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Buongiorno a tutti Grazie infinite a te Francesco che con la tua solita chiarezza e direi meticolosa precisione ci aiuti a districare questa matassa ingarbugliata volontariamente e in modo magistrale dal personaggio Paolo di Tarso Grazie e alla prossima....❣❣❣
Salve Sign. Francesco,l'ho contattata su Facebook per la possibilità di organizzare un'intervista su questi temi da lei sempre sapientemente trattati. Le porgo i miei saluti e complimenti.
Caro Esposito, in questi ultimi tempi mi sono visto molti video sull’argomento, da quando ho letto il libro su Gesù di un grande ebraista come Giulio Busi e ho scritto molte lettere sulla sua pagina fb riconoscendolo come anche un grande signore dal momento che non mi ha cancellato una sola parola di quello che ho scritto, e non sono stato molto d’accordo con la sua analisi e soprattutto sugli scopi geopolitici che lui evidentemente è obbligato ad assolvere visto che occupa la cattedra nella Freie Universitaet di Berlino, forse uno dei primi non ebrei a farlo. Trovo i suoi (di lei) video e le sue analisi di grande valore, anche da un punto di vista didattico. Io mi occupo di altro (critica letteraria e genetica delle popolazioni soprattutto) e il problema religioso lo avevo bollato con il mio “sillogismo paolino” (Se credi che Gesù è risorto, anche tu risorgerai) e non le sto a dire quale considerazione ho di queste argomentazioni. Non escludo nulla dalla mia analisi, neanche le ipotesi di Alessandro De Angelis (ogni ipotesi merita di essere esaminata, e casomai falsificata), pertanto rivolgo a lei l’invito che ho rivolto a Giulio Busi, data la sua grande competenza nelle lingue semitiche e classiche, e vedo che lei questo compito lo ha in gran parte svolto secondo le prospettive da me attese. Un’ultima cosa. Quando lei dice “Ma ancora oggi gli specialisti si chiedono da dove Paolo ha preso questa sua teoria teologica visto che gli Ebrei non riconoscono una colpa originaria da cui oltretutto riscattarsi quindi vediamo che in Paolo non solo cambia il concetto…” Invitavo Busi a indagare riguardo a questo, cioè l’interpretazione allegorica e figurale, proprio l’ambiente alessandrino di Filone Ebreo che è all’origine di questa interpretazione, e anche le genealogie supposte da Alessandro De Angelis meriterebbero di essere indagate, proprio per approfondire la sua analisi che mi sembra arrivata a punti notevoli e anche per scoprire autori reali e date. Mi sono letto il libro interessantissimo di Leonardo Arigone su figura e Jetztzeit.
Non esisteva il bagnoschiuma per lavare il corpo .quindi si purificavano e profumavano con olio profumato molto raro e costoso che il popolo non poteva permettersi.guarda nell'unzione di Maddalena al Signore Gesù
L' attesa dei due messia potrebbe spiegare i due gesù (nazireo e barabba) e il fatto che sia salvato il secondo, quasi a rinforzare il traghettamento dall'esigenza terrena e teocratica verso quella spirituale?Se il messia sacerdotale fosse il Battista non si spiegherebbe l'avversione di Erode e la sua morte, a meno che non si sposi la teoria che il Gesù regale lo abbia tradito e consegnato per perseguire la sua missione *contra legem"...
Buongiorno Francesco. Mi chiedevo se l'unzione può trovare un riflesso nella pratica ayurvedica del dinacharya che prevede tra le altre norme da attuare, quella di cospargere il corpo di olio tutti i giorni. Io lo sto praticando da quattro anni e devo dire che la mia pelle è più giovane e forte e la mia salute pure è migliorata...grazie sempre per il tuo prezioso lavoro.
