Parte 1 Dichiarazione di rispondenza: il quadro elettrico 

Ciao, grazie dell' interessante commento... Riguardo la sezione del conduttore probabilmente richiedono sia uguale in quanto se arriva un 10 si presume debba anche ripartire da 10 per garantire la stessa sezione coordinata con la sezione delle fasi.... In realtà le fasi in uscita dal quadro sono max da 4, la terra che scende è da 6... Finezze. Comunque si non sarebbe male averla messa da 10. Riguardo al passaggio salita e discesa il discorso è complesso e va capito il fenomeno. Se abbiamo due conduttori adiacenti e nel primo scorre una forte corrente impulsiva avremo per induzione una tensione indotta sul secondo conduttore.... La corrente indotta dal fulmine arriva tendenzialmente dalla linea esterna ed investe l'impianto, attraversa lo scaricatore e va verso il dispersore... Quindi sale tramite la linea e scende tramite la corda di terra principale. Se tu fai transitare la corda principale con i cavi in uscita al quadro farai indurre una sovratensione su di essi, quindi meglio che questa corda stia con i cavi di linea. Prendiamo per buono la pratica ti tenere la corda in un tubo separato.... In realtà se leggi un po' di testi su questo tema e conosci bene i fenomeni dell' induzione elettromagnetica arrivi facilmente alla conclusione che il conduttore di terra principale più sta vicino alla linea principale e meglio è. La cosa migliore? Usare un cavo schermato con lo schermo usato come conduttore di terra principale che proviene dall' esterno.... TNE ha un bellissimo libro su questo tema "protezioni contro le sovratensioni"... 35€ ben spesi

Ma le dichiarazioni di rispondenza avevano valenza provvisoria, ora ormai si dovrebbero produrre solo dichiarazioni di conformità.

@@mydomenico4351 quando mai... Il decreto 37/2008 è liberamente consultabile, basta leggerlo, non è affatto così. Per un impianto esistente ed antecedente il 2008 la dichiarazione di rispondenza ha lo stesso valore legale di una dichiarazione di conformità e non ha alcuna scadenza, proprio come la dichiarazione di conformità che si redige per un nuovo impianto. Sta tutto scritto, bello chiaro, nel decreto... Basta leggerlo.

Buonasera, sara' una mia lacuna che saro' ben lieto di colmare con la vostra assistenza, ma sul decreto, per quanto riguarda la rispondenza , parla di " professionista abilitato ( quindi , perito , ing, )" non di installatore , e solo per gli impianti che vanno dal 1990 al 2008 . Inoltre per quella tipologia di impianti basterebbe avere un differenziale magnetotermico, altro che il quadro del video, fermo restando che piu' si e' professionali e aggiornati e meglio e'.

@@mydomenico4351 sul decreto se legge bene parla di professionista abilitato iscritto all' albo o responsabile tecnico di impresa abilitata da almeno 5 anni. Riguardo al resto certamente basta anche un unico differenziale, ma siccome il quadro del video è quello che ho trovato, già strutturato con due differenziali, non vado certo a peggiorare la situazione eliminandone uno. Poi c'è anche da dire che, nel rispetto delle normative e delle specifiche esigenze del cliente, ogni installatore ovviamente può scegliere di operare in maniera più o meno "qualitativa".... In questo caso comunque si è proceduto apportando esclusivamente le modifiche minime per rendere l'impianto conforme ed adeguato alle esigenze del mio cliente, ne più ne meno. Grazie del commento, usciranno nei prossimi giorni altri video riguardo questo intervento, spero possano essere di vostro gradimento. Saluti.

Stasera io non ci sono perché sono impegnato, c'ero ieri sera che ho portato una mia testimonianza riguardo quella che è la mia esperienza al terzo anno di associazione al circolo. Posso dire che questi anni di formazione ed il confronto con altri installatori così professionali da tutta Italia mi hanno permesso di crescere e capire davvero ciò che non è stato compreso dai più, me compreso fino ad alcuni anni fa, riguardo cosa significa essere professionisti dell' installazione elettrica. Questo è dovuto al fatto che in Italia le abilitazioni si regalano, nessuno se le deve davvero guadagnare, non serve dimostrare a nessuno la propria competenza e di conseguenza noi stessi neanche ci rendiamo conto del senso profondo di essere dei tecnici ABILITATI... Poi si dice che alla gente certe cose non importano, non vogliono spendere.... Non è sempre vero. Se hai la competenza necessaria, impari a farti capire dai tuoi clienti, hai la giusta strumentazione e fai percepire il valore del tuo servizio.... La gente ti apprezza e capisce che quel pezzo di carta che tanti redigono per 150/200€ vale molto di più, che per 150/200€ ti danno solo carta.... Carta straccia.

