video aiuterebbe i fumatori che ancora hanno dei dubbi sulla nocività delle Ecig a comprenderle e magari passare ad una vita più salutare. Spero che prenderai in considerazione l'argomento per un nuovo video.
Ciao complimenti per il canale, ci parleresti a proposito di vino, dei fantomatici "solfiti"? Si continua a sentirne parlare ma la maggior parte dei consumatori non ha idea di cosa siano, a cosa servano e soprattutto se fanno male. Grazie
sarò un caso particolare ma io non mi lascio influenzare dal prezzo... e bevo vini sia costosi sia "economici"... su una stessa marca addirittura riesco a capire l'annata... questo vino è uno dei miei preferiti... anzi il mio preferito... lo bevo da anni e l'ho sempre considerato un ottimo vino e la sorpresa è stata nel vedere che dal 2014 (ome annata di produzione non di vendta) ha l'etichetta "biologico! segno che già da prima di quando non aveva la certificazione era un vino "genuino"... a parte questo però concordo co fatto che molti... per non dire la totalità delle persone si fa influenzare più dall'etichetta che dal prodotto... non a caso un saggio dice "pesa più un grammo d'immagine che un kg di sostanza" complimenti per il canale che seguo sempre! continua così! e grazie per le preziose informazioni
1) compri una bottiglia di prosecco gran riserva 2) te la scoli con gusto 3) compri 6 cartoni di tavernello 4) lavi per bene la bottiglia di gran riserva (dopo averla vuotata avviamente) 5) travasi il tavernello nella bottiglia 6) la offri come un signore a tutti i tuoi amici 7) profit La sola accortezza: non farti mai vedere quando la stappi (visto che è già stappata)
In Inglilterra il prosecco lo si beve in caraffa. Solo gli italiani hanno chiesto di vietare questa pratica perché ovviamente il prosecco sfuso e falsificabile in un attimo. Il Prosecco è solo un nome commerciale, dietro c'è una intera storia di truffa nei confronti dei consumatori poco informati.
Illuminante, soprattutto l'ultimo consiglio. Il discorso del biologico é molto complesso, ma l'analisi che hai fatto sul gusto é perfetta. Io però non compro Bio sperando sia più buono ma solo perché sia più sano ed ecosostenibile.
grande video! io lo sapevo da quand'ero bambino: mio padre e mia madre mi raccontavano con le lacrime agli occhi di quando si scolarono le bottiglie di quello buono e le riempirono con vinaccio da 2 soldi, mandando in visibilio le papille gustative degli ospiti... sarebbe interessante, e non so se è stato fatto, vedere se si attivano gli stessi identici meccanismi cerebrali legati al prezzo anche nei non vedenti, che hanno i sensi esattamente come i nostri, non hanno "superpoteri", ma dovrebbero comunque sfruttarli con più attenzione.
Ciao Dario! A tal proposito mi viene da fare un piccolo paragone coi video dei ragazzi di Space Valley. Un loro format consiste nell'assaggiare, bendati, vari tipi di alimenti di grandi marche e sottomarche. Proprio per non farsi influenzare dalla mente, ma solo dal sapore e dalla consistenza effettivi, dando un giudizio il più obiettivo possibile su quale sia il più buono. Qui tu stai parlando di Bio e non, ma il principio è lo stesso. Sarebbe carino vedere una cosa del genere fatta da te con Bio e non Bio. I tuoi video sono molto interessanti, appena ho del tempo libero cerco qualche tuo video da guardare, per scoprire cose nuove. Grazie :)