Buongiorno. Ammetto che non conoscevo questa pratica, ma da come me la descrivi sembrerebbe essere il significato originario di unzione prima che gli venissero associati contesti politico-religiosi :)
Finalmente chiarito il termine OSHANÀ ...Recitato ancora oggi da TUTTA Gerusalemme durante l' OSHANÀ RABÀ di Sukkot ( festa delle capanne ) agitando foglie di palma unite ad altri vegetali
Difatti il Prof. Maccoby suggerisce come l'entrata a Gerusalemme da parte di Gesù non sia avvenuta la settimana prima di Pasqua, ma in Autunno durante la Festa delle Capanne. In qualche modo tenta anche di armonizzare l'entrata a Gerusalemme con la condanna a Pasqua. Magari farò un video relativo proprio in Autunno! :)
Francesco, intanto grazie tanto per il tuo grande aiuto a conoscere realmente la storia della cristianità. Poi, volevo porti una riflessione. Personalmente, credo che Paolo non fosse realmente un ebreo. Abbiamo solo lui che si professa tale, ma sconfessa qualsiasi pratica essenziale per l'ebraismo. Solo un non ebreo poteva interpretare un Dio di tutti e travisare così smaccatamente, per sua effettiva ignoranza, il significato dei termini Messia, di Figlio dell'Uomo e di Figlio di Dio. Lui in realtà "torna" in Israele solo tanti anni dopo gli eventi "messianici", e lo fa perché in realtà non ci è mai stato prima, non ha agganci e vuole evitare il più possibile di scontrarsi con chi, i gesuani, conoscono ben più di lui tanto Gesù quanto la sua messianità tipicamente ed esclusivamente ebraica.
Ottimo lavoro come sempre, mi piacerebbe tanto un'analisi dal passaggio biblico della presenza fisica della/e divinità alla presenza del divino unicamente come presunta volontà e promessa divina espressa dalla voce dei profeti/sacerdoti. Quando avviene l'ultimo episodio in cui Jahvè o altro dio parla direttamente con uomo?
@@fexpo direi piuttosto Aggeo, Proto-Zaccaria, Malachia. La triade profetica post-esilica. Poi il Canone fu chiuso. Il prof. Garbini ti rimproverebbe... "Fu rivolta questa parola al profeta Zaccaria" (Zc 1,1). Era il secondo anno del regno di Ciro (520-519 a.e.v.), Ezechiele era già morto da un bel po'.
@@ProselitodellaPorta Con Zaccaria si ha già quella rivoluzione religioso-culturale che ho descritto nel video citando diversi autori, dove il contatto "diretto" con Yhwh si era già perso a seguito proprio dell'esilio. Volessimo parlare di contatto "diretto", con tanto di incontro quasi faccia a faccia e i tanti elementi che contraddistinguono le manifestazioni materiali di Yhwh, Ezechiele risulta essere davvero l'ultimo tassello della presenza reale e concreta di Yhwh. Dal ritorno dall'esilio diviene sempre più un feticcio della casta sacerdotale.
@@fexpo La profezia di Zaccaria è la continuazione di quella ezechielana: incessante succedersi di visioni, incessante rapporto diretto con lo Spirito di Dio, necessità di una riforma cultuale (che fu pensata e preparata da Ezechiele in esilio ed attuata da Zaccaria nella "nuova" Gerusalemme). Stesse dinamiche. Nn a caso erano kohanim (sacerdoti) entrambi, fautori della Riforma post-esilica secondo nuovi schemi di purità cultuale (necessari!). P.S. ogni visione esprime un contatto diretto del Profeta con qualcosa che trascende l'ordinario che poi era trasformato in attività oracolare e scribale.
Vittorio Macchioro nel suo saggio " Verso i prati di Persefone" illustra come Paolo possa essersi ispirato all'orfismo per la sua personale idea di peccato originale. Secondo il mito gli uomini nascono dal fumo delle ceneri dei Titani assassini di Zagreo che risorge divenendo Dioniso. Gli uomini cioè nascono con dentro di loro gli elementi del male. Per quanto riguarda Giovanni il Battista mi piacerebbe un tuo chiarimento a proposito del suo rapporto con l'essenismo. Sono consapevole che non esisteva un unico gruppo specifico di " esseni" però mi sorprende un po' l'apparente inosservanza delle regole di purezza da parte del Battista. Grazie per il tuo ottimo lavoro.