Oltre al morsetto farei notare che giustamente ha fatto passare i due cavi della terra, quello che sale al dehn e quello che scende verso le utenze, in due guaine ben separate, per minimizzare gli effetti induttivi.

@@sigdata5835 Le due terre DEVONO passare in percorsi separati… è il minimo. Però Enrico ha fatto passare la terra principale con la 230V e quella “uscente” verso le utenze da sola… andrebbe fatto il contrario in realtà. La terra principale da sola (così da evitare accoppiamenti induttivi) mentre la terra in uscita nello stesso corrugato dove passano linee 230V (per evitare spire) 😅

I nuovi sono dei 40A nominali idn 003 di tipo A. Poi sul finire farò un po una disquisizione sui centralini degli appartamenti, le varie configurazioni possibili e tipologie di interruttori.... Grazie del commento, iscrivetevi al canale, cercherò di pubblicare con più regolarità contenuti che possano fare comprendere anche ai non addetti ai lavori le particolarità e le differenze tra un lavoro e l'altro... Buone feste.

Infatti è fatto esattamente in quel modo...

@@massoneimpianti-rapallo9990 infatti avevo il dubbio 👍

Se lo scaricatore richiede una protezione questa va fatta con fusibili, oppure lo installi dopo il magnetotermico generale se di amperaggio adeguato, non con un magnetotermico dedicato perché ridurrebbe fortemente l'efficacia dello scaricatore

@@massoneimpianti-rapallo9990 grazie

Lo dico nel video, prima del quadro c'è un magnetotermico da 32

@@massoneimpianti-rapallo9990 Ok faccio una domanda.. Se il Magneto termico fosse da 25 e non da 32 il differenziale poteva rimanere quindi ?

@@ispanicobianconero2006 si, anche se con 6 kW sarebbe stato sottodimensionato

@@massoneimpianti-rapallo9990 si era solo per capire se avevo capito il concetto.. Grazie buona giornata

Sicuramente sostituire il magnetotermico a monte con un 25A sarebbe costato anche un decimo, ma visto che la fornitura elettrica è 6kw avrei creato un collo di bottiglia in quanto il contatore fornisce illimitatamente 6,6kw che con un cosfi a 0,9 porta esattamente a 32A scarsi... Se poi consideriamo che possiamo esuberare del 30% fino a 90 minuti è ancora peggio. Se la fornitura fosse stata 3kw essendo l'impianto esistente si sarebbe anche potuto fare come dice Lei, anche se personalmente sarei comunque contrario... Ormai andiamo verso l'elettrico, 3kw tempo alcuni anni ed anche gli ultimi irriducibili passeranno a 6 visto che al contrario di ciò che credono in molti i costi sono identici (salvo una tantum il costo iniziale per l' aumento di potenza). Grazie del commento, buona serata!

@@massoneimpianti-rapallo9990 grazie x la risposta

@@massoneimpianti-rapallo9990 Il costo non è identico tra 3 kW e potenze superiori. Con ciò ne vale sicuramente la pena aumentare la potenza, personalmente ho 10 kW in trifase a casa.

@@tbggaming4385 il costo dei kW consumati è quello... Chiaramente se uno sposta tutti i suoi consumi sull'elettrico, quindi toglie il gas e mette un piano induzione e si riscalda con una pompa di calore avrà una bolletta più alta sia perché consumerà più kWh sia perché finirà inevitabilmente in scaglioni di potenza più costosi....

Io sono passato da poco a 6 KW monofase, se non ricordo male la differenza è meno di 10 euro a bolletta. Considerando i vantaggi possiamo dire che il costo è lo stesso ​@@tbggaming4385

Con una di.ri. si verifica che l'impianto sia conforme alla normativa di riferimento (in Italia normativa Cei 64-8) vigente all'atto della prima installazione, antecedente il 2008 e quindi ancora in regime di legge 46/90. Se l'impianto è regolare si emette la di.ri. Se vi sono irregolarità vanno sanate con opportune integrazioni, di cui va emessa una di.co. Quindi ci sarà la di.co. per quanto viene aggiunto e la di.ri. per quanto viene lasciato come si trova perché conforme.

@@massoneimpianti-rapallo9990 ora mi è chiaro!! Come sempre gentile e professionale nel rispondere, grazie!!