Buongiorno professore, non dirò nulla di nuovo rispetto al video, volevo solo raccontare la mia esperienza con i consumer test. Studio alla facoltà di agraria e spesso ci si occupa di queste procedure. Proprio per quanto da lei descritto la preparazione di suddette prove è molto scrupolosa, ci sono tutta una serie di passaggi da rispettare, tempistiche, scelta del campione, luoghi in cui si effettua, il metodo di preparazione dell'alimento da far assaggiare, la scelta di quali e quante informazioni fornire (durante l'ultima fase del test, quelle informata).C'è un vero e proprio studio prima, e spesso capita che i pareri tra la fase alla cieca e quella informata siano opposti. A proposito della carne di pollo anche da noi è stato effettuato questo test tra tre prodotti: carne di pollo di allevamento convenzionale (o intensivo), carne di pollo di allevamento biologico standard, e carne di pollo di allevamento "free range" (estensivo vero e proprio) e alla fine della parte alla cieca è emerso che tra le prime due categorie non veniva fatta distinzione dagli assaggiatori, mentre la carne di pollo "free range" veniva riconosciuta e valutata come migliore. Nella fase informata il bio ha superato il convenzionale, nonostante il sapore fosse risultato indistinguibile, perchè "biologico" è considerato un plus nella valutazione. (nonostante l'allevamento spesso sia quasi identico, per questo il sapore era uguale). Colgo l'occasione per ringraziarla dell'attività di divulgazione che fa, non vedo l'ora di leggere Contro natura. :)
Signor Dario questa volta non ci siamo, apprezzo moltissimo il tuo lavoro ma sul vino è un argomento molto delicato :lo hai detto ma non lo hai valorizzato che è una questione soggettiva, infatti è una questione di emozioni che suscita e ricordi evocati, è infatti difficilissimo per i sommelier azzerare questi aspetti, se non impossibile. Ti lascio con la citazione di un mio maestro sommelier che al termine di una lezione impegnativa si alza e ci dice: "il vino migliore non viene dalla bottiglia ricercata ma dalla buona compagnia con cui lo si beve". Cioè lui ha passato 37 anni da sommelier per dirci questo. Non so se mi spiego ragazzi. Comunque per il resto ottimo lavoro!
Primo anno di università, erano rimasti solo wurstel in casa. Io e due coinquilini decidiamo di tagliarli in 3 maniere diverse e di cuocerli. Alla fine avevano sapori diversi. Ovviamente lì dipendeva dalla cottura, anche un pochino dalla forma, ma soprattutto dalla disperazione di avere di avere solo wurstel in casa. Wurstel con wurstel e contorno di wurstel
Sono in super accordo con quel che dici e da sempre ho deriso chi si spacciava come super intenditore basando le sue teorie di qualità del cibo scelto attraverso scontrini esorbitanti e paroloni di abbellimento e contorno al pezzo di carne, di frutta o di qualsivoglia alimento .
Il problema è assolutamente concreto e spesso le persone non sanno quale sia il vero gusto di qualcosa, perché sono abituate ad altro. Io ad esempio recensisco in modo piuttosto professionale prodotti al pistacchio (si, vivo in Sicilia) e spesso mi rendo conto di quanto la gente non abbia idea di che gusto abbia davvero il pistacchio, dicendo "buono" a cose improponibili solo perché sono verdi (ma spesso allungate con aromi o con la mandorla). Essere analitici sui sapori è molto difficile, ma grazie all'esperienza ora sono molto bravo sul pistacchio ed ho avuto tante esperienze nelle quali i ristoratori mi hanno fatto i complimenti per aver notato dei dettagli inaspettati. Non mi permetterei mai di parlare di vino, dato che non ci capisco un bel niente. Tutta questione di allenamento.
Ciao Dario complimenti e grazie per questi splendidi ed molto informativi video che fai! Volevo chiederti, potresti fare un video demestificante riguardo l'aloe vera? molti tendono ad abusare millatando propietà ed efficacia che non gli appartegono. GRAZIE!
Salve professore! Le faccio i complimenti per come tratta argomenti di una certa complessità in maniera semplice senza tralasciare il rigore scientifico. Volevo chiederle se ha del materiale riguardante le proprietà della carne e gli eventuali effetti collaterali sul corpo umano e se c'è una correlazione tra uso di carne e tumori; glielo chiedo perché spesso mi capita di sentire gente che afferma che ci sia un nesso non dimostrando assolutamente la cosa. Saluti!