Difatti la teologia di Paolo è un vero e proprio sincretismo di culti misterici e miti. Nella chiacchierata fatta con Mauro Biglino e il prof. Corrias ho sottolineato come la dottrina di Paolo abbracci conoscenze di miti e misteri derivanti dalla religiosità iranica (lo zoroastrismo) fino a giungere alla cultura ellenistica anche precedenti come i culti orfici, oltre a precise terminologie in chiave gnostica (giusto ricordare che lo gnosticismo non è nato con il cristianesimo, ma è precedente allo stesso come sempre più autori affermano negli ultimi anni). Sul piano dell'inosservanza delle regole di purezza, cosa esattamente non ti convince del Battista?
@@fexpo Per quello che mi risulta gli esseni evitavano il contatto e persino la vicinanza con chiunque non praticasse le loro rigide regole ascetiche, non predicavano in pubblico le loro dottrine e si vestivano con vesti di lino o di lana non certamente con tuniche di pelo di cammello. Nota che non sto affermando l'impossibilità dell'appartenenza del Battista alla sfera essenica , cerco solo un possibile chiarimento di ciò che mi appare dubbio.
È interessante conoscere la visione che avevano all'epoca del suino e di tutta la pantomima costruitagli attorno, grazie per demistificare e diffondere la verità.
Ciao Francesco, il peccato originale nella Lettera ai Romani Paolo l'attinge dalla letteratura enochica come afferma prof. Boccaccini nelle sue tre puntate dedicate a Enoch, per la precisione dal libro delle Parabole
Attenzione, perché la datazione del Libro delle Parabole è controversa per diverse ragioni: 1) Presso Qumran non è stato trovato alcun frammento che possa ricondurre al Libro delle Parabole; 2) La versione del suddetto libro che oggi possediamo è in lingua etiope, molto tardiva, il cui originale da cui deriva non è stato scritto neppure in aramaico/ebraico ma in greco; 3) Se inizialmente il Milik aveva dato una datazione molto tardiva del testo (III secolo d.C.), attualmente sempre di più gli studiosi sono orientati verso la fine del I secolo d.C/inizio II secolo. e perciò più o meno coevo alla redazione di Apocalisse e Giovanni. Sempre di meno sono gli studiosi che rivendicano una redazione al I secolo a.C. 4) Vista la datazione della fine del I secolo d.C., quando il nostro Paolo era già morto da circa 40 anni, Paolo non ha certo attinto dal Libro delle Parabole; 5) Inoltre sono ravvisabili alcune influenze/aggiunte cristiane al testo; Concludo dicendo che Daniele Garrone, fra i più importanti biblisti che abbiamo in Italia e che è curatore anche dei maggiori dizionari di ebraico biblico, afferma chiaramente nei suoi studi che ancora oggi la maggior parte degli specialisti si chiede da dove Paolo abbia attinto per la sua personale teologia del peccato originario, dato che la cultura ebraica del suo tempo non ha mai concepito i primi capitoli di Genesi in quel modo, e non a motivo di colpa da riscattare. Buona serata! :)
Grazie della risposta. In futuro, vista la tua preoarazione, non si potrebbe trattare il Satiricon e le probabili o improbabili dipendenze del Vangelo di Marco, non ci sono video online sull'argomento a parte uno breve in inglese di Robyn Walsh che asserisce che l'opera possa essere del ll secolo.