No..ma esce un lavoro ben fatto

Un' installazione corretta prevede oggi un magnetotermico C32 vicino al contatore, ovviamente linea almeno da 6mmq, un sezionatore generale nel quadro in appartamento ed almeno due differenziali e relativi magnetotermici a valle. Se lei ha un unico magnetotermico differenziale C25 idn 003 e due ulteriori differenziali magnetotermici a valle C16 sempre idn 003 diciamo che c'è soprattutto una inutile e controproducente ripetizione, non si mettono in serie differenziali della stessa taratura perché in tal caso scatterà sempre prima quello a monte. Sarebbe più corretto in tal caso sostituire il generale con un magnetotermico, da 25 va bene fino a 4,5kw non ricadendo il suo impianto nel cap.37 della Cei 64-8, e verificare che a valle vi siano davvero due differenziali magnetotermici, magari mettere in classe F quello che alimenta gli elettrodomestici, climatizzatori ecc

Ci tengo ad aggiungere che per essere tranquilli queste cose dovrebbe farle un tecnico realmente competente.... Non dico abilitato perché oggi lo sono tutti, poi realmente competenti soltanto una parte: bisogna saperli riconoscere e selezionare.... 😓

Si ma questo lo ha fatto un elettricista che ancora non ha ancora finito xchè si devono fare dei lavori di ampliamento sia di quadro che tutta la linea. grazie. @@massoneimpianti-rapallo9990

@@alias1951 ma Lei è sicuro del tipo di interruttori di cui mi parla? Cioè quando parla di differenziali magnetotermici o eventualmente magnetotermici li sa riconoscere con certezza? Se Lei è sicuro di avere due differenziali magnetotermici C16 idn 0,03A non ha alcun senso che a monte vi sia un ulteriore differenziale magnetotermico tipo F sempre da 0,03A, come generale ci andava un magnetotermico. Poi vi saranno stati evidentemente dei limiti riguardo le tubazioni che io non posso conoscere, due soli circuiti sono molto limitati, ma immagino stiamo parlando di una sorta di adeguamento di un impianto preesistente, non un nuovo impianto rifatto integralmente.

@@massoneimpianti-rapallo9990 si certo che li so riconoscere un magneto termico e un differenziale, un differenziale ti salva la vita al di fuori dell'altro che non lo fa. . Ripeto l'elettricista deve finire l'impianto, siccome ho visto il video ed ho rilevato che quello spiegato da lei non corrispondeva a quello che ho e domani chiederò spiegazioni all'elettricista come stanno realmente le cose e le farò sapere..

La dichiarazione di conformità è quel documento che un' impresa installatrice è tenuta a rilasciare quando installa un impianto. La dichiarazione di rispondenza invece si rilascia nel caso in cui un impianto elettrico antecedente il 2008 ne sia privo, perché smarrita o mai stata emessa.... In quel caso l'impresa abilitata da almeno 5 anni svolge un controllo dell' impianto per accertarsi che sia rispettata la normativa vigente all' atto della prima installazione. I due documenti hanno il medesimo valore legale. Cordiali saluti.

Ciao, ottima osservazione. Infatti, come giustamente dici il differenziale puro, per sua costituzione non è in grado di rilevare e quindi interrompere una corrente eccessiva che lo attraversa. Di conseguenza se il differenziale è dichiarato per una portata di 25A dobbiamo evitare che possa essere attraversato da una corrente maggiore, altrimenti tecnicamente lo stiamo sovraccaricando. Per questo motivo lo scopo dei magnetotermici non è soltanto quello di proteggere i cavi elettrici dal sovraccarico e cortocircuito, ma anche ogni altro componente che viene attraversato da tale corrente, tra cui i differenziali puri. Nei fatti i differenziali puri sono spessissimo installati senza tenere conto di questo aspetto... Tutti quegli impianti tipici degli anni 90 con il classico differenziale puro da 25A come generale e 3/4 magnetotermici a seguire per luce, prese, cucina o similari non rispettano la normativa. Spero di essere stato chiaro nella spiegazione, grazie del commento.

@@massoneimpianti-rapallo9990 grazie a te della delucidazione

@@ispanicobianconero2006 precisazione: le soluzioni sono 2, o a monte abbiamo un magnetotermico con corrente al massimo pari alla nominale del differenziale, o a valle la somma dei magnetotermici da per risultato al massimo la nominale del differenziale ;-)

@@massoneimpianti-rapallo9990 xo non mi torna una cosa.. Se io a valle del differenziale di 25 A esempio ho un magnetoteemico che uso x la linea prese di 16 A.. Se se gli creo un sovraccarico con diversi utensili a 16 A dovrebbe scattare giusto? E così facendo come può attraversare il differenziale la corrente 🤔?