c'e' una correlazione tra consumo di carne rossa e un particolare tipo di tumore (colon retto). tanto e' vero che la carne rossa e' stata messa nella lista 2A dello IARC. Penso che ci faro' un video :)
Ho visto che non c'è molta uniformità di pensiero in merito a tale argomento. Come ha detto lei e citando anche wikipedia si legge: “ La carne, con modalità sempre crescenti nel corso degli anni, è stata associata a diversi tipi di patologie (in particolare le carni rosse, di manzo, vitello, agnello, maiale). Uno studio epidemiologico prospettico su oltre mezzo milione di persone ha associato al consumo di carni rosse e carni processate (insaccati, prosciutto, hamburger, carne in scatola, ecc.) un modesto incremento della mortalità in generale, e in particolare per cancro e malattie cardiovascolari. Tale incremento deve rilevarsi anche con consumi di carne relativamente bassi (25 gr al giorno)[33]. Nel mese di ottobre 2015 22 scienziati l'International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell'Oms provenienti da 10 Paesi si sono incontrati nella sede di Lione per discutere la cancerogenicità del consumo di carne rossa e di carne lavorata. Il 26 ottobre è stato pubblicato un report su Lancet Oncology[34], e lo IARC ha inserito le carni lavorate nel gruppo 1, ovvero fra le sostanze sicuramente cancerogene (come il fumo e il benzene) e le carni rosse tra quelle «probabilmente cancerogene». Tra le carni rosse troviamo la carne bovina (vitellone, manzo, bue e vacche), carne equina (di cavallo o puledro), carne di ovini, suini e caprini adulti. Per "carni lavorate" lo studio IARC intende le carni che hanno subito un processo di trasformazione attraverso salatura, stagionatura, fermentazione, affumicatura o altri processi per migliorare il sapore e la conservazione. Esempi di carne lavorata sono: würstel, prosciutto, salsicce, carne in scatola, carne secca e le preparazioni a base di carne.[35] Secondo il rapporto dell'Oms il consumo di 50 grammi di carne lavorata al giorno - pari a due fette di bacon - aumenterebbe del 18% le probabilità di sviluppare un cancro al colon-retto.“ Ma andando un po' più sullo specifico sembrerebbe che il problema non sia legato molto alla carne in sé quanto alla presenza di additivi alimentari come nitriti e nitrati nelle carni stesse e quindi ai processi di lavorazione e/o conservazione. Un'altra osservazione è: non si capisce come abbiano effettuato questi studi. È un argomento molto importante che può avere conseguenze non poco rilevanti e poi gliel'ho chiesto perché noto una "strana tendenza" che vorrebbe orientarci a tutti i costi verso una alimentazione di tipo vegano (cosa che sinceramente non vedo molto di buon occhio e su cui nutro molti dubbi) sia in ambito gastronomico che anche economico (seguire una alimentazione vegana è costoso). Le sarei grato se desse il suo parere a tal proposito e la ringrazio per la risposta e le porgo nuovamente i miei saluti!
nono, non e' legata agli additivi. Quelli sono per la carne lavorata, che e' in classe 1 (sicuramente cancerogena). La carne rossa, ANCHE CRUDA e senza nulla, e' in classe 2A Puoi leggere qui un mio approfondimento bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/28/un-culatello-ci-uccidera-comunicare-il-rischio/
Ho letto il suo approfondimento, molto bello, mi ha schiarito le idee da un lato ma ha fatto emergere nuovi dubbi dall'altro: la IARC, ad esempio, classifica il prosciutto in classe 1 e mette il maiale (carne rossa) in classe 2A e non vengono fornite delle evidenze scientifiche né su come hanno dedotto questi gruppi, non si riesce a capire il perché visto che il prosciutto è sostanzialmente fatto dal maiale con qualche trattamento per la cottura e/o la conservazione (a seconda del tipo di prosciutto) quindi la motivazione sembrerebbe essere appunto insita nel trattamento e non dal concreto potere canceroso della carne (non la trova un po' strana come cosa?). Effettivamente si "parano" dietro questi gruppi restando sul generico e non portando dati significativamente validi probabilmente anche per la complessità nel campo chimico/fisico e per le numerose altre cause che intervengono nello studio. Apprezzo molto la sua etica e correttezza nello scrivere e trattare argomenti scientifici. Grazie per le sue risposte. Saluti.
per ogni classificazione lo IARC poi pubblica una corposa monografia con tutti gli studi. A volte migliaia di pagine. Quella su carne e salumi non è ancora uscita però e quella era un'anticipazione. Però lo IARC si limita a leggere tutti gli articoli già pubblicati negli anni e a farne un "sunto", diciamo così. Per i salumi ci sono i nitriti (non sempre) e il sale a peggiorare la situazione
Stamattina volevo fare quello che commenta "primo!!". Macché, caricato 45 minuti fa, di buon mattino, già quasi 700 views. E il buongiorno si vede dal Bressanini!!