Il peccato originale è sempre stato per me un mistero, come se aver mangiato il frutto proibito avesse portato il Male nel mondo. Addirittura per gli gnostici il serpente aveva aperto gli occhi della conoscenza alla umanità, facendo sì che essi uscissero dal Giardino, per riempire la terra. Un atto positivo. Gesù era venuto per insegnare agli uomini che il Dio da adorare è il Creatore e non il Demiurgo, ordinatore della materia
Scusami Francesco. Da ogni contesto possibile, mi sembra che la cosiddetta bibbia sia stato ed è uno zibaldone. Non riesco capire del nome improprio di cristianesimo invece che puro Paolinismo. Come pure non capisco l' anima del nascondere quale struttura portante della religione. (misterica)
Francesco ti seguo sempre e apprezzo tantissimo il tuo lavoro, appena posso compro i tuoi libri, su questo video volevo dirti che la rivoluzione assiale non la condivido, è una teoria semplicista, generalista e va a forzare dei dati di fatto per portare acqua alla propria teoria. Ci sono differenze sostanziali tra il mondo ellenista/romano e quello giudaico cristiano, tra l'ebraismo ed il paganesimo come tu stesso dici e citi, io ho un libro di corrias dove tenta di fare delle forzature tra le religioni che non stanno da nessuna parte, infatti ad averti scoperto prima avrei preso i tuoi libri.
Ciao Nicola. Attenzione però: come ho ben esplicitato nel video citando proprio il Prof. Corrias (che riprende gli studi Karl Jaspers), tale rivoluzione assiale è avvenuta nell'arco di 600 anni, il cui cuore è identificabile con il VI secolo a.C. Ma ciò non significa che tutta la rivoluzione socio-culturale avvenuta sia esplosa e consumata nell'arco dello stesso secolo. Si sono comunque ravvisati in questo periodo cambiamenti tali da modificare in maniera rivoluzionaria (per l'appunto) quelli che erano gli assetti specifici e cementificati della società del tempo affacciandosi a qualcosa di totalmente nuovo. Ovvio poi che le modificazioni avvengono con gradualità nel corso di molto tempo. Difatti, come già scritto, tale rivoluzione è avvenuta nell'arco di sei secoli :)
@@fexpo sì ho letto ma per me è una forzatura, ho visto un video sul canale di Biglino dove ne parlava Corrias ma a parer mio non ci sono basi solide, soprattutto quando si fanno paragoni impropri..in ogni caso grazie per questi video, sei il migliore in Italia sul tema secondo me, un affettuoso saluto.
Per essere più preciso la visione dualistica giudaica che poi sfocia anche nei due messia o basti pensare alla odierna divisione stato chiesa, da quella pagana che era più simile allo ying e lo yang per intenderci e non c'era una propria divisione tra materiale e spirituale, tutto era espressione del divino. Corrias quando parla di questa presunta rivoluzione assiale si rifà principalmente ancora una volta ad Israele estendolo al restante perdendo di vista tutto il contesto. Il cristianesimo fondamentalmente cerca di unire due visioni del mondo antitetiche ed il risultato è ed è stato ben visibile.
Per finire questo breve quadro e cercare di essere più chiaro possibile.. Quando Corrias parla di un prima e di un dopo, ove prima la religione non aveva nessun "divino/spirituale" mentre dopo la rivoluzione assiale incomincia ad averla, questa a parer mio è un non senso totale, rivela un influenza totale a livello culturale del dualismo giudaico cristiano e la non conoscenza degli ambiti religiosi come ho scritto nel commento sopra.
@@nicolaborloni3754 Capisco il tuo punto di vista, ma non mi trovo molto d'accordo. Magari un giorno dedicherò una piccola puntata per chiarire meglio la questione della rivoluzione assiale :) Una buona serata e grazie per i commenti!
Unto è anche "colui a cui viene affidato un incarico", come un Re o come nel caso di Gesù, a cui Dio affida un incarico sulla terra. Il sacerdote non era un unto anche se ha incarichi di insegnamento e guida. Anche il profeta non è unto anche se ha incarichi. I profeti preannunciano anche l'arrivo di un Messia ma nonostante il popolo volesse Gesù come Re subito, per liberarsi dai romani, Gesù fu chiaro che il il suo regno NON era di questo mondo, ma si sarebbe adempiuto in futuro.