@@massoneimpianti-rapallo9990 scusami può darsi che dico delle cavolate

Ciao e grazie dell' interessante quesito. Il collegamento ovviamente c'è internamente allo scaricatore, cioè i due morsetti che vedi in basso anche se sembrano separati fanno parte di un doppio morsetto in blocco unico di metallo. I morsetti sugli scaricatori sono in genere due proprio per agevolare il corretto collegamento, salvo alcuni modelli più economici dove si è costretti ad entrare, a fatica, nell' unico foro. Spesso questi componenti vengono quindi cablati con un solo filo di terra che va direttamente alla scatola in basso e ciò ne vanifica completamente il funzionamento. Spero di essere stato esaustivo.

@@massoneimpianti-rapallo9990 Chiarissimo, grazie!

Salve scusa la mia ignoranza ma il cavo di terra dello scaricatore non dovrebbe passare in un tubo separato dalla linea elettrica?

@@umbertopitzalis5814 sarebbe meglio ma questa è un' installazione esistente. Non è comunque un problema vitale....

​@@umbertopitzalis5814si e non deve toccare altri fili, avere anche un suo picchetto

Ciao! In questo caso specifico con questo tipo di spd il collegamento è realizzato come segue. Linea al magnetotermico generale, esce va agli spd e dopo verso i differenziali.

Grazie ma se ho un diff selettivo al contatore non posso arrivare direttamente su L’spd con la linea e poi andare sul generale facendo entra esci?

@@user-le1uf2lb8o se al contatore oltre al magnetotermico hai anche un differenziale selettivo puoi fare quello che vuoi, sempre facendo riferimento alle istruzioni del spd.

Grazie volevo anche un consiglio tecnico: da contatore al centralino ho una linea di 29 metri facendo il calcolo della sezione su 6600w mi viene 10mm ma se voglio sfruttare la massima potenza del contatore il 40% in più cioè 8400w mi da 16mm cosa mi consigli di fare ,giù al contatore ho un diff mt da 40A selettivo e in casa ho un gen mt anche quello da 40 A e poi i vari diff per le utenze grazie per la disponibilità

Posso lasciare il 10 mm o è meglio passare il 16mm

Grazie del commento. Dal video forse non è chiarissimo ma in realtà la linea arriva diretta al spd poi prosegue verso il primo ed il secondo differenziale. Quindi tutte le connessioni, sia di terra che di linea entrano ed escono dal spd, condizione in assoluto da preferire per massimizzare l'efficacia della protezione. Ti ringrazio per la precisa puntualizzazione, gli scaricatori sono spesso snobbati anche da molti tecnici i quali sono in molti casi scettici.... In realtà se non funzionano probabilmente il problema è da ricercare in installazioni non corrette.

Da hobbista quale sono un anno fa ho modificato i collegamenti del SPD installato 20 anni fa ,con un collegamento entra esci diretto sia per la linea che per la terra ,forse i dubbi di molti sono dati dalla ==limitata == protezione in termine di distanze che la posa di un solo SPD può dare….seguo sempre on molto interesse….

@@paolodifilippo5582 mi fa piacere che certi hobbisti dimostrino di avere, spesso e volentieri, più intuizione e voglia di imparare di alcuni installatori.... Poi ci si lamenta se la gente si rivolge ad un amico. Hai centrato il punto, l'installazione degli spd richiede molti accorgimenti, alcuni dei quali potrebbero sembrare dei dettagli insignificanti... Sono quei dettagli a fare spesso la differenza! Molti installatori addirittura sconsigliano di installarli perché "intanto non servono".... Poi li trovo installati come si vede nel video, o con impianti di messa a terra che fanno ridere, oppure vicino al contatore. Un spd perfettamente installato protegge adeguatamente i carichi entro una decina di metri, soltanto con particolari accorgimenti un unico spd nel centralino di un appartamento può proteggere anche oltre, ma bisogna sapere perfettamente come funzionano e saper valutare tutte le caratteristiche di cui sono contraddistinti: ci sarebbe da fare un corso di mezza giornata in merito giusto per capire le cose più importanti. Grazie mille per questo stimolante commento!

È un impianto di quasi vent'anni fa.... E non è sicuramente uno dei peggiori in Italia purtroppo.