Semplice nel nord europa e in america non hanno un buon palato....perciò fanno fatica a captare la differenza tra una prelibatezza e una che non lo.é............
hahah :) L'ultimo video l'avevo programmato alle 8 e alcuni studenti si sono lamentati che non avevano tempo prima di uscire di casa, allora questo l'ho programmato alle 7 :)
"Più sano", a mio avviso non vuol dire nulla. Per esempio, dire che una patata biologica è più sana di una patata trattata con Bt è sbagliato, dato che sono entrambe ugualmente sane. Lo sviluppo della società e la popolazione crescente hanno portato all'avanzamento delle tecniche agricole, non vedo perché tornare indietro per una moda che tecnicamente non ha né capo, né coda. Piuttosto, si dovrebbe prendere in considerazione l'impatto ambientale di pesticidi e quant'altro, ma ai consumatori di prodotti bio non interessa, quindi... Ottimo video come sempre.
"(La merce) dalla sua analisi, risulta che è una cosa imbrogliatissima, piena di sottigliezza metafisica e di capricci teologici... Andando oltre al suo valore d'uso... il prodotto che si presenta come merce, si trasforma in una cosa sensibilmente sovrasensibile." parafrasando Karl Marx a distanza di un secolo e mezzo. Comunque, sig. Bressanini, apprezzo molto il contributo che offre per debellare la mala informazione.
Ricordo il mio prof di economia che portava l'esempio di una azienda che fece la sfortunata scelta di abbassare i prezzi dei loro vini senza modificare la qualità del prodotto, da quel momento le vendite scesero e l'azienda rischiò di chiudere. Comunque bel video!
Ho lavorato sia in frutteti di frutta biologica, sia in frutteti normali, e ti posso garantire che i secondi sono molto meglio come pulizia e ordine. Grazie per il video
fecero lo stesso scherzetto all'"esperto" di vini di un noto telegiornale, il quale si prodigò a lodare le qualità di un vino dimostratosi poi essere una nota marca di vino da tavola in cartone.
Vorrei capire meglio come posso fare una scelta buona sui prodotti, vorrei per favore essere consigliata, e dove prendere le cose giuste senza esagerare nel prezzo…Grazie dei consigli 🙏🌺
Neanche a farlo apposta qualche sera fa con i miei genitori è uscito fuori mentre parlavamo che un nostro conoscente aveva fatto tempo prima un esperimento come quello dei vini. E' andato al mercato proponendo al pubblico dei formaggi mettendone uno in particolare come assaggio ma presentato come 2 formaggi diversi e a prezzi diversi. Beh quello più costoso lo hanno praticamente finito, esprimendo giudizi decisamente migliori. Chiaramente non era in vendita, serviva solo per fare una prova. Concordo a pieno con tutto quello che ha detto e preciso la frase "Se costa di più DEVE PER FORZA essere migliore".
Sono vent'anni che vendo vino, e mio padre 38, se c'è una cosa che ho imparato, non c'è un vino che piace a due persone nello stesso modo. Un altra cosa interessante dottor Bressanini è che i grandi degustatori, le commissioni di assaggio, il gruppo di Veronelli, assaggiano nel bicchiere nero per non farsi influenzare dal colore. Ha mai provato a far assaggiare lo stesso vino in due bicchieri diversi, plastica-vetro, o da bianco-da rosso? Cambiano completamente e come mai? Sarebbe interessante avere una fmr in negozio. Tra una cosa e l'altra sono un chimico anche io e a breve mi laureo, posso venire a come da lei a farmi fare un autografo?
L'unico motivo valido per scegliere il bío è la questione etica. Ci sono norme molto più strette sull'allevamento degli animali in termini di ore all'aperto, selezione etc.. So bene che adesso è diventata una moda alla stregua del computer mac, ma tutto sommato meglio così.
Io non saprei distinguere le verdure che coltivo da quelle che compro in frutteria. quindi su quello sono d'accordo. però saprei distinguere i polli miei da quelli del supermercato anche senza assaggiarli. la carne dei miei polli è molto più scura più dura e più magra. il fatto che sia biologica non vuol dire che i polli fossero ruspanti e quindi le due carni hanno le stesse caratteristiche da questi punti di vista. Se poi le minime differenza vengono nascoste dalla panatura e dalla frittura ci credo che quelli non capivano se il pollo era buono o no. Per tutto il resto del discorso credo che la qualità di un prodotto non si possa giudicare dal gusto perchè le aggiunti di vari aromi, zuccheri, conservanti o altre cose che non piacciono a noi consumatori permettono al produttore di ottenere un prodotto piacevole al gusto partendo da un prodotto scadente. penso che il vino buono sia quello che è buono così com'è, senza aggiungere o modificare niente. per distinguerlo dagli altri non basta un esperto del sapore dei vini ma un esperto che sappia riconoscere le tracce di procedimenti di produzione pessimi o aggiunte o modifiche nel prodotto.
roberto rinaldi Almeno nel vino, secondo la legge, non si può aggiungere nulla che non sia succo d'uva, lieviti e anidride solforosa. Altrimenti non lo puoi chiamare vino.
mi sono permesso di non fidarmi alla ceca delle tue parole. Spero di non essere stato scortese e ti espongo quanto trovato. Sarebbe gradita la conferma di qualcuno che ne sa più di me che quanto ho appreso sia corretto. ho visto che con la legge 12/12/2016 www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2016/12/28/302/sg/pdf è entrato in vigore un testo unico sulla " Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino". qui i processi usati per produrre il vino e le sostanze ammesse vengono discusse all'articolo 21:Sostanze ammesse "1. È consentito vendere per uso enologico, detenere negli stabilimenti enologici e impiegare in enologia soltanto le sostanze espressamente ammesse dalle vigenti norme nazionali e dell’Unione europea." vado quindi a vedere la gazzetta dell'unione europea eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32009R0606&from=it quello che ci interessa è all'allegato 1. direi che tutti quei processi di produzione e sostanze ammesse vanno ben oltre succo d'uva, lieviti e anidride solforosa. Se ho fatto qualcosa di sbagliato nella mia ricerca o ho interpretato male quello che ho letto fatemelo sapere.
roberto rinaldi Hai fatto benissimo a non fidarti ciecamente, ricordavo un po' male. In particolare non sapevo delle sostanze per favorire la crescita dei lieviti, ne di quelle al punto 10. Per quanto riguarda gas inerti, quelli vengono sostituiti all'aria per inibire alcune proliferazioni batteriche, nulla di preoccupante. Altri trattamenti, come il trattamento con ferrocianuro di potassio, per eliminare il ferro ed evitare precipitazioni indesiderate non lasciano residui nel vino, infatti il ferrocianuro ferrico è totalmente insolubile è viene eliminato. Ci sono infine molti trattamenti destinati ad altri prodotti, come mosto d'uva parzialmente fermentato destinato al consumo umano diretto tal quale, vini liquorosi, spumanti e vini frizzanti (non si possono aggiungere zuccheri nei vini, ma per gli spumanti è d'obbligo per permettere una seconda fermentazione in bottiglia), mosto d'uva rettificato o altri prodotti. Resta il fatto che la ricordavo molto più corta la lista delle sostanze che si possono aggiungere nei vini.
roberto rinaldi Resta il fatto che spesso il problema è la materia prima. Se hai una buona materia prima non serve mettere altre sostanze per eliminare difetti.
beh è scura perchè il pollo vive nella normalità magari vede la luce del sole, gli dai da mangiare quello che è giusto che mangia ! piò camminare aprire le ali , magari non respira aria mista ad ammoniaca gran parte della vita (ecc ecc)
Consigliamo libro AGRIFAKE, tratta le fake news in ambito agrario, parlando di bio (con comparazione tra bio e convenzionale), biodinamico, ogm e brevetti in agricoltura... con il metodo scientifico
Video molto interessante Dario, ben supportato da ricerca e fatti, posso dare un piccolo contributo: in alcuni campi il biologico non solo è ridicolo ma spesso è truffa, in altri è clamorosamente migliore , ad esempio il biologico su frutta e verdura propone spesso prodotti più piccoli, con la superficie macchiata o irregolare e a mio parere più poveri di acqua, zuccheri e vitamine poiché il biologico vegetale cresce in condizioni di “sofferenza” , fertilizzanti, antiparassitari ed ogm hanno fatto miracoli da questo punto di vista, il problema è vedere quanto questi questi trattamenti siano dannosi per la salute, certo è che i prodotti non biologici sono nettamente migliori dal punto di vista organolettico, visivo e qualitativo checchè se ne dica! Non è così nel campo delle carni, qua la differenza è radicale , è sufficiente vedere le carni di un pollo che razzola rispetto ad un animale da allevamento, enorme differenza visiva e di sapore! Tutte le carni di allevamento provengono da animali cresciuti in condizioni di estrema sofferenza, trascorrono un esistenza in pochi metri quadrati ed alimentati con mix di mangimi, antibiotici e farine animali
infatti tutte le varie ricerche di confronto tra bio e convenzionale concludono che "dipende": a volte e' meglio a volte e' peggio, e BISOGNA scendere caso per caso. Cosa che pero' cozza sia con la nostra voglia di fare in fretta sia con le esigenze del marketing che non puo' dire "le fragole comprale convenzionali, il petto di pollo biologico, i fagioli neri e' uguale,..." :D
Video interessantissimo Dario (come sempre, del resto). Ho una curiosità: gli esperimenti sono stati condotti anche su soggetti non influenzabili, tipo qualcuno che non ne sa una cippa di vini, o che non ha nessuna preferenza riguardo al cibo? Voglio dire, una volta dimostrato che il cervello di chi ha già una sua idea rimane “ingannato” dalle aspettative, cosa succede a chi un’idea non ce l’ha? L’esperimento restituisce risultati più “onesti”? Entrano in gioco solo gli stimoli primitivi? Sarebbe interessante confrontare i risultati fra “esperti” e “profani”. O non è possibile reperire soggetti completamente privi di aspettative? Un saluto da un tuo amichevole seguace di quartiere :)
Ci potresti parlare in un video dei grassi idrogenati, che cosa sono ? E perché vengono così ampliamento utilizzati ? Anni fa erano come l'olio di palma, tutti che dicevano che facevano male, ora la questione è scemata, ma la loro diffusione non è variata. Complimenti per il canale, ci dai delle pillole di scienza in video da 10m molto piacevoli da guardare e facilmente accessibili, la divolgazione scientifica 2.0 ! Un saluto, e mai mettere il sale per montare gli albumi 😝
ciao dario una cosa che mi ha sempre sorpreso era lo scandalo degli steroidi nelle carni bovine. Tu che ne sai più di me potresti farmi chiarezza su questi punti? -È vero o è una bufala? -Gli steroidi se fossero presenti nelle carni bovine in dosi non fisiologiche per l'animale sarebbero assimilabili per l'uomo, dato che il testosterone (ad esempio) è sempre la stessa molecola ma è trasportata in un bovino da una proteina diversa da quella umana (ragionamento mio dato dal fatto che diverso dna = diverse proteine) e che certe proteine non sono digeribili o danno reazioni allergiche (ma non penso sia questo il caso)
Ciao Dario, come dice ovviamente questi effetti non sono prerogativa della gastronomia ma si vedono un pò in tutti i campi. Non ricordo se te ne avevo parlato a suo tempo sul tuo blog, ma degli esperimenti analoghi sono stati fatti anche sui violini. en.wikipedia.org/wiki/Player_preferences_among_new_and_old_violins Vedo ora che il test in questione è stato ripetuto cercando di sopperire (o forse sarebbe meglio dire cambiare) alcune condizioni di contorno, ma non ho ancora letto i dettagli. Il link al nuovo test www.thestrad.com/blind-tested-soloists-unable-to-tell-stradivarius-violins-from-modern-instruments/994.article Ovviamente grazie per il tuo bel video, lo mostrerò alle mie figliolie. P.S. Se non sono indiscreto, vedo nella tua biblioteca "Numerical recipes in C". Ok, è un testo molto tecnico ma che può avere un pò chiunque deve fare dei calcoli di una certa complessita. Ma "Compilers"?
in una mia vita precedente volevo scrivere un compilatore o un interprete in C per un linguaggio di programmazione che mi sarei inventato appositamente per fare calcoli. Non l'ho fatto ovviamente ma quel librò è stato comunque molto utile per capire come funzionano i compilatori :)
Ho fatto tanto tempo fa lo stesso giochino ad una cena. C'era uno che aveva fatto il corso di sommelier e ho portato a tavola nel decanter un vino rosso e la bottiglia che mi ero bevuto la sera prima come prova che il vino fosse di qualità e al suo posto avevo messo un vino provenienti da uno stesso vitigno ma di prezzo 7 volte inferiore. Lui ne ha decantato i pregi. Io mi sono stato zitto e la cosa è finita lì. Per me conta oltre all'aspettativa del gusto il voler mostrare di essere realmente competenti, quindi il riconoscimento sociale.
Infatti biologico non significa più appetibile tra biologico e non biologico c'è poca differenza organolettica (gusto olfatto etc) a volte può accadere che un alimento bio sia meno appetibile di uno standard la differenza, che comunque non giustifica certi prezzi se non per renderli preziosi :-) come dice il video, è data dalla composizione dell'alimento con migliori rapporti di acidi grassi omega 3 - 6 per alcune carni e il non uso di pesticidi che permette di mangiare anche la scorza di certa frutta senza problemi ..pensiamo ai limoni
Può essere una specie di effetto placebo? Se compro un prodotto omeopatico e lo pago molto, allora credo davvero che debba funzionare e sia di alta qualità. (Complimenti per i video!!)
In una delle tante cene universitarie tra studenti invitammo un gruppo di amici. Avevamo una bottiglia di Cirò (vino buono)... vuota ma anche un fiasco di 5l di vino da discount. Istintivamente io e i miei coinquilini abbiamo "ricaricato" la bottiglia usando il fiasco del discount. Nessuno si accorse che il vino era scadente tranne una ragazza che riconobbe al primo sorso la truffa. A detta sua aveva lavorato(fatto un corso o comunque avuto a che fare) come sommelier. O il vino era davvero schifoso o era brava lei.
Credo che il problema reale non sia mangiare il biologico (qualcuno giustamente qui sotto dice che molti alimenti non si trovano proprio nella loro accezione "non biologica"), ma piuttosto reputare "biologico" equivalente di "più sano".
sono produttore di mele, sia bio che integrata, e ti garantisco che i prodotti fitosanitari utilizzati sono ben diversi sia dal punto di vista di impatto ambientale, che da quello del residuo sul prodotto finito. Il bio è più sano dell'integrato o del convenzionale. Certo non si è ancora arrivati a residuo zero. La scelta del bio significa mangiare un pochino più sano e rispettare un pò di più l'ambiente. Per quanto riguarda il gusto (parlo di mele) se coltivate a dovere non ci sono grandi differenze
anche il grande Pk ti sei letto! ma io ti stimo ♥ sono d'accordo con quello che dici riguardo all'influenzare facilmente una persona, facendo credere qualcosa diversa da come è realmente
Che poi il discorso Bio apre una discussione incredibile. Per esempio è vero che può essere utile per l'ambiente, ma è veramente bio, visto che se una coltivazione in cui usano pesticidi, è messa vicino ad una Bio, il terreno potrebbe essere contaminato? Inoltre l'acqua piovana è inquinata dai fumi di vario genere. Insomma mangiamo veramente bio? Credo sia un po' come la questione che riprendi tu degli OGM, alla fine la maggior parte delle piante sono natural "OGM".
Purtroppo sull'uso e sul significato del termine Bio persiste molta ignoranza, proprio come sull'uso e sul significato del termine OGM. Anche la natura crea OGM, basta che un insetto ibridi una pianta con un'altra (non a caso l'ibridazione per incrocio tra specie è il più comune e antico sistema di produzione OGM).. Le agricolture Bio non escludono l'uso di pesticidi (che in teoria dovrebbero essere di origine naturale, come se tutti i pesticidi chimici fossero di origine sintetica, basta prendere in esempio il verderame), inoltre devono rientrare in specifiche condizioni di trattamento delle culture e dei terreni. Purtroppo questo non esclude la contaminazione da parte di agenti esterni, anche se questo dovrebbe essere in parte monitorato e rientrare in specifichi limiti di tolleranza. Il problema non è tanto se un alimento Bio sia salutare oppure no, anche perché questi dubbi sugli alimenti che fanno male sono nati con alcuni studi degli anni '80 sull'industrializzazione del settore alimentare. Il vero problema è come questi "termini" non regolati da norme e leggi, vengano utilizzati per condizionare il consumatore finale, illudendolo di acquistare un prodotto di qualità superiore, quando in realtà non vi è alcuna certezza che lo sia veramente (e soprattutto che vi sia una sostanziale differenza di qualità tra un prodotto biologico e uno non).
